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TEORIA POLITICA MARXISTA
ovvero un rapporto fondato sulla concentrazione dello Stato dei mezzi di produzione, conseguente della rifiuto della proprietà privata, dell'economia di mercato e della libera iniziativa, sostituite da un complesso sistema di pianificazione economica statale, che fa dello Stato lo strumento per la realizzazione del comunismo e della società senza classi da tale ideologia. Dunque, questi sistemi si ispirano al fine dello Stato socialista, l'uguaglianza come fondamenta di questi sistemi giuridici. Per un lungo periodo il diritto socialista si è identificato in unico ordinamento, l'URSS, in cui a seguito della rivoluzione d'ottobre, i principi dell'ideologia marxista-leninista trovarono concreta applicazione. La sua formazione è dunque legata all'esperienza dello Stato sovietico e alla sua evoluzione. La crisi dello Stato liberale produsse nel laCRISI STATO LIBERALE
1917 RIVOLUZIONE, ovvero la rivoluzione d'ottobre, che portò alla morte dello Zar russo e all'entrata al potere dei RUSSA SOVIET sulla base della di ed . Questi fecero un'analisi della proprietà e dissero che la TEORIA MARX HEGEL proprietà comune è diventata e da questo le . Le PROPRIETÀ INDIVIDUALE DERIVAVANO DISUGUAGLIANZE disuguaglianze portavano ad una che aveva bisogno del per SOCIETÀ CONFLITTUALE DIRITTO RISOLVERE questi . Dunque, si aveva dello che emanasse questo diritto. Il diritto, quindi, CONFLITTI BISOGNO STATO nasce dal Parlamento, ma esso derivava dall'esigenza di regolare i rapporti economici e dunque dallastruttura economica. Alla base dei si ha l'idea di Marx ed Hegel, per cui la SISTEMI GIURIDICI SOVIETICI non solo indirettamente, ma spesso direttamente diventa del . In quanto le loro DOTTRINA FONTE DIRITTO idee diventano la configurazione della forma di stato e del sistema giuridico. L'idea di Marx e diHegel è quella del materialismo storico, ovvero la teoria marxista, ovvero il comunismo di Marx ed Engels. Il materialismo storico conta più sulla materia e sul modo di produrre materia, che sull' ideale. Tra il 1917 e il 1921 si instaurò la dittatura del proletariato, che però ebbe esito negativo come esperienza e quindi si tornò al modo di concepire l'economia. Dal 1924 si ebbe la consolidazione di questo modello, con la distruzione delle aziende capitalistiche e i capitalisti scomparirono. Ma l'uguaglianza non si realizzò. Questa teoria si scontrò con Lenin, che disse che il comunismo è mondiale, però allo stesso tempo egli realizzò che se ai loro confini vi erano Stati capitalisti non era possibile realizzare il loro progetto fino a quando non si avrebbe avuto un progetto universale. Infatti, in seguito agli accordi di Yalta (1945), che determinarono la divisione del mondo in zone d'influenza delle 3 grandi potenze alleate nel secondo conflitto mondiale.e dellarivoluzione comunista cinese, l'ideologia politica marxista-leninista che ispirò le rivoluzioni socialiste ebbelarga diffusione, sia in Europa, tra i paesi aderenti al blocco sovietico, sia negli altri continenti, specie nelcontinente asiatico, ma anche in America. Attualmente, dopo la fine del regime comunista russo e il faticoso compimento della transizione della stessaRussia e dei Paesi est-europei già aderenti al blocco sovietico verso forme di Stato liberali, pochecostituzioni si ispirano dichiaratamente a tale ideologia. Tuttavia il costituzionalismo socialista ha avuto unanotevole importanza storica, vuoi per i Paesi che l'hanno vissuto, vuoi in relazione all'influenza che esso haesercitato sulla cultura politica dei partiti comunisti socialisti occidentali e dunque anche nel mondo liberale ecapitalistico. Il costituzionalismo socialista non ha prodotto grandi apporti dogmatici e teorici sotto il profilogiuridico-istituzionale, ma haLasciato principalmente delle sue applicazioni concrete. Ciò dipende in larga misura, dal rapporto tra diritto ed economia caratteristico dell'ideologia marxista-leninista e in particolare dal fatto che questa teoria considera il diritto come una sovrastruttura rispetto alla struttura economica. Infatti il diritto, secondo noi, è un fenomeno giuridico prodotto da un legislatore o da un giudice. Secondo Marx, il diritto non è un'istituzione ma un mediatore che produce diritto, perché ciò che viene prima del diritto è qualcos'altro che del diritto. Le istituzioni non sono la prima ed unica fonte del diritto, ma queste si fanno interpreti di regole e principi che nascono prima del diritto e al di fuori del Parlamento. Le leggi e i parlamenti, in sostanza, sono interpreti e non sono altro che espressione della struttura economica.
data dall’insieme dei rapporti economici che tengono insieme gli esseri umani, quindi il modo in cui i soggetti rispondono alle loro esigenze è la base del diritto e delle regole giuridiche. I diritti fondamentali non tutelano solo il frutto della cultura, come la proprietà intellettuale, ma anche la proprietà materiale. La concezione capitalista vede la proprietà come fondamentale, mentre la concezione marxista materialista la vede come una sovrastruttura. Le costituzioni socialiste manifestano un’unione di elementi ripresi dalla tradizione liberale, ma con evidenti elementi di rottura. Infatti, lo Stato socialista non è uno Stato di diritto come gli stati liberali, perché si ha la negazione dello Stato di diritto e si afferma un altro modo di riconoscere i diritti fondamentali. Nell’ambito di una società che non riconosce il principio dello Stato di diritto, si afferma un altro modo di riconoscere i diritti fondamentali.Lo stato di diritto, ma riconosce il di . Lo stato di diritto riconosce i diritti
PRINCIPIO LEGALITÀ SOCIALISTA
in sé a prescindere da un’idea politica, nello i vengono in quanto
STATO SOCIALISTA DIRITTI RICONOSCIUTI
con un’ di che è quella dello stato socialista, quindi non diritti neutri, ma di
COMPATIBILI IDEA STATO DIRITTI
e in relazione alla loro capacità di poter aiutare a la
LIBERTÀ SCELTI PRIVILEGIATI COSTRUIRE SOCIETÀ.
La di e le altre libertà vengono , perché non riconosciute
SOCIALISTA LIBERTÀ PENSIERO LIBERALI NEGATE
in una prospettiva neutrale, ma in quanto prodotto della società capitalista. Quindi per lo stato socialista
devono essere riconosciuti solo quei diritti che aiutano a portare a compimenti questa rivoluzione. Le, infatti, hanno nella guidata dal
COSTITUZIONI SOCIALISTE RIVOLUZIONE SOCIALISTA PARTITO
la propria norma fondamentale e nel ruolo che assume nello Stato il partito rivoluzionario
il RIVOLUZIONARIO loro elemento fondante e distintivo. Però la filosofia politica liberale, secondo un orientamento oggi condiviso anche da quella di ispirazione socialista e socialdemocratica occidentale, ha messo in evidenza l'evidente contraddizione tra l'aspirazione alla libertà e all'emancipazione delle masse e il rigido autoritarismo che i regimi comunisti hanno concretamente messo in atto giustificandolo con le esigenze di difesa della rivoluzione dalle spinte controrivoluzionarie interne ed esterne, generando una contraddizione tipica di tutte le rivoluzioni, nella misura in cui queste sono sfociate in regimi totalitari, neganti elementari libertà individuale e politica. Quindi l'idea di una società uguale per tutti è una realtà fallita, oltre che per i motivi di cui abbiamo detto, anche per la mancanza di democrazia e povertà che travolse i . Infatti, le rivoluzioni sono sempre avvenute per questo,
Perché chi era in situazioni di disagio ha sempre reagito in questo modo. Gran parte delle risorse economiche venivano destinate agli armamenti e quindi non potevano essere destinate per il benessere e i servizi. Inoltre, l'economia di questi paesi era caratterizzata da beni e servizi che venivano pianificati anno per anno. Essendoci un unico centro di potere, ogni anno si ha un documento che pianifica l'economia. Quindi, l'economia pianificata si contrappone all'economia di mercato, in cui chi vuole può immettersi nel mercato ed è libero di mettere le proprie capacità imprenditoriali che sostiene di saper fare. Ci sono coloro che riescono perché riescono ad ottenere degli utili. Dunque si basa su un modello di sistema economico pianificato, in cui lo Stato stabilisce le necessità della società e le sue priorità per la produzione dei beni.
SOCIETÀ si arrivava ad una situazione in cui si aveva una di beni, mentre altri beni inSOVRABBONDANZA MANCANO base alla domanda. Questo modello è entrato in , in quanto non essendo un modello diDIFFICOLTÀeconomia elastico non si ha avuta la capacità di andare incontro alla domanda di beni e di servizi che la società richiedeva. Inoltre, la crisi vi era perché chi al viveva in,ADERIVA PARTITO CONDIZIONI MIGLIORImentre chi non aderiva al partito vive in condizioni peggiori. L’ ha, mentreECONOMIA PIANIFICATA FALLITOl’ di ancora oggi.ECONOMIA MERCATO SOPRAVVIVELa della dottrina è quella di aver ritenuto che questo modello diPRESUNZIONE MARXISTA SOCIETÀsuperiore perché un , scientifico e di ritenere che questo nuovo modello non faceva altroMODELLO PENSATOche dare attuazione a delle idee perfette elaborate in sede scientifiche, secondo un’idea deterministica. NONsi è arrivati subito ad una , secondo iteorici del socialismo, perché la SOCIETÀ PERFETTA EDIFICAZIONE è un'edificazione che deve avvenire per tappe, mentre nella prima fase a ognuno verrà COMUNISMO in base al dato proprio lavoro distribuito, nella fase finale vale il principio per cui ad ognuno verrà NECESSARIO VIVERE FELICE, sopravvivere ed essere DATO PROPRIO LAVORO DISTRIBUITO. Come già detto, i caratteri principali del costituzionalismo socialista si sono per lungo tempo manifestati unicamente nella Russia post-rivoluzionaria, nella cui esperienza si sono gradualmente consolidati, costituendo quest'ultima il modello per tutti gli ordinamenti socialisti successivi. Uno degli aspetti più caratteristici della RUSSIA SOVIETICA.