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INDICE

CAPITOLO 1. Etica, valori morali, principi etici e bioetica

CAPITOLO 2. Diritto, deontologia, e loro rapporto con etica e

bioetica

CAPITOLO 3. Etica applicata e fondamenti dell’etica

CAPITOLO 4. Normativa e linee guida

CAPITOLO 5. Diritti degli utenti

CAPITOLO 6. Principi etici

CAPITOLO 7. Persona silenziosa

CAPITOLO 8. Segreto e riservatezza

CAPITOLO 9. Bioetica e significati nella quotidianità

dell’assistenza

CAPITOLO 10. Argomenti di bioetica nella fase terminale della

vita

CAPITOLO 11. Contenzione fisica

CAPITOLO 12. Metodologia di analisi etica

CAPITOLO 1

ETICA, VALORI MORALI, PRINCIPI ETICI E BIOETICA

L’ETICA è definita come l’insieme dei valori morali e dei principi che

guidano le nostre scelte, quando dobbiamo valutare quel che riteniamo

bene o che consideriamo giusto.

L’ETICA viene definita come la scienza o lo studio della morale, che si

occupa dei costumi, della condotta di vita e dei comportamenti che

vengono scelti e praticati in ambito morale.

In ogni momento ci poniamo questioni morali, perché l’agire è strutturato

nella forma di scelte, decisioni e pratiche.

La riflessione etica si struttura su diversi livelli:

-quando noi ci interroghiamo sulle condizioni della vita buona e sulla

ricerca della felicità, ci stiamo muovendo su un LIVELLO ESISTENZIALE;

-quando consideriamo i doveri e le responsabilità che abbiamo, siamo sul

LIVELLO NORMATIVO;

-quando, infine, consideriamo le finalità alte dell’agire, ci stiamo

muovendo su un PIANO RIFLESSIVO.

Le finalità del nostro agire possono essere determinate dall’idea che

abbiamo del bene e della giustizia, oppure dall’interpretazione che diamo

della vita umana.

La stima di se rappresenta il primo passo per poter agire moralmente e

questo denota quanto sia importante poterci riconoscere in quel che

facciamo per realizzare una vita etica è indispensabile che nella comunità

e nella società vengano individuate, messe in atto e rispettate le regole

della giustizia.

Alcune tematiche morali, quelle che riguardano le scelte e gli interventi

sulla vita umana, nella sua dimensione di vita biologica e di vita del corpo,

vengono oggi discusse e trattate da un’etica specifica, che è stata

chiamata BIOETICA, ossia etica della vita.

La bioetica è stata definita lo studio sistematico delle dimensioni morali

comprendenti visione morale, decisione, condotta, politiche delle scienze

della vita e della cura della salute, attraverso una varietà di metodologie

in un contesto interdisciplinare.

CAPITOLO 2

DIRITTO, DEONTOLOGIA, E LORO RAPPORTO CON ETICA E

BIOETICA

Le professioni sono definite tramite codici particolari, che contribuiscono

a individuare le finalità di quel lavoro specifico, a fissare responsabilità e

doveri dei professionisti e a dichiarare quali sono i compiti particolari

attribuiti e previsti.

Nei codici che riguardano professioni di cura e assistenza, in genere, si

riconosce il valore e la centralità di ogni persona, della sua identità e della

sua dignità, si parla dell’importanza di rispettare la sua autonomia e di

intervenire per il suo bene, si garantisce un’equità nei trattamenti e si

definisce l’integrità del professionista.

CAPITOLO 3

ETICA APPLICATA E FONDAMENTI DELL’ETICA

O ggi, nel dibattito morale si assiste a un recupero della cosiddetta ETICA

PRATICA; dalle teorie generali dell’etica si cerca di ricavare indicazioni più

precise, che hanno la finalità di guidare condotte e comportamenti.

Negli anni recenti il dibattito morale ha rivalutato due approcci

importanti, quello del PRINCIPISMO e quello della CASISTICA; l’ uno in

realtà non si ha senza l’altro, perché non possiamo ragionare solo per

principi, restando su un piano astratto, ne muoverci sui casi senza cercare

riferimenti più generali e universali.

I principi morali permettono di individuare le modalità per scegliere nelle

situazioni complesse sono:

1. IL RISPETTO DELL’AUTONOMIA O L’AUTODETERMINAZIONE

2. LA NON MALEFICITA’

3. LA BENEFICIALITA’

4. LA GIUSTIZIA

La relazione di cura si esplica in alcune forme particolari:

prevede la comunicazione che l’assistito\utente, che può essere una

comunicazione fatta di parole, ma anche di silenzi, si realizza spesso

attraverso il contatto con il corpo di questa persona, e richiede

osservazione e attenzione da parte dell’operatore, per capire quali

possono essere i bisogni inespressi e la condizione che la persona sta

vivendo. CAPITOLO 4

NORMATIVA E LINEE GUIDA

L a formulazione di raccomandazioni, leggi e linee guida rappresenta il

livello più istituzionale, che è sia politico sia giuridico, di questa

operazione dell’etica su di un livello più generale e condiviso per una

comunità e una società.

Il DIRITTO ALLA SALUTE è un PRINCIPIO sancito nella nostra Costituzione e

ha richiesto una traduzione concreta nella prassi, individuata in Italia nella

forma di un sistema sanitario pubblico che garantisca a tutti i cittadini

un’adeguata ed equa assistenza sanitaria.

CAPITOLO 5

DIRITTI DEGLI UTENTI

N el 1992 è stato pubblicato il decreto legislativo 502 sul riordino della

disciplina in materia sanitaria, fissa alcuni principi in materia di

partecipazione e tutela i diritti dei cittadini in coerenza con quelli della

carta dei servizi pubblici sanitari.

Nella parte che riguarda i principi fondamentali, la carta dei servizi si

ispira alla Costituzione Italiana agli articoli 31, 33, 34 e sono:

-EGUAGLIANZA, nessuna discriminazione può essere compiuta

nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie, per motivi di razza,

sesso, religione, lingua, opinioni politiche;

-IMPARZIALITA’, l’erogazione delle prestazioni sanitarie da parte dei

dipendenti, dell’azienda ospedaliera avviene secondo criteri di obiettività,

equità e regolarità;

-CONTINUITA’, sono garantiti dall’assistenza ospedaliera regolarità e

continuità dei servizi;

-DIRITTO DI SCELTA, il cittadino utente ha libertà di scelta tra le diverse

istituzioni che eroga il servizio sanitario;

-PARTECIPAZIONE, coinvolge tutti, protagonisti e responsabili

dell’attuazione della carta dei servizi, direzione generale e direzione

sanitaria, personale medico e personale sanitario;

-EFFICACIA E EFFICIENZA, per il particolare tipo di prestazioni sanitarie

offerte, l’azienda deve favorire alti livelli di qualità, finalizzati sempre alla

diagnosi e alla terapia. CAPITOLO 6

PRINCIPI ETICI

L a responsabilità etica dell’operatore socio sanitario nelle relazioni e nelle

attività quotidiane con gli utenti, a volte, incontra difficoltà perché ciò che

l’operatore vorrebbe attuare per migliorare le condizioni della persona

non è condiviso o accettato dalla persona stessa di fronte a un DILEMMA

ETICO tra visioni contrastanti, l’operatore dovrà prendere una decisione:

A- RISPETTARE IL DIRITTO DELLA PERSONA AD AUTODETERMINARSI,

quindi assecondare la volontà di rifiutare e rifiutare di lavarsi;

B- DARE PRIORITA’ AGLI OBIETTIVI ASSISTENZIALI PROGRAMMATI, per

quell’assistito e forzare l’assunzione delle terapie ed eseguire il

bagno anche se la persona non vuole.

Nel vasto panorama di esperienze assistenziali che hanno conseguenze

importanti sul piano etico e morale, si propone in questo capitolo il

METODO DEI PRINCIPI come guida di ragionamento per affrontare i

dilemmi etici.

I PRINCIPI ETICI SONO

-AUTONOMIA E AUTODETERMINAZIONE

-FARE IL BENE O BENEFICITA’

-NON MALEFICITA’

-GIUSTIZIA

PRINCIPIO DI AUTONOMIA E AUTODETERMINAZIONE

L’AUTONOMIA, da un punto di vista etico, è il diritto della persona di

prendere decisioni riguardo la propria salute.

L’AUTODETERMINAZIONE è la capacità della persona di scegliere fra

opzioni diverse e affermare cosi le proprie volontà.

Per poter scegliere l’assistito deve ricevere tutte le informazioni

necessarie e complete ogni qualvolta l’operatore soddisfa i bisogni

compromessi dalla malattia o dalla vecchiaia CONSENSO INFORMATO.

PRINCIPIO DI BENEFICITA’O FARE IL BENE DELL’ALTRO

Questo principio etico è legato alla professionalità dell’operatore socio

sanitario; professionalità e competenza etica che evolvono

continuamente e maturano attraverso l’esperienza dei molteplici contatti

con le persone e le situazioni.

L’operatore socio sanitario agisce per il bene della persona quando

interiorizza nel suo quotidiano rapporto relazionale, sensibilità e interessi

cosi profondi e intimi che lasciano nella sua coscienza una traccia

indelebile.

L’incontro con chi soffre, chi è malato e chi è anziano, diventa una

ricchezza preziosa di valori che arricchisce e umanizza l’assistenza.

PRINCIPIO DI NON MALEFICITA’

Questo principio mette in campo tutta la competenza professionale degli

operatori, perché difficile e delicata è la capacità di individuare le priorità

che le diverse situazioni presentano.

PRINCIPIO DI GIUSTIZIA

La definizione di Giustizia dal punto di vista etico ha come fondamento

L’OBBLIGO MORALE DI EQUITA’NELLA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE.

I bisogni sanitari e di salute devono essere raccolti in maniera corretta,

riferiti e documentati, perché la distribuzione delle risorse deve essere

programmata in anticipo, per non penalizzare nessuno.

Raccogliere correttamente i bisogni in situazioni di difficoltà relazionali è

impegnativo, perché spesso questa attività non coincide con il tempo che

si ha a disposizione per ascoltare e interpretare ciò che la persona

esprime con difficoltà. CAPITOLO 7

PERSONA SILENZIOSA

Sempre di più nelle realtà di oggi incontriamo persone che non sono più

in grado di parlare.

Non possono comunicare la loro storia, l’esperienza di vita, le preferenze

e i valori di riferimento.

È difficile interpretare il loro punto di vista e le scelte che avrebbero fatto

se fossero ancora in grado di parlare, devono essere coinvolti i familiari, in

modo graduale e costante, per il rispetto naturale dei tempi del ricordo.

Se i familiari non ci sono, si fa un lavoro di rete in equipe, l’operatore

deve documentare nel tempo la storia delle preferenze manifestate

quando la persona era ancora in grado di comunicare.

CAPITOLO 8

SEGRETO E RISERVATEZZA

RISPETTO DEL PUDORE E INTIMI

Dettagli
A.A. 2019-2020
19 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlessandraCaristi85 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Cucinotta Mario.