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Impugnarlo reclamo collegio anche cui il in, la sull' dovrebbe tribunale giudica composizione monocratica pronuncia estinzione
avere la della; se venisse con, questa è da forma sentenza pronunciata erroneamente ordinanza
ritenere in quanto avente natura di. Se pronunciata dal giudice monocratico in appellabile sentenza
sede di appello, per le stesse ragioni va ritenuta ricorribile in Cassazione.
Il per proporre il è di e decorre dalla dell', termine perentorio reclamo 10gg pronuncia ordinanza
se avvenuta in, o dalla sua, nel caso opposto. La può avvenire in udienza comunicazione proposizione
con raccolta nel verbale, con al. Se udienza semplice dichiarazione o ricorso giudice istruttore
il è proposto in, il può, se, un per la reclamo udienza giudice richiesto assegnare termine
di una del e di una delle; comunicazione memoria illustrativa reclamante replica altre parti
se invece è proposto con, questo viene dalla cancelleria alle altre insieme col ricorso comunicato
Particolare con il quale si assegna un termine per l'eventuale presentazione di una memoria di risposta, scaduti questi il Collegio provvede entro 15 giorni. Il Collegio si pronuncia in termini di camera di consiglio, se il reclamo viene confermato la sentenza definitiva respinge il reclamo, se viene accolto pronuncia un'ordinanza non impugnabile e dispone la prosecuzione del processo davanti al giudice istruttore. La disciplina dell'estinzione del processo è disciplinata dall'art. 310, il quale dispone, comma 1, che l'estinzione del processo non estingue solo il diritto sostanziale integro, ma anche che, salvo il sopravvenire della prescrizione (l'estinzione fa decorrere un nuovo periodo), l'azione può essere riproposta con l'introduzione di un altro processo. Ciò è coerente con la nozione di azione come
diritto al provvedimento sul merito, non c'è motivo per non considerare quel diritto già soddisfatto ed esaurito se e nei limiti in cui, al momento dell'estinzione, sia già stata pronunciata una sentenza sul merito.
Per questo l'art. 338 stabilisce che l'estinzione del procedimento di appello e di revocazione ordinaria, anziché travolgere l'intero processo, fa passare in giudicato la sentenza impugnata.
L'art. 310 comma 2 dispone, invece, che "l'estinzione rende inefficaci gli atti compiuti non definitivi nel corso del processo". Sono fatte da questo periodo le sentenze di merito pronunciate in primo grado, se l'estinzione si è verificata in appello, e le sentenze non definitive di merito pronunciate in primo grado, rispetto alle quali, se è stata fatta riserva per l'appello insieme alla sentenza definitiva impossibilità di proporre appello insieme alla sentenza definitiva impugnata.
PRONUNCIAquest’ , conseguente all’estinzione, fa il per l’ dalULTIMA DECORRERE TERMINE PROPORRE APPELLOmomento in cui diviene l’ o in la che pronunciaIRREVOCABILE ORDINANZA PASSA GIUDICATO SENTENZAsull’ . Lo stesso comma 2 fa poi anche l’ delle che laESTINZIONE SALVA EFFICACIA PRONUNCE REGOLANO, ossia le della in sede di di . CiòCOMPETENZA PRONUNCE CASSAZIONE REGOLAMENTO COMPETENZAperché , spettando alla Cassazione la parola definitiva in tema di competenza, non vi è ragione di non tenerferma, in un eventuale nuovo giudizio, la sua statuizione; lo , pur nel silenzio dell’art. 310 c.2,STESSO VALEper le della in tema di , vista l’efficacia panprocessuale.PRONUNCE CASSAZIONE GIURISDIZIONEAnche le , come tutti gli atti del processo estinto, .PROVE RACCOLTE PERDONO EFFICACIATuttavia, l’art. 310 comma 3 stabilisce che le sono dal a normaPROVE RACCOLTE VALUTATE GIUDICEdell'articolo 116 c.2, dunque come di , in caso di tra
Di il di , quando ritiene il SPECIFICA PROPOSTA QUERELA FALSO GIUDICE PACE DOCUMENTO impugnato per la , il e le davanti alRILEVANTE DECISIONE SOSPENDE GIUDIZIO RIMETTE PARTI TRIBUNALE per il relativo procedimento. A norma dell’art. 225 comma 2, il può disporre, su di ,GIUDICE ISTANZA PARTE che la della causa davanti a sé relativamente a quelle che possonoTRATTAZIONE PROSEGUA DOMANDE essere dal . Il giudice di pace è unDECISE INDIPENDENTEMENTE DOCUMENTO IMPUGNATO GIUDICE con un ambito di : , le quali sonoUNIPERSONALE PARTICOLARE COMPETENZA FUNZIONI NON CONTENZIOSE imperniate sull’ , considerata come in un , maATTIVITÀ CONCILIATIVA NON EPISODIO INSERITO GIUDIZIO come chiesta al di al di del ed indipendentemente daATTIVITÀ AUTONOMA GIUDICE PACE FUORI GIUDIZIO esso, anzi col proposito di evitarlo. A tali funzioni è dedicato l’art. 322, che stabilisce: L' per laISTANZA in sede è anche al giudice di paceCONCILIAZIONE NON CONTENZIOSA PROPOSTA
VERBALMENTEcompetente per territorio. Il comma 2 precisa che il di in sede nonPROCESSO VERBALE CONCILIAZIONEcontenziosa costituisce a norma dell'art.185 ult. comma, se la rientraTITOLO ESECUTIVO CONTROVERSIAnella del di . La di tale è l'unicaCOMPETENZA GIUDICE PACE MANCANZA EFFICACIA CONSEGUENZAdell' della di cui al comma 1, il che è confermato dal comma 3: negliINOSSERVANZA COMPETENZA ALTRIil ha valore di in .
CASI PROCESSO VERBALE SCRITTURA PRIVATA RICONOSCIUTA GIUDIZIOFunzioni contenzioseVenendo invece alle funzioni contenziose del giudice di pace dobbiamo tener conto degli artt. 216 a 321 chesono dedicati alla del dinanzi a questo , ad integrazione eDISCIPLINA SPECIFICA PROCEDIMENTO GIUDICEderoga della disciplina paradigmatica del procedimento davanti al tribunale.
Art. 316 - Forma della domandaDavanti al giudice di pace la si propone mediante a a .DOMANDA CITAZIONE COMPARIRE UDIENZA FISSALa si può proporre . Di essa il di fa redigereDOMANDA ANCHE VERBALMENTE
GIUDICE PACE PROCESSOche, a cura dell’ , è con la a comparire a udienza fissa.
VERBALE ATTORE NOTIFICATO CITAZIONEArt. 317 - Rappresentanza davanti al giudice di paceDavanti al giudice di pace le possono farsi da diPARTI RAPPRESENTARE PERSONA MUNITA MANDATOscritto in calce alla citazione o in atto separato, che il la loroSALVO GIUDICE ORDINI COMPARIZIONE. Il a sempre quello a a .PERSONALE MANDATO RAPPRESENTARE COMPRENDE TRANSIGERE E CONCILIAREQuesta norma configura l’ipotesi di che, in deroga all’art.77, può essereRAPPRESENTANZA VOLONTARIAad un che sia rispetto al su cuiCONFERITA SOGGETTO NON GIÀ RAPPRESENTANTE DIRITTO SOSTANZIALEsi controverte (rappresentanza meramente processuale).
Art. 318 – Contenuto della domandaLa , comunque proposta, , oltre l' del e delle ,DOMANDA DEVE CONTENERE INDICAZIONE GIUDICE PARTIl'esposizione dei e l' dell' . È un rispetto allaFATTI INDICAZIONE OGGETTO CONTENUTO SEMPLIFICATOcitazione innanzi al tribunale,
In quanto è richiesta l'indicazione delle ragioni di diritto su cui si fonda la domanda, gli atti di cui all'art. 163 n. 7. Tra il giorno della notificazione dell'atto di citazione e quello della comparizione devono intercorrere i termini previsti dall'art. 163-bis, alla cui comparizione la parte convenuta tiene conto, la causa è di norma rimandata all'udienza successiva.
Art. 319 - Costituzione delle parti
Le parti si costituiscono in cancelleria depositando la citazione di cui all'art. 316 con la relativa copia e, quando occorre, la procura, oppure presentando tali atti in udienza. È il giorno della comparizione di parte del convenuto, che può svolgere le sue difese anche all'udienza.