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DIRITTO PROCESSUALE CIVILE

Aggiornato riforma Cartabia 2022-2023

Claudio Consolo

Spiegazioni di diritto processuale civile - Vol. II

Glossario

Causa: controversia che sorge dalla domanda giudiziale (es. un processo con più cause è un processo in cui sono state proposte più domande).

Cumulo soggettivo: nel processo sono state proposte più domande da o contro parti diverse.

Cumulo oggettivo: nel processo sono state proposte più domande nei confronti della stessa parte.

Connessione soggettiva: le domande proposte nel medesimo processo condividono i soggetti.

Connessione oggettiva: le domande proposte nel medesimo processo condividono l’oggetto, il titolo o sono in rapporto di pregiudizialità-dipendenza.

Processo complesso

Il processo complesso (artt. 102-111 cpc) può svolgersi tra più di due soggetti e più domande, a differenza dell’ipotesi più semplice processo che si svolge tra due soggetti in relazione ad una

soladomanda.Il processo può essere: oggettivamente complesso o soggettivamente complesso, anche se spesso è entrambi.Il processo soggettivamente complesso (artt. 102-103 cpc), anche detto con pluralità di parti olitisconsortile, prevede un ampliamento dei soggetti coinvolti nel processo, che può realizzarsi in quattro modi: il processo nasce con più parti; nel processo instaurato tra attore e convenuto interviene un terzo soggetto volontariamente; nel processo instaurato tra attore e convenuto viene chiamato a partecipare un terzo soggetto, ad opera del giudice o di una delle parti; vengono riuniti davanti allo stesso giudice due processi instaurati separatamente su cause connesse, tra parti non coincidenti.Il litisconsorzio è: necessario quando la legge esiga che il processo si svolga con una pluralità di parti; facoltativo quando rimette la scelta alle parti.Il processo oggettivamente complesso (art. 104 cpc) si ha nel caso in cui nel

medesimo processo l'attore proponga nei confronti del convenuto più domande connesse tra loro, dando vita ad un cumulo di domande, che possono avere: una connessione soggettiva, per cui le domande condividono i soggetti, o una connessione oggettiva, per cui le domande condividono l'oggetto e sono legate tra loro da un rapporto di pregiudizialità-dipendenza, accessorietà, alternatività.

Le domande connesse tra loro devono essere riunite presso un solo giudice grazie all'istituto del simultaneus processus.

Il cumulo di domande con una connessione oggettiva può essere: condizionale o alternativo.

Il cumulo condizionale si verifica quando l'attore propone nei confronti del convenuto una pluralità di domande legate da un nesso di pregiudizialità-dipendenza negativo o di accessorietà.

Il cumulo condizionale per pregiudizialità-dipendenza vede due

domande: l'una principale rispetto alla seconda pregiudiziale. L'utilità di questo cumulo risiede nell'evitare uno spreco di attività processuali, potendo l'attore proporre due domande nel medesimo atto di citazione; inoltre, permette di evitare tutti i problemi che sorgono dal coordinamento tra decisioni.

Esempio di cumulo condizionale per pregiudizialità-dipendenza: Tizio propone contro il medesimo convenuto due domande: una per annullare il contratto concluso con il convenuto per dolo di questo, l'altra di condanna del convenuto all'adempimento del contratto e quindi al pagamento dovuto per la vendita del bene, formulata se la prima viene rigettata, quindi subordinata alla principale, pregiudiziale rispetto alla domanda di adempimento, potendo essere decisa nel merito solo se quella di annullamento viene rigettata.

Il cumulo condizionale per accessorietà si verifica quando una domanda può essere decisa nel merito solo dopo

che viene decisa l'altra, quindi il diritto dedotto con la domanda accessoria esiste solo se esiste quello dedotto con la principale. La proposizione della domanda accessoria deve essere presentata unitamente alla domanda principale (art. 31 cpc), con la precisazione che, per individuare il giudice competente per valore, si dovrà procedere a sommare il valore delle due domande, a meno che la domanda principale appartenga alla competenza per materia del giudice di pace e quella accessoria al tribunale, per cui entrambe le domande andranno proposte al tribunale (art. 40 cpc). Esempio di cumulo condizionale per accessorietà: Tizio domanda l'accertamento della nullità del contratto concluso con il convenuto e la condanna alla restituzione del prezzo che l'attore aveva pagato inadempimento del contratto. Il diritto alla restituzione, oggetto della seconda domanda, esiste se viene accolta la prima domanda di accertamento della nullità del contratto.

Cumulo alternativo si verifica quando l'attore propone due domande che hanno ad oggetto diritti incompatibili, per cui se esiste uno quindi non può esistere l'altro, lasciando al giudice la scelta di quale domanda valutare per prima nel merito, così, se ritenuta fondata, l'altra viene assorbita e quindi non decisa nel merito.

Esempio di cumulo alternativo: sostituzione o la riparazione del bene difettoso ex art. 130 cod. cons.

Il simultaneus processus permette all'attore di proporre più domande nei confronti del convenuto, sempre rispettando la regola per l'individuazione del giudice competente, per cui il valore delle due domande andrà sommato.

DPC_aggiornato riforma Cartabia Cristina Simoncini

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Scioglimento del cumulo

Le domande oggettivamente connesse dovrebbero rimanere legate sino al termine del processo, perché non ha senso sciogliere il cumulo quando una domanda dipende dall'altra, poiché

La trattazione della dipendente postula che prima sia verificata la fondatezza della principale, per cui il tempo utilizzato per tale verifica è necessario per la decisione della domanda dipendente. Lo scioglimento del cumulo avrebbe come conseguente pena la negazione della garanzia di un coordinamento decisorio fra le due cause. Lo scioglimento del cumulo resta comunque possibile: se vi è istanza di tutte le parti o quando la continuazione della loro riunione ritarderebbe o renderebbe più gravoso il processo, il giudice può disporre la separazione delle cause, rimettendo al giudice inferiore le cause di sua competenza. Le domande soggettivamente connesse (litisconsorzio) possono essere separate qualora una delle domande, per la sua minore complessità, può essere decisa rapidamente e l'altra no. In questo caso il giudice può provvedere alla separazione, anche senza l'istanza concorde di tutte le parti, disponendola nel corso.

delle parti coinvolte nel processo; volontario quando un terzo soggetto decide di intervenire nel processo; e unitario quando due processi separati vengono riuniti davanti allo stesso giudice. Il processo soggettivamente complesso può comportare diverse conseguenze. Ad esempio, la sentenza emessa nel processo può essere vincolante per tutte le parti coinvolte, anche se non tutte hanno partecipato attivamente al processo. Inoltre, le parti possono essere tenute a contribuire alle spese processuali in modo proporzionale alla loro partecipazione al processo. In conclusione, il processo soggettivamente complesso è caratterizzato dalla presenza di più parti coinvolte, che possono influenzare il corso e l'esito del processo.

parti.Litisconsorzio facoltativo

Art. 103 cpc - litisconsorzio facoltativo

Più parti possono agire o essere convenute nello stesso processo, quando tra le cause che si propongono esiste connessione per l'oggetto o per il titolo dal quale dipendono, oppure quando la decisione dipende, totalmente o parzialmente, dalla risoluzione di identiche questioni.

Il giudice può disporre, nel corso della istruzione o nella decisione, la separazione delle cause, se vi è istanza di tutte le parti, ovvero quando la continuazione della loro riunione ritarderebbe o renderebbe più gravoso il processo, e può rimettere al giudice inferiore le cause di sua competenza.

Il litisconsorzio facoltativo (art. 103, co.1 cpc) nasce per scelta delle parti ed è ammissibile solo se le varie domande presentano una connessione, che può essere: connessione propria o connessione impropria.

La connessione propria si divide in: connessione forte, connessione intermedia,

connessionedebole.DPC_aggiornato riforma Cartabia Cristina Simoncini

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In questi casi, al fine di agevolare l'instaurazione del simultaneo processo, si consente all'attore di evocare in giudizio tutti i convenuti avanti al giudice del domicilio o della residenza di uno solo di essi (art. 33 cpc).

Il processo simultaneo non è concesso se la citazione congiunta di più convenuti risulti essere preordinata al solo fine di poter spostare la competenza e distogliere il convenuto dal suo giudice naturale (c.d. litisconsorzio fittizio).

La connessione forte avviene per il titolo e per l'oggetto (es. obbligazioni solidali e di impugnativa della stessa delibera assembleare per lo stesso vizio da parte di più soci).

Esempio di connessione forte: Tizio vende un bene a Caio e Sempronio senza specificare la natura del debito nel contratto, per cui saranno obbligatori solidali del prezzo verso Tizio. Se nessuno dei due compratori paga il prezzo, tizio

può agire in giudizio proponendo, in un unico processo, due domande di condanna al pagamento del prezzo, con il medesimo petitum mediato, ossia il pagamento del prezzo per intero pattuito nel contratto di vendita, e la medesima causa, ossia il contratto di compravendita. La connessione intermedia avviene per l'oggetto (es. più soci impugnano la stessa delibera assembleare per vizi diversi). Esempio di connessione intermedia: diversi soci impugnano la stessa delibera per vizi diversi, quindi ogni domanda ha un titolo diverso (vizio differente), ma medesimo oggetto (petitum: annullamento della stessa delibera), mirando tutte al medesimo risultato. La connessione debole avviene per titolo (es. richiesta di adempimento di obbligazioni plurisoggettive, ma ad attuazione parziale, nelle quali cioè ciascun debitore risponde nei confronti del creditore solo della propria quota). Esempio di connessione debole: gli eredi sono chiamati a succedere pro quota (art. 754 cc) e ilesto che gli spetta.
Dettagli
A.A. 2022-2023
162 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cristina.simoncini.98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Processuale Civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof De Cristofaro Marco.