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Criteri per la pubblicazione legittima di una notizia
Vi sono dei criteri in base ai quali la pubblicazione della notizia può considerarsi legittimo esercizio del diritto di informazione; tre condizioni:
- La verità dei fatti divulgati o in alternativa la seria attività di ricerca, selezione e verifica delle fonti da parte del giornalista (cosiddetta verità putativa).
- L'interesse pubblico alla conoscenza della notizia pubblicata.
- La cosiddetta continenza espositiva, ossia l'utilizzo di forme espressive civili ed equilibrate.
Non è ad esempio consentito divulgare aspetti relativi alla vita privata di una persona, che possono ledere la reputazione, anche quando siano veri.
Meno stringenti e più incerti sono invece i limiti posti al diritto di critica, che avendo ad oggetto un'opinione personale, può anche non avere un preciso riscontro oggettivo nella realtà dei fatti.
L. 71/2017 → tutela del diritto all'integrità morale del minore per contrastare il
Il cosiddetto cyberbullismo. La giurisprudenza ha elaborato anche altri 2 diritti, legati al diritto di onore:
IL DIRITTO ALL'OBLIO - particolare forma di garanzia che prevede il divieto di diffusione senza particolari motivi di informazioni che possono costituire un precedente pregiudizievole dell'onore di una persona. In genere si intendono condanne giudiziarie ricevute in giovane età.
DIRITTO AL RISARCIMENTO - nel caso in cui è stato provocato un danno alla credibilità della persona.
IL DIRITTO ALL'IDENTITÀ PERSONALE - è il diritto della persona a non vedersi attribuite pubblicamente qualifiche/opinioni/comportamenti non veritieri da falsare la propria immagine sociale. Esempio: ricorso dei ragazzi a favore dell'aborto finiti sul cartellone pubblicitario del Sì.
DIRITTO ALLA RISERVATEZZA - Nasce in ambito lavorativo come esigenza di equiparare i rapporti sociali tra datore di lavoro e lavoratore. Sorto nel '70 con lo statuto dei lavoratori.
Nel quale era contenuto il divieto del datore di lavoro di sorvegliare continuamente il lavoratore. È sempre stato visto come un diritto non fondamentale, poi si è arrivati alla legge sulla privacy. È fondamentale perché in realtà c'è una grande correlazione tra immagine, nome, identità personale e privacy. Utilizzo la stessa privacy per tutelare tutto ciò che riguarda questi altri diritti. Difende il riserbo della sfera personale e familiare di ciascun individuo da due tipi di aggressioni:
- le ingiustificate intromissioni di estranei nella sfera intima della persona/dei suoi luoghi privati
- la divulgazione all'esterno di fatti che appartengono alla sfera intima della persona anche se non lesivi dell'onore
Il codice della privacy distingue tra dati sensibili e dati non sensibili: i dati sensibili sono trattati in maniera molto accurata, le cose più intime la dimensione familiare della persona lo sono.
Fondamento normativo
Art. 2 cost che prevede il libero sviluppo della personalità
Art. 15 cost che tutela la segretezza della corrispondenza epistolare
Art. 8 Cedu che stabilisce che ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare
- I limiti di questo diritto sono stabiliti in base alla notorietà del soggetto e ad eventuali esigenze culturali di ricerca/divulgazione.
Secondo la giurisprudenza la celebrità è attrattiva di una protezione addizionale perché c'è più rischio di invasioni; negli Stati Uniti l'approccio è opposto: molta importanza si dà alla protezione dell'uomo comune e molta meno a quella della persona famosa. Per loro infatti ben venga che la stampa sia aggressiva per scoprire tutto, l'uomo politico ad esempio non deve avere peli. Per loro il fatto di guardare la vita delle persone famose è un atto dovuto, un po' come il "prezzo da pagare".
Privacy
È un diritto, ma talvolta ci si chiede fino a che punto..! È chiaro che nome, immagine, identità personale sono cose importanti ed anche la privacy lo è: il problema è che se sono tutelati troppo vanno da cozzare con diritti importanti, come quello all'informazione, che andrebbe quasi perduto. Questi diritti sono importantissimi, ma deve essere lasciato spazio ad altro; altrimenti non si potrebbe fare indagine penale, indagine giornalistica eccetera... In poche parole questi diritti trovano limiti in altri diritti allo stesso modo tutelati. Questi diritti sono fondamentali della persona fisica, ma possono aspettare anche soggetti che non siano essa? I soggetti collettivi che svolgono attività di impresa hanno una loro ditta e un loro nome. È il Comune di Torino ad esempio si chiama così, se qualcos'altro si chiamasse allo stesso modo, quest'ultimo avrebbe possibilità di tutelarsi. Nella concorrenzafra imprese c'è la tutela dell'immagine commerciale (del logo, del sito...); è una tutela industrialistica. Le norme ci sono, ma vanno poi intrecciate tra loro. Questi sono diritti che da un lato attengono a valori non patrimoniali, dall'altro a valori patrimoniali. L'onore eccetera sono commerciabili, commerciabilità che trova limite nella moralità. È Li patrimonializzo finché non diventa un'offesa altrimenti si va contro ordine pubblico e buon costume. Esempio: nano lanciato che è pagato per questo. LA PERSONA GIURIDICA: le ORGANIZZAZIONIDEFINIZIONE ENTI PUBBLICI:
Oltre che gli individui umani, sono soggetti del diritto anche le organizzazioni formate dagli uomini.
Soggetto del diritto (definito come ente) costituito da una collettività di persone che mettono insieme risorse per perseguire unitariamente un obiettivo.
Lucrativo/finalità altruistica (non sempre però netta distinzione)
persona giuridica = concetto giuridico, si sottrae all'impero dei sensi. Tutti i rapporti devono trovare riconoscimento formale per essere validi (registro delle persone giuridiche). Non basta semplice accordo.
IDENTIFICAZIONE TIPI DI ORGANIZZAZIONE (associarsi= cosa innata)
- denominazione (=nome)
- pubbliche (Stato/regioni) e private
- nazionalità (=cittadinanza)
- di tipo associativo (c.d. corporazioni, es. società) e non (fondazioni)
- sede (=residenza/domicilio)
- lucrative (scopo di profitto, società) e non (scopi ideali, fondazioni...)
- con/senza personalità giuridica
CREAZIONE: diventa un soggetto nuovo e diverso rispetto alle persone che lo hanno fondato - necessità di un riconoscimento formale, che avviene secondo né modalità in base al soggetto collettivo:
- Per ente PUBBLICO occorre una legge che ne preveda la creazione e disciplini struttura e funzionamento (Territoriali e istituzionali)
- Per gli enti PRIVATI...
Apposito atto costitutivo, formato dalle persone fisiche che intendono creare l'organizzazione:
- Le organizzazioni DI PROFITTO ottengono la personalità giuridica con l'iscrizione nel registro delle imprese
- Le organizzazioni NON DI PROFITTO devono:
- ottenere il riconoscimento dell'autorità competente (Prefettura/Regione, se operano solo nella regione) accordato su 3 presupposti:
- soddisfazione delle condizioni normative previste
- scopo possibile e lecito
- patrimonio adeguato per lo scopo
- Iscrizione nel registro delle persone giuridiche
- ottenere il riconoscimento dell'autorità competente (Prefettura/Regione, se operano solo nella regione) accordato su 3 presupposti:
N.B. "vecchia discriminazione" (oggi superata, vedi art. 18): la ricerca di profitto era ritenuto l'unico scopo compatibile con gli interessi dello stato. Le organizzazioni no profit erano viste come minacciose.
Acquisto della personalità giuridica: più complesso. Prima c'era anche un giudizio di merito da parte dell'autorità amministrativa (oggi solo per requisiti). Controllo su certi atti.
delle associazioni.dell'organizzazione meccanismo della rappresentanza- Le decisioni degli organi collegiali vengono prese in base al principio della maggioranza (≠ tipi)→ la decisione che esprime la volontà della maggioranza è detta deliberazioneLe organizzazioni possono avere personalità giuridica, e dunque essere persone giuridiche (associazioni riconosciute, fondazioni, società di capitali) oppure non avere personalità giuridica (associazioni non riconosciute come partiti e sindacati, e le società di persone).Per comprendere il senso della distinzione, è necessario introdurre il concetto di autonomia patrimoniale, la quale è una caratteristica di tutte le organizzazioni, e può essere perfetta o imperfetta.CRITERIO DELL'AUTONOMIA PATRIMONIALE (art. 38cc)- Ogni soggetto giuridico ha un suo patrimonio (inteso come l'insieme delle sue situazioni giuridiche)→ Ogni organizzazione ha un suo patrimonio, distinto dalpatrimonio delle persone fisiche sottostanti. Sia quelle con personalità giuridica, che senza personalità giuridica- Si distinguono 2 tipologie di autonomia:
AUTONOMIA PATRIMONIALE PERFETTA
- Propria delle organizzazioni con personalità giuridica (persone giuridiche)- il patrimonio dell'organizzazione è rigidamente separato da quello delle persone fisiche→ questo significa che le vicende dell'organizzazione incidono esclusivamente sul patrimonio di questa(F i creditori possono aggredire solo i beni della società)→ ciò che accade sui patrimoni delle persone fisiche non si ripercuote sull'organizzazione- finalità pratica di limitare la responsabilità alla sola parte del patrimonio investita
Incoraggiamento dell'esercizio di iniziative soprattutto economiche, rischiose per il singolo che le svolge
AUTONOMIA PATRIMONIALE IMPERFETTA
- Caratterizza le organizzazioni senza personalità giuridica, nelle
quali i soci rispondono delle vicende dell'org.- Tale imperfezione può +/- marcata: GRADUAZION