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CAPITOLO 2: CRIMINE DI GENOCIDIO
Il genocidio è considerato il "crimine dei crimini" ed è definito come l'intenzione di distruggere, in tutto o
in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso attraverso specifici atti elencati nella
Convenzione del 1948.
Elemento Oggettivo
L'elemento oggettivo del genocidio consiste in uno dei cinque atti specificamente elencati: uccidere
membri del gruppo, causare gravi lesioni fisiche o mentali, sottoporre il gruppo a condizioni di vita
destinate a distruggerlo, imporre misure per impedire nascite, o trasferire forzatamente bambini del
gruppo.
Elemento Soggettivo
L'elemento soggettivo del genocidio richiede l'intenzione specifica (dolus specialis) di distruggere il
gruppo protetto in tutto o in parte. Questa intenzione specifica distingue il genocidio da altri crimini e
richiede una prova particolarmente rigorosa. 10
Oggetto della Tutela Penale
Il genocidio protegge l'esistenza di gruppi umani considerati particolarmente vulnerabili: gruppi
nazionali, etnici, razziali o religiosi. La protezione è accordata ai gruppi in quanto tali, non solo ai singoli
individui.
Condotte
Le cinque condotte che possono costituire genocidio sono specificamente elencate e comprendono sia atti
di violenza diretta sia misure destinate a impedire la continuazione dell'esistenza del gruppo attraverso
altri mezzi.
Elemento Soggettivo
L'intenzione di distruggere il gruppo deve essere provata attraverso elementi diretti o indiretti. I tribunali
internazionali hanno sviluppato criteri per inferire questa intenzione da elementi come la scala degli atti,
la sistematicità, e le dichiarazioni degli autori.
CAPITOLO 3: CRIMINI DI GUERRA
I crimini di guerra consistono in violazioni gravi delle leggi e consuetudini di guerra applicabili nei
conflitti armati internazionali e non internazionali. Questi crimini hanno una lunga storia nel diritto
internazionale e sono codificati principalmente nelle Convenzioni di Ginevra e nei loro Protocolli
aggiuntivi.
Ambito di Applicazione
I crimini di guerra si applicano in situazioni di conflitto armato, sia internazionale che non internazionale.
La determinazione dell'esistenza di un conflitto armato è quindi cruciale per l'applicazione di questa
categoria di crimini.
Crimini nei Conflitti Armati Internazionali
Nei conflitti armati internazionali, i crimini di guerra includono gravi violazioni delle Convenzioni di
Ginevra e altre violazioni delle leggi e consuetudini di guerra. Questi crimini coprono una vasta gamma di
comportamenti, dall'uccisione di civili agli attacchi contro obiettivi civili.
Crimini nei Conflitti Armati Non Internazionali
Nei conflitti armati non internazionali, i crimini di guerra includono violazioni dell'articolo 3 comune alle
Convenzioni di Ginevra e altre violazioni delle leggi e consuetudini di guerra applicabili a questo tipo di
conflitti.
Categorie Specifiche di Crimini di Guerra
I crimini di guerra possono essere suddivisi in diverse categorie: crimini contro persone protette, crimini
contro beni protetti, crimini relativi alla condotta delle ostilità, e crimini contro l'amministrazione della
giustizia militare.
CAPITOLO 4: CRIMINE DI AGGRESSIONE
Il crimine di aggressione è stato incluso nella competenza della CPI con gli emendamenti di Kampala del
2010, ma la sua definizione e applicazione rimangono controverse. Questo crimine riguarda l'uso della
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forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, integrità territoriale o indipendenza politica di un
altro Stato.
Definizione
Il crimine di aggressione è definito come la pianificazione, preparazione, avvio o esecuzione di un atto di
aggressione che, per il suo carattere, gravità e scala, costituisce una violazione manifesta della Carta delle
Nazioni Unite.
Elementi del Crimine
Il crimine di aggressione richiede sia un atto di aggressione da parte dello Stato sia la responsabilità
individuale di una persona in posizione di controllo o direzione dell'azione politica o militare dello Stato.
Problemi di Giurisdizione
L'esercizio della giurisdizione sul crimine di aggressione presenta sfide particolari, specialmente in
relazione al ruolo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nella determinazione dell'esistenza di un
atto di aggressione.
PARTE QUARTA: DIRITTO PROCESSUALE
PENALE INTERNAZIONALE
CAPITOLO 1: GIURISDIZIONE INTERNAZIONALE E
GIURISDIZIONI NAZIONALI
Responsabilità di Stato ed Estradizione
La relazione tra responsabilità statale e crimini internazionali è complessa. Mentre i crimini internazionali
comportano responsabilità penale individuale, possono anche generare responsabilità internazionale dello
Stato, specialmente quando sono commessi da agenti statali o con il coinvolgimento dello Stato.
L'estradizione per crimini internazionali è governata da principi specifici che riflettono la natura
particolare di questi crimini. Molti trattati di estradizione contengono clausole specifiche per i crimini
internazionali, e alcuni di questi crimini sono considerati non estradabili per motivi politici.
Giurisdizione Universale
La giurisdizione universale permette agli Stati di processare individui per crimini internazionali
indipendentemente dal luogo di commissione del crimine o dalla nazionalità dell'autore o della vittima.
Questo principio si basa sull'idea che alcuni crimini sono così gravi da offendere l'intera comunità
internazionale.
Immunità
Le immunità internazionali, sia funzionali che personali, presentano sfide significative per la repressione
dei crimini internazionali. Mentre la giurisprudenza internazionale ha stabilito che non esistono immunità
per i crimini internazionali più gravi davanti ai tribunali internazionali, la questione rimane controversa
per i tribunali nazionali. 12
Obblighi di Cooperazione
Gli Stati hanno obblighi di cooperazione nella repressione dei crimini internazionali, derivanti sia dal
diritto convenzionale che consuetudinario. Questi obblighi includono l'assistenza giudiziaria, la consegna
di sospetti, e la condivisione di prove.
CAPITOLO 2: SVOLGIMENTO DEL PROCESSO GLOBALE
Indagini
Le indagini nei crimini internazionali presentano sfide uniche dovute alla complessità dei crimini, alla
loro dimensione spesso transnazionale, e alla necessità di raccogliere prove in contesti spesso instabili o
ostili.
Arresto e Custodia Cautelare
L'arresto di sospetti di crimini internazionali spesso richiede cooperazione internazionale e può
coinvolgere questioni politiche sensibili. La custodia cautelare deve bilanciare la necessità di garantire la
presenza dell'accusato al processo con il rispetto dei suoi diritti fondamentali.
Conferimento della Responsabilità Penale
Il conferimento della responsabilità penale nei crimini internazionali richiede l'applicazione di standard
probatori elevati e il rispetto di garanzie processuali internazionalmente riconosciute.
Diritti dell'Accusato
Gli accusati di crimini internazionali godono di tutti i diritti fondamentali riconosciuti negli standard
internazionali di giustizia penale, inclusi il diritto alla presunzione di innocenza, il diritto alla difesa, e il
diritto a un processo equo.
Vittime
Il ruolo delle vittime nei procedimenti per crimini internazionali ha assunto crescente importanza. I
tribunali moderni, specialmente la CPI, hanno sviluppato meccanismi specifici per la partecipazione delle
vittime ai procedimenti e per la loro riparazione.
Diritto Sostanziale
L'applicazione del diritto sostanziale nei procedimenti internazionali richiede l'interpretazione e
applicazione di norme provenienti da diverse fonti e tradizioni giuridiche, richiedendo un approccio
armonizzato che rispetti i principi fondamentali del diritto penale.
CONCLUSIONI
Il diritto internazionale penale rappresenta uno degli sviluppi più significativi del diritto internazionale
contemporaneo. Nonostante le sfide e le controversie che ancora lo caratterizzano, questa disciplina ha
dimostrato la sua capacità di evolvere e adattarsi alle nuove sfide della criminalità internazionale.
L'efficacia del diritto internazionale penale dipende non solo dalla qualità delle norme e delle istituzioni,
ma anche dalla volontà politica degli Stati e della comunità internazionale di garantire che i crimini più
13
gravi non rimangano impuniti. In questo senso, il diritto internazionale penale rappresenta non solo uno
strumento giuridico, ma anche un impegno morale e politico verso la costruzione di un mondo più giusto
e pacifico.
L'evoluzione futura di questa disciplina dipenderà dalla sua capacità di affrontare nuove forme di
criminalità internazionale, dall'integrazione più efficace tra giurisdizioni nazionali e internazionali, e dal
rafforzamento dei meccanismi di cooperazione internazionale. Solo attraverso questi sviluppi il diritto
internazionale penale potrà realizzare pienamente il suo potenziale come strumento di giustizia e
prevenzione dei conflitti.
–
PARTE QUARTA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA INTERNAZIONALE IN
MATERIA PENALE
–
Capitolo 1 Nozione e forme della cooperazione internazionale in materia penale
internazionale in materia penale è quell‟insieme di strumenti giuridici,
La cooperazione giudiziaria
accordi e prassi attraverso cui gli Stati collaborano per prevenire, perseguire e punire i reati che superano
i confini nazionali. In un mondo sempre più globalizzato, la criminalità assume spesso carattere
transnazionale: basti pensare al traffico di stupefacenti, al terrorismo, alla tratta di esseri umani o ai reati
informatici. Nessuno Stato, da solo, può affrontare efficacemente questi fenomeni. (nell‟ambito
La cooperazione può avvenire a livello bilaterale (cioè tra due Stati) oppure multilaterale
di convenzioni internazionali come quella dell‟ONU contro la criminalità organizzata transnazionale,
detta anche Convenzione di Palermo del 2000).
Le forme principali sono:
L’estradizione:
consegna di una persona da uno Stato a un altro.
L’assistenza giudiziaria:
scambio di informazioni, prove, atti processuali.
Il trasferimento di procedimenti penali: un processo viene trasferito da uno Stato a un altro.
per permettere l‟esecuzione della pena nello Stato
Il trasferimento delle persone condannate:
d‟origine.
La cooperazione tramite Eurojust ed Europol (in ambito UE).
Il mandato d’arresto europeo, che ha semplificato e velocizzato l‟arresto e la consegna nel
territorio UE.
?Esempio concreto: Un cittadino italiano, ricercato per traffico internazionale di droga, si rifugia in
Brasile. L‟Italia deve richiedere