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STRUTTURA REATO
Definizione formale reato risulta appagante: sufficiente guardare tipo sanzione x capire se di fronte areato (delitto o contravvenzione).
Né pene accessorie (Art 19 CP, es. sanzioni interdittive) né misure di sicurezza individuano reato: sibasano su carattere oggettivo (reato commesso da soggetti) + pericolosità sociale soggetto.
Criterio sostanzialistico: Bricola cercato di agganciare nozione di reato a valori Costituzione ovveroreato è illecito che incide su valori di rango costituzionale.
Come analizzare reato?
Diverse concezioni di scomposizione analitica reato:
X Carrara (scuola classica) elementi comuni a tutti i reati, scomponendo in modo analiticoil reato:
1° elemento: elementi oggettivi (forza fisica).
2° elemento: elementi soggettivi (forza psichica ovvero coscienza, volontàdell’azione/omissione, dolo/colpa).
Bipartita Questo modello segue certo schema cioè presupposto che diritto penale è diritto penale
Del nell'analisi degli elementi oggettivi reato x poi quelli soggettivi. Fatto allora si parte.
In bipartita antigiuridicità: cause di giustificazione sono elementi negativi del fatto quindi elementi che individuano fatti di reato meno cause di giustificazione.
Tra bipartita e tripartita cambia poco bc concetto è quello. È la più seguita (3 elementi del reato), es. delitto di omicidio (Art 565 CP).
1° elemento: fatto tipico (analisi elementi oggettivi: definiscono fisionomia elementi costitutivi reato) quindi se morte uomo, condotta e se nesso di causalità tra condotta e morte, es. sparo al cuore di Caio che muore.
2° elemento: antigiuridicità (rapporto di contraddizione tra fatto e intero ord giuridico quindi presenza o meno di cause di giustificazione) es. Tizio cagiona morte di Caio bc lo stava aggredendo in quanto si elemento oggettivo ma manca antigiuridicità ovvero
Tripartita contrarietà fatto con ordinamento giuridico
(cioè assenza cause di giustificazione del reato e in questo caso è la legittima difesa).
3° elemento: colpevolezza (criteri dai quali dipende possibilità di muovere rimprovero, ovvero dolo o colpa).
Questa è concezione tripartita che si affianca in bipartita (soggetto e oggetto) ed è maggiormente seguita.
4° elemento: punibilità (concreta punibilità fatto tipico, antigiuridico e colpevole, ovvero quadripartita valutazioni di opportunità di punire fatto di reato).
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Es. Tizio ruba soldi da portafoglio madre: si fatto riconducibile furto, no causa di giustificazione, doloso ma nel nostro ordinamento c'è disposizione che prevede non punibilità per il proprio patrimonio commesso senza violenza o minaccia contro ascendenti o discendenti.
Punibilità comprende quindi anche le cause personali di non punibilità (es. immunità) e le cause sopravvenute di non punibilità.
matrimonio valido).3) Elemento materiale: evento esterno che si verifica a seguito della condotta criminosa(es. omicidio: elemento materiale è la morte della vittima).4) Elemento causale: nesso di causalità tra la condotta criminosa e l'evento materiale(es. se il soggetto non avesse sparato, la vittima non sarebbe morta).5) Elemento soggettivo: stato d'animo del soggetto che compie la condotta criminosa(es. intenzione di uccidere nella commissione di un omicidio volontario).matrimonio precedentemente).
3) Qualifiche del soggetto attivo (es. peculato: soggetto pubblico).
4) Oggetto materiale della condotta su cui ricade condotta (es. furto: cosa mobile altrui).
5) Evento: modificazione mondo esterno che segue condotta criminosa (es. omicidio: morte; truffa: ingiusto profitto con altrui danno). Nei reati di evento ci deve essere collegamento tra condotta e evento: nesso di causalità.
Art 25.2 Cost: esprime principio di legalità e sottolinea che nessuno punito da legge entrata in vigore dopo che fatto commesso quindi rileva comportamento e non atteggiamento interiore.
Scomposizione rileva anche in prassi: Art 530 Codice di procedura penale ci parla di sentenza di assoluzione che fa riferimento a scomposizione analitica del reato bc dice che se manca fatto, assenza colpevolezza, causa di giustificazione (manca antigiuridicità), no punibilità. Scomposizione è vincolante x giudice.
Soggetto attivo La maggior parte delle fattispecie sono
monosoggettiva.Scomposizione in base qualifiche soggettive tra:
- Reati comuni: realizzati da chiunque (es. omicidio: chiunque cagiona morte uomo, furto).
- Reati propri: soggetto attivo deve essere in possesso di una qualifica soggettiva di tipo naturalistico (es. infanticidio: madre) o di tipo giuridico (es. peculato: incaricato di pubblico servizio) + reati in mano propria è necessario che sia il soggetto titolare della qualifica a tenere la condotta tipica (es. incesto solo soggetti legati da particolari vincoli parentali.
2 ragioni x qualifica:
- Qualifica denota legame con bene giuridico tutelato cioè solo titolare qualifica può offendere quel bene giuridico (es. delitti contro PA come peculato o concussione: solo pubblico funzionario può offendere buon andamento e imparzialità PA).
- Rimproverabilità: indice del particolare rimprovero di colpevolezza che qualifica riflette.
Sottocategoria dei reati propri ovvero reati di mano propria
ovvero sempre soggetto della Pag. 34 di 133 qualifica a tenere condotta tipica quando fatto commesso da più persone (es. delitto di incesto: commesso solo se soggetti legati da particolari vincoli parentali). Soggetto passivo (persona offesa) Titolare del bene giuridicamente protetto da fattispecie incriminatrice che può far capo a persona fisica, giuridica, Stato o collettività (es. incolumità pubblica). Persona offesa è rilevante perché: - Spesso fa parte degli elementi costitutivi del fatto del reato (es. oltraggio a pubblico ufficiale: oggetto). - O rileva al fine delle circostanze aggravanti o attenuanti (elemento circostanziale). - O può portare alla qualifica che può portare a non punibilità (es. reati contro il patrimonio in danno di ascendente o discendente). - O la qualifica incide sulla valutazione delle possibili cause di giustificazione. - O il soggetto passivo è titolare del diritto di querela (in certi casi i reati sono procedibili).nond'ufficio ma rimesso a soggetto passivo attraverso atto di querela fa iniziare un procedimento penale). Ai sensi dell'Art 3 CP la legge penale ha carattere obbligatorio che vincola tutti i soggetti, fanno eccezioni quei soggetti che hanno delle immunità. Le immunità hanno natura giuridica di cause personali di esenzione della pena, la loro applicazione è limitata al solo soggetto cui si riferiscono. Le immunità si dividono tra immunità:
- Di diritto pubblico interno
- Di diritto internazionale
PdR risponde solo per alto tradimento e attentato Immunità assoluta, sostanziale, processuale e dalla costituzione ex Art 90 Cost + parlamentari extra-funzionale per tutti i capi di stato estero godono di immunità sostanziale ex Art 68 Cost (ivi compreso il Papa) + immunità extra-funzionale per il corpo diplomatico + consoli e ambasciatori hanno
immunità sostanziale e non processuale alcuni atti possono essere sono soggetti a custodia cautelare (se non perfatti puniti per meno di 5 anni) nell'esercizio diautorizzati dalla camera di appartenenza + lestesse condizioni valgono per i parlamentari atti non legati alle loro funzioni + i membri delregionali + i giudici della CC godono di PE non rispondono delle opinioni e i votiespressi nell'esercizio delle loro funzioni + iimmunità sostanziale ex Art 68.2 Cost + imembri del CSMagistratura non rispondono militari di uno stato estero presenti sul territorionell'eserciziodelle opinioni e i voti espressi IT sono assoggettati alla legge dello stato didelle loro funzioni. appartenenza per i reati commessi in servizio.Funzionali Extra-funzionaliLa non punibilità è limitata ai reati commessi La non punibilità viene estesa anche al di fuorinell'esercizio di funzioni delle funzioniSostanziali ProcessualiCause personali di non
La punibilità riguarda il processo e consiste nell'ostacolare il provvedimento dell'azione penale (Pag. 35 di 133).
L'oggetto materiale è ciò su cui cade la condotta del reo, che può essere anche una persona (ad esempio, nel caso di un sequestro), quindi il soggetto passivo non coincide necessariamente con l'oggetto materiale o con il danneggiato del reato (ad esempio, nell'omicidio il soggetto passivo è l'ucciso, ma il danneggiato può essere un parente che può chiedere un risarcimento).
La condotta attiva consiste in un'azione vera e propria, mentre la condotta omissiva consiste nel non fare qualcosa (non da confondere con il dolo).
Art. 42.1 CP: nessuno è punito per un'azione o un'omissione se non commessa con coscienza e volontà, riferendosi esclusivamente all'azione o all'omissione e non all'intero reato.
La coscienza e la volontà devono essere riferite alla condotta umana, cioè commessa dal soggetto attivo, e devono essere sorrette da un minimo di dominabilità della coscienza e della volontà: la condotta deve essere propria del soggetto.
attribuibilità condotta come soggetto agente (bc condotta cosciente e volontaria) e non lo è quando es. atti istintivi (tizio su autobus seguito frenata perde equilibrio e tocca seno della passeggera: no atto sessuale bc no coscienza e volontà), atti riflessi (tizio ritrae mano da fonte di calore e colpisce caio) ma suitas non manca in atti abituali (es. fumatore che getta sigarette a terra e determina incendio), atti automatici (es. chi x errore pigia acceleratore invece che freno).
Manca dominabilità volere: es. forza maggiore: accadimento a cui non si può resistere es. tizio spostato da raffica di vento e cagiona lesione a persona con cui si scontra; costringimento fisico.
Ci sono alcune ipotesi codificate nelle quali viene meno la coscienza e volontà della condotta, quindi dovremmo fermarci al 1° step concludendo per l'assenza della stessa condotta e per l'insussistenza del fatto Art 45 CP forza maggiore che consiste in un accadimento
al quale non si può resistere. Art 46CP c