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La libertà degli Stati membri di dare all'ente l'organizzazione che preferiscono

Si può parlare di libertà degli Stati membri di dare all'ente l'organizzazione che preferiscono. Generalmente è il trattato istitutivo a individuare gli organi principali, i quali possono successivamente creare ulteriori organi sussidiari. Gli organi delle organizzazioni internazionali sono spesso composti da Stati o individui.

Tutte le organizzazioni internazionali di tipo classico hanno un organo di tipo burocratico, composto da funzionari indipendenti, al vertice del quale c'è un alto funzionario anch'esso indipendente. Gli organi politici principali delle organizzazioni internazionali di tipo classico sono in generale composti da Stati. Paradigmatica in questo senso è la struttura dell'ONU, composta da:

  • Assemblea generale, composta dai rappresentanti di tutti gli Stati membri che ha competenza generale coincidente con quella dell'organizzazione
ruolo di supervisione dell'attività degli altri organi, compito di approvare il bilancio dell'organizzazione; - Consiglio di sicurezza: la composizione più ristretta e competenze più specifiche, si compone di 15 Stati membri di cui 10 eletti per due anni dall'Assemblea generale e cinque permanenti (Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Cina, Francia). - Le organizzazioni regionali di integrazione si caratterizzano per l'importanza del ruolo assegnato a individui o addirittura organi rappresentativi dei popoli degli Stati membri. Le istituzioni politiche di vertice dell'Unione Europea sono infatti: - Consiglio Europeo: l'organo di vertice che dà impulso all'Unione e ne definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali, i suoi membri sono i capi di Stato o di governo degli Stati membri; - Consiglio: l'esercita congiuntamente al parlamento europeo la funzione legislativa e quelladi bilancio, ha inoltre funzioni di definizione e coordinamento delle politiche dell'unione; i suoi membri sono rappresentanti degli Stati a livello ministeriale. - Commissione Europea: ha un importantissimo ruolo di iniziativa legislativa, vigila sull'applicazione del diritto dell'Unione ed ha un ruolo di coordinamento, esecuzione e gestione; composto da individui indipendenti nominati per cinque anni dal Consiglio Europeo con l'approvazione del Parlamento. - Parlamento Europeo: è l'organo composto da rappresentanti dei popoli degli Stati membri, condivide con il Consiglio il potere legislativo e di bilancio, inoltre esercita funzioni di controllo politico; i suoi membri vengono eletti a suffragio universale dai cittadini degli Stati membri. Il procedimento di voto in seno agli organi collegiali composti da Stati segue la regola dell'unanimità: nelle organizzazioni mondiali è ormai stata abolita la regola dell'unanimità nella maggior parte dei casi, gli organi prendono decisioni a maggioranza semplice oquali cata.collegiali internazionali hanno adottato i propri atti a diritto di vetoIn alcuni casi ad alcuni Stati è stata assicurata una posizione di preminenza mediante l'attribuzione di un voto ponderato.o mediante il sistema del procedura del consensus:Gli organi collegiali di molte organizzazioni tendono ad adottare le proprie delibere con la ladelibera viene adottata quando nessuno vi si oppone (si distingue dall'unanimità in quanto essa non richiede che siproceda ad una votazione formale e non è necessario il voto favorevole di tutti i membri, ma solo dell'assenza diopposizioni). entiConviene ricordare che esistono organizzazioni internazionali che ammettono tra i membri di pieno titolo anchenon statali: in tal caso i membri non statali hanno i propri rappresentanti in seno agli organi collegialidell'organizzazione al pari degli Stati e godono come questi dei loro diritti.Europea-> Un problema particolare è sorto in seguito

All'ingresso dell'Unione in alcune organizzazioni, risoltosi con la regola dell'alternanza: a seconda delle materie, alla votazione in seno all'organo collegiale, partecipa esclusivamente l'Unione o partecipano esclusivamente gli Stati membri.

Il principio delle competenze di attribuzione e la teoria dei poteri impliciti. normativo, Le organizzazioni sono enti funzionali con diverse funzioni a seconda dei casi svolgono attività di tipo operativo, giurisdizionale, o di controllo.

Trattandosi di enti derivati possono esercitare esclusivamente i poteri ad essi attribuiti dagli Stati membri. Si ritiene principio delle competenze di attribuzione, quindi che tutte le organizzazioni internazionali operino attraverso un esercitando quindi soltanto i poteri ad esse attribuiti dai suoi membri mediante il trattato istitutivo o atti a questo equiparabili.

Se nell'Unione Europea il rispetto del principio delle competenze di attribuzione è assicurato anche dalla

Corte di giustizia, nelle organizzazioni internazionali di tipo classico non esiste un organo giurisdizionale competente ad annullare gli atti adottati ultra vires: un atteggiamento di acquiescenza degli Stati membri può sanarne l'eventuale illegittimità andando a formare addirittura una c.d. "consuetudine particolare".

Teoria dei poteri impliciti: essa comporta che allo Stato federale spettino non solo i poteri adesso espressamente conferiti dalla costituzione federale, ma anche tutti quegli ulteriori poteri che si rendono necessari per esercitare adeguatamente i poteri espressamente conferiti.

Si ritiene applicabile anche per ampliare i poteri di un'organizzazione internazionale per farvi rientrare non solo i poteri necessari per esercitare i poteri espressamente conferiti, ma anche i poteri necessari per perseguire i fini dell'organizzazione.

Tale teoria si pone in netta antitesi con la concezione un tempo dominante in virtù della

quale i trattati internazionali, ininterpretati restrittivamente.quanto comportanti limitazioni della sovranità degli Stati parti, dovevano sempre esserePer le organizzazioni di tipo classico l'analogia tra organizzazioni internazionali e Stati federali è assai discutibile poiché rischia di provocare reazioni negative.Gli atti normativi delle organizzazioni internazionali e i loro rapporti col trattato istitutivo.Per quanto riguarda le organizzazioni di tipo classico, gli atti normativi direttamente adottati dalle organizzazioni internazionali hanno carattere eccezionale.Gli atti delle organizzazioni sono spesso denominati "risoluzioni" e possono classi carsi in due categorie:atti non vincolanti raccomandazioni internazionali:I. che possono quali carsi come cap.II C.Onu a erma che unarisoluzione adottata da un'organizzazione internazionale non può, di per sé, creare una norma di diritto internazionale consuetudinario, ma può

Costituire un mezzo di prova nel determinare l'esistenza e il contenuto, o soft law. Contribuire al suo sviluppo; si tratta solitamente di atti creativi, di dichiarazioni di principi. Vale in particolare per le (che hanno lo scopo di raccomandare a tutti gli Stati di osservare certe regole di carattere generale ed astratto nei rapporti internazionali al proprio interno) il cui effetto creativo può tradursi nella successiva adozione di un trattato vincolante per gli Stati parti. Effetto di liceità. Possono produrre anche un nel senso che non potrebbe essere accusato di commettere un illecito internazionale uno Stato che tenesse un comportamento di per sé illecito. Atti vincolanti, fonti previste d'accordo, atti a rilevanza. II. Che possono classificarsi tra le e si distinguono in: interna, atti a rilevanza destinati a produrre effetti nell'ambito del diritto interno dell'organizzazione interessata; esterna, destinati a produrre effetti nell'ambito del diritto internazionale.

Di vere e proprie fonti previste da accordo sarebbe meglio parlare con esclusivo riferimento a quegli atti che, pur essendo vincolanti per tutti gli Stati membri, sono adottati con una procedura che prescinde dal consenso di ciascuno di essi. Per quanto riguarda i rapporti col trattato istitutivo delle organizzazioni, le fonti previste d'accordo possono creare atti normativi che derogano all'accordo stesso se questo lo consente; nel caso specifico delle organizzazioni internazionali da un punto di vista generale, questi atti non possono derogare al trattato istitutivo, salvo che nel caso in cui questo consenta espressamente di essere derogato. Nelle organizzazioni internazionali di tipo classico manca in genere un organo preposto al controllo di legittimità e si tende ad ammettere che l'eventuale illegittimità di un atto possa essere sanato dall'acquiescenza degli Stati membri. Gli atti vincolanti dell'ONU e delle altre organizzazioni.

mondiali.L'ONU scarsi poteri normativi e questi sono attribuiti in particolare a:

  • Assemblea generale: può discutere di qualsiasi questione rientrante nei ni dell'ONU ma le sue discussioni possono tradursi esclusivamente in raccomandazioni; l'unico caso in cui la Carta dell'ONU attribuisce all'Assemblea il potere di adottare decisioni vincolanti riguarda la ripartizione delle spese dell'organizzazione tra gli Stati membri.
  • Consiglio di sicurezza: con maggiori poteri normativi ma, per quanto riguarda la "soluzione paci ca delle controversie" il suo adottare solo raccomandazioni mentre per quanto riguarda "l'azione rispetto alle minacce alla pace, alle violazioni della pace e gli atti di aggressione" essa può adottare decisioni vincolanti.

altre organizzazioni mondiali

Poche hanno il potere di adottare atti vincolanti per gli Stati membri, tra queste si può per l'aviazione civile

Internazionale citare l'Organizzazione che può adottare, a maggioranza di due terzi, atti denominati a seconda dei casi "norme" o "pratiche raccomandate" allo scopo di garantire un certo grado di uniformità alle regole che una volta entrata in vigore sono valide per tutti gli Stati membri.

Gli atti vincolanti dell'Unione europea competenze soprattutto normative competenze normative L'Unione Europea ha e in certe materie addirittura esclusive.

L'Unione Europea ha la diretta applicabilità. Gli atti normativi dell'Unione sono spesso dotati di e vengono considerati come fonti di diritto dell'Unione Europea.

Nella misura in cui creano diritti e obblighi nei rapporti tra gli Stati membri, gli atti normativi di questo sono anche di diritto internazionale.

Un discorso particolare riguardo gli atti adottati dall'Unione Europea nell'ambito della politica estera e di sicurezza (generali e decisioni) comune.

poiché essi as
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A.A. 2022-2023
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SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dowomcv di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Turrini Paolo.