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Il diritto internazionale generale e le sue fonti
Il diritto internazionale nel quadro della società universale del genere umano
Nell'ambito della società universale del genere umano si è storicamente venuto a sviluppare un nucleo di principi e norme di carattere non scritto, dotati di alcune specifiche e peculiari caratteristiche:
- Complesso di principi e norme con funzione di regolare giuridicamente i rapporti che si instaurano tra questi centri di potere fra i vari Stati quali enti indipendenti e sovrani.
- La funzione è quella di regolare giuridicamente i rapporti che si instaurano tra questi centri di potere: fra i vari Stati quali enti indipendenti e sovrani.
Il diritto internazionale pubblico è il diritto della Comunità degli Stati = Comunità internazionale
Nell'attuale realtà internazionale, una completa e netta separazione dell'ambiente sociale costituito dalla sfera di convivenza degli Stati nei confronti
di una più ampia realtà rappresentata dalla società universale, non appare giustificata. La Comunità deve essere individuata in una specifica sfera di relazioni sociali che si instaurano attraverso i rapporti internazionali fra gli enti sovrani.Diritto internazionale generale e diritto internazionale particolare
Un'altra fondamentale caratteristica del diritto internazionale è il carattere "autonomo" di tale diritto. In linea di principio si ha coincidenza tra creatori e destinatari delle norme, e non esiste al di sopra degli Stati alcun ente idoneo a svolgere la funzione che negli ordinamenti interni agli Stati è propria del legislatore. Le funzioni fondamentali dell'ordinamento sono svolte, nel sistema internazionale, in forma "decentrata" in contrasto con l'accertamento che è regola nel diritto dello Stato. A seconda del differente tipo di fatti ai quali la formazione della norma internazionale è riconducibile,
può variare la sfera dei destinatari della norma stessa, e quindi il suo ambito di efficacia. Le norme internazionali che vengono poste in essere attraverso uno specifico atto di volontà di due o più Stati inteso nella loro creazione, non possono obbligare coloro ai quali tale volontà sia riconducibile: altrimenti ci si trova di fronte ad un vero e proprio fenomeno di "legislazione internazionale" che lo Stato esclude.
Caratteri essenziali del diritto internazionale generale
Norme internazionali di diritto internazionale generale si formano nell'ambiente sociale di convivenza degli Stati quali conseguenza dell'operare di fatti diversi. I fatti che ne determinano il sorgere operano su un piano pregiuridico, in quanto fattori che orientano l'atteggiamento e il comportamento degli Stati; ma non sono valutati dal diritto internazionale come idonei alla nascita della norma generale. Viene ad
norme internazionali simile a quello presente nel diritto interno di uno Stato. Le norme del diritto internazionale generale si formano attraverso la pratica degli Stati e il loro riconoscimento reciproco. Questo processo è noto come opinio juris, che indica la convinzione degli Stati che una determinata pratica sia obbligatoria. Le norme del diritto internazionale generale sono quindi basate sulla consuetudine internazionale e sul consenso degli Stati. Non esiste un organo sovrano che possa imporre le norme internazionali, ma gli Stati sono tenuti a rispettarle per il principio di reciprocità e per il mantenimento dell'ordine internazionale. Le norme del diritto internazionale generale coprono una vasta gamma di questioni, tra cui i diritti umani, il diritto umanitario, il diritto del mare, il diritto diplomatico e il diritto dei trattati. Queste norme sono applicabili a tutti gli Stati, indipendentemente dalla loro dimensione o potere politico. In conclusione, il diritto internazionale generale è un sistema di norme che regolano le relazioni tra gli Stati. Queste norme si basano sulla pratica e il consenso degli Stati e sono essenziali per il mantenimento dell'ordine internazionale.soggettivo ha portato ad una visione più oggettiva del diritto consuetudinario, considerando l'elemento materiale (l'uso ripetuto e conforme) come il fattore determinante per l'esistenza di una norma consuetudinaria. Le norme consuetudinarie internazionali si manifestano attraverso comportamenti ripetuti e conformi che sono considerati come doverosi, permessi o vietati dalla norma. Questi comportamenti sono accompagnati dall'opinione o convinzione che essi corrispondano a quanto previsto dalla norma. Il dibattito teorico sulla nozione di diritto consuetudinario ha portato a posizioni divergenti. Alcuni riducono la nozione di consuetudine al solo elemento materiale, cioè l'uso ripetuto e conforme. Altri invece considerano l'elemento psicologico, l'opinione o convinzione, come determinante per l'esistenza di una norma consuetudinaria. In conclusione, il diritto consuetudinario internazionale si basa sull'uso ripetuto e conforme di determinati comportamenti, accompagnato dall'opinione o convinzione che essi corrispondano a quanto previsto dalla norma.soggettivo della consuetudine risponde all'idea che esso non può essere rilevante perché non corrispondente alla realtà, sino al momento in cui la norma non sia venuta ad esistenza in virtù della costante ripetizione della condotta. La valutazione dell'elemento oggettivo: mentre nega che possa essere determinante ai fini della formazione della norma un elemento non determinato con esattezza nella sua consistenza ne afferma il rilievo quale mera descrizione sociologica di uno dei possibili processi di formazione della norma consuetudinaria, individua la sola opinio juris come elemento capace di spiegare l'affermazione dell'obbligatorietà delle regole di condotta attraverso il riconoscimento da parte dei soggetti. Punto di vista teorico: elemento specifico che ne giustifica la capacità di creare regole di condotta vincolanti per i soggetti internazionali = fattore soggettivo: riconoscimento della giuridicità della.regolaL'accertamento giudiziale delle norme consuetudinarieArt 38 dello Statuto della Corte internazionale di giustizia prevede che la sua funzione è decidere in base al diritto internazionale le controversie che le sono sottoposte e applica: convenzioni internazionali, consuetudini internazionali e principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili.
Norme che hanno la funzione primaria di indicare le regole sulle quali la Corte deve fondare la propria decisione, la loro importanza ai fini della ricostruzione complessiva del sistema non può essere misconosciuta.
La descrizione della consuetudine internazionale ex art 38 è ispirata all'idea della presenza di entrambi gli elementi tradizionali della consuetudine.
A tale descrizione la giurisprudenza internazionale si è sempre mantenuta fedele quando si è trovata a dover accertare l'esistenza e il contenuto di una data regola di diritto internazionale consuetudinario. Nel procedere all'accertamento,
la Corte si dedica all'esame della prassi degli Stati, sotto il profilo dell'esistenza di un comportamento sufficientemente generalizzato e costante. La presenza di una pratica diffusa non è sufficiente per affermare l'esistenza della norma consuetudinaria, se non è accompagnata dalla convinzione della giuridica obbligatorietà del comportamento. Caso: Delimitazione della piattaforma continentale del Mare del Nord. La Corte si è pronunciata con sentenza nel febbraio 1969 dovendo accertare se il principio dell'equidistanza, ex art 6 Convenzione di Ginevra sulla piattaforma continentale, fosse divenuto parte del diritto internazionale consuetudinario. La Corte ha affermato che: "il punto essenziale... anche se i casi di azione da parte degli Stati non parti della Convenzione fossero molto più numerosi di quanto di fatto non siano, essi non sarebbero in sé sufficienti a costituire l'opinione".juris; perché devono soddisfare due condizioni ... devono rappresentare una prassi consolidata, ma essi devono anche essere tali, o essere posti in essere in modo tale da essere prova di un convincimento che questa pratica è resa obbligatoria dall'esistenza di una regola di diritto che lo richiede ..."
La Corte internazionale di giustizia ha ribadito lo stesso principio nel luglio 1996 quando si è trovata a dover prendere posizione in merito all'esistenza di una norma consuetudinaria che qualifichi come illeciti la minaccia o l'impiego di armi nucleari ("gli Stati che assumono la posizione che l'uso delle armi nucleari è illecito si sono sforzati di dimostrare l'esistenza di una norma consuetudinaria che vieta tale uso. Si riferiscono ad una prassi uniforme di non utilizzazione di armi nucleari da parte degli Stati sin dal 1945 e vogliono vedere in tale prassi l'espressione di un'opinio juris da parte di"
coloro che possiedono tali armi …”)Tale approccio recentemente confermato nel febbraio 2012 nel caso delle Immunità giurisdizionali delloStato.
La determinazione e l’accertamento di una regola di diritto internazionale consuetudinario dovrebbe averluogo sulla base e quale risultato di un riscontro positivo dell’esistenza di uno o più dei fattori idonei arealizzare la formazione della norma che si tratta di identificare.
Situazioni nelle quali l’esistenza della regola consuetudinaria in concreto applicata è individuata conprocedimenti di carattere deduttivo attinenti alla ricostruzione del contenuto e della portata della normaapplicata alla luce della sua collocazione nell’ambito del sistema giuridico internazionale.
Ricorso a procedimento di questo genere contribuisce ad assicurare l’unitarietà e la coerenza sistematicadell’ordinamento, superando l’idea del diritto internazionale generale come risultante
diritto internazionale consuetudinario. La Corte richiede che queste regole siano effettivamente rispettate epraticate dai soggetti delle relazioni internazionali per essere considerate come parte del dirittoconsuetudinario internazionale” (Corte internazionale di giustizia, Attività militari e paramilitari inNicaragua e contro il Nicaragua, 1986). La consuetudine, quindi, richiede un accordo tra gli attori internazionali sul contenuto del diritto internazionaleconsuetudinario e una pratica effettiva di tale diritto da parte di tali attori. Non basta dichiarare di riconoscerecerte regole, ma occorre dimostrare che queste regole vengono effettivamente rispettate e seguite nella pratica. La Corte internazionale di giustizia ha sottolineato l'importanza di questa aderenza effettiva nel caso delleattività militari e paramilitari in Nicaragua e contro il Nicaragua. Questo caso ha evidenziato che il meroriconoscimento formale delle regole non è sufficiente per considerarle parte del diritto internazionaleconsuetudinario. È necessario dimostrare che queste regole sono effettivamente rispettate e praticate dai soggettidelle relazioni internazionali.diritto internazionale consuetudinario … ove due Stati convengono di incorporare una particolare regola in un trattato internazionale, il loro accordo è sufficiente