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Regolamento 24 ottobre 2022 sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero

Il regolamento del 24 ottobre 2022 garantisce che l'UE disponga di una solida pianificazione della preparazione e un sistema di sorveglianza più integrato per affrontare le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, secondo le indicazioni dell'OMS.

Nel preambolo della costituzione, viene sottolineato che la salute è uno stato di completo benessere fisico e mentale.

Nell'UE, l'atto unico europeo del '86 ha promosso solo la coesione economica, mentre il trattato di Maastricht del '92 ha introdotto i diritti sociali e il trattato di Amsterdam del '97 ha integrato la salute.

La leadership in materia di salute è stata proposta da Charles Michel e i negoziati tra i 194 paesi dell'OMS sulla pandemia promuovono un approccio che coinvolge diversi settori come la ricerca, l'innovazione e il trasporto.

Gli stati hanno la responsabilità della gestione del servizio sanitario, dell'assistenza medica e dell'assegnazione delle risorse a loro destinate, secondo quanto stabilito dall'articolo 168 del TFUE.

I diritti dei pazienti sono tutelati dalla direttiva 2011/24/UE del 9 marzo 2011.

L'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera.

Art.1 oggetto e ambito d'applicazione

Capo 2. Responsabilità degli stati membri in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera( watts)

Art.114 TFUE ravvicinamento delle legislazioni

Art.168 TFUE. Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana. L'azione dell'Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all'eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l'informazione e l'educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l'allarme e

La lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. L'Unione incoraggia la cooperazione tra gli Stati membri nei settori di cui al presente articolo e, ove necessario, appoggia la loro azione. In particolare, incoraggia la cooperazione tra gli Stati membri per migliorare la complementarità dei loro servizi sanitari nelle regioni di frontiera. Gli Stati membri coordinano tra loro, in collegamento con la Commissione, le rispettive politiche ed i rispettivi programmi nei settori di cui al paragrafo 1. La Commissione può prendere, in stretto contatto con gli Stati membri, ogni iniziativa utile a promuovere detto coordinamento, in particolare iniziative finalizzate alla definizione di orientamenti e indicatori, all'organizzazione di scambi delle migliori pratiche e alla preparazione di elementi necessari per il controllo e la valutazione periodici. Il Parlamento europeo è pienamente informato. Unione politiche stati membri; cooperazione e

Coordinamento tra stati; procedura legislativa ordinaria: problemi comuni di sicurezza; misure di incentivazione; raccomandazioni; responsabilità stati membri 164.4 Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, adottano i regolamenti di applicazione relativi al Fondo sociale europeo.

a) misure nei settori veterinari e fitosanitari

b) misure che fissino parametri problemi comuni di sicurezza. Es certificato vaccinale; regolamento 2021/953 verifica e accettazione di certificazione. Punto 11 molto dibattuto

EU4Health: programma europeo salute 2021 – 2027 si occupa di malattie trasmissibili e non, prevenzione, protezione dalle minacce, accrescere disponibilità e accessibilità in termini economici dei medicinali, dispositivi medici e prodotti pertinenti (lotta contro il cancro).

Causa Parkinson; Petru

Europa sociale: Pilastro

socialePolitica Sociale – Articolo 153 TFUE. Per conseguire gli obiettivi previsti all'articolo 151, l'Unione sostiene e completa l'azione degli Stati membri nei seguenti settori:
  1. miglioramento, in particolare, dell'ambiente di lavoro, per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori;
  2. condizioni di lavoro;
  3. sicurezza sociale e protezione sociale dei lavoratori;
  4. protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto di lavoro;
  5. informazione e consultazione dei lavoratori;
  6. rappresentanza e difesa collettiva degli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro, compresa la cogestione, fatto salvo il paragrafo 5;
  7. condizioni di impiego dei cittadini dei paesi terzi che soggiornano legalmente nel territorio dell'Unione;
  8. integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro, fatto salvo l'articolo 166;
  9. parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità sul mercato del lavoro ed il trattamento.

sullavoro;j) lotta contro l'esclusione sociale;k) modernizzazione dei regimi di protezione sociale, fatto salvo il disposto della lettera c).la parte sociale non era voluta dalla gran Bretagna, ma è stata introdotta con il trattato di Amsterdam.Brexit è stata un'occasione per ridefinire Europa sociale. Come il green deal, è un pilastro, un'agenda.

Art.3 TUE. Obiettivo dell'Unione è promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei cittadini. Funzionerà per un'economia sociale di mercato altamente competitiva.

Art.9 TFUE. L'unione tiene conto delle esigenze legate alla promozione di un elevato livello di occupazione, alla garanzia di un'adeguata protezione sociale, alla lotta contro l'esclusione sociale e a un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana.

"Pilastro europeo dei diritti sociali" del 2017 ha i seguenti obiettivi: Europa sociale forte, equa, inclusiva

opportunità. Un'Europa che lotti contro la disoccupazione, la povertà, la discriminazione, che offra pari opportunità ai giovani e alle persone vulnerabili. La commissione ha definito una serie di iniziative (venti principi) del pilastro europeo dei diritti sociali per conseguire gli obiettivi appena citati, divisi nei tre temi: 1- Pari opportunità e accesso al mercato del lavoro 1) Istruzione, formazione e apprendimento lungo tutto l'arco della vita 2) Parità di genere 3) Pari opportunità 4) Sostegno attivo all'occupazione 2- Condizioni di lavoro 1) Occupazione sicura e adattabile 2) Retribuzione 3) Informazioni sulle condizioni di lavoro e protezione in caso di licenziamenti 4) Dialogo sociale e coinvolgimento dei lavoratori 5) Equilibrio tra lavoro e vita 6) Ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato 3- Protezione ed inclusione sociale 1) Educazione e cura dei bambini 2) Reddito minimo 3) Inclusione di persone con disabilitàdisabilità4) Assistenza Art.157 TFUE, capitolo Politica Sociale. Ciascuno Stato membro assicura l'applicazione del principio dell'uguaglianza di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore. Per retribuzione si intende, a norma del presente articolo, il salario o trattamento normale di base o minimo e tutti gli altri vantaggi pagati direttamente o indirettamente, in contanti o in natura, dal datore di lavoro al lavoratore in ragione dell'impiego di quest'ultimo. La parità di retribuzione, senza discriminazione fondata sul sesso, implica: a) che la retribuzione corrisposta per uno stesso lavoro pagato a cottimo sia fissata in base a una stessa unità di misura; b) che la retribuzione corrisposta per un lavoro pagato a tempo sia uguale per uno stesso posto di lavoro. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria e previa

consultazione del Comitato economico e sociale, adottano misure che assicurino l'applicazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, ivi compreso il principio della parità delle retribuzioni per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore. Allo scopo di assicurare l'effettiva e completa parità tra uomini e donne nella vita lavorativa, il principio della parità di trattamento non osta anche a che uno Stato membro mantenga o adotti misure che prevedano vantaggi specifici diretti a facilitare l'esercizio di un'attività professionale da parte del sesso sottorappresentato ovvero a evitare o compensare svantaggi nelle carriere professionali.

Articolo chiave per la parità come concetto economico, nel senso di parità di guadagno. Uno dei primi punti sulla discriminazione economica.

Causa Viking Naval C-438/05

La nave Rosella, di

La compagnia finlandese Viking Line, proprietà della compagnia finlandese Viking Line, svolge un servizio di traghetto da Helsinki a Tallin (Estonia). Nel 2003, adottando una strategia detta di "flag of convenience", la Viking manifesta l'intenzione di registrare la nave sotto bandiera estone e di assumere marinai estoni cui intende applicare trattamenti legali e contrattuali estoni.

Il sindacato finlandese dei marittimi, con il sostegno del sindacato internazionale, proclama uno sciopero, diretto ad ostacolare tale disegno. La Viking cita i sindacati davanti alla Commercial Court di Londra (competente perché a Londra è la sede del sindacato internazionale) ed in primo grado, ottiene un provvedimento che ordina la sospensione dello sciopero.

La Corte d'appello avvia invece una procedura di rinvio pregiudiziale, chiedendo alla Corte di Giustizia se lo sciopero possa ritenersi legittimo alla luce del diritto comunitario. La norma comunitaria violata dallo sciopero sarebbe l'articolo 43 del Trattato CE.

part time (contratti di lavoro a tempo parziale); la direttiva sul fixed term contract (contratti di lavoro a breve termine/determinato). La Comunicazione della Commissione 2020 ha come obiettivi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
36 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudia.od99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Ziller Jacques.