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L'organizzazione sindacale: evoluzione storica
Nell'immediato dopoguerra e per oltre un decennio le condizioni socio-politiche ed economiche contribuiscono a mantenere il sindacato in situazione di debolezza organizzativa e di divisione politica. Con l'inizio del boom economico la crescita contribuisce a rafforzare la posizione dei lavoratori sul mercato di lavoro. L'effetto è rafforzato dal mutato quadro politico, che a livello internazionale, dall'atteggiamento dei pubblici poteri, più favorevole all'organizzazione sindacale, nonché ad accelerati fenomeni di modernizzazione sociale. Comincia il processo di avvicinamento tra le tre maggiori confederazioni (CISL, CGIL e Uil); le posizioni di politica sindacale si evolvono; in particolare si delinea una maggiore attenzione ai temi dell'impresa e della contrattazione aziendale. Il decennio 90 eredita i fattori di crisi di rappresentatività del sindacato specie.confederale.Il panorama è reso ancora più complesso dalla accesa concorrenzialità tra sigle sindacali.
Nell'ultimo decennio il mutato contesto economico e la crescente concorrenza globale ha contribuito a indebolire il sindacato non solo in Italia, sotto il profilo sia della consistenza numerica degli associati sia dell'efficacia rappresentativa.
La crisi rappresentativa e le tensioni fra i sindacati hanno reso sempre più urgente la innovazione delle strategie politiche e organizzative, ma anche una urgente riforma delle regole del gioco, prevedendo criteri effettivi dell'organizzazione sindacale. L'esigenza ha avuto risposta anzitutto per il lavoro pubblico e successivamente per il settore privato con gli accordi interconfederali 28 giugno 2011 e 31 maggio 2013 ( confluiti nel testo unico 10 gennaio 2014) e con l'articolo 8 del decreto legislativo numero 138/2011.
L'attuale struttura organizzativa del sindacato:
- Alla base stanno le
Lavoratori dell'azienda. L'esigenza di avere una diretta presenza organizzata in azienda diventò più urgente via via che si poneva la necessità dell'articolazione e di un maggiore dinamismo contrattuale sui luoghi di lavoro. Nacquero così le sezioni sindacali aziendali, vere articolazioni sindacali in azienda. Queste, tuttavia, non riuscirono a diffondersi al di fuori di poche aziende industriali, anche perché non erano riconosciute come strutture con pieni poteri sindacali. Ambedue le strutture, CI e sezioni sindacali, furono incapaci di rispondere alla forte domanda di partecipazione esplosa sul finire degli anni sessanta e raccolta dalle nuove strutture dei delegati e dei consigli di fabbrica (CdF).
I primi delegati di fabbrica appaiono nel '69 in alcune grandi fabbriche del nord Italia.
Confindustria
La Confindustria è l'organizzazione imprenditoriale più consistente. Le imprese associate operano non solo nell'industria.
ma anche nel terziario avanzato (trasporto, comunicazioni, turismo, spettacolo), il che manifesta una tendenza comune anche ad altre associazioni ad assumere un carattere più complesso per rafforzare la propria capacità rappresentativa. Alla Confindustria aderiscono circa un centinaio di federazioni nazionali di categoria: tra le altre, le maggiori federazioni sono la federmeccanica, la federchimica, l'ance. Organizzazioni sindacali a livello internazionale e comunitario L'organizzazione sindacale internazionale più rappresentativa dei Lavoratori è la confederazione internazionale dei sindacati liberi (Cisl-ICFTU). Ha sede a Bruxelles e nel 2006 questa organizzazione si unisce con la Federazione mondiale del lavoro. All'interno della Comunità Europea, nel 1973 si è conosciuta a Bruxelles la confederazione Europea dei sindacati (ces), che rappresenta oltre 30 organizzazioni. Gli interessi degli imprenditori sono rappresentati da due organizzazioni.La Ioe e la icc. L'Unione delle Industrie della Comunità Europea (unice) raggruppa le organizzazioni padronali dei paesi membri per settore di attività. Le relazioni collettive a livello unitario appaiono ancora poco sviluppate.
Fattispecie sindacale e associazione. Il carattere associativo è un tratto tipico del sindacato ma non è necessario della fattispecie sindacale. Elemento qualificante della fattispecie sindacale è solo l'esercizio in forma organizzata di autotutela collettiva.
Attività di autotutela collettiva, quindi sindacale in senso lato, possono essere svolte anche da coalizioni o gruppi occasionali, privi dei caratteri di stabilità e della strumentazione propria dell'associazione, oppure da organismi in tutto o in parte elettivi esempio consigli di fabbrica, RSU.
La disciplina codistica delle associazioni. In quanto associazioni non riconosciute, sindacati e organizzazioni imprenditoriali sono assoggettati a una disciplina.
scarna e per questo inadeguata a spiegare la sostanza del fenomeno associativo sindacale. La residualità risulta già dal principio base sancito dall'articolo 36 primo comma del codice civile, secondo cui l'ordinamento interno e l'amministrazione dell'Associazione non riconosciuta sono regolate dagli accordi tra gli associati, dagli Statuti e dai regolamenti. Il secondo comma dispone che l'associazione può stare in giudizio nella persona di coloro cui è conferita la presidenza o la direzione.
Rapporti interni e democrazia sindacale
L'assenza di una disciplina tipica dell'associazione sindacale e la consacrazione dell'autonomia organizzativa contenuta nell'articolo 36 del codice civile hanno un rilievo particolare in ordine ai rapporti interni del sindacato.
Il principio della democraticità interna del sindacato, richiesto dall'articolo 39 della Costituzione come condizione per la registrazione, deve
Ritenersi vigente anche per i sindacati di fatto. Inassenza di tale requisito, l'organizzazione non beneficerebbe della disciplina riservata dall'ordinamento al sindacato.
Un altro principio usualmente ritenuto fondamentale riguarda la necessità che le decisioni generali per la vita dell'associazione siano di competenza di un organo assembleare, comprendente tutti i soci.
Controversie interne, ammissione al sindacato, rapporti tra associazioni di diverso livello
I pochi casi giudiziari relativi a controversie intra sindacali sono stati originati quasi sempre da gravi tensioni interne e di solito sollevati non da singoli soci, ma da gruppi interni all'associazione. Fra i più famosi è quello conseguente alla scissione della CGIL nel 1948, riguardante il diritto della corrente Cristiana distaccatasi dalla CGIL ad ottenere una parte del patrimonio sociale.
Nel nostro ordinamento non esiste casistica in tema di accesso o di rifiuto di accesso al
sindacato.La contrattazione collettiva in generale
La contrattazione collettiva rappresenta il principale Istituto dei moderni sistemi di relazione industriali e consiste nel processo di regolamentazione congiunta (sindacati-patronato) dei rapporti di lavoro.
La struttura e i contenuti della contrattazione collettiva sono strettamente correlati e dipendono largamente da altri aspetti del sistema di relazioni industriali, quali la struttura del sistema produttivo, l'organizzazione del Mercato del Lavoro, il ritmo dello sviluppo economico, i caratteri dell'intervento statale.
Modalità e procedure della contrattazione sono in Italia scarsamente formalizzate, almeno nel settore privato. Gli attori sono, per parte dei Lavoratori, le organizzazioni maggiormente rappresentative ai vari livelli; le trattative si svolgono sulla base di piattaforme rivendicative presentate dai sindacati dopo ampie consultazioni di base. L'accordo raggiunto
La fine degli anni cinquanta dà avvio a un processo di modernizzazione delle relazioni industriali italiane, di cui è parte significativa la modifica del sistema contrattuale.
La dinamica generale delle contrattazioni cresce, sospinta dalle condizioni economiche e del mercato del lavoro favorevoli come mai prima al potere sindacale; e in particolare ai due livelli fino ad allora più deboli, quello di categoria e quello aziendale. Si realizza così un primo decentramento della struttura contrattuale.
Il decentramento è completo rispetto ai contratti nazionali di categoria, che diventano l'asse portante della struttura, fonte della disciplina di base del rapporto di lavoro: dalle tabelle minime salariali, all'orario, ai trattamenti normativi, ai diritti sindacali per la prima volta conquistati.
La contrattazione aziendale viene riconosciuta e istituzionalizzata nel 1962-63 nel sistema di contrattazione articolata.
In base a tale sistema, alla contrattazione aziendale è riservata la competenza a trattare le ma