ARTICOLI COSTITUZIONE
ART 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.
Con l’articolo 3 la costituzione sancisce il principio di eguaglianza formale in base al quale
tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. Non esistono più distinzioni in base al titolo
nobiliare, al grado o all'appartenenza ad una classe sociale.
Lo stato non deve quindi effettuare discriminazioni tra i cittadini.Si tratta di un principio che
ha contribuito alla rapida trasformazione della società italiana, dando alle donne, tra l`altro,
la possibilità di accedere senza limiti agli uffici pubblici.
I membri della Costituente furono eletti anche grazie al voto femminile esercitato per la
prima volta il 2 giugno 1946. In quella circostanza, ventuno dei deputati dell’Assemblea
Costituente furono donne.
ART. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse
della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
ART 33. L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le
norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e
privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
ART 34. La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è
obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di
raggiungere i gradi più alti degli studi.
ART. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni
che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della
sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale
adeguata protezione.
ART. 51Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle
cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge.
l’art. 9 e l’art. 41. L’articolo 9 si allarga alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli
ecosistemi e degli animali. La modifica all’articolo 41, invece, sancisce che la salute e
l’ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della
libertà e della dignità umana. L’AGENDA 2030
L'Agenda 2030 rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per l'impegno nazionale e
internazionale con lo scopo di trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, quali
l'estrema povertà, i cambiamenti climatici, il degrado dell'ambiente e le crisi sanitarie.
Il 25 settembre 2015, i 193 Paesi membri dell’ONU hanno adottato l’Agenda 2030 per uno
sviluppo sostenibile. In vigore dal 2016 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile
(Sustainable Development Goals, SDGs), l’Agenda costituisce il nuovo quadro di riferimento
globale e universale per lo sviluppo sostenibile. Gli Stati membri dell’ONU si sono dichiarati
disposti a raggiungere insieme questi obiettivi entro il 2030.
Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare
l'alimentazione e promuovere l'agricoltura sostenibile.
Benché la situazione sia migliorata in molti Paesi, nel mondo sono ancora numerose le
persone che patiscono la fame o soffrono di malnutrizione. A livello mondiale la denutrizione
colpisce quasi 800 milioni di persone, in particolare donne e bambini. L’Agenda 2030 si pone
come obiettivo sradicare la fame e tutte le forme di malnutrizione ovunque nel mondo nei
prossimi 15 anni. Oltre all’eliminazione della fame, l’obiettivo 2 comprende anche un sotto-
obiettivo che si prefigge di sradicare la malnutrizione in tutte le sue forme. La qualità
dell’alimentazione è infatti importante tanto quanto la quantità. L’obiettivo comprende inoltre
aspetti economici, tra cui il raddoppiamento della produttività agricola e del reddito dei piccoli
agricoltori entro il 2030. Affinché l’incremento della produzione alimentare non vada a
scapito dell’ambiente, l’obiettivo 2 comprende anche istruzioni volte a garantire
un’agricoltura sostenibile.
Obiettivo 3: Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Gli
OSM hanno contribuito in modo significativo a migliorare la salute a livello globale,
sostenendo la lotta contro malattie come l'AIDS, la tubercolosi e la malaria.
L’obiettivo 3 comprende anche istruzioni per la lotta contro le malattie non trasmissibili, come
il diabete, nonché per la prevenzione di incidenti stradali e l’abuso di sostanze stupefacenti.
Tutti dovrebbero avere accesso a servizi sanitari e farmaci di buon livello ed essere protetti
da rischi finanziari. Entro il 2030 dovrà inoltre essere garantito l’accesso alle cure nell’ambito
delle malattie sessuali e della medicina riproduttiva, compresi servizi come pianificazione
familiare, informazioni ed educazione in merito a queste tematiche.
Obiettivo 4: Garantire un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità
di apprendimento continuo per tutti. La comunità internazionale ricorda l'importanza di
un'istruzione e di una formazione di qualità per migliorare le condizioni di vita delle persone,
delle comunità e delle società.
L’obiettivo 4 mira a garantire che tutti i bambini, i giovani e gli adulti, in particolar modo i più
emarginati e vulnerabili, possano accedere a un’istruzione e a una formazione adeguate alle
loro esigenze e al contesto in cui vivono. L’istruzione contribuisce infatti a creare un mondo
più sicuro, sostenibile e interdipendente.
L'obiettivo 5: raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne
e ragazze
L’obiettivo mira a ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo
economico, l'eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze
(compresa l'abolizione dei matrimoni forzati e precoci) e l'uguaglianza di diritti a tutti i livelli di
partecipazione. La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la
condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace.
Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un
lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici,
promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.
L’ONU ha la missione di proteggere donne e bambine; di eliminare ogni discriminazione nei
confronti delle donne; di includere il mondo femminile nei processi di pace e di promuovere
eguali diritti ed opportunità per uomini e donne.
Obiettivo 12: Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
Ad oggi le risorse consumate dalla popolazione mondiale sono più di quelle che gli
ecosistemi sono in grado di fornire. Affinché lo sviluppo sociale ed economico possa
avvenire in un quadro di sostenibilità, la nostra società dovrà modificare in modo radicale il
proprio modo di produrre e consumare beni. L’obiettivo 12 promuove l’attuazione del
programma decennale dell’ONU per un modello di consumo e di produzione sostenibile.
L’obiettivo è adottare un approccio rispettoso dell’ambiente ai prodotti chimici e ai rifiuti. Il
volume dei rifiuti dovrà essere notevolmente ridotto. Le imprese dovranno essere spronate a
una gestione aziendale sostenibile. Inoltre, gli acquisti pubblici dovranno rifarsi ai criteri di
sostenibilità. I DIRITTI UMANI
I Diritti Umani sono i diritti inalienabili dell’uomo, ossia i diritti che devono essere
riconosciuti ad ogni persona per il solo fatto di appartenere al genere umano,
indipendentemente dalle origini, appartenenze o luoghi ove la persona stessa si trova.
I Diritti Umani, difatti, altro non sono che l’insieme dei diritti fondamentali dell’essere
umano. I Diritti umani possono essere classificati in diritti civili, politici e sociali.
I diritti civili sono quelli che attengono alla personalità dell’individuo, quale la libertà di
pensiero, la libertà personale, di riunione, di religione ed ancora la libertà economica.
All’individuo è garantito il libero arbitrio, purché il suo agire non violi i diritti civili degli altri
soggetti.
I diritti politici sono, invece, quelli che attengono alla formazione dello Stato democratico e
comportano una libertà attiva, ossia una partecipazione dei cittadini nel determinare
l’indirizzo politico dello Stato: tali sono, ad esempio, la libertà di associazione in partiti, ossia
diritti elettorali.
I diritti sociali - diritto al lavoro, all’assistenza, allo studio, tutela della salute - ossia i diritti
derivanti dalla maturazione di esigenze nuove e nate relativamente allo sviluppo della
moderna società industriale. Questi diritti, invece, implicano un comportamento attivo da
parte dello Stato, il quale deve garantire ai cittadini una situazione di concretezza e certezza
nella tutela degli stessi e nel riconoscimento delle relative garanzie.
La tutela dei Diritti Umani è, in primis, affidata ai singoli Stati, i quali dovrebbero prevedere il
riconoscimento di tali diritti fondamentali all’interno delle loro Costituzioni e Leggi
fondamentali e, in egual modo, predisporre strumenti validi di tutela in caso di violazione.
Il 10 dicembre 1948 venne fatta a Parigi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
OMS
L’Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS, istituita nel 1948 con sede a Ginevra è
l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie e vi aderiscono 194
Stati Membri di tutto il mondo.
Secondo la Costituzione dell’OMS, l’obiettivo dell’Organizzazione è il raggiungimento, da
parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute, definita come uno stato
di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o
infermità. UNESCO
L’UNESCO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la
Cultura, istituita a Parigi 4 novembre 1946, è nata dalla consapevolezza che gli accordi
politici ed economici non sono sufficienti per costruire una pace duratura e che essa
debba essere fondata sull'ed
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