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CORTE COSTITUZIONALE

forma di ad una Anche ciò fu ritenuto noto alleEMENDAMENTI LEGGE DI CONVERSIONE INCOSTITUZIONALEcronache il caso delle che rappresentava il per rinnovo delleOLIMPIADI INVERNALI DI TORINO DECRETO LEGGEstrutture sportive... in quel decreto ( 32/2014—> illegittimità legge FINI - GIOVANARDI) furonoSENTENZAinserite leggi di depenalizzazione delle droghe leggere —>. Inserirono quelle davvero urgentiDECRETO NEVEnel e quelle meno urgenti nella (introducono emendamenti alla leggeDECRETO LEGGE LEGGE DI CONVERSIONEdi conversione) La con la 22/2012 dichiara ciò , ovveroSENTENZA INCOSTITUZIONALECORTE COSTITUZIONALEche tra le norme del e quella della deve esserci diDECRETO LEGGE LEGGE di CONVERSIONE OMOGENEITÀdeve esserci un nesso. Se vuole inserire nella legge di conversione una nuova materia rispetto aMATERIAquella del decreto legge non può e deve fare un’altra legge apposta. Quindi il baseDECRETO LEGGE inall’

77:ARTICOLO•Vi è una situazione di STRAORDINARIA NECESSITÀ ed URGENZA•Deve essere presentato alle camere per la lo stesso giorno in cui è adottato e le CONVERSIONE IN LEGGECamere anche se sciolte si riuniscono entro 5 giorni•Dura solo 60 giorni ha dunque se non è convertito in legge la perde sin dall’inizio EFFICACIA PROVVISORIA(Decade EX TUNC).

FONTI FATTONon sono norme messe in atto da organi dello stato ma dalla società, sono fonti spontanee che l’ordinamento riconosce ai corpi sociali come capaci di produrli. ( —> non è una fonte del diritto ma è la ripetizione nel PRASSItempo di un determinato comportamento che diviene fonte del diritto quando si comincia a percepire di quel comportamento e a strutturare delle in merito.

L’OBBLIGATORIETÀ SANZIONILe divengono quando si è di fronte al:PRASSI FONTE DEL DIRITTO•DIRITTO PARLAMENTARE•Oppure quando sono poste in essere dai

più alti ordini dello stato (per esempio le )CONSULTAZIONIREGOLAMENTIIn precedenza la Costituzione trattava dei regolamenti solo negli e relativamente alARTICOLI 87 121 COST.di , rispettivamente, del della e del dellaPOTERE EMANAZIONE PRESIDENTE REPUBBLICA PRESIDENTE GIUNTA. La ha disegnato una diversa tipologia di regolamenti governativi all’articolo 17.REGIONALE LEGGE 400/1988Pertanto la tipologia è la seguente:

  1. : sono quelli che danno esecuzione alle leggi ed hanno il più ridotto tasso diREGOLAMENTI ESECUTIVIdiscrezionalità amministrativa infatti possono intervenire anche nelle materie riservate in via assoluta alle leggi.
  2. : non danno esecuzione a norme, ma attuazione di principi. Attuare significa avereREGOLAMENTI ATTUATIVImargine di scelta maggiore rispetto all’esecuzione. Dunque la legge stabilisce i principi e i regolamenti, eforniscono la disciplina. E tali regolamenti non possono intervenire nelle materie sottoposte a riserva di leggeassoluta,

Possono invece per le materie soggette riserva di legge relativa.3- : disciplinano l'organizzazione degli uffici della Pubblica Amministrazione.

REGOLAMENTI ORGANIZZATIVI

Tuttavia l'art. 97 Cost. comma 1 prevede che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizione di legge in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità della Pubblica Amministrazione, fissando dunque una riserva di legge relativa. L'art. 97 non usa l'espressione "in base alla legge" come l'art, 23 ad esempio ma secondo disposizione di legge intendendo che la legge debba dare i principi direttiva senza andare troppo oltre. Quindi tale Art. 97 Cost. istituisce una riserva di regolamento.

4- : sono ammessi in materie non sottoposte ad alcuna riserva di legge e non

REGOLAMENTI INDIPENDENTI

disciplinate da alcuna legge. Tuttavia bisogna rispettare 3 condizioni: 1) La materia deve appartenere alla competenza esclusiva statale e quindi all'elenco art. 117 comma 2

Cost.; 2) Non deve essere prevista incostituzione alcuna riserva di legge; 3) Non deve esistere alcuna disciplina legislativa, neanche di principio.5- : richiedono uno schema che va ad indicare l’interferenza che provocano tra legge e

REGOLAMENTI DELEGATI

regolamento Legge di delegificazione (principi e delega)

Regolamento

Entrata in vigore del regolamento

Abrogazione delle leggi previgenti incompatibili

La di indica i e il ad un ,

LEGGE DELEGIFICAZIONE PRINCIPI DELEGA GOVERNO APPROVARE REGOLAMENTO

che disciplina la nel rispetto di tali principi. La prevede che con l’entrata in vigore del

MATERIA LEGGE

restino tutte le . Il problema è che

REGOLAMENTO ABROGATE LEGGI PREVIGENTI INCOMPATIBILI

sostanzialmente il regolamento abroga la legge ma formalmente ciò non avviene, perché il REGOLAMENTO

dalla di . Infatti la Corte Costituzionale ha riconosciuto che

RICEVE FORZA LEGGE DELEGIFICAZIONE

l’ dalla e non dal regolamento successivo.

ABROGAZIONE PROVIENE

LEGGE
Ricordiamo che i regolamenti governativi sono espressione della potestà normativa secondaria propria del Governo. I regolamenti governativi, fonte statale secondaria per eccellenza, devono essere definiti sempre in rapporto con la legge. I Regolamenti governativi, dal punto di vista procedimentale sono approvati dal CdM (Consiglio dei Ministri) previo parere del Consiglio di Stato, che deve essere reso noto entro novanta giorni, sono emanati dal Presidente della Repubblica sottoposti al controllo preventivo di legittimità dalla Corte dei Conti e sono infine pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale per l'entrata in vigore.

CONSIGLIO DI STATO
Il Consiglio di Stato è organo di giustizia amministrativa e di consulenza del Governo ed è formato da sette sezioni, di cui la 1ª e la 2ª di carattere consultivo mentre le altre di carattere giurisdizionale. Queste ultime sono composte da giudici amministrativi che svolgono funzioni di appello attraverso le sentenze e le ordinanze cautelari dei tribunali amministrativi regionali, che hanno competenza in via

generale per gli interessi legittimi e in particolari TAR materie indicate dalla legge per i diritti soggettivi. A seguito dell'emanazione come abbiamo già detto vi è poi l'intervento di un organo di controllo o di giustizia contabile, che ricorda strutturalmente il Consiglio di Stato ovvero la CORTE DEI CONTI, che ha sei sezioni 3 di controllo e 3 di carattere giurisdizionale. Queste ultime tre si occupano dei giudizi contabili, con determinate competenze in materia pensionistica dei dipendenti pubblici e sono giudici speciali. Per quanto riguarda i REGOLAMENTI MINISTERIALI sono approvati secondo lo stesso procedimento dei governativi, ad eccezione dell'approvazione, che avviene da parte del Ministro e non del CdM e dell'emanazione che avviene anch'essa da parte del Ministro e non del PdR. La riforma 2001 del Titolo V della Costituzione, trova disciplina costituzionale POTESTÀ REGOLAMENTARE POST espressa nell'art. 117 comma 6 Cost. che attua

In proposito il c.d. del principio di parallelismo accompagna la potestà regolamentare potestà legislativa principio del l’art. 117 comma 3 Cost. afferma esplicitamente che ‘‘Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa’’ con la conseguenza che anche la relativa potestà regolamentare è regionale.

Il referendum abrogativo è previsto dall’articolo 75 della Costituzione che riserva l’iniziativa referendaria ai cittadini (500.000 elettori) o alle regioni (5 consigli regionali), questi possono proporre all'elettorato "l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge", dove per legge si deve intendere una legge in senso formale, approvata dal Parlamento secondo il procedimento ordinario, e per "atto avente valore di legge" un decreto.

legge (approvato dal governo in casi eccezionali di necessità e di urgenza e convertito entro 60 giorni dal parlamento) o un decreto legislativo (adottato dal governo su delega parlamentare). Il quorum minimo di elettori che devono partecipare perché il referendum sia valido e perciò idoneo ad abrogare una disposizione è fissato nella maggioranza degli aventi diritto al voto. L' articolo 75 stabilisce inoltre che deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

Non tutte le leggi possono essere oggetto di abrogazione tramite referendum: alcune materie sono sottratte dal secondo comma dello stesso art. 75 della Costituzione dall'azione dell'istituto. La disposizione costituzionale cita espressamente "le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali". In più non è possibile abrogare mediante

referendum disposizioni costituzionali, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria e quindi abrogabili solo mediante il procedimento aggravato previsto dall'art.138 Cost. La Corte costituzionale, che deve pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del referendum, ha esteso l'elenco ritenendo inammissibili referendum che non abbiano oggetto unitario o il cui esito positivo paralizzerebbe l'attività di un organo costituzionale, determinando un vuoto legislativo. L'approvazione della legge n. 352 del 1970 che disciplina il ricorso alle consultazioni referendarie previste dalla Costituzione è il frutto di vicende connesse al movimento di opinione pubblica per l'istituzione della legge sul divorzio e per la pressione sulla Dc di vasti settori del mondo cattolico contrari a essa. Tra i due provvedimenti ci fu un rapporto di causa ed effetto. Il referendum fu la contropartita data alla Dc perché sul divorzio non si determinasse in

parlamento tra le forze politiche una rottura troppo radicale. Una parte del mondo cattolico covava l'illusione che appellandosi direttamente al corpo elettorale, su tale questione si sarebbe pronunciata una maggioranza conservatrice e clericale.

Con la legge di attuazione del referendum il Parlamento oltre ad applicare il dettato costituzionale introdusse una serie di principi che resero palese la volontà del legislatore di voler circoscrivere il referendum abrogativo:

  • "Il presso della di tutti i fogli contenenti le e dei DEPOSITO CANCELLERIA CORTE DI CASSAZIONE FIRME elettorali dei sottoscrittori deve essere effettuato entro tre mesi dalla data del timbro apposto sui CERTIFICATI fogli medesimi" (art. 28)
  • "Non può essere depositata richiesta di referendum nell'anno"
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A.A. 2020-2021
119 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ResPublica di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Rubechi Massimo.