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Organizzazione e funzionamento delle due Camere

L'organizzazione e il funzionamento delle due Camere sono disciplinati da fonti costituzionali e da fonti di autonomia parlamentare, come ad esempio i regolamenti di ciascuna camera. Queste disposizioni, insieme alle consuetudini e alle prassi instauratesi, costituiscono quella branca del diritto costituzionale conosciuta come "diritto parlamentare".

Le regole fondamentali del diritto parlamentare sono stabilite dalla Costituzione e sono le seguenti:

  • Ciascuna camera adotta il proprio regolamento e lo fa a maggioranza assoluta dei componenti.
  • L'organizzazione e il funzionamento delle camere sono oggetto di una riserva di regolamento parlamentare, garantendo così l'autonomia della Camera dei deputati nei confronti del Senato e viceversa. Il regolamento parlamentare è un atto monocamerale.

I regolamenti parlamentari vigenti risalgono entrambi al 1971, con numerose successive modifiche (fino all'ampia revisione del regolamento del Senato nel...)

2017).
• Le sedute sono sempre pubbliche, a meno che non sia deliberata la seduta segreta → molto rare. Per ogni seduta vengono redatti un processo verbale e i resoconti in forma sintetica (sommari) e in forma integrale (stenografici), immediatamente disponibili sui siti Internet delle Camere. Il pubblico è ammesso ad assistere e le sedute sono in diretta audio-video su Internet e sul satellite.
• Le decisioni di ciascuna camera sono di norma assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti (quorum funzionale = maggioranza semplice, metà più uno dei votanti; astenuti non contano), purché sia presente la maggioranza dei componenti (quorum strutturale o numero legale). Il numero legale è particolarmente elevato: la metà più uno dei componenti. Al Senato i senatori in missione non sono calcolati per il numero legale, mentre alla Camera si, sempre. Quando manca il numero valido le deliberazioni non sono valide, in quel

caso il presidente dell'assemblea decide se rinviarla di qualche ora o di rinviarla al gg successivo. In alcunicasi previsti dalla Costituzione è richiesta una maggioranza speciale più ampia, cioè qualificata. La più piccoladelle maggioranze qualificate è quella assoluta (metà più uno dei componenti, quindi non di coloro che votano).

  • I componenti del governo hanno diritto di assistere alle sedute e di essere ascoltati ogni volta che lo richiedano;hanno altresì l'obbligo di farlo se richiesti, secondo le regole classiche dei regimi parlamentari fondati sulrapporto fiduciario.

7. LO STATUS GIURIDICO DEI PARLAMENTARI

La Costituzione disciplina poi il complesso dei diritti e dei doveri che definiscono lo specifico status giuridico deiparlamentari.

I titoli in base ai quali una persona diventa parlamentare (elezione, nomina presidenziale nel caso dei senatori a vita) e eventuali cause di incompatibilità,

ineleggibilità o incandidabilità sono giudicati dalle stesse Camere, ciascuna per i propri membri. Ciò ha spesso sollevato polemiche. Ogni parlamentare rappresenta l'intera nazione ed esercita le sue funzioni senza rispondere ad altri che alla propria coscienza. Il divieto del vincolo di mandato è un principio ereditato dal costituzionalismo del Settecento; fino alla Rivoluzione francese la rappresentanza era suddivisa per "stati", i rappresentanti erano obbligati ad agire nell'interesse dello "stato" mandante con mandato imperativo. Con la nascita dei partiti di massa cambia l'assetto, poiché i partiti sono uno strumento di rappresentanza democratica popolare. Più recentemente, in un'epoca di debolezza dei partiti, ci si è chiesti cosa si possa fare affinché il parlamentare eletto nell'ambito di una certa forza politica o coalizione non si avvalga poi dell'assenza del

vincolo di mandato percambiare gruppo o persino schieramento. es. M5S propone sanzione penale per chi lascia il gruppo o viene 50espulso.

Ogni parlamentare riceve un'indennità stabilita per legge (art. 69 Cost). La misura dell'indennità è determinata dall'ufficio di presidenza di ciascuna camera, entro un tetto che per legge è lo stipendio dei magistrati con funzioni di presidente di sezione della Corte di cassazione (indennità lorda dal 2006 è 70% del tetto).

All'indennità si aggiungono una diaria per le spese di soggiorno a Roma e molto altro. I parlamentari sono tenuti a depositare l'elenco dei beni immobili, azioni, quote società di cui sono proprietari; devono comunicare la propria situazione patrimoniale e reddituale del coniuge e dei figli e dei parenti entro il secondo grado.

Ogni parlamentare gode di una serie di immunità (art. 68 Cost.) - per garantire il

libero esercizio delle funzioni• parlamentari e evitare il rischio di illeciti da parte del potere giudiziario.

Le immunità si distinguono in:

  • insindacabilità (ex art. 68.1). Per come votano e per ciò che dicono «nell’esercizio delle loro funzioni» i parlamentari non possono essere in alcun modo chiamati a rispondere;
  • inviolabilità (ex art. 68.2 e 3). I parlamentari non possono subire alcuna forma di limitazione della libertà personale, di domicilio e di comunicazione, a meno che la camera di appartenenza non la autorizzi; esistono però eccezioni: a) il parlamentare colto nell’atto di commettere un delitto per il quale l’arresto in flagranza è obbligatorio, e b) abbia subito una condanna detentiva passata in giudicato. Il magistrato può sottoporre a procedimento penale un parlamentare come qualsiasi altro cittadino.

Relativamente alla prerogativa dell’insindacabilità delle opinioni espresse,

Come si interpreta l'espressione "nell'esercizio delle funzioni": il deputato o il senatore che, fuori dal Parlamento, usa espressioni che un cittadino giudica lesive della propria dignità, suscettibili di integrare il reato di diffamazione, sta "esercitando le sue funzioni" oppure no?

La tendenza delle Camere è stata sempre estensiva. Secondo la Corte costituzionale, perché scatti l'insindacabilità deve esistere un "nesso funzionale" fra dichiarazioni fatte fuori dalle Camere e attività parlamentari. Nel caso in cui la Corte giudichi che così non sia, essa annulla la deliberazione di insindacabilità della Camera o del Senato e così permette che il processo riprenda. Secondo la Corte, le prerogative dei membri del Parlamento non sono un privilegio personale, ma sono funzionali alla tutela dell'autonomia di ciascuna camera (sent. 120/2004).

8. GLI ORGANI DELLE CAMERE

Sono organizzate in modo sostanzialmente uguale sulla base di quanto dettano i rispettivi regolamenti. I loro organi sono:

Nella prima seduta della legislatura ciascuna camera elegge il proprio presidente dell'assemblea. È eletto a maggioranza qualificata, esso ha il compito di rappresentare all'esterno la camera e di assicurare il corretto e ordinato svolgimento dei lavori sia il buon andamento dell'amministrazione interna; fa osservare il regolamento e dirige le sedute. È coadiuvato da alcuni vicepresidenti e, per le funzioni amministrative, dai questori; per il processo verbale è assistito dai segretari. L'elezione del presidente non instaura comunque alcun rapporto fiduciario, tanto è vero che non esiste nessuno strumento regolamentare per obbligarlo alle dimissioni (come si vide nel 2010 in seguito ai contrasti fra il presidente della Camera Fini e la maggioranza di governo). Presidente, vicepresidenti, questori e segretari

costituiscono insieme l'ufficio di presidenza. Esso ha compiti amministrativi (es. delibera il progetto di bilancio interno), compiti attinenti alla disciplina dei comportamenti in aula (decide su eventuali sanzioni contro singoli parlamentari) e compiti di natura politico-organizzativa (decide in ordine alla formazione dei gruppi e alla composizione delle commissioni). L'ufficio di presidenza ha potere normativo per regolamenti minori, ovvero tutto ciò che riguarda l'amministrazione, la contabilità, ecc.

La conferenza dei presidenti dei gruppi (dei "capigruppo") assiste il presidente in relazione all'organizzazione dei lavori dell'assemblea. È composta dai presidenti di tutti i gruppi parlamentari e il governo può sempre inviarvi un proprio rappresentante. In particolare, decide il programma dei lavori e il calendario - cosa si fa e quando, cioè l'agenda parlamentare. La conferenza delibera

All'unanimità al Senato e a maggioranza qualificata dei 3/4 alla Camera; se non raggiunta una decisione, provvede da solo il presidente, il quale deve tenere conto di ciò che propongono il governo e la maggioranza, riservando del tempo anche a ciò che chiedono i gruppi di opposizione.

Le giunte:

  • Giunta per il regolamento: dà pareri al presidente, che la presiede, quando si tratta di interpretare il regolamento e assolve a un ruolo di proposta ai fini della sua modifica.
  • Giunta delle elezioni: verifica della regolarità delle operazioni elettorali, dei titoli di ammissione degli eletti e delle cause sopraggiunte di incompatibilità, ineleggibilità e incandidabilità.
  • Giunta delle autorizzazioni a procedere: riferisce all'assemblea in ordine all'applicazione degli artt. 68o e 96 Cost. quando l'autorità giudiziaria richieda provvedimenti nei confronti di parlamentari o di.
Al Senato vi è un' unica giunta delle elezioni e delle immunità.

Alla Camera, è istituito il comitato per la legislazione, composto dalla maggioranza e opposizione in modo pari: esso ha il compito di esprimere pareri in ordine alla qualità, omogeneità, semplicità e chiarezza delle proposte in esame. Le giunte sono presiedute da un parlamentare dell'opposizione.

Le commissioni permanenti, attualmente in numero pari a 14 in entrambe le Camere, suddivise in base all'oggetto della loro competenza (affari esteri, cultura, finanze ecc), svolgono funzioni essenziali e costituzionalmente necessarie: ai fini sia del procedimento di formazione delle leggi sia delle procedure di indirizzo, di controllo e di informazione. Le commissioni, inoltre, svolgono funzioni consultive, esprimendo pareri su atti normativi del governo (decreti legislativi, regolamenti) e proposte di nomina. I componenti

e una commissione parlamentare rappresentativa e inclusiva, in cui ogni gruppo ha una voce e un peso proporzionale alla sua presenza nel parlamento. Questo assicura che le decisioni prese all'interno della commissione riflettano le diverse opinioni e interessi dei vari gruppi politici.
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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elal12345678 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bologna Chiara.