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La somministrazione
Nella somministrazione una parte (somministrante) si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, ad eseguire a favore dell'altra parte (somministrato) prestazioni periodiche o continuative di cose. È un contratto di durata poiché consente di soddisfare un bisogno durevole del somministrato assicurando regolarità delle forniture nel tempo e la stabilità dei prezzi. Può avere per oggetto solo la prestazione di cose (in caso di prestazione di servizi si ha appalto). La somministrazione di consumo è un tipo di somministrazione che, anche se simile, si differenzia dalla vendita (ha per oggetto un'unica prestazione) anche da quella a consegne ripartite (frazionata nel tempo).
Si applicano alla somministrazione, in quanto compatibili, anche le norme che disciplinano il contratto a cui corrispondono le singole prestazioni (si applica la disciplina della vendita alla somministrazione di consumo; si applica la disciplina della...
locazione alla somministrazione d'uso). Le parti possono omettere di specificare in contratto l'entità delle prestazioni ed in tal caso si intende pattuita la quantità corrispondente al normale fabbisogno del somministrato. Nella somministrazione a carattere periodico il prezzo deve essere pagato all'atto delle singole prestazioni, invece in quella continuativa il pagamento deve avvenire secondo le scadenze d'uso. È possibile ricorrere alla risoluzione del contratto per inadempimento se questo ha notevole importanza ed è tale da menomare la fiducia nell'esattezza dei successivi adempimenti. Se l'inadempimento del somministrato è di lieve entità il somministrante non può sospendere l'esecuzione del contratto senza darne congruo preavviso. È possibile inserire nel contratto di somministrazione:
- Il patto di preferenza in cui il somministrato si obbliga a preferire lo stesso somministrante qualora
Celebrie sono spesso assistiti da una campagna pubblicitaria che agevola le vendite. Il contenuto minimo costante del contratto di distribuzione prevede:
- L'impegno del distributore di acquistare periodicamente quantitativi minimi
- L'impegno del distributore a promuovere la rivendita dei prodotti acquistati, mediante la concessione di vendita e con il contratto di affiliazione commerciale (franchising di distribuzione).
CONCESSIONE DI VENDITA
Nella concessione di vendita l'organizzazione dei singoli punti vendita spetta ai concessionari, ma l'influenza del concedente nell'attività dei primi è assicurata da apposite clausole, che impongono ai rivenditori:
- Un'efficiente organizzazione di vendita
- L'acquisto di quantitativi minimi di merce a scadenze determinate
- La pratica di prezzi di rivendita prestabiliti dal produttore
- La fornitura di assistenza tecnica alla clientela dopo la vendita
- Controlli periodici da parte del concedente
Sull'efficienza dell'organizzazione di vendita. Può essere prevista anche una clausola di esclusiva a favore di una delle parti o di entrambe. È un contratto atipico, ma in quanto contratto di durata e a prestazioni periodiche si applica per analogia la disciplina della somministrazione.
L'AFFILIAZIONE COMMERCIALE (FRANCHISING)
L'affiliazione commerciale è un contratto stipulato fra soggetti giuridicamente ed economicamente indipendenti, con cui l'affiliante:
- Concede, verso corrispettivo, all'affiliato un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, insegne, diritti di autore, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale;
- Inserisce l'affiliato in un sistema di affiliati distribuiti sul territorio.
Tale contratto può essere utilizzato in ogni settore di attività economica: vendita di beni (franchising di distribuzione), produzione di beni (franchising di produzione),
La distribuzione di servizi (franchising di servizi). Il franchising può essere nel contempo di produzione e di distribuzione di beni o servizi. L'affiliato è sempre tenuto ad utilizzare i segni distintivi dell'affiliante e ad adeguarsi alla formula commerciale voluta dall'affiliante e uniforme per tutti gli affiliati. A tutela dell'affiliato, l'affiliante deve fornirgli le giuste informazioni per consentirgli una corretta valutazione del rischio e deve aver già sperimentato la sua formulazione commerciale sul mercato. Il contratto di affiliazione deve essere stipulato per iscritto e deve indicare le condizioni di rinnovo, risoluzione o eventuale cessione, deve precisare gli investimenti e le spese richieste all'affiliato prima dell'inizio dell'attività, le percentuali che deve versare all'affiliante e l'incasso minimo che l'affiliato si impegna a realizzare. Il contratto può essere a tempo indeterminato.
Il contratto di affiliazione ha una durata determinata, ma non inferiore a 3 anni. L'affiliato è tenuto a mantenere la massima riservatezza sull'attività oggetto dell'affiliazione anche dopo la fine del contratto. Se il contratto indica la sede dell'affiliato, questa non può essere spostata senza il consenso dell'affiliante.
CAPITOLO VENTINOVESIMO
L'APPALTO
Nozione. Caratteri essenziali.
L'appalto è il contratto con il quale una parte (appaltatore) si impegna, con l'organizzazione dei mezzi necessari e a proprio rischio, a realizzare un'opera o a fornire un servizio in cambio di un corrispettivo in denaro. L'appaltatore deve essere un'impresa organizzata e l'appalto deve riguardare una prestazione di lavoro (o la prestazione di lavoro deve prevalere su quella di dare). La prevalenza deve essere valutata in relazione allo scopo del contratto. Si ha appalto quando il bene richiesto presenta caratteristiche particolari che lo distinguono dagli altri.
prodotti abitualmente dal fornitore. Può essere committente dell'operasia un soggetto privato, sia lo Stato o un ente pubblico.
Le obbligazioni dell'appaltatore. Obbligazione fondamentale dell'appaltatore è quella di compiere l'opera o il servizio commessogli.
L'appaltatore deve fornire la materia prima per il compimento dell'opera (se fornita dal committente, deve denunciarne prontamente i difetti). L'appaltatore non può apportare modifiche alle modalità di esecuzione pattuite, salvo autorizzazione del committente. Il committente deve verificare lo svolgimento dei lavori a proprie spese. Se dai controlli risulta che l'appaltatore non ha rispettato le condizioni, viene stabilito un termine entro il quale deve conformarsi alle condizioni del progetto. Decorso tale termine, il contratto è risolto. Prima di ricevere la consegna dell'opera, il committente ha diritto di sottoporre la stessa a collaudo (sei
Il risultato è negativo, il committente deve comunicare all'appaltatore se intende rifiutare l'opera). Per l'accettazione non è richiesta una dichiarazione espressa. Con l'accettazione i rischi del perimento passano al committente; l'appaltatore è liberato dalla garanzia per difformità e vizi dell'opera e ha diritto al pagamento del prezzo.
Le obbligazioni del committente. Obbligazione fondamentale del committente è quella di pagare un corrispettivo in denaro. Il prezzo può essere determinato globalmente per tutta l'opera, ma può essere stabilito anche per ogni unità di misura della stessa. È possibile rivedere il prezzo durante l'esecuzione dell'opera, ad esempio quando il costo dei materiali o della manodopera subisce variazioni dovute a circostanze imprevedibili tali da determinare un aumento o una diminuzione superiore al 10% del prezzo dell'appalto complessivamente pattuito.
All'appaltatore è riconosciuto il diritto ad un equo compenso in caso di difficoltà di esecuzione dell'opera che rendono più onerosa la prestazione. Estinzione del rapporto. L'appalto è contratto la cui esecuzione si protrae nel tempo e l'interesse del committente è di regola soddisfatto solo se l'opera è compiutamente realizzata. La prestazione dell'appaltatore è perciò di regola indivisibile. Se l'esecuzione dell'opera diventa impossibile per causa non imputabile ad alcuna delle parti, il contratto si scioglie secondo i principi generali. Il committente è tenuto però a pagare la parte già compiuta (se utilizzabile). Solo al committente è consentito di recedere dal contratto in corso d'opera anche senza invocare una giusta causa. Egli dovrà però indennizzare l'appaltatore delle spese effettuate e del mancato guadagno. La mortedell'appaltatore non scioglie il contratto, ma il committente può recedere se dubiti della buona esecuzione dell'opera da parte degli eredi.
Il subappalto.
Il subappalto è un contratto di appalto stipulato fra l'appaltatore ed un terzo, avente ad oggetto l'esecuzione della stessa opera assunti dal primo nei confronti del committente. Il subappalto è possibile solo se autorizzato dal committente.
La subfornitura.
È un contratto con il quale le grandi imprese affidano ad altre imprese (di norma medio piccole) alcune fasi della lavorazione dei propri prodotti o la lavorazione di determinate componenti degli stessi o anche l'interprodotto. Si caratterizza per il fatto che il subfornitore agisce secondo le direttive del committente, si avvale delle tecnologie di quest'ultimo ed è assoggettato a controlli sulla qualità dei prodotti realizzati. Si ha un contratto di subfornitura quando: - un imprenditore si impegna
cuiti e specifiche tecniche fornite dalla committente; - il subfornitore si impegna a rispettare le tempistiche e le modalità di consegna concordate con la committente; - il subfornitore si impegna a garantire la qualità dei prodotti o dei servizi forniti, conformemente agli standard richiesti dalla committente; - il subfornitore si impegna a mantenere la riservatezza su tutte le informazioni e i dati forniti dalla committente; - il subfornitore si impegna a rispettare tutte le norme di sicurezza e di igiene sul lavoro durante l'esecuzione delle lavorazioni o la fornitura dei prodotti o dei servizi; - il subfornitore si impegna a comunicare tempestivamente alla committente eventuali problemi o difficoltà riscontrate durante l'esecuzione delle lavorazioni o la fornitura dei prodotti o dei servizi; - il subfornitore si impegna a fornire alla committente tutte le informazioni e la documentazione necessarie per dimostrare la conformità delle prestazioni svolte o dei prodotti o dei servizi forniti. Il presente accordo ha validità per un periodo di tempo determinato, a meno che non venga risolto anticipatamente da una delle parti.