GIURISDIZIONE ESCLUSIVA
Accanto alla giurisdizione generale sugli interessi legittimi, in alcuni casi è assegnata
al giudice amministrativo una giurisdizione anche sui diritti soggettivi, in questo caso
.”
si parla di “giurisdizione esclusiva
I casi di giurisdizione esclusiva sono stabiliti dalla legge. L’art. 103 Cost. contiene una
riserva di legge, pertanto la giurisprudenza non può introdurre nuovi casi di
.
giurisdizione esclusiva
.
Le ipotesi di giurisdizione esclusiva sono elencate all’art. 133 c.p.a
:
Le principali ipotesi di giurisdizione esclusiva sono le controversie in materia di
- risarcimento del danno per inosservanza del termine per la conclusione del procedimento;
- accordi pubblici;
- SCIA;
- silenzio-assenso;
- accesso ai documenti amministrativi;
- concessione di beni pubblici (ad eccezione delle concessioni di beni del demanio idrico, per
le quali è competente il Tribunale superiore delle acque);
- pubblici servizi (concessioni dei servizi, affidamento di un pubblico servizio, vigilanza sul
credito, sulle assicurazioni, sul mercato mobiliare, sul servizio farmaceutico, sui trasporti,
sulle telecomunicazioni e su altri servizi di pubblica utilità).
- edilizia ed urbanistica;
- espropriazioni per pubblica utilità;
- pubblico impiego (rapporti di lavoro del personale solo in regime pubblicistico);
- provvedimenti del Sindaco;
“golden power”.
-
Nelle ipotesi di giurisdizione esclusiva il giudice amministrativo può pronunciarsi, con
.
efficacia di giudicato, sia su interessi legittimi che su diritti soggettivi
Resta comunque ferma la competenza del giudice ordinario per le questioni
concernenti lo stato e la capacità delle persone e per l’incidente di falso
.
(sostanzialmente si tratta della querela di falso)
Criterio della materia
Il riparto tra giudice ordinario e giudice amministrativo, nelle ipotesi di giurisdizione
esclusiva, segue il criterio della materia. Le vertenze riconducibili a una certa materia
vanno proposte davanti al giudice amministrativo, anche se il cittadino faccia valere in
.
giudizio un diritto soggettivo
Il problema è che non è sempre facile stabilire se la vertenza sia inerente ad una
.
materia attribuita alla giurisdizione esclusiva
In passato il Consiglio di Stato e la Cassazione avevano dibattuto sulla possibilità di
adottare criteri estensivi o restrittivi per la lettura delle previsioni di giurisdizione
esclusiva. In realtà fu fondamentale l’intervento della Corte costituzionale nella sent.
204/2004. La Corte ha affermato che l’assegnazione di materie, da parte del
legislatore, alla giurisdizione esclusiva deve presupporre una relazione, anche
.
mediata, fra quella materia e un potere amministrativo
Se il diritto è leso da un comportamento e non c’è un provvedimento da impugnare, in passato
il Consiglio di Stato risolveva la vicenda con la figura dei c.d. “atti paritetici”: non c’è un
provvedimento però è la norma di legge che determina l’assetto degli interessi in quella
specifica vicenda, quindi l’atto amministrativo non avrebbe potuto che essere conforme a
.
quella norma di legge
Oggi questa giurisprudenza è stata superata. Con l’entrata in vigore del codice è stato
innalzato il livello di tutela dei diritti soggettivi nel caso in cui non vi sia un provvedimento da
impugnare. In particolare, è previsto che il giudice amministrativo: possa ordinare il pagamento
di somme; abbia poteri istruttori compatibili con l’accertamento di obbligazioni; possa adottare
.
un provvedimento di ingiunzione; possa emanare sentenze di condanna
La tutela dei diritti soggettivi assegnati alla giurisdizione esclusiva non deve essere
.
qualitativamente inferiore a quella offerta dal giudice civile
GIURISDIZIONE ESTESA AL MERITO
La specialità della giurisdizione estesa al merito consiste nel fatto che, nelle materie
.
indicate, il giudice può sindacare anche l’opportunità, e non solo la legittimità
Queste ipotesi sono tassativamente previste dalla legge e non sono passibili di
: .
interpretazione analogica. Esse sono elencate all’art. 134 c.p.a
-
;
ricorsi che introducono il giudizio di ottemperanza -
ricorsi contro gli atti e le operazioni in materia elettorale, quando il contenzioso sia
;
devoluto al giudice amministrativo -
ricorsi contro le sanzioni amministrative pecuniarie, nei casi in cui la tutela sia
devoluta al giudice amministrativo. Solitamente la giurisdizione spetta al giudice
ordinario, in alcuni casi è attribuita al giudice amministrativo (ad es., sanzioni
;
amministrative irrogate da alcune Autorità indipendenti) -
;
ricorsi in materia di contestazioni sui confini degli enti territoriali -
.
ricorsi contro la classificazione di opere cinematografiche per la visione dei minori
La giurisdizione di merito è contraddistinta dalla capacità del giudice amministrativo di
adottare pronunce che possono modificare o sostituire il contenuto dell’atto
impugnato, e non solo di annullare l’atto impugnato o di ordinare all’amministrazione
.
di emanare un provvedimento dovuto
:
Tesi antecedenti rispetto all’entrata in vigore del codice -
Prima tesi : nelle ipotesi di giurisdizione estesa al merito, il giudice può sindacare
anche nel merito il provvedimento, e può modificare o sostituire il provvedimento
impugnato (in passato questa tesi sembrava preferibile) -
Seconda tesi : nelle ipotesi di giurisdizione estesa al merito, il giudice può modificare
o sostituire il provvedimento impugnato, però può sindacare solamente la legittimità
.
dell’atto
Il codice sembra aver accolto la seconda tesi, e questo sulla base di 2 argomenti, di
:
cui il secondo è il più rilevante
Il codice prevede che nella giurisdizione estesa al merito il giudice possa sostituire . 1
l’atto impugnato ma non specifica che il giudice può sindacare l’atto anche nel
.
merito
Nelle ipotesi di giurisdizione estesa al merito il codice non riconosce al giudice . 2
poteri istruttori maggiori, che sarebbero necessari per sindacare la questione anche
.
nel merito
AZIONE NEL PROCESSO AMMINISTRATIVO
CONDIZIONI GENERALI PER L’AZIONE
Le condizioni generali per l’azione sono la legittimazione a ricorrere e l’interesse
.
a ricorrere
Il giudice, una volta verificata la valida instaurazione del processo, deve accertare la
.
loro sussistenza al fine di procedere poi all’esame del merito della domanda
LEGITTIMAZIONE A RICORRERE
La legittimazione a ricorrere è ricondotta alla titolarità di posizioni di interesse
qualificato, ossia interesse legittimo o diritto soggettivo (nei casi di giurisdizione
.
esclusiva)
La legittimazione a ricorrere sussiste in capo a chi ha l’effettiva titolarità
.
dell’interesse legittimo o del diritto soggettivo
- Di fronte al giudice civile l’azione viene introdotta con l’affermazione della titolarità di un
diritto, se il giudice accerta l’inesistenza di quella posizione giuridica pronuncia una sentenza
di merito.
- Invece, nel giudizio amministrativo, se il giudice accerta l’insussistenza della posizione
giuridica soggettiva in capo al ricorrente, pronuncia una sentenza di rito, in particolare,
dichiara il ricorso inammissibile. Il giudice non arriva neanche a decidere nel merito. Alcuni
sottolineano che questa sarebbe una pronuncia di rito, ma solo formalmente, poiché
comporta un esame nel merito della questione.
Casi particolari
Quella appena enunciata è la regola generale, però vi sono anche dei casi particolari in
.
cui l’ordinamento riconosce la legittimazione a ricorrere in ulteriori ipotesi
.
Vediamo quali sono queste ipotesi
Azioni popolari: nelle azioni popolari la legittimazione a ricorrere si identifica con la •
qualità di cittadino. Ad es., nel rito elettorale, per poter agire è sufficiente essere un
.
cittadino che fa parte della circoscrizione nella quale è avvenuta l’elezione
Ci sono altri casi in cui è la legge che, in deroga alla regola generale, introduce
particolari ipotesi di legittimazione. Sono ipotesi in cui ci sono particolari esigenze di
.
tutela della legalità in determinati settori dell’ordinamento
.
Queste ipotesi vengono giustificate facendo ricorso a 3 spiegazioni alternative
- Queste ipotesi prevederebbero una legittimazione disancorata dalla sussistenza di un
interesse qualificato. Quindi la legittimazione a ricorrere sarebbe slegata da qualsivoglia
posizione soggettiva qualificabile in termini di interesse legittimo o di diritto soggettivo.
- Queste sarebbero situazioni di fatto legittimanti, in questo caso l’interesse qualificato
corrisponderebbe ad un interesse di fatto; l’interesse di fatto renderebbe superflua la ricerca
di un interesse sul piano giuridico. È una tesi valida solo per alcune ipotesi in cui è rilevabile
l’interesse di fatto (ad es. se di fianco al fondo di un cittadino viene costruito un impianto
inquinante, è palese l’interesse di fatto a ricorrere).
- Poiché è prevista una particolare legittimazione ad agire ciò dimostrerebbe la sussistenza di
un interesse qualificato, magari non facile da individuare. Questa tesi muove da una
prospettiva opposta: la legge prevede una particolare legittimazione ad agire, quindi deve
sussistere un interesse qualificato.
Queste ipotesi particolari possono essere suddivise in 2 gruppi: nel primo gruppo la
legittimazione a ricorrere è attribuita ad un ente, mentre il secondo gruppo racchiude
.
le ipotesi ricollegabili ad interessi diffusi o ad interessi collettivi
Ipotesi di legittimazione a ricorrere attribuita ad un ente -
Il Ministro dell’istruzione può impugnare gli statuti delle università. In passato, nel
momento in cui veniva fondata un’università, lo statuto era sottoposto
all’approvazione del ministro; questo sistema è stato criticato perché limitativo della
ex ante
libertà delle università. Il controllo del ministro è stato abrogato, però è
. ex lege
stata prevista questa ipotesi di legittimazione ad agire -
L’Antitrust è legittimata ad impugnare qualunque atto amministrativo ritenuto lesivo
della concorrenza. È una legittimazione a ricorrere che consente all’Antitrust di
.
svolgere la propria funzione -
All’ANAC (Associazione nazionale anticorruzione) è attribuita la legittimazione per
l’impugnazione di bandi e atti ammini
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