TOLLERANZA)
Intanto Samu va al boschetto a prendere la roba, e alice lo accompagna.
(inizialmente) : Alice si da delle regole precise, “non entrare nel bosco” Mentre Samu
entra al bosco, Alice lo aspetta su una panchina vicino la metropolitana.
1. e osserva il solito via vai di persone, tra pendolari e gente del bosco.
ANALISI: sono due mondi paralleli a Rogoredo, tra loro che transitano da questa
stazione per andare a lavorare o a studiare, / e la gente del bosco. Due mondi che
poco entrano in contatto, e si schivano tra di loro. Da un lato ci sono gli umani /
dall’altro ci sono i tossici, e solo ogni tanto gli umani sembrano disturbati dai tossici
e li guardano con disprezzo.
Alice si osserva intorno e comincia anche lei ad infastidirsi di queste occhiate, ma
nel frattempo è felice del suo nuovo taglio = ANALISI: il taglio trasgressivo per
alice rappresenta non solo l’identificazione con il mondo della droga, ma anche una
posizione distante da ciò che viene definito “essere normale”
Lei va al bosco, perchè ci va perché ci va Samu, ma attorno a quel bosco, Alice inizia a
gravitare come un satellite, e poi, un po' per curiosità, un po' per solitudine, entra.
2. Alice decide di entrare nel bosco. tanto ormai lo sapeva che era solo questione di
tempo. e pensa :
“quando imbocchi il sentiero del bosco per la prima volta, significa che eri già nel
bosco”.
ANALISI: il bosco, rappresenta “l’altra dimensione” (parallela), quella della
trasgressione, della droga, nel bosco tutti hanno la stessa esigenza, trovare i soldi,
comprare la droga, farsi la droga. Ma il bosco è una via a senso unico, quindi nel
momento in cui si entra a contatto con la sostanza, sei già dentro la dipendenza e il
rischio e di non-ritorno.
Appena attraversato il cavalcavia, prosegue per pochi metri, e con un salto scavalca il
guardrail e sparisce dall’altra parte, entra nel bosco.
ANALISI:
il cavalcavia è <zona di tranisito> la terra tra due fuochi. Il mondo normale / il
mondo della droga.
il bosco : Il bosco è “l’altro pianeta”, non centra niente con la realtà che le persone
normali conoscono.
rappresenta “l’altra dimensione” (parallela) , dove il tossicodipendente si proietta e
vuole stare, proprio con l’intento di allontanarsi dalla sua vera dimensione che gli
causa sofferenza.
Nel bosco tutto gira intorno alla droga, li si vende la roba e ci sono i tossici, è l’unica
cosa che li accomuna è farsi una pera per ricominciare a stare bene; ma appena ti
scende quella fantastica sensazione della pera, ti torna addosso tutto lo schifo del
mondo, come uno schiaffo
Alice trova nel bosco, un posto che apparentemente le sembra “sicuro”, ma è un
posto a senso unico, la strada può essere di non- ritorno.
“Entrare nel bosco è facile, uscirne non lo è”
ALICE : fuma ogni giorno
SAMU: è in scoppia non si fa sta male.
difficile starci dentro”
1. per lei “è benché cerca disperatamente di far coesistere le
sue due vite parallele,quella di <ragazza normale> e quella di <ragazza tossica>.
“io mi sono data regole precise, non fumo più di tre volte a settimana ho deciso
dice:
che la roba non andrà a intaccare le mie giornate e che manterrò le apparenze, prima
di tutto coi miei, e poi con la scuola”.
ANALISI: ma comunque si da delle regole precise, e decide di mantenere una normale
apparenza , quindi pensa di avere il controllo, e c’è l’ha. Segue poi il primo buco,
insieme a Samu.
2. Lei dice <<una volta sola>>, ma non esiste una volta sola.
ANALISI: qui si instaura la Dipendenza.
, è la condizione esistenziale di un soggetto, volta a realizzare : una
LA DIPENDENZA
forma di sé migliore. (l’io ideale che non e mai riuscito a raggiungere) la persona
dipendente si proietta verso un altro essere, proprio con l’intento di allontanarsi dai
nuclei più profondi del suo essere che sono quelli che causano la sua sofferenza.
+
La = è un veicolo che traghetta la persona in un’altra dimensione,
SOSTANZA
consentendogli di fare un’esperienza di se diversa (seppur temporaneamente) . la
sostanza si pone, come il mezzo e il fine, questo status positivo può essere raggiunto
solo grazie ad essa,
L’EROINA, in particolar modo per le proprietà calorifiche, fa si che il tossicomane si
sente in un bozzolo (protetto), e in esso il tossicomane crede di aver trovato l’UNITA’.
*(lo stadio dello specchio infranto)
in sintesi: il ruolo della sostanza è quello di collocarsi al posto della /frattura/ fonte di
angoscia totale.
3. Da quando Alice ha iniziato a bucarsi, capisce : che la roba è l’unico mezzo per
raggiungere la felicità,
che nella vita di tutti i giorni non provi che in una frazione di secondo, mentre con la
roba la raggiungi a comando, quando vuoi. Tutti cerchiamo la felicità, solo che il
tossico sa precisamente cosa deve fare, e la sua felicità dipende unicamente da
quello, mentre gli altri procedono per tentativi.
ANALISI: quello che avviene con la droga è : l’anedonia *(incapacità di provare
piacere, per attività comunemente ritenute piacevoli, come il cibo o il sesso)
è come se la droga imponesse il proprio effetto totalizzante!
escludendo dall’esperienza del soggetto altre fonti di piacere, e si pone come = unica
dimensione gratificante .
.
4. Da quando si buca è come se avesse tracciato una linea tra prima / dopo
ANALISI: fenomeno della “circolarità costrittiva” , è la relazione che si crea tra la
persona ---oggetto , in cui si alternano 2 stati: l’IO senza droga ---l’IO con la droga; che
entrano in una relazione circolare di =auto mantenimento.
passato l’effetto delloggetto, il disagio interiore ricompare, e riporta il tossicomane allo
stesso punto di partenza (la sua sofferenza), che lo riporta a ricercare il legame con
l’oggetto (perché la sua interruzione lo porta a fare i conti con la sua sofferenza)
e la persona si muove dentro questo circuito di UP-DOWN, che lo fa passare:
da uno (stato negativo di sé) a uno (stato rivoluzionato di sé) grazie alla sostanza,
che impone il suo effetto totalizzante!
RELAZIONE (finale):
Samu non è più affettuoso, e Alice non ricorda nemmeno l’ultima volta che hanno fatto
l’amore o si sono semplicemente baciati. Adesso Samu è irriconoscibile, ormai non
gliene frega più niente di niente, tutto il giorno va a scollettare in giro per Milano, e
vive per strada, non mangia e magrissimo c’è solo un vago ricordo di Samu.
ANALISI: inizialmente li unisce, ma poi li separa.
la SOSTANZA
1. non esiste più una relazione tra i due la relazione da questo momento in poi è :
con la sostanza
è cio che li accomuna : bosco, sostanza. “
“il bosco dilata i legami e li trasforma, nel bosco non ci sono gli stessi rapporti che
esistono fuori”
2. non ci sarà nemmeno più un contatto tra di loro.
“i tossici si sfiorano appena” “nessun tossico vuole farsi toccare, e si vergogna di
farsi toccare”
Agosto 2019
1. Un giorno Alice assiste alla scena di una ragazza che va in overdose, avrà avuto
diciassette, vent’anni al massimo, la ragazza è a terra, sembra un cadavere,
probabilmente si è fatta una pera di coca dicono. C’è agitazione nell’aria, e un
gruppetto di ragazzi intorno a lei, ma lei ormai è già andata, sono in tre chini su una
ragazza che potrebbe morire, che cercano di fregarle qualsiasi cosa possegga, roba o
soldi.
ANALISI: nel bosco non esistono relazioni, ogni tossico pensa per sé, prima vengono
loro e la sostanza.
è questo quello che fa la roba: ti ruba l’altruismo, l’altruismo serve per essere amici.
i tossici sono soli.
2. Nonostante questa scena, Alice prende della roba, anche se ne prende poca, perché
vuole diminuire, cosi per settembre quando ritorna a scuola è pulita , dice: “sto
cercando di starci dentro”
<<non sono tossica, posso farcela, non finirò male>>.
ANALISI: Alice si da delle regole, cerca di avere un controllo su di sé.
un tossicodipendente dice “io non sono tossico” “posso smettere quando voglio”, si
convince lui stesso di non esserlo = è incapace di assumersi le proprie responsabilità.
Settembre 2019
è settembre, ricomincia la scuola, Alice è pulita da due settimane, ma si sente al di
fuori del mondo normale, non si riconosce più in questa normalità, tutto ha perso di
significato.
“dopo essere stati nel bosco, la cosa più difficile è tornare nel mondo”
Ha voglia di tornare al bosco, e pensa spesso al bosco.
Dopo pochi giorni, Alice viene portata dalla sua famiglia in ospedale, tutti sono
preoccupati, la mamma, il papà e la sorella. Ha l’epatite, i genitori scoprano che si fa
l’eroina.
Viene messa in stanza con un’altra ragazza, la ragazza è malata, le dice di farsi
aiutare con l’eroina perche sola non c’è l’avrebbe fatta, e aggiunge: <<io sono una
malata, tu una tossica>>, <<tu puoi ritornare una persona normale, io no>>.
Qualcosa si risveglia in Alice, il fatto di sentirsi chiamare “tossica” è possibile. chiede
ai medici di chiamare il vuole tornare quella di prima.
SERT,
Ottobre 2019
La scuola è ripresa da qualche settimana, Alice entra in classe e prova a ad essere la
ragazza “normale” di sempre; intanto va al , prende il metadone, ormai è pulita. Si
SERT
e fatta ricrescere anche i capelli, e prova a vestirsi meglio, non più tutta larga.
riprende anche l’amicizia con Daria.
Sembra tutto rientrato nella normalità, come prima di entrare nel bosco. Ma il bosco
lo sogna ancora.
Un giorno accade, che Samu all’uscita da scuola è in pessime condizioni, e le chiede
aiuto, lei lo respinge, ma continua a pensarci tutto il giorno, fin quando non decide di
andarlo a cercare nel bosco, vorrebbe aiutarlo. :
Il giorno che Alice è tornata al bosco, è ricaduta nella trappola, si è fatta. Pensa
<<forse non sarei dovuta tornare nel bosco, nemmeno andarci vicino>> , ma è anche
vero, che il mese che ha passato senza la roba, è stato il più vuoto e faticoso della sua
esistenza.
Dicembre 2019.
Un giorno accade di avere una lite furibonda con i genitori, gliene dice di ogni
-
Riassunto esame Dipendenze patologiche, prof. Di Blasi, libro consigliato Il destino del tossicomane, C. Olievenste…
-
Riassunto esame Dipendenze patologiche, prof. Di Blasi, libro consigliato Doppia diagnosi. Tra tossicodipendenza e …
-
Riassunto esame Dipendenze patologiche, prof. Di Blasi, libro consigliato Nuove droghe. Ragioni e prevenzione, R. B…
-
Riassunto esame Dipendenze Patologiche, docente Di Blasi, libro consigliato Doppia Diagnosi, autore Rigliano