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CONTESTI E PRATICHE SOCIALI

Contesti di vita e socializzazione:

● Famiglia

● Scuola

● Gruppi di pari

Capitolo 6

ACTIVE AGEING

INVECCHIAMENTO DI UNA SOCIETÀ

L’Italia è un paese anziano che sta invecchiando, più di un quinto della popolazione

è over 65. L’Italia è anche un paese meno digitalizzato di altri con un numero di

utenti tra i più bassi tra le nazioni europee.

Servono risorse culturali e relazionali che favoriscano forme di invecchiamento

attivo(active ageing) e una migliore qualità di vita per le persone anziane.

Le persone con meno competenze d’uso delle tecnologie digitali rischiano di essere

meno integrate in società e con meno opportunità di sviluppo. A metà anni 90 è

emerso un nuovo termine per definire questa disuguaglianza: digital divide in cui

l’età sembra costituire una delle variabili socio demografiche più discriminanti. Per

alcuni il “grey divide” è destinato ad estinguersi, per altri le ICT sarebbero destinate

i 65 e i 74 anni utilizzatori di internet sono il 53,71% contro l’oltre

ad utenti giovani.

88% di Paesi quali Norvegia, Paesi Bassi, Svezia e contro il 64,61% della media

continentale. È necessario interrogarsi urgentemente sui fattori che influenzano o

ostacolano l’adozione delle ICT da parte della popolazione più anziana sulla

capacità delle tecnologie digitali di fornire risorse culturali e relazionali che

favoriscano forme di invecchiamento attivo

● Differenza tra digital immigrant e digital native

Per competenze digitali non si intendono solo le capacità tecniche di saper

utilizzare un media ma anche una capacità di gestire e valutare le risorse

informative presenti in internet. Una costellazione di differenze influenzano

l’articolazione di possesso e usi delle tecnologie: l’età biologica può essere solo uno

degli elementi che influenzano il possesso e l’uso di tecnologie accanto a

disuguaglianze di genere e di reddito e anche appartenenza generazionale.

Active ageing è diventato il termine usato da accademici e politici per auspicare una

direzione nei processi di invecchiamento. Sono stati individuati 5 bisogni degli a

anziani in grado di trovare risposta grazie l’uso di tecnologie:

● Salute

● Sicurezza

● Serenità

● Indipendenza

● Socialità

Gli anziani che sono in possesso e fanno uso delle ICT presentano una condizione

anziana caratterizzata da una buona attività fisica, un elevato numero di amici e un

basso indice di anzianità percepita.

Gli anziani digitalizzati hanno una condizione economica e occupazionale migliore

rispetto ai non digitalizzati, un livello culturale più alto, nonché un contesto di

relazioni e familiare soddisfacente.

Gli anziani digitali essi sono nel nostro Paese un gruppo di utenti circoscritto, ma

caratterizzato da un utilizzo intenso e regolare degli strumenti digitali. La maggior

parte dei (pochi) anziani che accedono a internet sono in realtà heavy user.

L’accesso a internet diventa così una pratica comune, radicata e incorporata nella

vita quotidiana e familiare: una volta che hanno varcato la soglia di accesso a

internet, gli anziani diventano degli utenti maturi e non occasionali, ridefinendo

spesso anche le relazioni con gli altri membri della famiglia.

Per quanto riguarda, poi, i luoghi di accesso a internet, la casa è considerata il

miglior luogo da cui accedere, con una minore presenza, rispetto ai più giovani, di

connessioni in mobilità: per gli anziani internet è una tecnologia prevalentemente

domestica.

Rispetto alle principali attività online degli anziani digitali, la ricerca di informazioni

sui siti internet di attualità è l’attività più popolare, seguita dalla posta elettronica e

dalla ricerca di informazioni sulla vita pratica di tutti i giorni. Vi è una percentuale

considerevole di persone che sono alla ricerca di informazioni sulla propria salute.

Inoltre, quasi la metà degli anziani digitali afferma di usare internet per le pratiche

amministrative, con un crescente numero di anziani che prenotano visite mediche e

consultano le cartelle cliniche online.

ACTIVE AGEING INDEX

E lo strumento usato per misurare il potenziale degli anziani per un

invecchiamento attivo e in buona salute,costituito da 22 indicatori racchiusi in 4

domini:

● Lavoro: indicatori su tasso di occupazione

● partecipazione della società: indicatori sulla partecipazione degli anziani in

ambiti come volontariato e politica

● Vita indipendente: indicatori sull’accesso degli anziani al servizio sanitario

nazionale

● Contesto ambientale di invecchiamento attivo: indicatori sulla speranza di

vita

Polarizzazione nella quale una fetta di anziani è disconnessa e a rischio di

marginalità mentre per una minoranza più benestante i media digitali si inseriscono

con forza nella vita quotidiana.

Il covid ha rappresentato una sfida supplementare per gli anziani

RISCHI E BENEFICI

Cambiamenti positivi nella propria dimensione cognitiva e nella sfera relazionale;

ulteriori aree di cambiamento sono quelle relative alla gestione del tempo.

Per quanto riguarda l’area dei rischi percepiti connessi all’uso di internet, la paura

di fare errori, o che la propria privacy venga violata o di non saper valutare

l’attendibilità delle fonti online sembrano essere i timori più diffusi.

Per concludere, si può quindi dire che la diffusione trasversale delle tecnologie tra

gli anziani probabilmente non determinerà automaticamente un maggior benessere

per tutti. Internet, i tablet e gli smartphone rappresentano sicuramente strumenti

eccezionali che favoriscono un invecchiamento attivo, ma allo stesso tempo

contribuiscono ad aumentare le differenze tra gli anziani che hanno risorse e

riescono a invecchiare in modo positivo e quelli che rischiano di rimanere

indietro in una società, come quella italiana, caratterizzata da differenze

economiche, geografiche, sociali e culturali profonde.

DATIFICAZIONE

Il processo di digitalizzazione consiste nella riduzione di segnali analogici in segnali

binari, nella scelta dello O e l’1, questo significa che la realtà viene trasformata in

dato, in una sequenza codificata che tramite programmi appositi può essere

ricostruita. In questo processo trasformativo posso decidere di elaborare un

software che faccia un’analisi automatica del linguaggio.

Aspetti culturali alla base dell’enfasi della cultura del dato in cui viviamo:

● Il processo alla base si chiama datificazione o datizzazione: le nostre vite

sono sempre più datizzate, dipendono sempre di più da dati ed algoritmi:

posso decidere di scegliere il mio abbigliamento sulla base delle previsioni del

tempo, non solo siamo trasformati noi in dati perché viene trasformato in

dati ciò che prima non era mai stato trasformato in dato, possiamo

trasformare in maniera ampia(blackboard o google classroom). Vengono

tracciate anche le nostre interazioni con gli oggetti connessi alla rete

(internet of things e internet of toys) per esempio una casa può essere

sorvegliata a distanza. Le nostre vite e il nostro agire sociale vengono

tradotti in dati che vanno poi ad informare sistemi di classificazione e

automazione che a loro volta ridefiniscono e modellano le pratiche sociali

che supportano.

● internet of things: si intendono oggetti connessi ad Internet e

potenzialmente collegabili tra loro in rete, dotati di sensori e software

quindi la connessione Internet e i sensori trasformano oggetti di uso

quotidiano in veri e propri media(smartwatch elettrodomestici smart,

giocattoli connessi)

● Questo processo è l’estrazione su vasta scala non solo nella raccolta ma

anche nell’elaborazione di tutti quelli che possono essere dati che prima

erano qualitativi. Estrazione di una grande mole di dati dalla vita quotidiana,

manipolazione e monetizzazione è alla base del capitalismo della

sorveglianza orientato a prevedere e modificare il comportamento umano

per generare profitto e controllare il mercato. I dati sono al centro della

logica dei social media e delle strategie di monetizzazione delle piattaforme.

MEDIATIZZAZIONE

● Si unisce con un altro concetto molto importante che è quello di

mediatizzazione profonda: il mondo sociale non è solo mediato ma

mediatizzato, vale a dire trasformato nelle sue dinamiche e nella sua

struttura dal ruolo che i media giocano nella costruzione sociale

● ci sono due approcci, in generale possiamo dire che la mediatizzazione

consiste nel fatto che i media sono sempre più pervasivi, le piattaforme

dettano gli standard per cui si sviluppano, processo per cui i media sono

inseriti all’interno del mutamento socio culturale, dunque viene interpretato

come la subordinazione delle istituzioni alle logiche dei media,

prospettiva adottata nella comunicazione politica per la necessità degli

attori politici di piegarsi alle logiche dei media adottando strategie

comunicative. Modi comunicativi diversi che si adattano ai social media per

essere notiziabili, le istituzioni si adattano alle logiche di media andando a

trasformarsi

● Approccio socio costruttivista è quello di interdipendenza tra il mondo dei

media e il mondo sociale, non è un rapporto di causa effetto in cui i media

determinano i cambiamenti ma è reciproco: ci sono mutamenti sociali che

influenzano i media e i media influenzano i cambiamenti sociali, è una

prospettiva di mediatizzazione non media centric, messe al centro le

pratiche sociali con cui i media vengono utilizzati.

● La prospettiva che adottiamo di couldry e hepp è che il mondo sociale non è

solo mediato ma mediatizzato ed è trasformato continuamente nella sua

costruzione sociale, duplice gioco continuo. L’uomo ha la capacità di

modificare il corso dell’evoluzione tecnologica

● I media digitali ci danno questo orizzonte di agire sociale e rimangono un

polo costitutivo, incorporiamo una serie di stili e modi che non sono tipici

dell’interazione faccia a faccia. Per sostenere la superiorità della

comunicazione faccia a faccia dobbiamo avere forma di coordinamento

mediato. Non ogni pratica sociale e sfera del sociale sono necessariamente

mediate ma sono nascosti nelle e costitutivi delle pratiche delle relazioni e

delle istituzioni contemporanee. Anche l’interazione faccia a faccia è

ormai mediatizzata

● I media digitali offrono risorse e costituiscono l’orizzonte di senso per l’agire

sociale anche quando le interazioni pratiche non sono mediate

● concetto di ritorsione per cui applich

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
78 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofs_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Digital media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Locatelli Elisabetta.