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Il modello pedagogico nella comprensione e comunicazione
Per chi sta sviluppando la capacità di capire e farsi capire è necessario il modello pedagogico. Nell'ottica di chi non ha ancora raggiunto una conoscenza implicita della lingua oggetto di studio, l'unico modello utile è quello della grammatica pedagogica. L'obiettivo primario è l'interiorizzazione del sistema della lingua in arrivo. Pedagogico non è sinonimo di scolastico, ma denota la scelta di modelli e l'adozione di principi idonei e di un metalinguaggio adatto alla presentazione dell'informazione grammaticale per chi insegna e per chi apprende.
La grammatica pedagogica (GP) non deve rispettare alcun criterio di coerenza interna, è per sua natura poliedrica. Si pone come traguardo ottimale di attivare e arricchire progressivamente la capacità d'uso della lingua da parte di chi apprende. La prerogativa essenziale è assumere il punto di vista dell'apprendente, adeguandosi progressivamente alle varie fasi della sua interlingua o grammatica.
interna. Diversamente dalla g teorica (si rivolge a esperti) e dalla g descrittiva (per chi già conosce la lingua), la g. pedagogica si pone come obiettivo il COME presentarla a chi deve apprenderla. (concetto introdotto da Noblitt e Corder).
Definizioni dei due autori: la g. è pedagogica quando è organizzata in modo da rappresentare il p.d.v. dell'apprendente: una g. pedagogica consiste nella formulazione della g. di una lingua straniera che ha come obiettivo l'acquisizione di quella lingua. Contiene quelle considerazioni che sono importanti per discernere man mano che questi è messo in contatto con quanto deve apprendere. Una g. pedagogica può essere considerata una serie di asserzioni sincroniche che rappresentino il graduale approssimarsi dello studente alla l. oggetto di studio. Non deve soltanto formulare una serie di occasioni di apprendimento in termini di obiettivi specifici ma deve anche determinare le circostanze per una loro migliore gradazione.
E presentazione. Una g. pedagogica è la presentazione delle informazioni sulla lingua a scopi pedagogici. Ogni tipo di materiale finalizzato all'apprendimento di una lingua può coincidere con un manuale e con una serie di esercizi […] Tutti i materiali didattici di ogni tipo hanno la stessa funzione di insegnare un particolare argomento del sillabo, con le semplificazioni, la descrizione, l'illustrazione, la pratica, i drills o qualsiasi altra procedura. Il termine che viene usato per tutti i materiali, qualunque sia la loro funzione più specifica, è g. pedagogica. Anche Rivers pone in evidenza la funzionalità pedagogica delle grammatiche, sottolineando come debbano prendere forma in rapporto agli obiettivi del corso che scaturiscono da bisogni, età, maturità intellettuale degli studenti, durata e intensità del corso di studio e differenze la L2 e L1. Per Allen la GP è una collezione di materiali estratti da una o
più g. specifiche eusata come base per l’insegnam linguistico. Tre sono le fasi per convertire ledescrizioni di una g. in GP: 1) analisi pre-pedagogica delle grammatichescientifiche per estrarne aspetti potenzialmente utili; 2) preparazione delsillabo in cui viene specificato lo schema gramm che si intende presentare nelcorso; 3) costruzione dei materiali didattici veri e propri.Vengono scelti testi, approntati esercizi e prove di verifica che in totocostituiscono il libro di testo. Le ultime due fasi sono di natura più metodologicae non hanno riferimento con la costruzione di g. né scientifiche né linguistiche.Zimmerman -> una g. pedagogica si costruisce in base a due criteri: a)destinatario, può essere apprendente o l’insegnante; b) rapporto con ilmateriale didattico di un corso di specifico di lingua -> se la GP non è correlataai materiali didattici di un corso di lingua diventa una g. di riferimento.Quattro tipi di GP: a)
quella per il docente non legata a uno specifico materiale di L seconda;
b) quella per il docente in relazione al lavoro in classe;
c) quella in riferimento per l'apprendente non correlata al lavoro svolto in classe;
d) quella per l'apprendente strettamente correlata al lavoro svolto in classe.
a) Descrizione dei diversi sistemi della lingua, ma anche informazioni su aspetti testuali e sociolinguistici, indicazioni di carattere metodologico e didattico.
b) Guida per insegnante in cui vengono specificati gli intendimenti didattici degli autori e forniti suggerimenti per l'insegnamento in classe.
c) Guida di riferimento per apprendenti in uno stesso stadio di sviluppo delle competenze linguistiche.
d) Presentazione di aspetti specifici della lingua correlati nella loro presentazione e progressione agli scopi e agli obiettivi dei materiali che gli apprendenti usano in classe, secondo una progressione per livelli.
Diverse modalità per sollecitare la riflessione sulla lingua o presa di coscienza metalinguistica.
Questo tema è vecchio quanto la didattica linguistica. Ciò che accomuna i diversi orientamenti è la preoccupazione su cosa si dovrebbe concentrare l'attenzione.
Manuali e altri materiali sulla presentazione della grammatica (come il teacher's book) sono applicazioni concrete della GP per gli insegnanti. Spiegazioni, diagrammi, tavole, schemi e attività volte a osservare le prerogative sulla forma e sull'uso delle regole sono l'applicazione della GP per gli apprendenti.
4. La grammatica da diversi punti di vista
4.1 La prospettiva tradizionale
Se consideriamo:
- inizio linguistica strutturalista moderna -> 1916 Cours de linguistique générale
- l'opera generalmente considerata archetipo dell'orientamento tradizionale è La grammaire générale et raisonnée de Port Royal contenat les fondaments de l'art de parler, expliqués d'une manière claire et naturelle, 1660 da Arnauld e Dom Claude Lancelot
"la grammatica
È l'arte del parlare. Parlare è esplicare i propri pensieri tramite segni che gli uomini hanno inventato a questo fine. I segni più comodi sono i suoni e le voci. Dato che i suoni passano, si sono inventati altri segni per renderli durevoli e visibili; sono i caratteri della scrittura che i greci chiamano γράμματα. Così, in questi segni possiamo considerare due cose: 1) quel che sono per natura, cioè in quanto suoni e caratteri; 2) la loro significazione, cioè il modo in cui gli uomini se ne servono per significare i propri pensieri."
La Grammaire de Port Royal rimane fedele al pensiero dei filosofi antichi e ha un'impostazione razionalista. Arcaini a proposito in Introduzione alla linguistica descrittiva: "lo studio delle forme grammaticali è subordinato a una teoria delle relazioni logiche, che costituiscono il fondamento della lingua. Si passa dal ragionamento, che è la causa, alla lingua."
che è l'effetto. Il grammatico non osserva e non considera i fatti concreti, ma questi sono spiegati come il riflesso del pensiero. La grammatica è quindi il frutto della ragione e di una logica che sarà una sorta di quadro generale mentalista, che dominerà la riflessione linguistica fino alla fine del XVIII sec." I due signori di Port Royal ebbero l'ambizione di proporre un modello di grammatica che, sulla base del francese e con esempi dal latino, dal greco, dall'ebraico e dalle lingue europee, avesse un carattere generale. Per questo (afferma Simone) nella sua introduzione alla traduzione in italiano della Grammaire la sua lettura è imprescindibile. "Una conoscenza diretta della Grammatica e Logica è in sostanza indispensabile non solo per il peso che i due testi hanno in sé ma anche per ritrovare le radici di un atteggiamento teorico che ha dato forma a secoli di ricerche linguistiche e le cui propaggini minute siA confermare il peso della Grammaire tra gli archegeti della linguistica educativa citiamo De Mauro:
"fu un momento di riflessione, filosoficamente ispirata, collegato esplicitamente all'intensa attività di produzione di manuali per l'insegnamento delle lingue, adottate, tradotte e usate nelle scuole europee fino al secondo Ottocento."
In questa prospettiva -> grammatica è del tutto centrata sulla forma (sul significante) e sul metodo classificatorio. Classifica le diverse forme (radici, desinenze, parole, parti del discorso, costrutti sintattici) creando classi regolari, tali da formare un repertorio fisso e stabile. Grazie alla forma si identificano alcune categorie principali (es parti del discorso), ricostruite in base al principio delle ricorrenze nel contesto; si associano le loro funzioni ai significati grammaticali.
specifici (genere, numero, modo, tempo). Il metodo si basa sullacomponibilità/scomponibilità delle unità linguistiche. Nascono classi regolari(paradigmatiche) in cui rientrano gli elementi di una lingua. Tali grammatichepuntano a individuare delle regolarità articolate in classi di oggetti, che hannoaffinità di forma e identità di funzione (o di significato) entro la catenalinguistica. Per una gramm formale è didatticamente cruciale il principiodell’analisi e l’esatta denominazione delle categorie distintive, in cui siriconoscono gli elementi, che danno vita a un numero infinito di frasi.Il secondo principio caratterizzante della gramm è il principio della regolaritàdelle proprietà: una ricerca di stabilità nel flusso dei fenomeni linguistici. Ciòche contravviene alla stabilità di una classe è considerato “eccezione” odivergenza alla norma. Parola e frase sono le
Unità fondamentali sul pianolinguistico, mentre tutti gli elementi grammaticali possono essere isolati per essere classificati (criterio di isolabilità formale dell'elemento). Emergono unicamente criteri di occorrenza delle forme.
Generalmente le grammatiche tradizionali, tra fine XIX e metà XX secolo, sia per esperti che riferimento per chi già conosceva la lingua, sia che fossero per studenti, sono state oggetto di critica da parte dei linguisti contemporanei, soprattutto strutturalisti. Le critiche mosse alle grammatiche sono su più fronti e riguardano la consuetudine a presentare le regole, spesso in modo troppo astratto e non sufficientemente esplicito.
La critica più forte mossa alla grammatica tradizionale è la mancanza di una visione sistematica della lingua nel suo complesso, che avrebbe portato a dare importanza ai soli fenomeni specifici e circoscritti e a trascurare i fenomeni più salienti e generali. E ancora, per affermare l'autorevolezza
delle regole presentate