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Monnet cerca di coinvolgere USA interessati ad un’EU che fosse in grado di opporsi
all’unione sovietica e di offrire un’alternativa di sistema efficace ai regimi comunisti
dell’europa centro-orientale.
la sua visione è improntata al neofunzionalismo
Lezione 8 (Altiero Spinelli)
1907-1986
aderisce al partito comunista italiano da cui però viene espulso per non aver nascosto le
sue critiche all’accusa di social-fascismo indirizzata ai partiti socialisti.
A Ventotene insieme a Rossi, matura il suo pensiero federalista nel Manifesto di
Ventotene .
nel 1956 partecipa alla costituzione del comitato organizzatore del congresso del popolo
europeo→ risposta alle modalità con le quali veniva strutturando la comunità
economica europa che però Spinelli definiva un beffa.
Nel 1965 nasce l’istituto affari internazionali di cui lui è presidente per molto tempo.
Viene nominato commissario europeo dal 1970 al 1976 in cui si occupa soprattutto della
riforma delle istituzioni europee; il suo progetto era di:
- fare della commissione un organismo propulsivo della comunità
- attribuire notevole potere al parlamento europeo
- consentire al consiglio dei capi di stato e di governo un compito di valutazione e
di supervisione delle iniziative prese dalla commissione
riesce ad ottenere molto poco di tutto questo.
Lezione 9 (Jacques Delors)
sindacalista
negli anni 70 si avvicina al partito socialista e nel 1974 diventa membro
1979 eletto al parlamento europeo
non è un neofita perchè in quanto dirigente sindacale aveva avuto una lunga
frequentazione delle istituzioni europee e alle questioni europee si era appassionato.
In un atto unico del 1985 definisce i compiti della commissione (moneta, difesa e le
istituzioni) e lo stile di lavoro (preparazione, decisione, attuazione).
Trattato di Maastricht (1992)--> prodotto più importante della sua seconda
commissione.
Il suo lascito:
1. accentuazione del metodo comunitario che si esplica attraverso un’attività di
comunicazione, consultazione e concentrazione con tutte le parti interessate
2. sottolineatura della doppia legittimità necessaria a rivitalizzare il progetto
europeo
3. convinzione della necessità di cooperazioni rafforzate che consentano ad alcuni
paesi di andare più lontano in settori di volta in volta soddisfacentemente
determinati Lezione 12 (trattato di Roma)
25 marzo 1957 da 6 stati che avevano dato inizio ad un’unione più stretta. Gli obiettivi
fondamentali erano:
1. sviluppo di istituzioni comuni
2. fusione progressiva delle economie
3. creazione di un mercato comune
4. graduale armonizzazione delle politiche sociali
Fondamentale contributo del ministro degli esteri belga Paul Henri Spaak; in realtà il
trattato nasce da 2 sconfitte: a Suez e in Europa.
- affossamento nel 1954 ad opera dell’assemblea nazionale francese della comunità
europea di difesa→ impone ad un ripensamento nella ricerca di nuovi punti di
partenza
- operazione militare condotta e persa nel 1956 da inglesi e francesi, contro la
nazionalizzazione del canale di Suez da Nasser
Inoltre da un lato c’è l’unione sovietica in crescita economica; dall’altra ci sono gli USA
del presidente repubblicano Eisenhower che mostra atteggiamento positivo verso gli
europei perché sapessero creare istituzioni comuni funzionali.
La determinazione di Spaak porta sia all’accordo per dare vita all’agenzia europea
dell’atomo (Euratom), che alla creazione di un mercato comune. Questi sono i due
insiemi di contenuti del trattato di Roma.
Linee e clausole del trattato:
- una commissione con 2 rappresentanti autorizzata a proporre leggi e direttive,
monitorare l’attuazione del trattato, regolamentare mercato unico, negoziare
accordi commerciali internazionali
- assemblea di tipo parlamentare composta da parlamentari designati dai rispettivi
parlamenti
- un consiglio nel quale s’incontravano i capi di governo degli stati membri
- corte europea di giustizia che doveva decidere su tutte le controversie relative al
trattato, le sue interpretazioni e le sue applicazioni
C’è la solenne affermazione di liberalizzazione economica graduale e soprattutto del
principio della libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali.
Il prezzo da pagare fu una politica agricola comune molto costosa fatta di sovvenzioni e
non orientata verso l’efficienza e produttività ma piuttosto al protezionismo.
lezione 13 (trattato di Maastricht)
febbraio 1992→ da via all’unione europea
è lo strumento destinato a portare la costruzione europea verso uno sbocco federale; si
creano i 3 pilastri fondamentali:
- unione monetaria europea e accresciuti poteri per il parlamento
- politica estera e di sicurezza europea
- tematiche relative alla giustizia e agli affari interni
introduce poi i 3 grandi principi europei:
- sussidiarietà unione interviene solo se necessario al fine di perseguire obiettivi
→
e realizzare cambiamenti di cui gli stati si dimostrano incapaci
- cittadinanza europea→ libertà di movimento e di residenza in ogni stato e
protezione garantita dall’istituzione di un difensore civico + poter votare ed
essere eletti nei paesi di residenza + diritto di ottenere protezione diplomatica e
consolare dagli organismi di ogni stato
- coesione sociale→ apposite politiche dell’occupazione, delle condizioni di lavoro
dei rapporti tra lavoratori e gestioni di imprese
Inoltre la commissione ha il potere riconosciuto di agenda-setting e il parlamento il
potere di co-decisione.
lezione 14 (trattato di Lisbona)
nasce in seguito alla mancata ratifica attraverso referendum di francesi e di olandesi
della Costituzione Europea.
Ha due elementi importanti:
- trattato di base con norme fondamentali dell'unione
- tratta di funzionamento dell’unione
con questo trattato:
1. istituisce il ruolo di presidente del consiglio dei capi di stato e di governo che
viene nominato dal consiglio per 2 anni e mezzo rinnovabili una volta
2. creazione di un alto rappresentante per gli affari esteri e la sicurezza dell’unione
3. crea agenzia di difesa europea stabilendo l’obbligo di aiuto e assistenza tra stati
in caso di aggressione
4. amplia il ricorso alla procedura di co-decisione tra consiglio e parlamento
5. ridefinisce le modalità di votazione nel consiglio
6. indica la possibilità di cooperazione accresciuta quando si manifesti l’accordo a
precedere tra almeno 9 stati membri
7. diritto di fuoriuscita di uno stato
8. recepisce buona parte della carta dei diritti fondamentali dei cittadini dell’unione
9. apre ad alcune modalità di democrazia partecipativa rendendo pubbliche le
sedute, incoraggiando un dialogo aperto tra le diverse associazioni della società e
organismo del consiglio, riconoscendo il diritto d’iniziativa legislativa a cittadini
di stati membri che sottopongono alla commissione europea il testo da loro
voluto lezione 15 (Schengen)
19 giugno 1990 firmato da Benelux, Germania e Francia viene introdotto nel trattato
→
di Amsterdam (1999)
comporta libera circolazione garantita a chi è cittadino di UE→ a causa della crescente
immigrazione di extracomunitari, è stato istituito il sistema informativo Schengen in cui
gli stati mettono tutte le info politiche e giudiziarie importanti
lezione 16 (criteri di adesione)
3 condizioni fondamentali create dal consiglio europeo nel giugno del 1993 a
Copenhagen:
1. accettazione delle istituzioni liberal democratiche basate su rule of law, sul
rispetto dei diritti umani e sulla protezione delle minoranze
2. esistenza di un’economia di mercato funzionante
3. capacità di assumere gli obblighi dell’adesione compresa unione politica,
economica e monetaria
lezione 17 (popolo europeo)
tutti i sistemi politici hanno 3 componenti essenziali:
- comunità politica
- regime fatto di regole procedure e istituzioni
→
- autorità uomini e donne che hanno legittimamente acquisito il potere di
→
prendere decisioni vincolanti per tutta la comunità politica ovvero il popolo
ci sono due modalità di essere popolo:
1. oggettiva= coloro che accettano e osservano le stesse leggi e che sono sottoposti
a sanzioni in caso di violazioni; sottolinea tradizioni, comunanza di territorio e di
sangue, valori e credenze religiose
2. soggettiva= c’è un popolo quando i cittadini riconoscono di fare parte della stessa
comunità, vi si identificano, hanno interessi e preferenze largamente coincidenti,
si riferiscono agli stessi simboli, giungono a condividere obiettivi comuni
lezione 18 (cittadinanza europea)
il popolo è fatto da cittadini che devono osservare le stesse leggi ma che soprattutto
godono degli stessi diritti e doveri. la cittadinanza nazionale ha contemplato la
conquista e l’estensione di 3 tipi di diritti:
- civili= libertà personale, di movimento, di associazione, di riunione, di
conoscenza, di religione, di uguaglianza di fronte alla legge e di proprietà
- politici= elettorato attivo (votare), e passivo (essere votato), partecipare
attraverso referendum e petizioni, dare vita a organizzazioni politiche
- sociali= istruzione, giusta ricompensa per il lavoro, protezione contro malattie e
infortuni e contro la disoccupazione, pensione di vecchiaia etc.
La cittadinanza europea è un’aggiunta delle rispettive cittadinanze nazionali.
lezione 19 (elezioni europee)
in tutti gli stati membri le elezioni dei parlamentari europei si svolgono con sistemi
elettorali proporzionali che mirano a garantire un alto livello di rappresentatività a
livello europeo dei partiti e delle opinioni pubbliche nazionali.
3 sono gli elementi particolari delle elezioni del parlamento europeo:
il declinante tasso di partecipazione
● responsabilità della bassas affluenza alle urne che ricade in larga misura sui
● partiti nazionali e sui loro dirigenti che investono e destinano pochissime risorse
a livello di energie, di tempo, di denaro, di impegno politico dell’europa
gli oppositori a vario titolo dell’unione europea che si attivano riuscendo a
● mobilitare buona parte dei loro concittadini che hanno motivi di insoddisfazione
e di ostilità contro le élite
lezione 20 (consiglio europeo e dei ministri)
il consiglio europeo è composto dai capi di stato e di governo degli stati membri. dal
trattato di Lisbona i capi di governo eleggono nell’ambito del consiglio a maggioranza
qualificata un presidente la cui carica dura 2 anni e mezzo ma può essere riconfermata
per una volta. ogni 6 mesi a rotazione il capo di governo di uno stato membro assume il
ruolo di pres