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Vengono mescolate parole di lessico letterario e prezioso a lessico quotidiano e c’è un

accostamento lessico prosastico e altri livelli inferiori. Abbassamento e non solo; il poeta,

uscito dalla farmacia, esce dal mondo piccolo borghese e torna nella sua dimensione,

ovvero quello della letteratura.

Probabilmente uscendo dalla farmacia va in cimitero.

Felicita è l’unica in grado di consolarlo.

Il poeta parla poi ai morti, immuni dalla felicità e dal dolore, e gli chiede di parlare a lui che è

ormai stanco della vita cittadina snervante ed estenuante. Riflette quindi sulla morte, chiede

se valga la pena guarire o meno e quindi morire.

‘Bacio lunare, fra le nubi chiare come di moda settant’anni fa’→ il bacio lunare, in riferimento

al Romanticismo, nel quale il comportamento di Gozzano sembra ambivalente ,ovvero di

nostalgia ma anche di ironia.

‘Ecco la Morte e la Felicità! L’una m’incalza quando l’altra appare’ →la morte gli incalza

quando appare la felicità nella persona di Felicita.

‘quella m’esilia in terra d’oltremare’→ perchè Gozzano per guarire la tubercolosi pensava di

fare un lungo viaggio marittimo, una lunga crociera che poi farà nel 1912, andrà in India.

Qui, nel 1907, Gozzano progettava un viaggio alle Isole Canarie che poi non realizzerà

perché la madre si ammala e quindi deve stare a casa per occuparsi di lei.

Poi quando si aggraveranno le sue condizioni di salute, partirà in India.

VIII Strofa.

È autunno ed è giunto il momento che il poeta si separi da Felicita. Il poeta vede i colchici,

ovvero dei fiori velenosi che diventano anche simbolo di morte secondo una moda

decadente che utilizza spesso i fiori in chiave simbolica. Rimanda a ‘la digitale purpurea’ e ‘Il

gelsomino notturno’ di Pascoli.

‘Forse vedendo il bel fiore malvagio che i fiori uccide e semina le brume’ → che uccide gli

altri fiori e annuncia l’inverno, è appunto il fiore dell’autunno che diventa il simbolo di morte.

‘le rondini addestravano le piume al primo volo, timido, randagio; e a me randagio parve

buon presagio accompagnarmi loro nel costume’ → le rondini migrano quando fa freddo e

vanno verso l’Africa e quindi verso luoghi più caldi, Gozzano si accompagna a loro per

questo viaggio verso luoghi più caldi.

‘vïaggio per fuggire altro vïaggio…’→ è una frase molto celebre che indica le ragioni

terapeutiche del viaggio di Gozzano,il poeta viaggia per evitare e fuggire dal viaggio verso la

morte.

Troviamo una visione esotica un po’ stereotipata, le isolette strane sono le Canarie, ricche di

spezie e di frutti esotici.

Quando chiede a Felicità se il loro amore arriverà al matrimonio, il poeta sembra promettere

qualcosa che sa già di non poter mantenere perchè sta andando via. Felicita si illude, crede

veramente che lui la voglia sposare. ​

Giurò e disegnò una ghirlanda sul muro di viole e di frecce (​ saette

) → come simbolo di

Cupido e dell’amore. Ci aggiunse i nomi e la data memoranda → 30 settembre 1907.

E’ un gesto un po’ ingenuo e adolescenziale,lui non sorrise e l’animo gode questo gesto.

Poi giunge il momento del distacco. Questa è un’immagine molto convenzionale dell’ ‘800

risorgimentale in cui ci sono queste donne con le sottane sotto la veste che singhiozzavano

forte, salutavano le diligenze che andavano al confine, ovvero quello dell’esilio per ragioni

politiche. → immagine di questi addii patetici e strappalacrime.

Felicita le appare come in una poesia di Giovanni Prati, è un poeta esemplificativo della

corrente tardo romantica (un suo collega è Aleardo Alerdi).

Sono poeti che estenuano il gusto romantico e lo portano all’esasperazione, cioè un

sentimentalismo molto accentuato, patetico, esasperato e pacchiano. Qui Gozzano prenderà

le distanze.

Felicita pianse all’addio del poeta, che si era finto di essere un giovane romanzo, ma non è

ciò che il poeta è realmente.

‘Quello che fingo d’essere e non sono!’→ questa battuta ironica serve al poeta a prendere le

distanze da tutto quello che ha detto fino a questo momento. Lui ha sognato a poter vivere

come Felicita, in questa semplicità, ma capisce che non riesce fino a infondo ad

immedesimarsi in questa situazione perchè lui può fingere di essere un sentimentale

giovane romantico ma sa di non esserlo, sa di essere altro. Non è un caso che ad un certo

punto lasci Felicita e l’abbandoni, nonostante la promessa un po’ fittizia di tornare da lei per

sposarla. Quindi è una donna del passato impossibile come quelle del Canzoniere.

L’amica di nonna speranza (pdf p.136)

Il poeta immagina di aver trovato una fotografia che ritrae due ragazze adolescenti con una

dedica di una all’altra, cioè 28 Giugno 1850. E’ in epigrafe, Carlotta ha dedicato una

fotografia che le ritrae entrambe a Speranza. Speranza è la nonna di Gozzano, Carlotta era

una sua compagna di collegio. Finito l’anno scolastico, Carlotta ha fatto visita a Speranza.

A partire da questa fotografia, Gozzano immagina il mondo di queste ragazze, ovvero la loro

realtà familiare e personale. La famiglia di Speranza è una famiglia piccolo-borghese per la

mentalità. Il mondo piccolo è pettegolo ma allo stesso tempo sicuro. Le due ragazze

esprimono una visione romantica della vita, improntata al sogno dell’amore che verrà. Anche

sulla psicologia di queste due adolescenti Gozzano esercita una certa ironia che non è

sempre canzonatura perchè da un certo punto di vista lui si sente attratto da questo mondo

piccolo e pettegolo ma anche rassicurante perché è conosciuto. Quindi anche nei confronti

di queste ragazze manifesta questa ironia agrodolce perchè in fondo anche lui vorrebbe

poter vivere e sognare l’esperienza dell’amore ma lol poeta vive il rapporto con i sentimenti

sempre attraverso il filtro della letteratura, della cultura e della filosofia, quindi tutti elementi

che lo allontanano dall’adesione diretta e immediata al sentimento.

E’ una poesia piuttosto lunga ed è suddivisa in 5 sezioni.

Sezione I​ .

La prima sezione è un elenco di oggetti, perché lui attraverso essi (che sono i letti e i

soprammobili presenti in un salotto buono di una famiglia borghese dell’800) cerca di farci

intravedere il mondo di questa famiglia, l’orizzonte sociale, culturale e psicologico di queste

persone. Quindi il poeta ha l’impressione di rinascere in quel mondo.

Le buone cose di pessimo gusto → ossimoro (una figura retorica che contiene due elementi

di significato opposto). Sono buone perché riportano il poeta nel suo mondo immaginario e

protetto, mentre sono di pessimo gusto perché sono estremamente pacchiani, vecchi,

polverosi, dozzinali in quanto il poeta non riesce ad aderire completamente a quel mondo.

Dagherrotipo → sono le antenate fotografie.

Sezione Il.

Il salotto fino ad ora è stato descritto vuoto, invece ora inizia a popolarsi di alcune figure che

sono soprattutto i giovani, ovvero i fratelli minori di Speranza e la sua amica Carlotta.

Il salotto è custodito molto bene, dunque ci fa capire la loro mentalità e quanto la famiglia

piccolo borghese ci tenga alla precisione, all'apparenza e alla proprietà di famiglia. Tengono

le federe sui mobili per proteggerli dalla polvere, ma in quella giornata sono state tolte

perchè il salotto è stato aperto per ricevere degli ospiti.

In una casa dove non succede mai nulla, i bambini sono eccitati alla presenza della sorella

maggiore e della sua amica. E’ una sera di Gala, di ricevimento.

‘Ha diciassette anni la Nonna!’→ frase ironica.

Nell’800 per rendere più bombata e larga la gonna si aggiungeva dei cerchi in una sorta di

telaio interno, quindi c’è una descrizione del vestiario e dell’apparenza di una ragazza

ottocentesca, con gonna bombata e capigliatura elaborata (hanno i capelli divisi in due

parti). Le due diciassettenni hanno finito il collegio, dunque ora le aspetta ciò che loro

evidentemente sognano, il matrimonio. Suonano le musiche un po’ convenzionali e

complicate in questo stile barocco ridondante e qui sono citati due compositori dell’epoca.

Carlotta canta mentre Speranza suona dei versi di un compositore settecentesco, sono versi

dolci, ma allo stesso tempo brutti poiché sono molto convenzionali.

E’ il momento delle illusione e la musica esalta questa fantasticheria, sperano in un futuro

felice e in cui l’amore scalderà la loro vita. Le ragazze in collegio, recitando le poesie di Prati

a memoria, sfogliano le margherite per sortilegio (facendo m’ama non m’ama).

Sezione III.

Arrivano i personaggi adulti, dunque i genitori e gli zii di Speranza, che arrivano in visita

presso la casa dei suoi genitori. Lo zia e la zia hanno diverse idee politiche, lui è elige al

passato quindi un conservatore, mentre anche lei è conservatrice sebbene simpatizza per la

causa risorgimentale, quindi per il Piemonte.

I genitori invitano i bambini a baciare la mano degli zii che erano un po’ restii a questo gesto.

I genitori di Speranza presentano Carlotta agli zii, lo zio ha un atteggiamento pretesco ed è

ripetitivo e lento nel colloquio, ed è un po’ esibizionista. Inizia poi una conversazione (tutto

dialogo) che svela un velo di superficialità presente in questa famiglia piccolo borghese, in

quanto i temi sono semplici e superficiali. Nella prima versione Gozzano aveva scritto

Marsala al posto di Moscato, che è un vino siciliano. Poi ha riflettuto che nel 1850 non c’era

ancora stato lo Sbarco dei mille, quindi forse in Piemonte il Marsala non si trovava così

facilmente quindi ha preferito per maggior realismo mettere il Moscato, che è un vino

piemontese. Qui abbiamo poi esempi delle loro conversazione, si parla prima di tutto di

teatro come rito mondano ad un livello di gossip sugli attori e sulle opere. Poi passano alla

moda, e dopo di politica. Radetzky era il generale austriaco che aveva vinto la guerra del

‘48-49 contro il Piemonte, probabilmente è l’Armistizio di Vignale e la pace di Milano con cui

si conclude la Prima guerra d'Indipendenza, ‘quel giovine Re di Sardegna’ è sempre Vittorio

Emanuele II che è un uomo di molto giudizio perché ha deciso di non sfidare l’Austria e ha

scelto la pace. C’è questo dato storico di Vittorio Emanuele II che era un re molto attivo

anche in campo sentimentale. A questo punto hanno tocc

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
21 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aleuniurb_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Carnero Roberto.