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Riassunto esame Competenze psicologiche e gestione delle crisi, Prof. Sbattella Fabio, libro consigliato Manuale di psicologia dell'emergenza, Fabio Sbattella Pag. 1
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SIMULAZIONI/ESERCITAZIONI:

Per legge, in Italia è necessario fare delle simulazioni periodiche (come ad esempio

la prova di evacuazione, che dovrebbe essere svolta due volte all’anno). Le

simulazioni sono delle prove per verificare se tutto quello che è stato preparato

funziona correttamente sono delle verifiche, dei test.

Per verificare ciò, è necessaria un’equipe che prepari lo scenario critico. La

sceneggiatura viene preparata da uno sceneggiatore, e deve essere verosimile.

Bisogna avere degli osservatori. Effettuare ipotesi sui comportamenti e sulle catene

decisionali. Al termine si effettua un feedback per riflettere su come è andata

l’esercitazione. Il problema, è che molto spesso le esercitazioni vengono eseguite

male, e viene poco curata la dimensione psicologica. A tal proposito, è necessario

instaurare un comitato organizzativo.

ESERCITAZIONE:

Attività strutturata in cui si applicano, allenano o verificano gli apprendimenti. Ha un

alto livello formativo in quanto l’esito è il consolidamento degli apprendimenti.

Azione attraverso cui è proposto di tradurre in pratica le indicazioni operative

acquisite.

Serve sia per addestrare ma anche per verificare i soccorritori. Ha un alto valore

formativo. Il problema delle esercitazioni, è che la variabile psicologica è spesso

molto trascurata (ad esempio quando si fanno esercitazioni con i manichini che non

parlano). Per risolvere questa problematica, andrebbe effettuato un inserimento

della variabile

psicologica da parte di persone competenti. Spesso in alcune esercitazioni, i

comportamenti dei “codici

verdi” e dei “parenti” sono considerati come disturbatori: è prescritto un ruolo

puramente passivo o un ruolo definito a priori “di disturbo”. Nessuno è un

disturbatore questa definizione fa più riferimento al vissuto del soccorritore

piuttosto che il punto di vista delle vittima.

Nelle simulazioni con progettazione psicologica, i personaggi hanno un proprio

profilo con aspettative, scopi e risorse. Le persone vengono messe in campo con

modelli operativi interni con intenzioni,

desideri, ed esigenze che possono trasformarsi in risorse se adeguatamente

ascoltati, oppure in problemi.

Vantaggi delle esercitazioni: acquisizione di expertise, miglioramento della

performance, aumento degli apprendimenti in situazioni complesse e stressanti

Durata: 4-8 ore

Quattro fasi: preparazione (la più lunga e complessa), attivazione, realizzazione e

verifica

Progettazione dell’esercitazione: stima dei bisogni, individuazione di scopi e obiettivi,

creazione della narrativa e attribuzione dei ruoli

Scopo: lo scopo dell'esercitazione deve essere comunicato per tempo a tutti i

soggetti potenzialmente coinvolti

Obiettivi: devono essere dettagliati e precisati all'inizio, mirati a gruppi specifici di

partecipanti, brevi e stesi in modo chiaro

Stesura della narrativa sceneggiatura della vicenda; verosimile a ciò che potrebbe

accadere;

Azioni dei partecipanti: decidere, raccogliere, discutere o comunicare informazioni;

agire protocolli operativi e stabilire le priorità, rimandare alcune attività

le attività vanno osservate e documentate con precisione per definirsi una vera

→per

occasione di apprendimento questo esistono degli osservatori ( riunione finale

chiamata debriefing, serve per discutere le osservazioni raccolte e ascoltare i vissuti

dei partecipanti)

rapporto finale: viene esteso in base alla documentazione prodotta dagli osservatori,

hai commenti raccolti dai partecipanti e da varie altre fonti di informazione;

documenti al grado di successo o di fallimento del piano e delle procedure testate

durante l'esercitazione

errori: sono accettabili ed è proprio da essi che si procede per sviluppare riflessione

ed apprendimento

SME: i principali possono essere ordinati lungo una sequenza maestra di

esercitazione, ovvero un elenco degli accadimenti previsti durante l'esercitazione

utile per mantenere il ritmo e modificare l'andamento dei fatti

Figuranti: nucleo centrale dell'esercitazione, devono essere istruiti sulla cornice

generale dell'esercitazione

Conduttori: controllo completo dell'esercitazione e hanno il compito di sviluppare le

azioni secondo le sequenze programmate

SIMULAZIONE:

Esperimento in cui l’obiettivo è quello di capire come funzionano le cose. E’

necessario inserire il fattore umano per renderle più verosimili. E’ costruita su

modelli della realtà.

L’organizzazione mondiale della sanità riconosce le metodologie attive come

fondamentali per tutti coloro che operano nella sanità. L’OMS, distingue 4 livelli di

simulazioni:

1. Simulazioni sul tablet

2. Simulazioni role play

3. Simulazioni in aula

4. Simulazioni Full scale su grande scala

“SIMULAZIONE” (messa in campo di un modello processuale; Svolgimento di scenari

ipotizzati per verificare il ruolo dell’interazione tra variabili complesse): alto valore

euristico: arricchimento del modello relativo al processo.

La creazione di una simulazione, prevede l’esplicitazione di un modello dinamico del

sistema (psico sociale?) da collaudare, con precisazione delle variabili da testare.

Simulazione è dunque RICERCA, perché punta a verificare ipotesi relative al ruolo

delle variabili in gioco e delle azioni ipotizzate come efficaci in tempo di pace per le

organizzazioni dell’emergenza; è un esperimento sul campoò

PROFILI SIMULANTI:

Ad ogni soggetto, viene assegnato un profilo basato su:

- Dati anagrafici:età, sesso, professione, posizione familiare, status, caratteristiche

fisiche

queste sono coincidenti con il simulatore

- Aspetto esteriore: abbigliamento, look, presentazione del sé, colore della pelle

queste sono

caratteristiche più superficiali, ma che nelle interazioni occasionali vengono usate

come punto

di appoggio per costruire pregiudizi e stereotipi

- Risorse: competenze, professione, attrezzature, grado di connessione alle reti

sociali, forza

fisica, potere istituzionale

- Passato prossimo: indicazioni relative agli eventi che hanno preceduto l’esperienza

del

soggetto, l’evento, ovvero indicazioni sulla situazione da cui proviene

- Passato remoto: insieme delle esperienze significative pregresse che possono

assomigliare o

essere associate all’evento

- Aspettative: indicazioni sulle situazioni a cui è diretto il soggetto e cu ciò che egli si

aspetta

dagli altri. Permettono di ricostruire linea scopistica, la direzione dei comportamenti.

- Sistema di appartenenza: presenza di responsabilità familiare e vincoli affettivi,

appartenenza a reti formali e informali di sostegno e alla comunità locale

- Tratti di personalità: relativi alle capacità di gestire le frustrazioni, il dolore, e stili

personali

di coping.

- Complementarietà: posizioni e comportamenti che nei modelli operativi interni

sono in grado

di attivare o disattivare determinati pattern comportamentali e assetti cognitivi-

emotivi.

Bisogna comunque ricordare alle persone che prendono parte alla simulazione che si

tratta di un

gioco, di qualcosa che non è reale. Se qualcuno realmente si sente male, deve dire

“codice bianco”, per

segnalare che non sta più simulando.

Non si possono utilizzare persone impreparate

MODALITA’ DI RIPRESA DALL’ESPERIENZA

Per massimizzare la portata formativa della simulazione vanno ascoltati i vissuti (percettivi, emotivi e

cognitivi) degli operatori per poter poi eventualmente sostenere un riorientamento dei comportamenti.

Nella valutazione delle sequenze interattive, realizzate in simulazione, devono essere comprese le modalità

cognitive ed emotive attraverso cui ciascuno calibra il proprio comportamento, differenziandolo da quelli

formalmente previsti.

CREARE UNA NARRAZIONE

Scenario come «campo causale» di ogni narrativa

● Insieme di variabili intervenienti in una dinamica di crisi comunitaria/territoriale

● Comprende – eventi maggiori e minori; – loro dinamica; – descrizione equilibri e processi in corso sul

territorio; – gradi di vulnerabilità e – risorse di risposta

VARIABILE PSICOLOGICA

I comportamenti dei “codici verdi” e dei “parenti” in alcune esercitazioni son concepiti come semplici

“disturbatori”: è prescritto un ruolo puramente passivo o un ruolo definito a priori “di disturbo” (definizione

che esprime più il vissuto dei soccorritori che il punto di vista della persona vittima); Nelle simulazioni con

progettazione psicologica, i personaggi hanno un proprio profilo con aspettative, scopi, risorse. Sono previsti

modelli operativi interni con desideri, intenzioni ed esigenze che potevano trasformarsi in risorse se

adeguatamente ascoltate.

Simulare scenari senza progettazione psicologica: RISCHIA di generare modelli di intervento inefficaci

perché applicati a dinamiche con soggetti “senz’anima”. Modelli che funzionano perfettamente purché il

“fattore umano” venga azzerato o perfettamente addestrato.

E’ necessario complessificare i modelli di intervento, ammettendo l’inevitabile presenza, ovunque, di

uomini fallibili, emozioni travolgenti, comportamenti atipici e intenzionalità potenzialmente proficue.

I fattori emotivi e le dinamiche di gruppo non possono, infatti, essere concepiti come semplici “fattori

irrazionali” da minimizzare, ma devono essere inclusi come parti reali dei fenomeni interattivi sistemici non

meccanicistici SICUREZZA ED EMERGENZA IN UNIVERSITA’

Esercitazione emergenza

-le persone si pongono domande

-osservare chi avevamo vicino per capire se c’è o è disperso

-sentimenti differenti (confusione, incertezza)

-il gruppo influisce molto sui comportamenti delle persone

-le persone una volta uscite dal pericolo si sentono al sicuro

-seguire le figure di riferimento autorevoli

-muoversi in gruppo

-più ti senti in un luogo sicuro meno ti proteggi

-preoccupazione dei beni

BASIC THERAPEUTIC ACTIONS (BTA)

-Serve a promuovere la salute mentale e serve alla terapia del trauma

-Si riferisce alle metodologie che propongono azioni collettive, semplici e attivabili

dal basso, funzionali a promuovere, difendere e ripristinare salute mentale.

-Il termine si riferisce a un modello teorico metodologico e viene utilizzato in ambiti

potenzialmente traumatici

-le persone dopo un evento molto traumatico non riescono a raccontare subito, a

volte questo avviene dopo mesi; la psicoterapia aiuta a dare parole e mentalizzare

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Dettagli
A.A. 2023-2024
66 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgialamusta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Competenze psicologiche e gestione delle crisi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Sbattella Fabio.