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Processo di traduzione e riconoscimento del tRNA
Durante la fase d'inizio, il tRNA viene riconosciuto dai fattori accessori o d'inizio (IF2) e dai fattori di allungamento, la famiglia EF-Tu nei batteri e quella EF-1 negli eucarioti: il primo tRNA riconosce IF2 nei procarioti e eIF2 negli eucarioti. Inoltre, i procarioti e gli eucarioti condividono la stessa logica nel processo di traduzione ma le fasi sono diverse. La presenza di particolari sequenze sulmessaggero,
i siti di legame del ribosoma, sono differenti tra le due categorie.
I procarioti presentano delle sequenze esanucleotidiche a dieci basi dal codone d’inizio • (sequenze Shine-‐Dalgarno).
Tali sequenze sono riconosciute da un appaiamento con la subunità 16S del RNA ribosomiale.
Esistono poi altri due codoni, GUG e UUG che hanno la stessa funzione d’inizio di AUG; questo nei procarioti codifica per una
metionina
cui
è
legato
un
gruppo
formile.
GUG
invece
codifica
per
la
metionina
quando
si
trova
in
posizione
iniziale,
per
la
valina
quando
è
all’interno
della
molecola
di
mRNA.
Gli
eucarioti
possiedono
le
sequenze
di
Kozak,
che
comprendono
AUG
e
identificano
il
• sito
di
legame
in
relazione
al
riconoscimento
di
quel
codone.
I
fattori
d’inizio
sono
tre
nei
batteri
e
circa
tredici
negli
eucarioti:
questa
differenza
garantisce
la
diversità
dell’inizio.
Inoltre,
questa
fase
negli
eucarioti
prevede
anche
il
riconoscimento
del
capping
al
5’
e
del
primo
AUG
nella
sequenza
codificante.
I
fattori
di
allungamento
sono
appartenenti
a
due
famiglie
distinte.
Nei
procarioti
sono
presenti
EF-‐Tu,
EF-‐Ts,
SelB.
• Negli
eucarioti
sono
presenti
eEF-‐1A,
eEF1B,
mSelB.
•
Poiché
il
ribosoma
deve
spostarsi
lungo
la
molecola
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Di mRNA, intervengono dei fattori, Efg nei procarioti e Ef2 nei eucarioti, che compiono tale processo.
I fattori di terminazione invece occupano il sito A impedendo l'ingresso degli aminoacil-tRNA: nei procarioti sono RF1 e RF2, che riconoscono codoni di STOP diversi, e RF3 che presenta attività GTPasica. Negli eucarioti invece il solo eRF1 riconosce le sequenze di terminazione ed eRF3 ha funzione di GTPasi.
Poiché
nella cellula i ribosomi sono presenti in forma separata, cioè con le due subunità staccate, il pool dei ribosomi liberi, quelli che non legano mRNA, si trova in equilibrio tra la forma associata e quella dissociata. Sia nei procarioti sia negli eucarioti IF3 (eIF3 negli eucarioti) è il fattore limitante che garantisce la separazione della subunità maggiore da quella minore, perché ha un’elevata affinità
Per quest'ultima. Poiché la subunità minore è in eccesso, quando IF3 si lega, le subunità cui non è attaccato possono interagire con quelle maggiori a formare un ribosoma completo: tuttavia, l'equilibrio è spostato verso la forma dissociata a causa della massiccia presenza di IF3. Questo consente di reclutare la subunità minore con i fattori d'inizio in maniera rapida: dopo il riconoscimento
delle sequenze Shine-‐Dalgarno (Kozak negli eucarioti), la molecola mRNA si lega e poi si associa la subunità maggiore dopo una serie di controlli che verificano il corretto posizionamento. Successivamente i fattori d’inizio vengono rilasciati (questi fattori sono essenziali per prevenire un assemblamento precoce). Inizio nei procarioti: la subunità 30S con i fattori d’inizio si posiziona sulla sequenza • Shine-‐Dalgarno
tramite appaiamenti con la regione 16S. Il primo tRNA codificante entra nel sito P del ribosoma per mezzo dell'ausilio di IF2, che è l'unico fattore a poter legare il tRNA iniziatore recante N-formil-metionina. Fintanto che IF1 e IF3 rimangono sul ribosoma, la sintesi non può cominciare perché il primo fattore occupa il sito A impedendo ai successivi aminoacil-tRNA di entrare, mentre IF3impedisce
l'associazione con la subunità maggiore (50S). La fase di ritardo serve a IF3 per controllare la corrispondenza tra l'anticodone del primo tRNA con il codone d'inizio. Successivamente i fattori d'inizio sono rilasciati e 50S si può associare. La N-‐formil-‐metionina è l'unico aminoacido che entra nel ribosoma grazie all'aiuto di IF2; in circa metà delle proteine viene successivamente rimosso per
opera di un'aminopeptidasi. Le sequenze come AUG, che possono codificare per l'aminoacido d'inizio, quando sono all'interno del filamento di mRNA, sono lette come valina e quindi riconosciute da tRNA diversi perché devono essere riconosciute dai fattori di allungamento e non da IF2. Inoltre, IF2 lega il GTP: quando si lega con il primo codone, lo stabilizza sul ribosoma e quando idrolizza il GTP, i
fattori
d'inizio
si
staccano
perché
la
subunità
30S
cambia
conformazione.
Inizio
negli
eucarioti:
l'inizio
è
condizionato,
a
differenza
dai
procarioti,
dalla
presenza
• del
capping
al
5',
della
coda
di
poliA
e
delle
regioni
non
codificanti
UTR,
poste
prima
e