3 CASI DI RICERCA>> CASI DI RICERCHE ETNOGRAFICHE SU COMUNITÀ PATRIMONIALI
E PROCESSI DI PATRIMONIALIZZAZIONE
● FESTA DEI GIGLI DI NOLA>> OGGETTO DEL LIBRO DELLA PROF
● CARRESI DEL BASSO MOLISE>> PATRIMONIO CONTESTATO CON COINVOLGIMENTO
DI ANIMALI>> PROBLEMI DI SAFETY>> CASO GIUDIZIARIO
● PALIO DI SIENA>> ETNOGRAFIA SPERIMENTALE CONIUGATA ALLA PRASSI
AMMINISTRATIVA DELLO STATO
PRIMO CASO: FESTA DEI GIGLI DI NOLA
Siamo nel contesto campano,a Nola in provincia di Napoli, si tratta di una classica
festa campana che diventa patrimonio unesco nel 2013, è una macchina cerimoniale
complessa formata da 8 obelischi ed una barca secondo una leggenda legata al santo
locale, San Paolino di Nola. Nola è sede vescovile quindi una città molto religiosa
espressione della diversità del mondo, delle contraddizioni delle anime che fanno a
cazzotti tra di loro.
Festa 2 Giugno con 3000 uomini protagonisti e poche donne. Uomini che portano gli
obelischi sulle spalle e ogni anno gli obelischi vengono costruiti con carta pesta per poi
essere distrutti, ogni anno cambia la costruzione della facciata.
E’ un Oggetto patrimoniale che cambia profondamente anche nella sua stessa
fattura. la Barca che rappresenta il rientro del SANTO attraverso il mare. 128 uomini si
danno il cambio per muovere l’obelsco giglio ogni 24h.
Tema della partecipazione: per 24h queste persone fanno tutto il percorso rituale e
tornano in piazza la mattina seguente accompagnati da musica, durante questa
processione la musica di lavoro funzionale ritmata su alcune matrici. E’ una
competizione tra diversi gruppi, definiti paranze. Questi musicisti trasportati con
l’obelisco suonano per 24 ore
Prof ci lavora dal 2005 al 2015.
Un milione di euro impiegati per questa festa. Tra la costruzione dei gigli e
l'organizzazione.
La festa racconta una comunità intera nella sua espressione di coesione.Le donne
sono quasi sempre spettatrici in questo rituale centenario. Molto faticoso.
INCLUSIVA>> CHIUNQUE PUÒ PORTARE IL GIGLIO>> CONCETTO DI FORZA
COLLETTIVA
E’ una festa che cambia le persone con un lavoro incredibile sul corpo: gli uomini sono
deformati sulle spalle per il peso non solo di devozione>> bellezza fuori dai canoni>>
uomini che si deformano.ci si tatua il giglio del gruppo di appartenenza
Questa festa esprime tutta la sua complessità in uno scenario aperto al pubblico,
ottiene a Baku l’iscrizione nella lista del patrimonio immateriale della comunità.
Come tutte le feste popolari c’è l’Invenzione di prodotti per la turisticizzazione>>
pasta giglio ecc
Problemi però sono aumentati perchè non si tiene in considerazione due aspetti per il
processo di salvaguardia.
Da una parte abbiamo un luogo abbandonato a se stesso con un centro storico messo
in secondo piano rispetto alla salvaguardia della festa.
In secondo luogo deve tenere in considerazione le comunità patrimoniali.
SECONDO CASO: CARRESI DEL BASSO MOLISE>> PATRIMONIO CONTESTATO CON
COINVOLGIMENTO DI ANIMALI>> PROBLEMI DI SAFETY>> CASO GIUDIZIARIO
Siamo in basso Molise>> zona vicino al mare che guarda le tremiti>> minorità
linguistica che parla albanese>> arbereshe
Cavalli e Bovini di razza podolica che corrono per loro natura. Competizione agonistica
di gruppi e paesi legati tra loro. Gli uomini dalle 5 del mattino alle 5 del pomeriggio
devono entrare in contatto con gli animali e gestirli, occuparsi di loro e delle stalle.
Ripercorrono i percorsi della transumanza degli animali, percorsi legati anche ai santi,
per poi arrivare nel centro del paese per vincere la corsa.
Etnografia della stalla e della cura dell'animale. Spazio ludico quasi tutto gestito
attorno alla cura di questi animali, caprette, bovini ecc. Addobbi cerimoniali e santi
tatuati anche qui.
QUAL È IL PROBLEMA DI QUESTO PATRIMONIO SECOLARE?
negli anni 80 iniziano ad emergere istanze di altro tipo>> es istanza animalista.
Movimenti integralisti che non concepiscono altro oltre al concetto di benessere dell
animale, animale con diritti che soffre, l’uomo deve fare in modo che il suo benessere
venga garantito. >> si apre un dibattito enorme.
2012>> ricerca etnografica che parte ad analizzare il problema
EMPA le considera corse di maltrattamento animale
2015>> sequestro stalle con l’antropologo messo a fare da mediatore per il valore
sociale e culturale che sono temi complicati ma è necessario un punto di vista interno
che possa spiegare ad un occhio esterno l’importanza di questa tradizione.
ARRIVA CASO GIUDIZIARIO>> BLITZ DI NAS E CARABINIERI nel 2014
gli etnografi fanno perizie scientifiche sulle comunità e su tali tradizioni. Si avvia
un'azione che possa spiegare tutte le ragioni>> si riesce a dissequestrare queste
stalle ed animali anche grazie all’aiuto di studi scientifici, etnografici e di un
avvocato.
URURI è il paesino in cui si svolge tale tradizione dove la comunità che si prende cura
degli animali. Ma sono temi scottanti e difficili, per il processo di
patrimonializzazione.convenzioni che stanno dentro un'idea di cultura
antropologica>> rispetto reciproco e dialogo sulla diversità
TERZO CASO: IL PALIO DI SIENA
È necessario tutelare il Palio di Siena.
Si è compiuta un’ etnografia di lungo periodo per capire se si può concepire il palio
come bene culturale e patrimonio dello stato. Questa etnografia che ha un mittente, lo
stato appunto, è una ricerca completamente diversa e di tipo istituzionale che deve
tenere dentro un fallimento: Nel 2010 non diventa patrimonio Unesco a causa degli
attacchi animalisti.
Il palio perde quindi l'opportunità di diventare patrimonio Unesco e perde parte della
sua forza. Lo stato vuole sostenere questo rituale, attraverso un lungo e complesso
studio delle contrade.
In questi giorni si sta infatti tenendo un processo di vincolo>> analizzando la storia di
patrimonializzazione da tutti i punti di vista.Ci sono forti attenzioni per gli animali e per
la suddivisione all'interno delle comunità delle contrade.
IL PALIO DI SIENA COME ESPRESSIONE DI IDENTITÀ CULTURALE COLLETTIVA.
Attorno al quale la comunità patrimoniale si identifica e pianifica le attività elaborando
sistemi patrimoniali di riferimento.
CAP.2 PATRIMONIO,MODERNITA’, MATERIALITA’
in questo capitolo Harrison ci dice che prima dell’età moderna non esisteva il concetto
di patrimonio, questo concetto appare solamente nel tardo illuminismo (XVIII) in
Europa, quindi nasce con la modernità.
Nella seconda parte di questo capitolo vengono rappresentate una serie di
metodologie utilizzate per sostenere le tesi del libro le quali attingono, oltre alla
metodologia della ricerca sul campo, anche a metodologie di altre discipline. Una
ricerca particolare di Bruno Latour sviluppata grazie alla globalizzazione, quindi dopo
gli anni ‘90, è la actor-network theory (o "ANT", in italiano "Teoria della rete di attori
sociali"), la quale non prende in considerazione solamente attori umani nei diversi
contesti in cui si immergono, ma anche attori non umani (oggetti, luoghi ampi,
animali), e che amplia lo sguardo dell'etnografia dalle relazioni tra umani (molto
studiate nel mondo dell’antropologia) alle relazioni tra attori umani e non umani, che
vanno presi in considerazione durante la raccolta dati. Questa e altre metodologie
simili (ad esempio il metodo dell’assemblaggio, o l’archeologia simmetrica) prendono
seriamente in considerazione le relazioni tra umani e non. L’actor-network theory
nasce in quanto lo stesso Latour svolgeva le sue prime ricerche all’interno dei
laboratori, capendo così l’importanza tra le persone e la materialità dei laboratori,
tant'è che una delle frontiere delle ricerche etnografiche fu quella sulla ricerca dei
batteri (attori non umani “invisibili”); fu l’antropologa Roberta Raffaetà a svolgere
questa ricerca, e scrisse “Antropologia dei microbi”.
Queste ricerche aprono possibilità di conoscenza scientifica sul sociale, le quali
prevedono certe relazioni e possibilità di relazione con certi manufatti materiali.
il tipo di conoscenze scientifiche che si possono fare cambia, perché a seconda della
configurazione delle relazioni tra attori umani e non umani si creano delle possibilità
sociali di cambiamento diverse tra loro.
La prof.ssa Ballacchino ha raccontato come dagli anni ‘80 le configurazioni locali (palio
di Siena, o le feste del basso Molise) sono cambiate in quanto sono comparsi nuovi
attori che prima non c’erano, come ad esempio gli animalisti, lo stato che attualmente
ha deciso di prendere delle iniziative, dove tempo fa i processi di patrimonializzazione
ero controllati dall’Unesco; ciò vuol dire che questo nuovo “attore” sta tessendo delle
nuove relazioni che stanno configurando il sistema di relazioni locali intorno questa
festa che produrrà cambiamenti in ambito sociali, è proprio l’etnografia che in questo
contesto analizza queste riconfigurazioni prendendo in serie considerazioni anche le
relazioni con i non umani, come nel caso del Palio di Siena in relazioni con gli animali.
Caso del Salento Xylella: la crisi degli olivi salentini
La Xylella è il batterio che ha causato la morte e l'abbattimento di milioni di alberi nel
Salento, inducendo allo sradicamento di ulivi anche secolari.
- Degli antropologi sono andati ad analizzare in Salento un campo di ulivi in un
momento successivo della crisi della patrimonializzazione, scoppiata dal disaccordo tra
attori locali e non locali. Queste crisi sono il prodotto della globalizzazione, una fase
storica dove processi forze globali impattano su dei processi di produzione culturale a
livello globale; gli antropologi che lavorano in contesti locali quindi guardano
soprattutto la connessione tra il globale e il locale, e spesso tra i due si creano delle
frizioni, delle forme di conflittualità perché delle “idee” o delle pratiche che vengono
diffuse a livello globale a volte si scontrano con delle idee o pratiche tradizionali/locali.
Nel caso del Salento si creò un conflitto molto forte fra come a livello globale si pensò
xylella
di reagire per rispondere alla crisi della e quello locale, che veniva definito il
modo giusto per via delle conoscenze tradizionali e quelle avanzate dei biologi/zoologi,
che in disaccordo della politica europea proponevano una diverso modo di reagire al
problema, un modo che deve essere in considerazione attori non umani. Per “attori
non umani” in questo caso non si tratta solo del ba
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Riassunto esame Antropologia Socioculturale, prof. Potrandolfo, libro consigliato Antropologia culturale, Schultz, …
-
Riassunto esame legislazione dei beni culturali e dello spettacolo, Prof. Mabellini Stefania, libro consigliato La …
-
Riassunto esame Antropologia culturale, Prof. Maltese Stefano, libro consigliato Antropologia culturale, Dei
-
Riassunto esame Antropologia Culturale, prof. Lia Zola, libro consigliato I beni culturali demoetnoantropologici di…