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QUADRO CLINICO E NEUROPSICOLOGICO

-La demenza si manifesta con alterazioni cognitive, comportamentali e motorie che

suggeriscono un coinvolgimento sottocorticale. Le aree maggiormente colpite da

questo processo sono i gangli della base e la sua stanza bianca profonda in sede

frontale

-negli stadi precoci, i sintomi frequenti sono la perdita di memoria, il rallentamento

psichico, le difficoltà di lettura, comprensione e apatia

-i deficit cognitivi sono: perdita di memoria, incapacità a manipolare le conoscenze

acquisite, modificazioni di personalità e generale rallentamento psichico

-per la valutazione neuropsicologica è disponibile una scala internazionale per l’HIV,

che comprende tre sub test: velocità motoria, velocità psicomotoria e rievocazione

batterie di test sono utilizzate per valutare la presenza e gravità dei deficit cognitivi

→le

-la gravità della malattia neurologica sembra essere più lieve dopo l'introduzione della

terapia

NEUROSIFILIDE E MALATTIA DI LYME

l'esordio avviene attraverso la cute o le mucose

sono entrambe causate da agenti della famiglia del treponema

3.NEUROSIFILIDE

-causa rarissima di declino cognitivo

-il trattamento della sifilide precoce con penicillina cura l'infezione e impedisce la

progressione verso la neurosifilide.

La sifilide è tuttora piuttosto frequente la diagnosi può essere più difficile quando è

presente in associazione con l'infezione da hiv

-la neurosifilide può causare demenza vascolare

tipo più comune è noto come paralisi progressiva

→il

QUADRO CLINICO E NEUROPSICOLOGICO

-modificazioni della personalità, disturbi dell'umore e declino cognitivo

1.le manifestazioni iniziali possono passare inosservate fino alla comparsa della

demenza che può essere accompagnata da disturbi psicotici, psicosi maniaco

depressiva o paranoide.

In questa fase i segni neurologici più frequenti sono tremori delle labbra e della lingua

e anomalie pupillari

2.Crisi epilettiche e perdita di forza

3. La morte sopraggiunge circa 3 4 anni dopo l'esordio

4.MALATTIA DI LYME

-è caratterizzata da un decorso in più fasi

-è una malattia infettiva multisistemica causata da una puntura di insetto

1. Le manifestazioni precoci sono un tipico eritema con sintomi influenzali

2. dolori muscolo scheletrici e anomalie neurologiche

3. Attacchi di artrite e manifestazioni encefaliche

la compromissione cognitiva si può manifestare in ogni stadio + si associano

affaticamento, disturbi del sonno e altri sintomi depressivi

CAP.10 “LE DEMENZE TOSSICHE”

1.Demenza alcolica

La sindrome meglio documentata è la sindrome di “Wernicke Korsakoff, che in genere

colpisce persone di mezza età che hanno consumato alcolici in eccesso per 20-30

anni e nel contempo hanno avuto una cattiva alimentazione con carenza di una

vitamina del gruppo B

soggetti sono spesso maschi

→I psichica e fisica

→comorbidità

QUADRO CLINICO

-modificazioni di personalità, perdita di cognizione sociale, apatia e incapacità di

giudizio e critica

-scarsa igiene personale e ridotta in relazioni sociali

-difficoltà ai test esecutivi, prove visuo costruttive e prove visuo spaziali

-rallentamento nella velocità di elaborazione delle informazioni

-demenza con interessamento corticale e sottocorticale

-il pattern neuroradiologico include atrofia a livello delle regioni emisferiche anteriori e

del cervelletto con una dilatazione ventricolare

2.Intossicazione da monossido di carbonio

-Disorientamento, cefalea, tachicardia, vertigini e sonnolenza

-alcuni sintomi possono persistere e includono deficit di attenzione da lievi a

moderati, deficit di elaborazione di informazioni, disturbi di memoria di funzioni

esecutive, segni neurologici gravi e deficit tipici della demenza

variabilità nell'espressione dei sintomi

→grande

3.Demenza da farmaci

-la manifestazione più frequente è lo stato confusionale ma esistono anche casi di

demenza

-i farmaci che più frequentemente provocano deficit cognitivi sono quelli psicoattivi:

ad esempio oppiacei e farmaci antiparkinsoniani; in ogni caso i farmaci antipsicotici

accelerano il declino cognitivo in pazienti già diagnosticati come dementi

CAP.11 “LE AFASIE PROGRESSIVE”

I DISTURBI PRIMARI DEL LINGUAGGIO

-Deficit della funzione linguistica acquisiti a seguito di un danno cerebrale di natura

primaria neurodegenerativa

-Il processo neurodegenerativo può danneggiare anche aspetti della produzione

dell’eloquio

DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE

-L’afasia primaria è progressiva

-Il deficit del linguaggio è l’aspetto più significativo della sindrome per un periodo di

tempo lungo

-Si associa sempre un deficit di memoria episodica

-L’afasia a volte si manifesta in presenza di deficit neurologici

-Ai disturbi cognitivi si associano nel tempo anche disordini comportamentali, della

personalità e delle condotte sociali

PRIME OSSERVAZIONI E ATTUALITA’

E’ stata osservata una eterogeneità dei disturbi linguistici primari

Demenza semantica disturbo linguistico fluente con difficoltà semantico-

lessicali

La demarcazione tra le sindromi non è netta

1.Variante non fluente: si manifesta maggiormente in età presenile e il rischio è

uguale in entrambe i sessi; L’elemento principale è la difficoltà nell’eloquio

spontaneo con un disturbo articolatorio, eloquio faticoso e interrotto da

numerose pause; difficoltà nella produzione scritta; difficoltà di comprensione

verbale di frasi complesse; produzione verbale ridotta

2.variante semantica: progressivo impoverimento e degradazione delle

conoscenze concettuali verbali e non verbali (con difficoltà nel riconoscimento

di volti e oggetti); andrebbe chiamata demenza semantica più che afasia;

l’anomia è la prima manifestazione, segue poi un disturbo di comprensione

semantico-lessicale; dislessia e disgrafia superficiale; errori di accentazione; la

base neurale si trova nelle strutture anteriori del lobo temporale; nelle fasi

avanzate della malattia il deficit semantico coinvolge tutte le modalità di

elaborazione

3.variante logopenica: deficit di linguaggio progressivo associato a una

distribuzione atipica di neurodegenerazione alzheimeriana nell’emisfero

sinistro; la quantità dell’eloquio è ridotta con frequenti pause; l’anomia è un

aspetto centrale della produzione; errori fonemici; frasi brevi e semplificate; la

ripetizione è compromessa; difficoltà di tipo fonologico nella lettura e scrittura;

il processo atrofico coinvolge le regioni posteriori dell’emisfero sinistro

SORDITA’ VERBALE

È una condizione molto rara

Incapacità di accedere al significato delle parole

GENETICA E NEUROPATOLOGIA

-La familiarità è più frequente nella variabile non fluente

-Viene coinvolto il cromosoma 17

-Le mutazioni sono documentate nelle forme in cui il disturbo del linguaggio è

associato a manifestazioni comportamentali e non nella demenza semantica

QUADRI NEUROLOGICI ASSOCIATI

-Le demenze fronto temporali possono associarsi a parkinsonismo o a malattia

del motoneurone

-la variante afasica non fluente è quella più frequente, con quadri che possono

evolvere verso il mutismo

-più rara è l'associazione tra malattia del motoneurone e afasia primaria

LA DIAGNOSI

-la diagnosi richiede oltre alla raccolta della storia della sintomatologia clinica,

un'attenta indagine anamnestica in grado di identificare eventuali familiarità, un

esame neurologico che rilevi i segni di parkinsonismo o deficit motori (basata su

test e batterie finalizzate a esplorare i vari livelli di organizzazione del linguaggio),

raccolta analisi dell'eloquio spontaneo, analisi di domini cognitivi non linguistici

e manifestazioni comportamentali

-tra i biomarker, le neuroimmagini rappresentano un supporto fondamentale per

la diagnosi, poiché consente di confermare la presenza e l'entità del danno

atrofico e di definirle la localizzazione

-le tecniche di neuroimmagine sono la risonanza magnetica nucleare e la

tomografia a emissione di positroni

Nelle afasie primarie la risonanza magnetica misura lo spessore corticale e il

volume delle regioni di interesse, consentendo di evidenziare presenza e grado

di atrofia in relazione al disturbo cognitivo comportamentale

CAP.12 “LA DEMENZA POST-TRAUMATICA”

-I traumi cranici sono un evento frequente

-sono distinti in base alla gravità in lievi, moderati e gravi

-le persone con una storia di trauma cranico hanno un rischio aumentato di

demenza; il rischio è maggiore negli uomini rispetto alle donne

-il trauma cranico comporta deficit neuropsicologici soprattutto nel dominio

dell'attenzione, del funzionamento esecutivo e della memoria e comparsa di

modificazioni biochimiche e neuropatologiche di tipo Alzheimeriano

ENCEFALOPATIA TRAUMATICA CRONICA

-traumatismi cranio encefalici nella prima metà della vita sono associati al

rischio di deterioramento cognitivo tra cui demenza di Alzheimer e malattia di

Parkinson

“encefalopatia traumatica cronica” patologia neurodegenerativa progressiva

che colpisce soggetti che hanno subito ripetuti traumi; la lesione è

caratterizzata da depositi di proteina tau sotto forma di grovigli neurofibrillari

nella profondità dei solchi corticali

PATOGENESI DELLA DEMENZA DOPO TRAUMA CRANICO

La causa principale di demenza sembra essere il danno assonale diffuso dopo il

trauma cranico il danno assonale diffuso determina una interruzione del

trasporto assonale, che a sua volta causa un accumulo di proteine nell’assone

processo spiega la trofia selettiva progressiva della sostanza bianca

→questo

dopo il trauma cranico

NEUROPSICOLOGIA DELL’ENCEFALOPATIA TRAUMATICA CRONICA

-questa patologia è caratterizzata da un progressivo deterioramento cognitivo e

comportamentale, con un esordio insidioso e con manifestazioni cliniche

dipendenti dai precedenti esiti traumatici

-i sintomi clinici si presentano nella mezza età con una latenza di anni o decenni

dal trauma stesso e sono preceduti dai cambiamenti neuropatologici che si

instaurano in adolescenza o nella prima età adulta

-l'evoluzione del quadro clinico è graduale e lenta

-i disturbi comportamentali e dell'umore sono di solito i primi a presentarsi e

rimangono stabili nel tempo, mentre i deficit delle funzioni cognitive tendono a

emergere succ

Dettagli
A.A. 2023-2024
42 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgialamusta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Benessere nell'invecchiamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Marra Camillo.