Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TUMORI DELLA TESTA DEL PANCREAS O DELLE VIE BILIARI EXTRAEPATICHE, TUMORI
DELLA PAPILLA DI VATER o STENOSI POST-CHIRURGICA
CAUSE NEL BAMBINO: atresia biliare, fibrosi cistica, cisti del coledoco etc.
L’ostruzione biliare persistente può portare come meccanismo di compenso alla
PROLIFERAZIONE DEI DOTTI BILIARI CON COMPARSA DI PIU’ DOTTI BILIARI NELLO SPAZIO
PORTALE.
ISTOLOGICAMENTE:
i PIGMENTI BILIARI APPAIONO COME DEI PIGMENTI GIALLI ALL’INTERNO DEGLI
à
EPATOCITI
GLI EPATOCITI COLESTATICI RISULTANO ALLARGATI
à SE VI E’ OSTRUZIONE DELL’ALBERO BILIARE I CANALICOLI POSSONO APPARIRE
à
DILATATI E IN NUMERO AUMENTATO
LE CELLULE DI KUPPFER FAGOCITANO LA BILE IN ECCESSO E MOSTRANO ANCH’ESSI
à
PIGMENTI GIALLI e ASPETTO SCHIUMOSO
SINTOMATOLOGIA E TRATTAMENTO:
COLESTASI EXTRAEPATICA:
-ostruzione extraepatica può essere trattata farmacologicamente o chirurgicamente
-sintomatologia acuta se legata a colelitiasi: ittero, dolore, febbre
-sintomatologia meno acuta se connesso a tumore che porta a stenosi delle vie biliari
extraepatiche
COLESTASI INTRAEPATICA: si risolve solo con il trapianto di fegato.
-sintomatologia subdola x molti anni, poi compare il prurito. Cause: abuso cronico di alcol,
gravidanza, epatite virale
COLESTASI CHE PERDURA NEL TEMPO SENZA TRATTAMENTO EFFICACE CIRROSI
à
EPATICA MICRONODULARE: la bile rimane nelle cellule epatiche causando infiammazione.
Man mano che il processo infiammatorio aumenta si sviluppa una rete di tessuto cicatriziale
(fibrosi) che via via sostituisce il tessuto epatico causando insuVicienza epatica e cirrosi.
Segni della colestasi:
-ITTERO (bilirubina sierica > 2mg/dl) O SUBITTERO
-PRUTITO
-FECI ACOLICHE E STEATORREA
-MALASSORBIMENTO VITAMINE LIPOSOLUBILI
-XANTOMI
-URINE BRUNE
-EPATOSPLENOMEGALIA
-ITTERO VERDINICO: accumulo di bilirubina coniugata che è solubile (deficit di secrezione
epatociti o ostruzione intra o extraepatica)
-ITTERO RUBINIO: accumulo di bilirubina non coniugata che è insolubile (es. eccessiva
emolisi o deficit di coniugazione nel neonato)
Sia la bilirubina coniugata che nonà aVinità per elastinaà mucose gialle
MALATTIE DELLE VIE BILIARI INTRAEPATICHE
CIRROSI BILIARE SECONDARIA E
PRIMITIVAà COINVOLGONO SOLO
LE VIE BILIARI INTRAEPATICHE
COLANGITE SCLEROSANTE
PRIMARIAà COINVOLGE SIA LE VIE
BILIARI INTRA CHE EXTRA EPATICHE
CIRROSI BILIARE SECONDARIAà chiamata così x specificare che L’OSTRUZIONE È AL DI
FUORI DEL FEGATO F=M e quindi è una patologia secondaria a questo eventoà si ha
COLANGITE per via dell’infiammazione delle vie biliari e conseguente fibrosi
CIRROSI BILIARE PRIMITIVA nota oggi come COLANGITE BILIARE PRIMARIA FENOMENO
à
AUTOIMMUNE F>M, distruzione dei dotti biliari intraepatici, + ANTICORPI ANTI
MITOCONDRIO
I STADIO: distruzione dotti biliari intraepatici di piccolo calibro + infiltrato di linfociti e
plasmacellule + GRANULOMI (immagine sotto a dx)
II STADIO: fibrosi dei dotti danneggiati + proliferazione duttulare compensatoria
III STADIO: CIRROSI BILIARE IL FEGATO APPARE VERDE SCURO CON ASPETTO NODULARE
à
COLANGITE SCLEROSANTE PRIMARIA: eziologia ignota, M>F. E’ caratterizzata da FIBROSI
OSTRUTTIVA DEI DOTTI BILIARI INTRA ED EXTRA EPATICI CON DILATAZIONE DEI SEGMENTI
CONSERVATIà il mezzo di contrasto si dispone a corona di rosario. SPESSO ASSOCIATO A
RETTOCOLITE ULCEROSAà ALTERATO RICIRCOLO ENTEROEPATICO COMPORTA SVILUPPO
DI COLONIE BATTERICHE IN FEGATO. + ANTICORPI ANTI NUCLEO E ANTIMUSCOLO LISCIO
I DOTTI PIU’ PICCOLI: risultano circondati da depositi di connettivo collagene con atrofia
epiteliale e restringimento del lume che prende il nome di FIBROSI A BULBO DI CIPOLLA (imm
a sx) quando il dotto biliare va incontro a completa necrosi e viene espluso esita in una
à
fibrosi vorticoide chiamata FIBROSI A PIETRA TOMBALE (imm a dx).
PUO ESSERE COMPLICATA DAL COLANGIOCARCINOMA.
In condizioni sintomatiche la sopravvivenza è di 8-9 anni, IL TRAPIANTO DI FEGATO È
CURATIVO, MA LA COLANGITE PUO’ RECIDIVARE.
SPESSO SI RICORRE A BIOPSIA EPATICA se quadri confondenti x capire il tipo di malattia delle
vie biliari intraepatiche!
FOCUS SPAZIO PORTALE Lo spazio portale ha una forma o tondo/ovale o una forma
triangolare. Lo spazio portale si caratterizza per la presenza
della triade composta da: ramo della vena porta (quella
centrale con le emazie), ramo dell’arteria epatica e dotto
biliare (struttura epiteloide). Devono essere presenti tutte
e tre gli elementi, altrimenti sarebbe presente
un’alterazione è possibile tollerare l'assenza della
à
triade solo nel 20% degli spazi portali di piccole
dimensioni altrimenti è sintomo di una patologia
primaria delle vie biliari
PER OGNI SPAZIO PORTALEà AL MASSIMO 3 DUTTULINI BILIARI (CK7+)
Se il numero è > può essere dovuto a proliferazione duttulare compensatoria: COLANGITE
BILIARE PRIMARIA O COLESTASI DA OSTRUZIONE CRONICA, spesso il lume di questi dotti non
è completo.
Se è assente: COLANGITE SCLEROSANTE PRIMARIAà fibrosi a pietra tombale; ADENOMA O
ADENOCARCINOMA EPATICO TUMORI EPATICI
BENIGNI:
1. EMANGIOMA (MESENCHIMALE): (CD34+) lesione benigna mesenchimale, è un
groviglio di vasi sanguigni. Si presenta a livello epatico in quanto il connettivo
maggiormente presente in questa sede è proprio quello vascolare. E’ solitamente
asintomatico infatti rappresenta il 5% dei risconti autoptici o è riscontrato in corso di
altre analisi (ECO, TC con mdc). Possono andare incontro ad eventi trombotici e
portare alla formazione di CISTI e se il quadro non è chiaro allora si può ricorrere a
BIOPSIA EPATICA.
Può presentarsi anche sottoforma di EMANGIOMA CAVERNOSO caratterizzato dalla
dilatazione dei capillari che lo costituiscono. COMPLICANZA= rottura ed emoperitoneo.
2. IPERPLASIA FOCALE NODULARE (MESENCHIMALE):
nodulo ben demarcato, ma SCARSAMENTE
CAPSULATO che INSORGE IN FEGATO SANO.
Caratteristica distintivaà RADIAL SCAR CENTRALE: area
centrale cicatriziale circondata da proiezioni a raggera
cicatriziali DD CON CARCINOMA FIBROLAMELLARE
Spesso il riscontro è accidentale, soprattutto in soggetti giovani e di sesso F. Può portare a
dolore per distensione della capsula.
Spesso è necessario ricorrere alla BIOPSIA EPATICA perché le info ottenute da eco, TC etc
possono essere confondenti.
Non presenta evoluzione maligna, si procede con follow-up.
Ipotesi eziologica più accreditata: ALTERAZIONE DI ALCUNI VASI SANGUINGI NEL FEGATO
ALTRE IPOTESI: congenita, assunzione di contraccettivi orali.
MICROSCOPICAMENTE: EPATOCITI SANI, ASSENZA DI SPAZI PORTALI O VENA
CENTROLOBULARE che può ricordare l’aspetto di un fegato cirroticoà ciò che permette la DD
CIRROSI EPATICA è L’ASSENZA DI FLOGOSI poiché alla base non c’è un processo flogistico
ma piuttosto un processo vascolare; infatti, si possono ritrovare dei vasi anomali.
3. ADENOMA EPATICO (EPITELIALE)
Patologia rara, ORIGINA DAGLI EPATOCITI è si riscontra in FEGATO SANO, anche in età
pediatrica.
-LESIONE NODULARE, PSEUDOCAPSULATA
-E’ costituito da EPATOCITI SANI, MA ASSENZA DI SPAZI PORTALI E VENE
CENTROLOBULARI, GLI EPATOCITI POSSONO DISPORSI A PSEUDOROSETTE -FRECCIA- (DD
EPATITE AUTOIMMUNE)
-Si sospetta che l’eziologia sia da ricercare NELL’UTILIZZO CRONICO DI CONTRACCETTIVI
ORALI O STEROIDI ANABOLIZZANTI in condizioni geneticamente predisposti; infatti, la
sospensione di questi porta a regressione in tempi lunghi
-Solitamente è asintomatico, ma può portare a dolore nel quadrante dx
-TRASFORMAZIONE MALIGNA È MOLTO RARA
-COMPLICANZA: ROTTURAà dolore/emoperitoneo
-DIAGNOSI: può risultare complicata con TC e ECO, ma anche con BIOPSIA perché si
potrebbero ottenere epatociti sani con assenza di elementi tipici del parenchima epatico x un
evento stocastico
4. CISTI:
-o per trombosi di emangiomi
-o congenite
-in condizioni sindromiche VHL, sindrome di Caroli
à
-cisti da echinococco (cani infetti)à nota anche come cisti idatidea, la rottura può portare
a febbre, orticaria e reazioni anafilattiche
TUMORI MALIGNI:
1. CARCINOMA EPATOCELLULARE
-Forma più comune di tumore al fegato, è il risultato di condizioni di epatopatia.
-1° fattore di rischio: EPATITE C nonostante i farmaci antivirali
-2° fattore di rischio: STATOEPATITE ALCOLICA
-3° fattore di rischio, ma in aumento: NASH
-altri fattori di rischioà CIRROSI BILIARE PRIMITIVA (COLANGITE BILIARE PRIMARIA) E
COLANGITE SCLEROSANTE PRIMARIA, CIRROSI TOSSICHE (aflatossine prodotte da
aspergillus contaminano molti cibi es grano)
-MAGGIORE FREQUENZA IN PAESI ORIENTALI (frequenza elevata di HCV e HBV) e USA
(STEATOEPATITE ALCOLICA)
Considerando che in un soggetto con un'epatopatia di base lo sviluppo della neoplasia
à
risulta essere un fattore tempo-dipendete, è semplice immaginare che si possano verificare
casi nei quali siano presenti TUMORI DIFFERENTI CONTEMPORANEAMENTE.
CARATTERISTICHE CLINICHE: dolore nel quadrante superiore dx, perdita di peso,
peggioramento della patologia di base, manifestazioni paraneoplastiche: policitemia,
ipoglicemia, ipercalcemia. Può esserci un aumento di AFP, soprattutto se risultante da
epatite cronica HCV correlata.
MACROSCOPICAMENTE: può presentarsi in diverse forme accomunate da COLORITO
DORATO o VERDASTRO (SE C’è ACCUMULO DI BILE) o EMORRAGICO:
MASSA UNIFOCALE GRANDE
§ NODULI MULTIFOCALI DI DIMENSIONI VARIABILI E AMPIAMENTE DISTRIBUITI
§ “NODULI DENTRO I NODULI”
§ CANCRO DIFFUSAMENTE INFILTRANTE CHE PUO’ MIMETIZZARSI IN UN CONTESTO
§ CIRROTICO
ISTOLOGICAMENTE: vario, diversi livelli di dijerenziazioneà DA DIFFERENZIATO A
ANAPLASTICO.
PATTERN DI CRESCITA:
TRABECOLARE, il più frequenteà epatociti neoplastici in trabecole
§ ACINARE/PSEUDOGHIANDOLAREà In cui la dilazione dei canalicoli biliari può impartire
§ un spetto francamente ghiandolare alla neoplasia;
§
VARIANTI ISTOLOGICHE MENO COMUNI:
-SCIRROTICA/SCLEROTICAà reazione desmoplastica marcata attorno alle trabecole
-STEATOGENICA
-A CELL CHIARE accumulo di glicogeno e/o lipidi
à
-CROMOFOBA cellule chiare con citoplasma grigiastro, ricca in linfociti, buona risposta
à
all’immunoterapia
CARCINOMA FIBROLAMELLARE variante di epatocarcinoma rar