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REVISIONE ESTERNA

È un sistema di controlli posto in essere da soggetti esterni e indipendenti rispetto all'azienda, che osservano un insieme di norme di legge e regole tecniche fissate da associazioni professionali per corroborare le dichiarazioni (assertions) degli amministratori in merito agli accadimenti aziendali, con il fine ultimo di constatarne la corrispondenza con prestabiliti e condivisi criteri di rappresentazione e, quindi, esprimere un giudizio indipendente in merito all'attendibilità sostanziale del bilancio" (Livatino, Pecchiari, Pogliani).

I suoi principali obiettivi possono essere così sintetizzati:

  • Esprimere un parere professionale sull'attendibilità/non attendibilità del bilancio (aderenza ai principi di revisione);
  • Evidenziare comportamenti scorretti e malfunzionamenti dell'organizzazione;
  • Suffragare le stime del valore aziendale operate in caso di operazioni straordinarie.
(cessioni, scorpori, fusioni, scissioni); attribuire una ragionevole rassicurazione circa l'attendibilità e la credibilità dei dati di bilancio. Un aspetto cruciale della revisione esterna è la formulazione di un giudizio sull'attendibilità sostanziale del bilancio. Tale giudizio non indica che il bilancio è "perfetto", "assolutamente e certamente privo di errori"; indica, invece, che, nel complesso, le verifiche effettuate consentono di ritenere che il bilancio sia privo di errori significativi. L'attestazione rilasciata dal revisore esterno non può e non vuole garantire che il bilancio sia "vero" (il concetto di "verità" è assoluto e non si adatta a un'entità così complessa quale è il bilancio). Pensiamo a tutte le valutazioni, anche personali, circa, ad esempio, alla svalutazione di un credito o alla percentuale di ammortamento di un.bene. Essa indica, semplicemente, che, in base alle verifiche operate, il revisore si è formato la ragionevole convinzione che nel bilancio non ci siano errori superiori a una ragionevole soglia di tolleranza. Un aspetto cruciale della revisione esterna è la formulazione di un giudizio sull'attendibilità sostanziale del bilancio. Tale giudizio non indica che il bilancio è "perfetto", "assolutamente e certamente privo di errori"; indica, invece, che, nel complesso, le verifiche effettuate consentono di ritenere che il bilancio sia privo di errori significativi. Il concetto di attendibilità sostanziale del bilancio è strettamente collegato ai principi di chiarezza e di rappresentazione veritiera e corretta (art. 2423 C.C.).

(assertions) L'attendibilità si riferisce alle affermazioni operate dai redattori del bilancio. Queste affermazioni possono essere così sintetizzate:
a) esistenza: i valori contabilizzatisi riferiscono a operazioni effettivamente avvenute;
b) completezza: tutte le operazioni avvenute sono state contabilizzate;
c) diritti e obblighi: le attività iscritte in bilancio sono rappresentative dei diritti dell'azienda; le passività indicano le sue obbligazioni;
d) valutazione: i componenti di reddito sono attribuiti ai relativi periodi amministrativi di competenza economica;
e) presentazione e informativa: gli importi riportati in bilancio sono rappresentati correttamente. assertions
Si comprende, pertanto, che gli obiettivi della revisione sono strettamente correlati alle degli amministratori.
La revisione esterna può essere OBBLIGATORIA o FACOLTATIVA:
La Revisione obbligatoria è prevista dalla legge per alcune società (es le società quotate in borsa per garanzia degli investitori)
La Revisione facoltativa può essere utile per la presentazione dell'azienda ad eventuali
  1. IV Direttiva CEE (n. 78/660) sul bilancio d'esercizio: obbligo per le società di capitali;
  2. VII Direttiva CEE (n. 83/349) sul bilancio consolidato: obbligo di revisione per tutte le imprese tenute alla redazione del bilancio consolidato di gruppo;
  3. Direttiva CEE n. 86/645: obbligo di revisione per i conti annuali e consolidati delle banche;
  4. Direttiva CEE n. 91/674: obbligo di revisione per i conti annuali e consolidati delle imprese di assicurazione;
  5. VIII Direttiva CEE (n. 84/253): requisiti per coloro che richiedono l'abilitazione all'esercizio della revisione contabile.

ARGOMENTO 14 - revisione aziendale - lezione 2 - evoluzione storica attività di revisione

Sebbene il concetto di revisione (interna ed esterna), così come lo conosciamo oggi, sia piuttosto recente, le sue origini storiche sono remote.

aziende si è sempre sentita la necessità di controllare le persone responsabili della gestione, al fine di verificare come esse operavano. Alcune forme di revisione erano già impiegate nell'antica Grecia nel 500 a.C. Nel XV secolo, in Gran Bretagna, operavano alcuni soggetti la cui missione istituzionale consisteva nel dissuadere i componenti delle corporazioni dal compimento di irregolarità. Ma i prodromi della moderna attività di revisione si possono cercare nel periodo dello sviluppo delle moderne forme di "società". Sempre in Gran Bretagna, intorno al 1850, le compagnie di navigazione a azionariato diffuso hanno manifestato l'esigenza di disporre di controlli professionali indipendenti sull'attendibilità delle loro informazioni contabili. Negli anni della Rivoluzione Industriale, in Inghilterra, si sviluppò l'esigenza di istituire nuove forme aziendali di tipo societario, necessarie alla raccolta di

ingenti quantità di capitale. In questo modo, nacquero le società anonime, che raccoglievano capitale da numerosi finanziatori. Proprio in queste società si diffuse la necessità di apprestare valide forme di controllo sull'attività aziendale, al fine di:

  • fornire rendiconti affidabili sui risultati dell'attività svolta;
  • dotarsi di validi strumenti di rilevazione contabile ai fini delle attività di programmazione, esecuzione e controllo.

Verso la fine del XIX secolo, anche negli Stati Uniti d'America si iniziarono a diffondere le prime attività professionali di auditing. In particolare, dopo la grave crisi del 1929 si sentì l'esigenza di apprestare valide forme di controllo sull'operato delle aziende. In questo contesto, la SEC (Security and Exchange Commission) richiese la revisione contabile per le società quotate nella Borsa valori di New York. Vennero, altresì, fissati i primi

Principi di revisione. Tra questi si ricorda l'obbligo dei revisori di essere presenti durante gli inventari fisici. La necessità di regole condivise e standardizzate è sempre stato uno degli aspetti più rilevanti dell'attività di revisione contabile. Rispetto alle tradizionali aziende a conduzione familiare, le società ad azionariato diffuso erano costituite da un ampio numero di soci, non tutti interessati all'assunzione diretta di decisioni relative alla gestione. Si diffuse, in questo modo, il moderno modello della "separazione della proprietà dal comando": vennero reclutati amministratori esperti, destinati a prendere le decisioni strategiche per l'azienda. In questo modo, si iniziarono a sviluppare interessi divergenti tra proprietari e amministratori. In base alla "teoria dell'agenzia", gli amministratori sono agenti dei proprietari, devono operare nel loro interesse, ma non sempre lo fanno.

Perciò è necessario che essi "rendano il conto" delle loro decisioni e azioni. Proprio a questo scopo è utile l'intervento di un revisore, che indaghi sulle scelte compiute e ne dia testimonianza, valutando i comportamenti e i relativi risultati. Si sviluppò, così, la figura professionale del revisore, ossia di un soggetto competente in tema di contabilità e bilanci, esterno e indipendente rispetto all'azienda, al quale è stato affidato il compito di analizzare: - le rilevazioni contabili e i bilanci dell'azienda, - esprimendo un giudizio professionale su: - l'affidabilità e la correttezza dei dati contabili e di bilancio, - l'operato degli amministratori. In una fase iniziale, l'attività di revisione veniva effettuata sulle singole (limitate) operazioni aziendali, con lo scopo principale di identificare frodi operate dagli amministratori. Successivamente,con l'approvazione del Securities Exchange Act, che ha istituito la Securities and Exchange Commission (SEC) e ha introdotto l'obbligo per le società quotate di sottoporsi a una revisione contabile indipendente. In Europa, la regolamentazione dell'attività di revisione è stata introdotta con la Direttiva 2006/43/CE, che ha stabilito i requisiti per l'indipendenza, l'organizzazione e la qualità delle società di revisione. Oggi, i revisori dei conti svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la trasparenza e l'affidabilità delle informazioni finanziarie delle aziende, contribuendo alla fiducia degli investitori e dei mercati finanziari.

costituzione della SEC (Security and Exchange Commission).

E in Italia, in questi momenti:

1939: L. 23 novembre 1939, n. 1966, contenente la disciplina delle società fiduciarie e di revisione;

1975: DPR n. 136 contenente la regolamentazione organica dell'attività di revisione;

1998: D. Lgs. n. 58 (Decreto Draghi).

In Europa, l'attività di revisione contabile si è diffusa nel secondo dopoguerra, in seguito alla massiccia presenza di investimenti americani e all'istituzione di gruppi multinazionali.

Sebbene le prime società di revisione siano nate già a inizio del XX secolo, la loro reale diffusione in Italia si è avuta solo a partire dagli anni '50, proprio in seguito alla presenza di aziende straniere sul nostro territorio.

Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 la professione di revisore dei conti si è sviluppata in Italia, sotto l'influenza di gruppi stranieri operanti sul

territorio della penisola.
In quel periodo, tuttavia, il bil
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A.A. 2021-2022
115 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paolococchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Revisione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Gulluscio Carmela.