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Imputabilità e colpevolezza
Art. Del danno risponde solo chi l'ha commesso in condizioni di incapacità di intendere e di volere... e anche chi fosse in stato di incapacità, ma per sua colpa (alcool, droga, ecc.)
In caso di danno commesso da un incapace di intendere e di volere:
- Ne risponde chi era tenuto alla sorveglianza
- L'incapace può essere condannato a pagare un'equa indennità
2. Colpevolezza
Il danno è risarcibile solo se è stato commesso con:
- Dolo - Cioè sia preveduto e voluto come conseguenza di una data azione o omissione
- Colpa - Cioè con negligenza, imprudenza, imperizia
Gli elementi soggettivi: imputabilità
Per poter addossare delle responsabilità all'autore di un danno ingiusto sono necessari dei requisiti minimi di coscienza e volontà, tali per cui è possibile imputare al soggetto le conseguenze delle sue azioni (imputabilità del soggetto). Non risponde delle
Conseguenze del fatto dannoso l'incapace di intendere o di volere, salvo che l'incapacità non derivi da sua colpa (2046). La legge prevede la responsabilità indiretta di chi è tenuto a sorvegliare l'incapace. Se il danneggiato non riesce ad ottenere il risarcimento (il responsabile non può pagare o nessuno era tenuto a sorveglianza) può almeno richiedere un'equa indennità (2047).
Fonti responsabilità:
- Illecito civile
- Responsabilità extracontrattuale - è il caso di chi reca un danno ingiusto ad altri con dolo o colpa (art. 2043)
- Responsabilità contrattuale - deriva dall'inadempimento di qualsiasi obbligazione, contrattuale o non (art. 1218)
- Responsabilità precontrattuale - violazione del dovere di buona fede nelle trattative contrattuali (art. 1337)
Responsabilità oggettiva - prescinde dalla colpevolezza, si basa sul
RISCHIO
Sono casi individuati tassativamente dal legislatore:
- Responsabilità per cose o animali (per liberarsi occorre dimostrare il caso fortuito)
- Responsabilità per attività pericolosa (per liberarsi occorre dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno)
- Responsabilità per rovina di edifici (occorre dimostrare che il fatto non deriva da vizio di costruzione o difetto di manutenzione)
- Responsabilità per la circolazione di veicoli: art. 2054
- del proprietario del veicolo (si libera solo provando che la circolazione è avvenuta contro la sua volontà) (è anche responsabilità indiretta)
- del conducente del veicolo (si libera solo provando di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno)
- Responsabilità del produttore per danni causati da prodotto difettoso (Direttiva CE n. 85/374)
Responsabilità oggettiva
Con la responsabilità oggettiva si rende la colpa in varia misura irrilevante.
Ci sono altri criteri di imputazione della responsabilità oltre al comportamento doloso o colposo: ad esempio si collega alla potestà la responsabilità per i danni provocati da minori o interdetti; chi trae vantaggio da un'attività ne sostiene i rischi; si accollano i danni derivanti dalle cose ai proprietari ecc...
Il caso:
Sempronia va alla sede dell'A.C.I. per una pratica; avviandosi agli sportelli, inciampa in un tappeto che corre attraverso la sala, e che in un punto è sollevato in modo da formare un'onda sotto la quale si infila il piede della sfortunata signora.
Sempronia cade a terra e riceve una lesione al ginocchio che la costringerà, dopo pochi giorni, a un intervento chirurgico. L'A.C.I. è responsabile dei danni subiti da Sempronia a seguito della caduta? (art. 2051 c.c.).
Il caso:
Tizio, in viaggio per affari, noleggia un'auto senza autista per visitare, con alcune persone interessate all'acquisto,
Un'area di sua proprietà sita nell'area industriale della città. A un segnale di stop Tizio tenta invano di fermare l'auto; i freni non rispondono e la macchina, uscendo nella strada principale, è travolta da un camion. I compagni di viaggio di Tizio, che sono rimasti seriamente feriti, anziché chiedere il risarcimento al loro partner d'affari agiscono direttamente contro la società di noleggio, proprietaria dell'auto. La società deve pagare o può opporre di essere tenuta solo verso Tizio, a titolo di responsabilità contrattuale, per vizi della cosa noleggiata? (art. 2054 c.c.).
RESPONSABILITÀ INDIRETTA
Responsabilità per fatto altrui – prescinde dalla colpevolezza
- Responsabilità dei padroni e committenti (datori di lavoro) per comportamento dannoso dei dipendenti (non è prevista prova liberatoria)
- Responsabilità dei genitori e dei tutori per danni provocati dal minore non
casa,creditore Caio. Mevio incespica e rompe unantico e prezioso vaso diceramica.Caio (creditore) deve• dimostrare Tullio deve dimostrare (art.l’inadempimento di Tizio. 2043):Tizio (debitore) deve• a) che si è rotto il vasodimostrare che preziosol’inadempimento è stato b) che l’ha rotto Meviodovuto a impossibilità c) che Mevio l’ha rotto condella prestazione derivante dolo o colpada causa a lui nonimputabile (art. 1218 c.c.)
I L DANNO RISARCIBILE
A) perdita subita o mancato guadagno (danno emergente e lucrocessante) --- artt. 1223 ss. cod. civ. – danno patrimoniale
B) che siano legati al fatto da un nesso di CAUSALITÀ ADEGUATA
C) il problema del : in base all’art. 2059DANNO NON PATRIMONIALE 2059artcod. civ., “il danno non patrimoniale è risarcibile solo nei casi previstidalla legge”
Unico caso previsto è l’art. 185 cod. pen. (quando il fattocostituisce reato va risarcito ogni danno,
patrimoniale o nonpatrimoniale)problema del danno alla salute --- come tale danno• poteva essere risarcito solo se avesse cagionato undanno di natura patrimoniale (perdita o mancatoguadagno)
Il danno
Per danno si intende:
- lesione di un interesse
- pregiudizio (patrimoniale o morale) derivante dalla lesione di un interesse
Il danno patrimoniale si considera come perdita o come mancato guadagno(2056), il danno non patrimoniale (o danno morale) è risarcibile solo neicasi previsti dalla legge.
Giurisprudenza e dottrina hanno introdotto recentemente il dannobiologico, inteso come lesione all’integrità psicofisica della persona,suscettibile di valutazione medico legale, considerandolo risarcibileindipendentemente dalla sua incidenza sulla capacità di produrrereddito. In caso di lesione del diritto di salute quindi il dannorisarcibile si compone di tre elementi:
- il danno biologico
- l’eventuale danno patrimoniale
- il danno morale
- risarcimento per equivalente: somma di denaro tale da riparare il pregiudizio patrimoniale risentito dal danneggiato
- risarcimento in forma specifica: ripristinare la situazione così come sarebbe se l'illecito non si fosse verificato (rendere una cosa uguale a quella distrutta, ricostruire ecc..)
- risarcimento pecuniario in forma specifica: si differenzia dal risarcimento per equivalente perché non si considera il valore perduto, ma il costo del ripristino.