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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
https://www.focus.it/scienza/scienze/le-10-tecnologie-che-ci-hanno-cambiato-la-vita
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato6970656.JPG
RESOCONTO: Sport e stili di vita sani per una salute migliore persona-mente
Soggetto inteso come cervello all'interno del contesto medico sanitario.
Nel 1948 L'organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute: "Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità." (OMS, 1948)
Il concetto di salute acquista con questa definizione il valore globale che intendeva George L. Engel nel 1977 quando riscriveva il modello medico, ricordando come esso dovesse
allontanarsi da quello organico della mera causalità lineare per avvicinarsi alla globalità del modello bio-psico-sociale. Grazie a questa nuova credenza l'individuo d'ora in poi viene visto nella sua totalità, considerando gli aspetti fisici, psicologici, sociali ed economici. Lo stato di salute dipende, quindi, da fattori socio-economici culturali e ambientali, dalle condizioni di vita e di lavoro, dalle relazioni sociali e comunitarie e soprattutto dagli stili di vita salutari. Nel determinare, quindi, le condizioni salutari della singola persona bisogna compiere un'attenta valutazione sulle molteplici determinanti che influenzano lo stato di salute. "L'uomo è un animale sociale", Questo perché, essendo che come afferma il famoso filosofo greco Aristotele, egli è socievole ed è inserito all'interno della società in cui è soggetto a stimoli di vario genere. A fronte di questa nuova visionenel considerare l'individuo, è nata una nuova disciplina che si occupa dello studio della salute del singolo considerando i molteplici fattori che lo condizionano. La disciplina che si occupa di questi studi è la psicologia della salute, la quale non tratta singolarmente dell'aspetto biomedico, ma approfondisce il modello bio-psico-sociale. Precedentemente la malattia veniva trattata come entità indipendente dal comportamento sociale, ma col tempo si è capito che la valutazione dello stato di salute di un individuo deve essere contestualizzato all'interno dell'ambiente psico-sociale. Tale approccio sottolinea la complessità e la globalità della salute. Evoluzione degli stili di vita nella storia Dall'antichità fino ai giorni d'oggi lo sport, l'attività fisica, le abitudini e gli stili di vita sono cambiati nel tempo, sia in base ai vari periodi storici, sia a seconda delle necessità; nell'antichità,Infatti, gli antichi correvano per cercare cibo per sfamarsi e sopravvivere, ora invece si corre soprattutto per svagarsi o per hobby. Nella preistoria, difatti, il movimento era compiuto principalmente per la ricerca del cibo attraverso la caccia, per la sopravvivenza praticando la lotta, per la realizzazione di rituali individuali e collettivi espressi con la danza.
Tra i vari popoli, tuttavia, erano presenti concezioni differenti riguardo allo sport e all'attività fisica. Per gli egiziani l'attività motoria era svolta sia come attività educativa per rinforzare il corpo per scopi bellici, sia come attività per svagarsi e per passare il tempo, come la danza. In Grecia lo sport era visto come l'educazione dello spirito e del corpo. I romani, invece, diversamente dai greci, interpretavano lo sport come una forma di spettacolo e divertimento.
Col passare del tempo, però, l'attività fisica non viene più riconosciuta solo
come conseguenza un aumento dell'obesità e dei disturbi legati allo stile di vita sedentario. È quindi fondamentale promuovere l'importanza dell'attività fisica per il benessere generale. L'esercizio regolare non solo aiuta a mantenere un peso sano, ma migliora anche la circolazione sanguigna, rafforza il sistema immunitario e riduce lo stress. Oggi esistono molte forme di attività fisica tra cui scegliere: dalla palestra al nuoto, dalla corsa al yoga. È importante trovare un'attività che si adatti alle proprie preferenze e capacità fisiche. Inoltre, è essenziale educare i giovani fin dalla tenera età sull'importanza di uno stile di vita attivo. Le scuole dovrebbero includere l'educazione fisica come materia obbligatoria e promuovere l'organizzazione di eventi sportivi e ricreativi. In conclusione, l'attività fisica è fondamentale per mantenere una buona salute fisica e mentale. Dobbiamo combattere lo stile di vita sedentario e promuovere l'importanza del movimento nella nostra società.Riportato anche problemi a livello psichico, quali depressione, malumore, soprattutto dovute alla staticità e sedentarietà. Sembra, però, che già nell'antica Grecia, Ippocrate prescrivesse l'attività fisica ai pazienti melanconici, ma solo con i primi studi scientifici, condotti negli anni '70, vennero mostrati sia gli esiti positivi dell'attività fisica sulla depressione come anche una maggiore incidenza di quest'ultima tra i soggetti sedentari. È stato anche osservato che gli effetti positivi sul tono dell'umore si manifestano immediatamente, cioè al termine di una sessione d'esercizio in soggetti a lungo sedentari, ma ovviamente la pratica continuativa (almeno alcuni mesi, con una frequenza ed intensità adeguate) permette di raggiungere il massimo effetto terapeutico. "Mens sana in corpore sano". La psicologia della salute contribuisce alla diffusione di stili di vita sani e salutari.
in quanto questi sono uno dei fattori che influenzano lo stato di salute in modo più significativo. Ciò è dedotto da vari studi che sottolineano quanto le abitudini salutarisiano fondamentali per prevenire e diminuire il tasso di mortalità eliminando icomportamenti nocivi, quali la scarsa attitudine alla pratica sportiva, la dedizione al fumo, il sovrappeso e il consumo degli alcolici. Questi, infatti, sono i fattori più rilevantiche causano le malattie croniche e cardiovascolari. Per evitare l'insorgenza di questi stili di vita dannosi si è incorsi ad una vera e propriaeducazione alla salute rivolta soprattutto a modificare le azioni volontarie e attuarecomportamenti di salute al fine di migliorare le proprie condizioni di vita. (health behaviours) Per "comportamenti di salute" si intendono tutte quelle azioni che devono essere attuate per ottimizzare il proprio stato di salute. Gli health behaviours sono collegati a parecchie variabili,
quali credenze cognitive, aspettative, motivazioni, valori e percezioni. Al tempo stesso queste variabili sono modulate a loro volta da influenze sociali (delle reti sociali personali e della società in generale).
Negli ultimi decenni la sensibilizzazione verso educazione alla salute è migliorata, cercando di promuovere sempre più stili di vita sani. Si sono riscontrati così alcuni risultati significativi, quale la diminuzione delle malattie infettive, curate e controllate anche grazie all'ausilio di nuovi e sempre più innovativi dispositivi medici.
Rispetto a decenni fa, infatti, si sta cercando di promuovere sempre più stili di vita sani e abitudini corrette, quali l'attività fisica e la pratica degli sport, fondamentale per star bene con se stessi e prevenire l'insorgenza di malattie più o meno gravi.
Nonostante la diffusione di progetti per sensibilizzare le persone verso l'inclinazione ad una vita più
salutare sia maggiore, ciò non significa che gli stili di vita siano migliorati a vista d'occhio, poiché per il raggiungimento di questo obiettivo la strada è ancora lunga ed in salita.
Lo sport, sia agonistico che non, al giorno d'oggi è molto diffuso rispetto a tempo fa, o meglio, è praticato in forme diverse rispetto all'antichità, tuttavia non tutti colgono i benefici, sia fisici che psicologici che comporta.
La sana alimentazione va di pari passo con l'attività fisica e insieme collaborano per il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico ideale per raggiungere i propri obiettivi, quali quelli di condurre una vita serena.
L'esercizio fisico inoltre permette di migliorare la memoria perché rilascia endorfine che producono uno stato di benessere, migliorando la funzionalità delle cellule del nostro cervello. Nel tempo, questo produce un abbassamento delle possibilità di contrarre
malattie neurodegenerative, legate all'avanzamento dell'età. Solo di recente l'attenzione sugli aspetti psicologici attinenti alla pratica sportiva ha permesso il fiorire di studi sperimentali sugli effetti terapeutici dello sport in varie forme di psicopatologia e, quindi, anche chiarire un po' quali siano i meccanismi neurochimici e neurobiologici in grado di motivare un tono d'umore migliore, una migliore autostima, un emotività equilibrata, buona qualità del sonno e delle risposte allo stress negli sportivi. È stato, infatti, dimostrato con dati evidence based (basati cioè su un'evidenza scientifica) che l'attività fisica può e deve essere considerata un comportamento di autoprotezione della salute. Sport come educatore dello spirito Si è riscontrato come l'attività fisica, se praticata con frequenza, incide in modo significativo sullo stato di salute e di benessere delle persone.Lo sport non solo permette di aggiungere anni alla vita, bensì incrementa la qualità della stessa nel corso degli anni. Sin dal 1992 l'International Society of Sport Psychology (ISSP) ha stabilito che l'attività fisica comporta dei miglioramenti psicologici a breve e lungo termine e produce benessere psicologico.
In particolare, come ha sottolineato l'ISSP (International Society of Sport Psychology), l'attività fisica ha un effetto positivo sull'autostima che può riverberarsi sull'ipertensione, l'osteoporosi, il diabete con esordio da adulti e su alcuni disturbi dell'umore. Fra le attività del tempo libero, quella fisica fornisce il migliore effetto antidepressivo (Singer, 1992).
Psicologia e sport, infatti, possono rappresentare un connubio perfetto per la crescita personale dell'individuo. Lo sport offre molte possibilità di formazione in quanto contiene esperienze profonde: crescere nel corpo.
stare dentro al gruppo/squadra, int