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L’approccio psicometrico alla personalità. Hans Eysenck (1975, 1997) – approccio psicometrico alla

personalità, individuando 3 tratti di personalità principali:

Nevorticismo: tono dell’umore e ansia = stabilità emotiva

 Estraversione: socievolezza, vivacità, attività ecc.

 Psicoticismo: impulsività, aggressività, ricerca di sensazioni e scarsa sensibilità sociale

Teoria di personalità “big five” (McCrae & Costa 1987). Appare avere rilevanza clinica ed è collegabile ai

disturbi di personalità descritti nell’ American Psychiatric Association’s Diagnostic and Statistical

Manual of Mental Disorders. Considerato come l’approssimazione migliore per la mappatura del

funzionamento di personalità normale.

Nevroticismo: propensione all’esperienza ed esprimere emozioni negative: ansia, ostilità rabbiosa,

 depressione, autoconsapevolezza, impulsività, vulnerabilità.

Estroversione: propensione ad essere estroversi e socievoli. Calorosità, socievolezza, assertività,

 attività, ricerca di eccitazione, emozioni.

Gradevolezza: propensione ad essere amichevole e compassionevole. Fiducia, franchezza,

 altruismo, condiscendenza, modestia, sensibilità.

Coscienziosità: propensione a essere diligenti e autodisciplinati. Competenza, ordine, rispettosità,

 impegno riuscita, autodisciplina, considerazione.

Apertura all’esperienza: propensione a essere curiosi e creativi. Fantasia, senso estetico,

 sentimenti, azioni, idee, valori.

Approccio Psichiatrico: Concettualizzazione di personalità in termini di “tipi”. Descrizione di

funzionamento anormale della personalità. Focalizzazione su meccanismi mentali inconsci. Approccio

Psicologico: Concettualizzazione della personalità in termini di “tratti”. Descrizione di pattern della

funzionalità di personalità normale. Misurazione quantitativa o misurabile dei tratti – vasta letteratura.

Di recente c’è stato un avvicinamento tra questi tue approcci; l’American Psychiatric Association (DSM-

5; 2013) ha indicato l’intenzione di andare verso ad una valutazione della psicopatologia più su una

base “dimensionale”.

Disturbi della personalità:

Gruppo A. Il gruppo A è caratterizzato da comportamenti considerati "strani" o "paranoici" e dalla

tendenza del soggetto all'isolamento e alla diffidenza. Disturbo schizotipico di personalità (da non

confondersi con la schizofrenia): comportamenti eccentrici, credenze bizzarre, esperienze sensoriali

insolite senza sconfinare nell'allucinazione vera e propria (tipica della schizofrenia). Disturbo paranoide

di personalità (da non confondersi con la schizofrenia paranoide o il disturbo delirante): il soggetto

mostra tendenza alla paranoia, manie di persecuzione. Disturbo schizoide di personalità (da non

confondersi con la sindrome di Asperger): isolamento volontario, nessun interesse alla socialità.

Gruppo B: Il gruppo B è caratterizzato da comportamenti "emotivi" o "drammatici", oltre che da scarsa

empatia e poco altruismo da parte del soggetto, il quale è egocentrico, narcisista e incentrato perciò

eccessivamente su di sé. Disturbo antisociale di personalità (da non confondere col sadismo, che può a

volte essere solo un tratto della personalità, senza generare disturbo sadico della personalità; chiamato

un tempo "sociopatia", è meno grave della psicopatia vera): mancanza di empatia, di rimorso e di

rispetto delle regole sociali. Disturbo borderline di personalità (da non confondersi con il disturbo

bipolare o la ciclotimia, il disturbo schizoaffettivo e l'organizzazione borderline): instabilità di pensiero e

atteggiamento, cambiamenti d'umore improvvisi, scoppi d'ira ingiustificati, impulsività, pensiero

incoerente. Disturbo narcisistico di personalità (da non confondersi, nel sottotipo overt, col disturbo

antisociale, e, nel sottotipo covert, col disturbo evitante di personalità o con la bassa empatia e

concentrazione su di sé della sindrome di Asperger): egocentrismo, scarsa empatia, autostima

eccessiva nel tipo overt e bassa nel covert, relazioni sociali superficiali e senza coinvolgimento,

intolleranza alle critiche, a volte paranoia. Disturbo istrionico di personalità: volontà di essere sempre al

centro dell'attenzione.

Gruppo C: Il gruppo C è caratterizzato da comportamenti "ansiosi" o "paurosi" e da una bassa

autostima del soggetto. Disturbo evitante di personalità (da non confondersi con la fobia sociale che è

una forma eccessiva di timidezza, con il narcisismo di tipo covert e la sindrome di Asperger): timore

degli altri fino alla paranoia, evitamento (e al contempo sofferenza per l'isolamento sociale), bassa

autostima ma alta consapevolezza di sé. Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (da non

confondersi con il disturbo ossessivo-compulsivo d'ansia): perfezionismo eccessivo. Disturbo

dipendente di personalità: forte insicurezza, necessità di essere indispensabili e di essere approvati,

delegando le responsabilità.

Valutazione clinica della personalità: Anche se c’è una vasta disponibilità di inventori di personalità,

spesso nella pratica clinica si utilizza una valutazione qualitativa basata sui seguenti: La storia ottenuta

dal paziente; informazione sull’umore abituale, le relazioni interpersonali, il lavoro, gli hobby e interessi,

la visione religiosa o filosofica, la presenza di comportamenti rischiosi e la fedina penale. Informazioni

«collaterali» da persone che hanno conosciuto il paziente per un lungo tempo. La valutazione

trasversale del paziente nel colloquio, che permette il professionista di utilizzare se stesso come

barometro dello stile di personalità del paziente. Il “controtransfert”, ovvero la reazione emotiva al

paziente, spesso ci da degli indizi sullo stile di personalità del paziente.

Danno cerebrale organico e personalità alterata. Disturbo organico della personalità - Danni cerebrali a

seguito di traumi alla testa, ictus, sclerosi multipla, consumo eccessivo di alcol, disturbi

neurodegenerativi e una varietà di altre cause possono portare a cambiamenti temporanei o

permanenti nel comportamento comportamento. Variazione in base al danno; non ostante ciò ci sono

alcune caratteristiche comuni; apatia, disinibizione, scarsa attenzione, umore irritabile, ridotta

tolleranza alla frustrazione e pianto e risate patologici.

Personalità e salute fisica. Storicamente, l'infarto, l'asma e l'ulcera peptica sono stati tutti considerati

disturbi psicosomatici, con importanti relazioni causali con certi tipi di personalità. La personalità di tipo

A è stata associata alla cardiopatia ischemica (IHD) alla fine degli anni '50: ostilità fluttuante, urgenza e

impazienza, e una spinta competitiva. Successivamente si è scoperto che l'ostilità, ma non gli altri

componenti della personalità di tipo A, era associata ad un aumentato rischio di IHD. Personalità di

"Tipo D" «distressed» è stato introdotto nella ricerca psicosomatica nel 1996 da Johan Denollet e dal

suo gruppo di lavoro e proposto come un importante stabile fattore psicosociale di rischio coronarico,

costituito da due tratti:

affettività negativa: tendenza ad esprimere forti emozioni negative in modo stabile nel tempo e in

 diverse situazioni;

inibizione sociale: tendenza ad inibire l’espressione delle emozioni negative nelle interazioni sociali.

Sebbene siano state rivendicate associazioni tra personalità di Tipo D e esiti di cardiopatia ischemica, il

lavoro più recente ha smentito queste scoperte come spurie.

Personalità e psicopatologia. Influenza sull'idoneità di un individuo per la psicoterapia e la sua probabile

adesione ai farmaci psicotropi. Un alto nevroticismo e una bassa estroversione sono associati ad un

aumento dell'ansia e della depressione. L'alto nevroticismo è anche un fattore di rischio per la

depressione dopo l'ictus. La bassa estroversione è stata associata al successivo sviluppo della psicosi

nei maschi.

Il Burnout negli Operatori Sanitari e la Gestione dello Stress. Caratteristiche del lavoro nel

campo sanitario: Operatori sanitari – helping professions; offrire protezione, cura, insegnamento e

sostegno a persone in condizioni di necessità, Focus sulla relazione – spiccata componente emotive,

Rete ampia – colleghi, superiori e parenti dell’assistito. Stili occupazionali e di personalità:

realistico: a queste persone piace manipolare strumenti e macchinari. Sono attirate da occupazioni

 come meccanico e operaio specializzato.

Investigativo: le persone investigative sono curiose, analitiche e precise. Preferiscono lavori in

 ambito scientifico o tecnologico.

Artistico: apprezza la creatività, la bellezza e l’anticonformismo. Dà il meglio di sé in ambito

 artistico, letterario e musicale.

Sociale: piace contribuire a soddisfare i bisogni fisici ed emotivi degli altri. Preferisce ambienti

 lavorativi legati all’istruzione o alle politiche sociali

Intraprendente: piace persuadere dli altri in modo da raggiungere i propri obiettivi economici o

 lavorativi. Preferisce lavorare ai vertici nei settori gestionali o di vendita.

Convenzionale: amano mettere ordine nelle informazioni. Sono attratti da lavori di contabilità e

 impiegatizi.

Differenze occupazionali tra medici ed infermieri: Medici – tendono ad adottare strategie focalizzate

sulla risoluzione dei problemi. Infermieri – preferiscono ricorrere all’espressione delle emozioni, al

supporto dei colleghi, all’apprendimento di nuove informazioni su se stessi e sul proprio lavoro.

(Infermieri SIA.)

Benessere lavorativo: Prospettiva negativa – fattori di stress e di burnout, Prospettiva positiva –

Promozione della salute e sulla valorizzazione delle risorse umane. Specialmente la soddisfazione

lavorativa il processo dinamico di realizzazione delle potenzialità individuali e di crescita personale

nell’ambito lavorativo.

Fattori che incidono sul benessere lavorativo: Fattori sociali: la relazione con il pz e per gli infermieri con

i colleghi e altri operatori sanitari. Diversità nella considerazione sociale per occupazioni di medico e di

infermiere. Fattori situazionali: reddito, carico di lavoro, sicurezza lavorativa, ore di lavoro, grado di

sicurezza, tipo di reparto. Fattori individuali: istruzione, creatività, convinzione di auto efficacia,

resilienza, ottimismo, se

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorab di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Dalmonte Rossana.