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GUERRA

Nei sistemi multipolari spesso ci sono guerre limitate

limitate negli effetti e nelle conseguenze politiche

 l’esito di una guerra (in termini di bilancia del potere) tra due grandi

 potenze non è tale da destabilizzare la struttura di potere complessiva, le

altre parti possono disinteressarsene, non sentono il dovere di intervenire

guerre limitate nell’orizzonte geografico e nel numero di partecipanti

L’amico di oggi può essere il nemico di domani e viceversa, si tengono aperti i

canali es. Bismark non distrugge l’Austria, non annette i territori abitati dai

 tedeschi perché un domani potrebbe essere un alleato su altri fronti

Nei sistemi bipolari una guerra tra le due superpotenze è una guerra illimitata,

mondiale, coinvolge entrambi i poli

l’esito influisce sugli assetti internazionali

 incentivo a combatterle con mezzi illimitati

 guerra per procura: per interposta persona, sfruttando conflitti minoritari,

 senza colpire direttamente l’altra potenza che diventano centrali per il

mantenimento degli equilibri (es. Guerra di Corea, Vietnam, Libia…) 12

Nelle egemonie: guerre a costo zero per l’egemone o comunque guerre

asimmetriche

gli altri non possono fare altro che prenderne atto cercando di far

 pendere l’asimmetria a proprio vantaggio

non si può sconfiggere sul campo di battaglia ma si può logorare,

 abbatterne il morale, colpire il fronte interno, con la speranza che

l’egemone si stanchi e si disimpegni

Paradosso strategico: una potenza enormemente più forte non sa imporsi sugli

altri più deboli.

Guerra ibrida: unione di elementi delle guerre classiche e della guerriglia.

LIVELLI DI INTERDIPENDENZA ECONOMICA

Sistemi multipolari: le grandi potenze tendono ad avere una dipendenza

economica dall’estero piuttosto elevata (economie grandi, articolate e

diversificate ma non così articolate da poter evitare di importare dall’estero

beni di cui hanno bisogno, non sono autarchiche)

devono garantirsi importazioni e approvvigionamenti di ciò che hanno

 bisogno

moltiplicazione delle occasioni di contrasto con gli altri attori dell’arena

 internazionale

Sistemi bipolari: due colossi con enormi possedimenti territoriali, abbastanza

indipendenti dal punto di vista economico (es. la crisi petrolifera in Medio

Oriente durante la Guerra Fredda non ha intaccato le economie americane e

sovietiche).

Sistemi unipolari: unica superpotenza globale con un’economia gigantesca,

diversificata e della sua relativa autosufficienza economica

è meno vulnerabile di quanto non siano gli altri attori dell’arena

 internazionale

scarso incentivo per l’egemone a compiere atti di egemonia di mercato

 la asimmetria dell’interdipendenza economica fornisce all’egemone

 un’arma politica

ALLEANZE

Al variare della polarità le alleanze cambiano per:

numero

 sistema multipolare: tante alleanze quante sono le possibili

combinazioni di potenze

sistema bipolare: tendenza alla formazione di due vasti sistemi di

alleanze che gravitano attorno alle due superpotenze, schema dei blocchi

13

sistema unipolare: tendenza al band-wagoning da parte degli attori

minori, vasta rete di alleanze globali attorno al più forte, instaurazione di

partnership privilegiate con l’egemone

fluidità

 sistemi multipolari: gli schieramenti sono fluidi, variabili, dilemma delle

alleanze: alto rischio di abbandono e di intrappolamento

sistemi bipolari: per le superpotenze il nemico è chiaro e per le

potenze minori la scelta è obbligata tra i due blocchi, il dilemma delle

alleanze si attenua, il rischio di abbandono e di intrappolamento sono

minimi, gli screzi interni all’alleanza non ne intaccano la struttura

sistemi unipolari: la superpotenza può scegliere i partner, quanto e

quando impegnarsi con questi, estrema fluidità per la superpotenza

sapendo che potrebbe farcela da sola, non sono indispensabili, per gli

alleati minori, alto rischio di abbandono e di intrappolamento (es. dopo

l’11/9 gli europei si prodigano nell’alleanza con il rischio di rimanerne

intrappolati per la paura di essere abbandonati)

organizzazione interna

 sistemi multipolari: solo promesse, strategie separate e scarsa

condivisione tra gli alleati

sistemi bipolari: il più forte protegge i più deboli, che promettono di

obbedire

sistemi unipolari c’è un’ineguaglianza tra i membri dell’alleanza, la

superpotenza decide e gli attori minori si accodano e seguono, l’alleanza

risulta piuttosto semplice, non è eccessivamente elaborata, in base alla

situazione si può ricorrere a coalizioni ad hoc

SPAZIO E GEOGRAFIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE

Geopolitica: branca della teoria politica delle relazioni internazionali che si

dedica allo studio della dimensione spaziale e geografica della realtà politica

internazionale, relazioni tra lo spazio geografico e la politica internazionale.

si occupa dei vincoli e dei contenuti spaziali e geografici

 organizzare lo spazio geografico in modo da renderlo funzionale ai propri

 interessi

tutti i concetti fondamentali devono essere calati nella dimensione

 geografica

Geopolitica è una parola che fino a pochi anni fa non si usava, aveva connotati

negativi di derivazione nazista e hitleriana.

Segna il ciclo vitale delle comunità politiche, gli spazi sono necessari

(Lebensraum) e gli stati devono conquistarselo: lotta nello spazio e per lo

spazio tra i soggetti in ascesa o in declino della politica internazionale.

Il padre è Haushofer, un generale, fondò a Monaco di Baviera un istituto di

Geopolitik, l’influenza di Haushofer sul nazismo fu esagerata di cui non

condivise mai gli assunti razzistici.

La politica si svolge nello spazio geografico e quindi questo la condiziona. 14

i fattori geografici sono tra le forze e i vincoli più potenti che sempre

 hanno un impatto, influenzano e condizionano (allo stato della tecnologia

esistenti) le relazioni tra le potenze

Il fatto che uno stato occupi una posizione geografica e non un’altra ha un

impatto, la topografia dei confini e l’accesso al mare concorrono a determinare

il livello di sicurezza e di potenza

gli stati spostano i confini se sono insoddisfatti della sicurezza che i suoi

 confini danno

la politica internazionale si svolge in una arena internazionale dotata di

 una sua geostruttura, che si articola nello spazio

La figura più rappresentativa della relazione tra la visione realista e la

geopolitica è un grande studioso olandese N. J. Spykman

formulazione del realismo politico, politica come pluriverso

 idea della politica come sfera competitiva

 studia collocazione, posizione, topografia, condizioni climatiche degli

 stati, ne chiarisce l’importanza e si preoccupa di come gli attori

reagiscono a questi fattori

Spazio geografia geografia = caratteristiche fisiche e biofisiche della

 

superficie terrestre (idrografia, orografia, distribuzione delle terre emerse e

mari, il tipo di suolo, il clima…), spazio =

Impossibile parlare di sicurezza senza considerare la dimensione spaziale

Grandezza del territorio: la grandezza relativa del territorio fornisce una

prima indicazione della forza relativa di uno stato, è forza potenziale

un grande territorio equivale a risorse naturali (territorio coltivabile),

 pluralità di fasce climatiche, topografia differenziata (insieme di spazio e

territorio) fondamento di un’economia diversificata e differenziata

è un asset importante sul piano strategico militare, in caso di invasione:

 difesa in profondità del paese, cedere spazio per guadagnare tempo,

dispersione delle forze nemiche, allungamento delle linee di

comunicazioni nemiche, dispersione nello spazio dei bersagli militari…

chi combatte lontano da casa tende ad essere meno motivato, non

 conosce il territorio…

Non è sufficiente che il territorio sia vasto, occorre che le potenzialità del

territorio vengano sfruttate ma è necessario che ci sia, è sempre stato così, sia

ai tempi di Skyman sia al giorno d’oggi.

Collocazione mondiale: posizione di uno stato rispetto all’equatore, alle

masse continentali, agli oceani… posizione a livello di latitudine e longitudine

(posizione assoluta) 15

fattore che tende a condizionare un paese dal momento che determina la

 zona climatica, la struttura economica, la produttività, il potenziale

demografico

nella storia dell’umanità la grande politica si è sviluppata tra il 25° e il

 60° parallelo

in questa fascia prevalgono le terre emerse rispetto all’emisfero australe,

 prevale il clima temperato

L’accesso al mare è un fattore permissivo dello sviluppo economico e può

essere un fattore di potenza, nella storia il mare è stato la lunga arteria degli

scambi commerciali e lo è ancora oggi, è più economico e conveniente degli

scambi via terra o via aerea

stati land-locked: no accessi al mare

 stati costieri o anfibi: necessità di dividere le forze tra forze marine e

 forze terrestri

stati insulari: solo frontiere marittime, la sicurezza passa dal possesso di

 una potente marina militare

distinzione tra gli stati con accesso diretto agli oceani e gli stati con

 accesso a mari chiusi/stretti (es. Mediterraneo)

Collocazione relativa: posizione che uno stato occupa relativamente agli altri

attori del sistema internazionale

stati confinanti, orizzonte regionale…

 è accerchiato sul piano geopolitico? Confina con grandi potenze?

 topografia delle aree di confine, aumenta o riduce a pericolosità dei

 vicini?

La Germania di inizio Novecento era circondata da 3 grandi potenze, la

preoccupazione principale era la guerra su più fronti, l’assenza di barriere

fisiche aumentava l’insicurezza tedesca.

Gli Stati Uniti sono nella posizione opposta, non hanno potenze vicino, sono

difficili da raggiungere e questo gli ha permesso di portare avanti per secoli

politiche isolazionistiche.

Estero vicino = aree poste al di là dei confini con cui si è in contatto diretto,

stati che hanno una rilevanza non indifferente, il potere di chi è vicino risulta

più minaccioso di chi è lontano (nonostante magari inferiore)

balance of treath (Walt): chi è più minaccioso non è necessariamente il

 più potente ma chi è più vicino

es. Russia con Stati Uniti, Cina

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
26 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale.marche00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Stefanachi Corrado.