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Perché la pubblicità secondo rawls è sia una garanzia rispetto alla sfiducia o al timore che gli
altri traggano più vantaggio della cooperazione sociale.
l'esistenza di principi giusti è una credenza condivisa.
Rawls fa riferimento al problema del free riding. Free riding letteralmente significa farsi una
corsa gratis, ovvero chi prende l'autobus senza biglietto, deriva dalla teoria economica del
primo Novecento che si pone il problema di calcolare vantaggi e svantaggi della produzione di
beni pubblici.
il sistema è funzionale nlla misura in cui ciascuno paga il suo. Vi un bene pubblico, cioè un
qualcosa di cui tutti beneficiano, nella misura in cui ciascuno faccia la propria parte. Il bene
viene prodotto se ciascuno paga o fa una cosa.
il freeriding è sempre la sfida di chi vuole beneficiare il bene pubblico, cioè I trasporti, le strade
pulite, ma non vuole contribuire.
la società è ben ordinata quando c'è pubblicità dei principi di giustizia, cioè quando tutti sanno
che ci sono certi principi e sanno che sono un elemento condiviso, perché la pubblicità è una
condizione di obbligo reciproco, cioè tutti si possono sentire obbligati nella misura in cui sanno
che è un'obbligazione condivisa.
la pubblicità non è solo una garanzia per il rispetto dei principi di giustizia, che ci tutela riguardo
al free riding, ma è anche un qualcosa che è richiesto dalla giustificazione stessa dei principi di
giustizia.
Perché? Perché per essere giustificati I principi di giustizia, cioè per essere razionalmente
fondati, devono essere accettabili da tutti, quindi devono essere comprensibili e accettabili da
tutti quanti. è un principio di giustificazione, cioè ciò che rende un insieme di principi giustificato
nel senso di razionalmente fondato ed è anche un principio di legittimità delle istituzioni.
Pag 28,7> Un sistema sociale deve essere giusto e nell'essere giusto deve esserci accordo
sulla giustizia ma non è l’unico prerequisito per una comunità umana accettabile
un buon sistema sociale deve essere prioritariamente giusto, E nella virtù della giustizia deve
esserci il principio della accettabilità per tutti e della pubblicità dei principi di giustizia.
Ma oltre a questo, un sistema sociale ben ordinato non deve essere sotto solo questo. Deve
essere anche coordinato, efficiente e stabile. queste sono le altre grandi virtù di un sistema
sociale.
un sistema sociale funzionante non deve essere solo giusto, ma anche deve essere coordinato,
cioè quelli che Rawls chiama piani di vita, cioè le libertà di ciascuno, ciò che una persona vuole
fare nella propria vita, deve essere compatibile con quello che vogliono fare gli altri.
per vivere un tipo di vita giusta e coordinata abbiamo bisogno di risorse quindi il sistema sociale
deve essere sostenibile da un punto di vista delle risorse, per esempio le tasse per garantire I
servizi pubblici, la polizia, il sistema giudiziario, devono essere compatibili con tutte le cose che
le persone vogliono fare nelle loro vite. Non deve essere un sistema inefficiente.
un sistema sociale ben ordinato deve essere stabile, per cui le persone dovrebbero portarlo
avanti perché lo vogliono fare, perché sanno che gli conviene, perché pensano che sia giusto,
cioè non deve essere un sistema che viene rispettato solo perché per esempio c'è una forza
repressiva che lo mette in pratica.
un buon sistema è quello che è giusto in primis e in maniera prioritaria, coordinato, efficiente e
stabile. Quindi lo scopo generale di una teoria della giustizia è trovare quei principi di giustizia
che siano giusti, che permettano il coordinamento sociale, che siano efficienti e stabili, ma
soprattutto che siano giusti e compatibili con gli altri valori fondamentali che una buona società,
una società ben ordinata, deve realizzare.
natura pluralistica del pensiero rawlsiano cioè il trovare un sistema per tenere insieme diversi
valori secondo un certo ordine, dando priorità a ognuno, ma una priorità non assoluta, una
priorità che però deve essere compatibile rispetto ad altre esigenze legittime.
La giustizia è la prima virtù di un sistema sociale, anche se non deve essere l'unico,è prioritaria.
La società è una forma associativa volontaria per il proprio interesse. La cooperazione favorisce
prima il singolo e poi la comunità.
La giustizia non è l’unico scopo che la società si deve prefiggere: è pluralista, ci sono tanti valori
che vanno messi in ordine, c’è sempre un tentativo di bilanciamento.
Vanno bilanciati i diritti e gli interessi fondamentali, perchè talvolta sono in conflitto.
Il principio di giustizia è talmente vasto che varia a seconda delle situazioni: a volte il merito, a
volte l’equità, a voltee la proporzionalità… rawls sta parlando di un sottoinsieme della giustizia;
gli interessa la giustizia nella struttura di basedella società, ovvero il modo in cui le istituzioni
sociali distribuiscono diritti e doveri.
La struttura sociale di base è quella che influenza maggiormente le aspettative di vita.
La giustizia ha sicuramente una componente di ugiuaglianza ma è un valore complesso e non è
unico. Non è uguaglianza pura.
Se pensiamo che la giustizia sia in senso stretto e prioritario uguaglianza, bisogna essere pronti
a scegliere sempre l’alternativa più ugualitaria.
Se la giustizia è imporre lo stesso trattamento a tutti anche se è un trattamento peggiore? Non
è uguaglianza distributiva in ogni aspetto. Giustizia vuol dire uguaglianza a meno che una
distribuzione disuguale non vada a vantaggio di tutti quanti.
Cerca di comprendere i principi di giustizia in una società in cui ognuno fa il suo, ognuno
osserva i principi di giustizia. Si occupa di dirci cosa fare in una società giusta, non quando ci
sono situazioni di ingiustizia. Non sta costruendo un’utopia, bensì prima di sapere come
affrontare l’ingiustizia bisogna sapere come trattare la giustizia.
Teoria dell’osservanza parziale, cosa dobbiamo fare davanti all’ingiustizia? Bisogna partire dalla
teoria ideale, che è l’unica che fornisce le basi: solo se abbiamo l’idea chiara di come
andrebbero le cose se non ci fossero ingiustizie significative possiamo poi affrontarle. Deve
esserci un modello.
Non dice come dovremmo vivere, vuole rendere compatibile il vivere ognuno come vuole con la
società.
Si richiama alla teoria del contratto sociale volendolo portare ad un livello di astrazione
maggiore. Riprende e riabilita la tradizione del contratto sociale. È una buona idea di
giustificazione perchè ci permette di capire che cosa le persone dovrebbero razionalmente
scegliere, decidere. È una procedura decisionale che ha criteri di razionalità.
Tutti abbiamo concezioni diverse sul bene e su come vivere la vita, tutti la pensiamo
diversamente, ma abbiamo bisogno di una concezione di giustizia comune per vivere insieme.
È giustificabile in quanto accettabile razionalmente da tutte le parti.
Bisogna immaginare la posizione originaria immaginaria dietro un velo di ignoranza, che è la
sua concezione di stato di natura. Mettersi dietro un velo d’ignoranza significa mettersi al di là
delle nostre attitudini, credo religioso, orintamenti, senza genere, senza posizione sociale…
immaginarsi come puramente persone.
Se non sapessimo come trarre vantaggio dalla struttura della società, che tipo di vita
vorremmo? Come struttureremmo la società?
Non si occupa dei casi singoli delle vite della persona, della giustizia di ogni vita, bisogna
guardare alla struttura, allo schema generale.
Non era più facile empatizzare con le posizioni di tutti piuttosto che straniarsi dalla propria?
Immaginarsi di essere nei panni degli altri era il metodo utilitarista, Rawlss dice che è irrealistico
perchè è impossibile empatizzare con tutti.
Bisogna astrare ipoteticamente e temporaneamente da tutti gli aspetti che ci provocano
interessi.
3. L’idea principale della teoria della giustizia
Pag 32,1> ӏ mio scopo presentare una concezione della giustizia che generalizza e porta a un
più alto livello di astrazione la nota teoria del contratto sociale”
4. Posizione originaria e giustificazione
Porre Il contratto sociale nella sua versione, ovvero la posizione originaria significa parlare di
giustificazione, non di stato di natura o di uscita dallo stato di natura
come giustificare dei principi di giustizia che vanno bene a tutti quelli che ne sono sottoposti?
non si può rispondere alla domanda della giustificazione cercando di trovare una verità assoluta
l'unico modo dice Rawls, che abbiamo per far sì che I principi di giustizia siano giustificati è che
siano accettabili da tutti quanti, non devono per forza essere veri ma è importante che siano
accettabili.
Pag 38,1> condizioni: ipotizziamo di non sapere che persone siamo e che vita vivremo. Perchè
immaginare questo? Perché se noi scegliessimo dei principi di giustizia sapendo chi siamo è
inevitabile che tenderemo a favorire il nostro interesse
l'unico modo per ottenere un qualcosa che sia accettabile da tutti è che le condizioni riflettano
una sorta di imparzialità cioè dobbiamo trovare dei principi di giustizia che siano accettabili da
tutti quanti quindi il modo in cui troviamo questi principi di giustizia deve riflettere l'imparzialità.
Pag 39,2> dobbiamo trovare una procedura di giustizia che non avvantaggi o svantaggi
nessuno, con la consapevolezza che sono principi generali che otrebbero sempre non andar
bene per qualcuno, sono principi di giustizia che valgono per la struttura di base della società
Dato che tutti abbaimo una concezione diversa del bene ciò che ci lega sono i principi di
giustizia che abbiamo ragione di accettare senza pensare che siano la verità ultima delle cose
4> dobbiamo trovare una condizione di scelta che ci permette di trovare I principi accettabili da
tutti. Bisogna partire da una condizione di uguaglianza perchè altrimenti nessuno accetterebbe
principi scelti in una condizione di disuguaglianza, di svantaggio
questo riflette un'assunto di uguaglianza morale. Rawls assume che ci sia un uguaglianza
fondamentale degli individui dal punto di vista dei due poteri morali fondamentali
Cosa sono I due poteri morali fondamentali? La capacità di formare e perseguire la concezione
del bene e il senso di giustizia.
Assumere che tutte le persone siano uguali perché? Perch&ea