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CAPITOLO CINQUE
Variazione del salario (e etto reddito e di sostituzione): a un aumento di W corrisponde un
e etto di sostituzione un e etto di reddito. L’e etto di sostituzione è negativo, un aumento del
costo del tempo libero fa sì che l’individuo scelga di consumare di più. L’e etto di reddito
dovrebbe portare a un amento nella fruizione di tempo libero, se l’obiettivo fosse quello di
mantenere il consumo inalterato, ma ciò avviene solo nell’ipotesi in cui il tempo libero sia un bene
normale. L’e etto di reddito è qui positivo, il segno dell’e etto complessivo è ambiguo, dipende
dal segno dell’o erta di lavoro L(salario reale)=T-l(salario reale). Per bassi livelli del salario reale
l’e etto di sostituzione prevale sull’e etto del reddito e quindi l’e etto complessivo ha segno
negativo, per alti livelli di W l’e etto d reddito prevale sull’e etto di sostituzione.
ff ff
ff ff fi ff ff
ff ff ff ff ff ff ff ff ff ff ff ff ff
ff ff ff ff ff ff ff ff fi fi ff ff ff ff fi
Variabili di usso e di stock: le variabili di usso sono variabili che si riferiscono a un intervallo di
tempo, come il reddito e il consumo, le variabili di stock sono variabili che sono misurabili con
riferimento a un preciso istante, come la situazione patrimoniale di un’impresa.
Tasso di preferenza intertemporale: esprime in termini percentuali il vantaggio in termini di utilità
nell’anticipazione di un’unità di consumo al periodo corrente rispetto al futuro.
Tasso di interesse: remunerazione che spetta di diritto al creditore che nel primo periodo ha
ceduto parte delle proprie risorse, rinunciando a disporne.
CAPITOLO SEI
Processo produttivo: un processo produttivo è un insieme di azioni attraverso cui un certo livello
di fattori produttivi (input), come lavoro macchinari, strumenti, si traduce nella produzione di una
quantità di prodotto (output).
Processo produttivo e ciente: un processo produttivo è e ciente se dato un certo impiego di
input non è possibile ottenere una quantità maggiore di output, e se quel livello di output ottenuto
non è realizzabile con un impiego minore di input.
Funzione di produzione: è una funzione che associa al livello di impiego degli n>=1 input
impiegati il massimo livello di output realizzabile rispettando il vincolo tecnologico, ovvero lo stato
delle conoscenze tecnologiche dell’impresa.
Isoquanto: è il luogo geometrico della combinazione dei fattori produttivi (input) capace di
generare un medesimo livello di produzione
TMST: Il tasso marginale di sostituzione tecnica valutato in un punto di coordinate (L,K) è
l’opposto è la pendenza dell’isoquanto che passa per quel punto. Indica l’ammontare del fattore K
con cui è possibile compensare una variazione in nitesima nel livello di impiego del fattore L, al
ne di mantenere costante il livello di produzione.
Rendimenti di scala: analizzano come varia l’output in seguito ad una variazione proporzionale
dei fattori produttivi, generata dal lambda. Se i rendimenti di scala sono costanti, la variazione
della produzione è esattamente proporzionale, ad esempio raddoppiando gli imputo raddoppia
l’output. Se sono crescenti, la produzione aumenta in modo più che proporzionale, l’output varia
in misura proporzionalmente maggiore di lambda. Se i rendimenti di scala sono decrescenti, la
produzione aumenta in maniera meno che proporzionale, l’incremento dell’output avviene in
proporzione inferiore a lambda.
Prodotto medio: il prodotto medio di un fattore (lavoro) è il rapporto tra la quantità prodotta e il
livello di impiego di quel fattore.
Funzione dei requisiti del lavoro: ci mostra l’ammontare di lavoro necessario per produrre un
livello di q, dato il livello di impiego del fattore sso K.
Prezzo relativo: il prezzo relativo è il rapporto tra il prezzo nominale di un bene e quello dell’altro,
rappresenta il rapporto di scambio tra i due beni proposto dal mercato.
Assiomi sulle preferenze:
L’ordinamento di preferenza che svolge il consumatore cose di alcune proprietà:
⁃ completezza: per qualsiasi coppia di panieri a e B il consumatore in grado di stabilire se a
è preferito a b (aPb) o se sono indi erenti (aIb)
⁃ transitività: dato una qualsiasi terna di panieri a, b e c, se aPb è bPc allora aPc
⁃ continuità: dato un qualsiasi paniere a tra l’insieme dei panieri adesso preferiti e quello dei
panieri adesso disperderti esise un con ne, costituito da panieri tra loro indi erenti
fi fl ffi ff fi fl fi fi ffi ff
⁃ non sazietà: dato una qualsiasi coppia di panieri a e b, se ad esempio xa>xb e ya>=yb
allora aPb, cioè se un paniere comprende più di almeno uno dei due beni e non di meno
dell’altro bene, allora sicuramente preferito.
⁃ convessità: dati due panieri a e b tra loro indi erenti, se esiste un qualche paniere che sia
una combinazione tra i due, una loro media ponderata, allora sicuramente è ad essi
preferito.
Tasso marginale di sostituzione: è l’opposto della pendenza della curva di indi erenza -dY/dX
che passa per un punto di coordinate (x,y). Esso indica la quantità del bene y con cui è possibile
compensare una variazione di x, al ne di mantenere invariato il grado di soddisfazione del
consumatore.
Proprietà dell’’adding-up: la somma delle elasticità delle domande marshalliane rispetto al
reddito, ciascuna moltiplicata per le rispettive quote di ciascun bene sul totale della spesa è
uguale a 1.
normale:
Bene un bene si dice normale se, a prezzi dati, all’aumentare del reddito la quantità che
viene domandata aumenta.
inferiore:
Bene un bene si dice inferiore se, a prezzi dati, all’aumentare del reddito la quantità che
ne viene domandata diminuisce.
complementi lordi:
Beni due beni sono detti i complementi lordi se la variazione del prezzo di
uno di essi induce una variazione in senso opposto della domanda dell’altro.
sostituiti:
Beni due beni sono detti sostituti lordi se la variazione del prezzo di uno di essi induce
una variazione nello stesso senso della domanda dell’altro.
indipendenti:
Beni un bene Y è indipendente dal prezzo del bene X se la variazione del prezzo del
bene X non in uenza la domanda di Y.
Curva reddito consumo: se considerassimo un aumento del reddito e volessimo congiungere
tutti i punti che corrispondono alle relative soluzioni ottime, otterremo una curva nel piano
denominata curva reddito consumo, un luogo geometrico in cui il TMS è pari a Px/Py.
Curva di Engel: la curva di Engel relativa a un bene è il la relazione tra il livello del reddito e la
quantità domandata di quel bene, dato un prezzo relativo. Se il bene è normale la curva è
positivamente inclinata, se è inferiore è negativamente inclinata.
Curve individuali di domanda: la curva individuale di domanda di un bene è la relazione tra il
prezzo di quel bene e la quantità che di esso viene domandata da un consumatore, per reddito
costante.
Perfetta sostituibilità: il consumatore è sempre disposto a sostituire una unità di un bene X con
a/b unità dell’altro bene Y. In questo caso il TMS=a/b è costante, signi ca che la pendenza della
curva di indi erenza è costante e quindi la mappa delle curve di indi erenza è costituita da rette
parallele.
Perfetta complementarità: esiste perfetta complementarità quando il consumatore non può
sostituire un bene con un altro, poiché i beni sono consumati congiuntamente in proporzioni sse.
Il TMS è indeterminato, perciò nella forma strutturale inseriamo il rapporto di complementarità
y=b/a x e il vincolo di bilancio. Le curve di indi erenza sono ad L.
E etto di sostituzione: L’e etto di sostituzione della variazione del prezzo di un bene è la
variazione della quantità domandata di quel bene, che viene sostituito, qualora il potere
d’acquisto il consumatore sia mantenuto costante.
E etto di reddito: L’e etto di reddito della variazione del prezzo di un bene e la variazione della
quantità domandata di quel bene causata dalla variazione del potere d’acquisto,
indipendentemente dalla variazione dei prezzi relativi. NB: se il bene è normale, una variazione del
ff
ff ff fl ff ff fi ff ff ff fi ff fi
reddito genera un e etto di reddito negativo (la variazione della quantità domandata per e etto di
reddito ha segno opposto alla variazione del prezzo); se il bene è inferiore, una variazione del
prezzo genera un e etto di reddito positivo (medesimo segno)
beni di Gi en:
I se un bene è inferiore, e se l’e etto reddito prevale sull’e etto di sostituzione,
allora la domanda di quel bene varia nella stessa direzione delle variazione del suo prezzo. In
questo caso il bene è detto bene di Gi en.
Tasso di preferenza intertemporale: esprime in termini percentuali il vantaggio in termini di utilità
nell’anticipazione di un’unità di consumo al periodo corrente rispetto al futuro.
Rendimenti di scala: analizzano come varia l’output in seguito ad una variazione proporzionale
dei fattori produttivi, generata dal lambda. Se i rendimenti di scala sono costanti, la variazione
della produzione è esattamente proporzionale, ad esempio raddoppiando gli imputo raddoppia
l’output. Se sono crescenti, la produzione aumenta in modo più che proporzionale, l’output varia
in misura proporzionalmente maggiore di lambda. Se i rendimenti di scala sono decrescenti, la
produzione aumenta in maniera meno che proporzionale, l’incremento dell’output avviene in
proporzione inferiore a lambda.
Isoquanto: è il luogo geometrico della combinazione dei fattori produttivi (input) capace di
generare un medesimo livello di produzione.
Convessità: dati due panieri a e b tra loro indi erenti, se esiste un qualche paniere che sia una
combinazione tra i due, una loro media ponderata, allora sicuramente è ad essi preferito.
II Esonero
Isocosto: è il luogo geometrico delle combinazioni dei fattori produttivi (L e K) che comportano il
medesimo costo (CT) per l’impresa (isoquanto invece è la medesima quantità prodotta q). Se i
prezzi dei fattori sono dati, l’isocosto è una retta, di pendenza w/r.
- Costo medio: la funzione di costo medio CMe è una funzione che associa a ciascun livello
della quantità prodotta il costo che mediamente l'impresa sopporta per produrre un'unità di
prodotto, (è il costo sostenuto per produrre un'unità di prodotto, output).
- Costo marginale: la funzione di costo marginale C