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FUNZIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI

= classificare gli oggetti del proprio ambiente in funzione dell’azione

Conoscitiva = gli atteggiamenti ci consentono di differenziare gli oggetti positivi (premio) da quelli negativi (danno o

Strumentale

punizione)

Se a lezione mi mostro interessato, potrei avere dei benefici (il docente potrebbe valutarmi positivamente all’esame; si

tratta dunque di un interesse strumentale)

= dare possibilità di esprimere e far conoscere i propri gusti

Espressiva = atteggiamenti come strumenti per stabilire, mantenere e rafforzare le relazioni sociali (es.

Adattamento Sociale

avendo atteggiamenti simili a quelli dei propri amici)

= gli atteggiamenti possono avere una funzione di difesa del proprio concetto di Sé

Egodifensiva

A tal proposito, il progetto di ricerca sulla portato avanti da e colleghi ha proposto

personalità autoritaria Adorno

l’idea che le persone possano proiettare inconsapevolmente i propri sentimenti di inferiorità su specifici gruppi razziali,

etnici o religiosi di minoranza. In tal modo, queste persone possono rinforzare la propria autostima sentendosi

superiori ai membri di questi gruppi.

AUTOSTIMA AUTOEFFICACIA

= Atteggiamento verso se stessi, cioè la tendenza psicologica che si esprime in risposte valutative verso il

Autostima

Sé. = percezione di essere capaci di eseguire le azioni necessarie ad un determinato compito e di gestirne

Autoefficacia

le conseguenze

Sebbene tali concetti sono diversi, sono in parte collegati solo nella misura in cui riscontrare un autoefficia bassa in

determinati domini, potrebbe non essere un buon incipit per la mia autostima

ORIGINI DEGLI ATTEGGIAMENTI

Affinché si possa avere un atteggiamento nei confronti di un determinato oggetto è necessario entrare in contatto con

esso ed esprimere una nei

direttamente o indirettamente valutazione cognitiva e/o affettiva e/o comportamentale

suoi confronti.

Tale valutazione può essere implicita o esplicita, nascosta o manifesta, automatica o intenzionale.

Tali componenti possono scontrarsi tra di loro mi piace stare all’aria aperta, ma non mi piace fare sport

——>

individuale; per cui potrebbe essere difficile capire quale delle due componenti prevale sull’altra : conflitto in termini di

atteggiamento

ATTEGGIAMENTO A BASE CONGITIVA ——> stereotipo

Si incontra nella misura in cui il nostro :

giudizio si fonda su credenze

- In alcuni casi i nostri atteggiamenti poggiano soprattutto su dati di fatto (ad esempio le qualità tecniche di una

macchina).

- Lo scopo di questo tipo di atteggiamento è in modo da capire se

classificare vantaggi e svantaggi di un oggetto

tale oggetto è degno della nostra attenzione.

ATTEGGIAMENTO A BASE EMOTIVA ——> pregiudizio

Un più che su una valutazione oggettiva dei pro e contro di

atteggiamento fondato sulle emozioni e sui sentimenti

un oggetto Diverse sono le fonti che originano gli atteggiamenti a base emotiva:

- Possono derivare dai valori delle persone, ovvero dalle loro credenze religiose o morali

- Possono essere il risultato di una reazione sensoriale, come ad esempio la predilezione per la cioccolata

- Possono risultare da una reazione estetica, quale l’emozione suscita dall’ammirare un dipinto o la carrozzeria di una

macchina.

Se si riscontra un conflitto tra componenti, generalmente quella emotiva ha più impatto e prevale sull’altra.

ATTEGGIAMENTO A BASE COMPORTAMENTALE ——> discriminazione

Secondo la (Bem), in determinate circostanze le persone non sanno quali sono le loro

teoria dell'autopercezione

emozioni finché non vedono come si comportano.

Ciò accade solo se:

- L'atteggiamento iniziale è debole/ambiguo (se è chiaro, non c’è bisogno di osservare il comportamento per inferire

cosa penso/come mi sente rispetto a qualcosa)

- Le persone inferiscono gli atteggiamenti dai comportamenti solo quando mancano altre spiegazioni plausibili del

comportamento stesso.

ESPOSIZIONE ALLO STIMOLO

Sono stati svolti diversi studi per capire quali sono le condizioni in cui una ripetuta esposizione ad uno stimolo

(atteggiamento + positivo)

produce un maggiore gradimento dello stimolo

È stato osservato un effetto più marcato in caso di:

1. Stimoli complessi piuttosto che semplici

2. Esposizioni più brevi piuttosto che lunghe

3. Un lungo intervallo tra esposizione allo stimolo e misurazione dell’atteggiamento

4. Stimoli presentati in sequenze eterogenee

Condizionamento classico e operante contribuiscono alla formazione degli atteggiamenti

——->

Es C.C: Mi creo un atteggiamento negativo di un sapore, (ici) in quanto lo associo ad una situazione negativa

ATTEGGIAMENTI IMPLICITI ED ESPLICITI

Gli atteggiamenti possono esistere a esplicito ed implicito.

due livelli:

• Gli possiamo riportarli con facilità e li sosteniamo coscientemente; ciò che pensiamo

atteggiamenti espliciti

quando qualcuno ci chiede un opinione precisa su un argomento. Sono radicati soprattutto nelle esperienze più

recenti.

• Gli riguardano invece le valutazioni involontarie, non controllabili ed a volte inconsce

atteggiamenti impliciti

dell’oggetto dell’atteggiamento. Essi, al contrario di quelli espliciti, sono radicati soprattutto nelle esperienze

infantili

Molto spesso vengono studiati nel dominio dei pregiudizi : spesso si formulano pregiudizi espliciti “non sono razzista”,

ma poi quando mi trovo accanto a una persona di un’altra etnia, ci si sente a disagio (atteggiamento implicito)

Ricerca atteggiamenti impliciti

Per quanto riguarda l’origine degli atteggiamenti (esperienze recenti/infantili) in un recente lavoro venivano misurati gli

atteggiamenti impliciti ed espliciti di alcuni studenti universitari verso le persone obese. Veniva anche chiesto di

riportare il loro peso attuale e il peso avuto durante la crescita.

- I risultati hanno mostrato che gli dei soggetti verso gli obesi venivano predetti dal loro peso

atteggiamenti impliciti

infantile, e non da quello attuale, mentre gli venivano predetti dal loro peso attuale e non da

atteggiamenti espliciti

quello che avevano durante l'infanzia.

- Inoltre i partecipanti con madri obese avevano atteggiamenti impliciti positivi verso gli obesi pur avevano degli

atteggiamenti espliciti negativi.

COME SI MISURANO GLI ATTEGGIAMENTI?

Atteggiamenti espliciti

Gli atteggiamenti espliciti sono quasi sempre valutati con : la misura dell'atteggiamento, di

questionari “self-report”

solito, dipende da ciò che le persone riferiscono riguardo ai loro sentimenti, alle loro convinzioni e ai loro

comportamenti verso l'oggetto in questione.

I questionari non sono preparati a caso, bensì si basano su diverse tecniche al fine di garantire che essi misurino

correttamente l'atteggiamento in questione.

Una di queste è la tecnica dello :

scaling di Likert

Nel compilare il questionari, i partecipanti devono indicare il loro con ciascuna affermazione.

• accordo o disaccordo

• Le dichiarazioni sono incluse nella scala unicamente se:

- Tendono ad evocare risposte simili alle altre domande presenti nel test ——> validità

- Suscitando le stesse risposte in due diverse occasioni di misura —-> attendibilità

Per ciascuna dichiarazione è utilizzata

• una scala a cinque, a sette, o dieci punti di risposta, di solito in termini di

fortemente in accordo (atteggiamento positivo) o fortemente in disaccordo (atteggiamento negativo)

deriva dalla

• Il punteggio complessivo dell’atteggiamento somma o media delle risposte alle affermazioni

inerenti l’oggetto.

(item)

l’atteggiamento negativo va in direzione contraria rispetto a quello positivo

——-> Una legata a tale tipo di misurazione è che essa tende ad esser soggetta a quella che viene

——> problematica

definita ovvero il fatto che i rispondenti, soprattutto riguardo temi sensibili (atteggiamenti verso

“desiderabilità sociale”,

le minoranze) o verso temi discutibili dal punto di vista morale (es. la pena di morte), sono portati a fornire la risposta

socialmente più desiderabile

Ad ogni modo, negli ultimi anni, al fine di ovviare a questa problematica sono state adottate numerose tecniche di

natura psicometrica.

Atteggiamenti impliciti

Dato che gli atteggiamenti impliciti riguardano delle valutazioni che sono involontarie e molto spesso inconsce,

vengono adottate delle misure indirette o implicite. Queste si differenziano dai questionari tradizionali, poiché si basano

sulla strutturati in modo da risultare difficili o

valutazione dai tempi di risposta associati ad un compito cognitivo,

impossibili da controllare coscientemente.

Lo strumento di misura più famoso in tal senso è l'Implicit che misura la velocità delle associazioni

Association Test,

che le persone compiono tra delle categorie di attributi (es. bello vs. brutto) ed un certo target (neri vs. bianchi).

- Per le categorie target è anche possibile utilizzare delle immagini al posto delle parole. Il test è strutturato in 7

ciò che si va a osservare è la la velocità con cui i soggetti accoppiano gli attributi

blocchi di cui 4 sono critici;

positivi e negativi a una determinata categoria/target. ——> misura il tempo di reazione

- Ciò significa che se i partecipanti sono più veloci a completare il blocco in cui bisogna associare parole (o immagini)

indicanti, ad esempio, gli afroamericani con parole negative, ciò starebbe ad indicare che hanno un atteggiamento

implicito negativo verso quest’ultimi (test nei confronti non solo di afroamericani ma anche di omosessuali, obesi)

- Tuttavia NON rivelano un pregiudizio stabile bensì il livello di familiarità con alcuni stimoli piuttosto che con altri.

I CAMBIAMENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI

Come si possono modificare gli atteggiamenti?

Chiaramente non possiamo avere uguali atteggiamenti su tutte le persone o le cose esistenti. Inoltre essi possono

differenziarsi per la loro forza: alcuni possono essere più estremi, altri più moderati.

Diversi autori hanno proposto che si possa parlare di cambiamento di

atteggiamento sia quando si passa da un (o

atteggiamento assente

poco strutturato) ad uno moderato o estremo, sia quando si passa da

un (o positivo) ad uno sfavorevole (o

atteggiamento favorevole

negativo).

Per cui gli atteggiamenti potrebbero essere rappresentati lungo un

ad un polo del quale corrisponde la condizione di

continuum,

atteggiamento assente ed all’altro polo la condizione di atteggiamento

forte (favorevole o sfavorevole).

Un si verifica quando

Dettagli
A.A. 2023-2024
92 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelica.ecchioni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Lo Destro Calogero.