Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 41
Psicologia sociale Pag. 1 Psicologia sociale Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 41
1 su 41
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

5. I PROCESSI DI PERCEZIONE INTERPERSONALE:

PERSONOLOGIA INGENUA E ATTRIBUZIONE CAUSALE

La Percezione Interpersonale​

La percezione interpersonale riguarda il processo attraverso cui gli individui formulano idee sugli

altri, inclusi i loro stati emotivi, le intenzioni e le disposizioni stabili. Questa capacità ci permette

di creare aspettative nei confronti degli altri, anticipare i loro comportamenti e adattare il nostro

comportamento in base a tali aspettative. In sostanza, la percezione interpersonale guida le

nostre interazioni sociali quotidiane, influenzando la nostra comprensione e la nostra reazione

agli altri.

Personologia Ingenua​

Gilbert definisce la "personologia ingenua" come il modo in cui le persone interpretano gli stati

temporanei, come emozioni e desideri, e le disposizioni stabili, come credenze e abilità, degli

altri. La psicologia ingenua si concentra sulla tendenza degli individui a interpretare i

comportamenti in termini di stati mentali, cercando di attribuire significato alle azioni degli altri.

Gli individui usano teorie implicite che li guidano nel fare previsioni sui comportamenti, convinti

di poter controllare la realtà e le situazioni.

Stabilità nelle Relazioni​

Fritz Heider ha esplorato la ricerca di stabilità nelle azioni e nelle relazioni interpersonali. Gli

individui, infatti, cercano di attribuire cause agli eventi per trovare un punto fermo che dia

solidità alle proprie interazioni. Le attribuzioni causali, ovvero l’interpretazione delle ragioni

dietro i comportamenti, sono fondamentali per mantenere tale stabilità e coerenza nelle

relazioni.

Psicologia del Senso Comune e Scienza Ingenua​

Heider definisce la psicologia del senso comune come un insieme di principi impliciti che gli

individui utilizzano per comprendere l'ambiente sociale. In questo contesto, l'individuo è visto

come uno "scienziato ingenuo" che raccoglie dati razionali per giungere a conclusioni su

fenomeni sociali. Le attribuzioni causali sono il processo mediante il quale le persone spiegano i

propri comportamenti e quelli degli altri, cercando di interpretare correttamente gli eventi

sociali.

Formazione delle Impressioni​

La formazione delle impressioni sugli altri è un processo complesso che deve essere efficace,

flessibile e operante in modo euristico. Questo processo avviene integrando molteplici fonti di

informazioni per giungere a un giudizio complessivo su una persona.

Modelli di Formazione delle Impressioni​

I modelli proposti per spiegare come formiamo le impressioni sugli altri includono approcci

diversi, tra cui:

Modello Configurazionale (Asch): Asch suggerisce che percepiamo una persona come

●​ un'unità psicologica integrata. La sua ricerca evidenziò due effetti principali: l'effetto

primacy (dove i tratti percepiti per primi influenzano maggiormente l'impressione) e

l'effetto recency (dove i tratti percepiti per ultimi hanno un forte impatto).​

Modello Algebrico (Anderson): Qui, l'impressione di una persona è il risultato della

●​ somma ponderata dei tratti percepiti. Questo modello descrive un processo di

elaborazione dal basso verso l'alto, in cui ogni tratto contribuisce al giudizio finale.​

Modello del Continuum (Fiske e Neguberg): Questo modello propone che non esista

●​ un'unica modalità di valutazione. La modalità dipende dalla motivazione e dalle risorse

cognitive a disposizione, variando tra un'elaborazione più rapida e una più ponderata.​

Modello di Somiglianza (Smith e Zarate): Le impressioni si basano sulla somiglianza

●​ con persone conosciute in passato, con il risultato che individui incontrati frequentemente

lasciano una traccia più profonda nella memoria.​

Modello Unimodale (Kruglanski): Questo modello prevede un'unica modalità di

●​ elaborazione che varia in base alla motivazione e alle capacità cognitive.​

Le Attribuzioni di Causalità​

Le attribuzioni causali sono il processo tramite cui le persone spiegano i comportamenti propri e

altrui. Fritz Heider, pioniere in questo campo, ha analizzato come la psicologia del senso comune

influenzi le attribuzioni causali, distinguendo tra cause interne (attribuzioni personali) ed esterne

(attribuzioni ambientali).

Punti di Riferimento per la Spiegazione Causale​

Heider distingue tra l’attore (colui che compie un'azione), l'osservatore (colui che osserva

l'azione) e l'evento (l'azione che si verifica). Questi punti di riferimento sono cruciali per

comprendere le attribuzioni causali.

Teorie sull'Attribuzione Causale​

Diversi modelli cercano di spiegare il processo di attribuzione causale, tra cui:

Teoria dell'Inferenza Corrispondente (Jones e Davis): Si concentra sulle inferenze

●​ relative ai comportamenti intenzionali, suggerendo che il comportamento rifletta tratti

stabili della persona.​

Modello della Covariazione (Kelly): Kelly propone che l'attribuzione causale si basi su

●​ tre informazioni: coerenza (frequenza del comportamento), distintività (quanto il

comportamento è specifico) e consenso (quanto il comportamento è condiviso da altri).​

Distorsioni nei Processi di Attribuzione Sociale​

Nei processi di attribuzione, possono emergere distorsioni. Queste vengono spiegate da tre

prospettive principali: percettivo-cognitiva, affettivo-motivazionale e influenze culturali e

normative. Tali distorsioni spesso portano a errori nei giudizi sociali.

Errore Fondamentale di Attribuzione​

L'errore fondamentale di attribuzione è la tendenza a sovrastimare il ruolo dei fattori

disposizionali (personali) nel comportamento degli altri, ignorando l'influenza della situazione.

Questo errore contribuisce alla formazione di stereotipi distorti.

Stereotipo e Categorizzazione​

Gli stereotipi sono attributi generali che vengono assegnati a gruppi sociali, riducendo la

complessità delle informazioni. Il processo di categorizzazione, che consente di ordinare il

mondo sociale in categorie, è alla base della formazione degli stereotipi.

Errore Fondamentale di Attribuzione e l'Effetto Attore-Osservatore​

Mentre nell'errore fondamentale di attribuzione si tende a sopravvalutare i tratti personali degli

altri, l'effetto attore-osservatore descrive la tendenza a giustificare il proprio comportamento con

attribuzioni situazionali, ma ad attribuire agli altri cause disposizionali.

Effetto del Falso Consenso​

Questo effetto descrive la tendenza a credere che il proprio comportamento sia tipico e che gli

altri si comporterebbero allo stesso modo in situazioni simili. Esso è influenzato dalla ricerca di

conferme e dalla percezione che altri condividano le nostre opinioni.

Comunicazione Non Verbale​

La comunicazione non verbale è un processo dinamico che avviene tramite segnali corporei

(gesti, espressioni facciali, postura, distanza) senza l'uso delle parole. I canali non verbali, tra

cui il canale verbale (parole), il para-verbale (tono di voce) e il non verbale (corpo),

contribuiscono in modo significativo alla trasmissione del messaggio.

Efficacia Comunicativa​

La comunicazione è efficace quando i vari canali (verbale, para-verbale e non verbale) si

combinano in modo coerente. La comunicazione verbale rappresenta solo il 7% di ciò che viene

trasmesso, mentre la componente para-verbale e non verbale rivestono una parte molto più

significativa del messaggio.

Piani della Comunicazione​

La comunicazione avviene su due livelli principali: il contenuto, che riguarda le informazioni

razionali, e la relazione, che riguarda il contesto emotivo e sociale del messaggio. La sintesi di

questi due livelli determina l’efficacia della comunicazione.

Psicologia della Comunicazione Non Verbale​

La psicologia ingenua considera la comunicazione non verbale come un linguaggio universale

del corpo, più spontaneo rispetto a quello verbale, e meno soggetto a controllo consapevole.

Essa riflette le emozioni in modo diretto e immediato, regolata da meccanismi evolutivi e

biologici.

Percezione Interpersonale e Modello delle Relazioni Sociali​

Secondo il Social Relations Model di David A. Kenny, la percezione interpersonale è

interconnessa con il comportamento e si influenza reciprocamente. Le persone sono consapevoli

delle impressioni che gli altri si fanno di loro e cercano di influenzarle, modificando il proprio

comportamento in base all'interlocutore.

Interrogativi sulla Percezione Interpersonale​

Diversi interrogativi emergono nella percezione interpersonale, tra cui la comprensione di

quanto le persone vedano gli altri come simili tra loro, come tendano a giudicare una persona

allo stesso modo, e quanto sia accurata la percezione degli altri rispetto alla realtà.

Futuro della Personologia Ingenua​

Il futuro degli studi sulla personologia ingenua dovrebbe spostarsi verso modelli che

considerano la percezione interpersonale come un fenomeno dinamico, in cui la formazione delle

impressioni avviene nel contesto delle interazioni sociali, anziché limitarsi a processi cognitivi

individuali. 6. IL SE’ E L’IDENTITA’

Il Sé: Una Definizione Psicologica e Sociale

Il concetto di sé, come nucleo permanente dell’individuo, si sviluppa attraverso continui

cambiamenti somatici, psichici e comportamentali. Originariamente derivante dalla psicologia

filosofica spiritualistica, oggi il sé è visto come una categoria concettuale descrittiva, priva di

implicazioni spiritualistiche. In ambito sociale, il sé si definisce come l'immagine che l'individuo

costruisce di sé stesso, influenzata dalle risposte degli altri e dall'assunzione di vari ruoli.

Il Sé nella Psicologia: Un Nucleo Stabile

Il sé rappresenta il nucleo della coscienza autoriflessiva, ed è una struttura che fornisce una

percezione stabile di sé attraverso i cambiamenti della vita. È anche il centro di tutte le istanze

psichiche, poiché contiene tutte le rappresentazioni personali in relazione agli altri. Il sé si

struttura in un “schema di sé”, che organizza le credenze personali sul proprio essere e sulle

proprie relazioni con il mondo, servendo come una rappresentazione autoriflessiva che guida il

comportamento.

Identità: Un Concetto Psicologico e Sociale

L'identità, a differenza del sé, riguarda la percezione di sé nel tempo, con un forte legame alla

consapevolezza di essere riconosciuti dagli altri. Essa definisce un continuo senso di unicità e

continuità, ed è cruciale per la sanità psicologica. Nell'ambito delle scienze sociali, l'identità si

configura come un insieme di elementi e processi che definiscono l'individuo o un gruppo,

riconosciuti sia da sé

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
41 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gealt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Ippoliti Oriana.