Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
5. I PROCESSI DI PERCEZIONE INTERPERSONALE:
PERSONOLOGIA INGENUA E ATTRIBUZIONE CAUSALE
La Percezione Interpersonale
La percezione interpersonale riguarda il processo attraverso cui gli individui formulano idee sugli
altri, inclusi i loro stati emotivi, le intenzioni e le disposizioni stabili. Questa capacità ci permette
di creare aspettative nei confronti degli altri, anticipare i loro comportamenti e adattare il nostro
comportamento in base a tali aspettative. In sostanza, la percezione interpersonale guida le
nostre interazioni sociali quotidiane, influenzando la nostra comprensione e la nostra reazione
agli altri.
Personologia Ingenua
Gilbert definisce la "personologia ingenua" come il modo in cui le persone interpretano gli stati
temporanei, come emozioni e desideri, e le disposizioni stabili, come credenze e abilità, degli
altri. La psicologia ingenua si concentra sulla tendenza degli individui a interpretare i
comportamenti in termini di stati mentali, cercando di attribuire significato alle azioni degli altri.
Gli individui usano teorie implicite che li guidano nel fare previsioni sui comportamenti, convinti
di poter controllare la realtà e le situazioni.
Stabilità nelle Relazioni
Fritz Heider ha esplorato la ricerca di stabilità nelle azioni e nelle relazioni interpersonali. Gli
individui, infatti, cercano di attribuire cause agli eventi per trovare un punto fermo che dia
solidità alle proprie interazioni. Le attribuzioni causali, ovvero l’interpretazione delle ragioni
dietro i comportamenti, sono fondamentali per mantenere tale stabilità e coerenza nelle
relazioni.
Psicologia del Senso Comune e Scienza Ingenua
Heider definisce la psicologia del senso comune come un insieme di principi impliciti che gli
individui utilizzano per comprendere l'ambiente sociale. In questo contesto, l'individuo è visto
come uno "scienziato ingenuo" che raccoglie dati razionali per giungere a conclusioni su
fenomeni sociali. Le attribuzioni causali sono il processo mediante il quale le persone spiegano i
propri comportamenti e quelli degli altri, cercando di interpretare correttamente gli eventi
sociali.
Formazione delle Impressioni
La formazione delle impressioni sugli altri è un processo complesso che deve essere efficace,
flessibile e operante in modo euristico. Questo processo avviene integrando molteplici fonti di
informazioni per giungere a un giudizio complessivo su una persona.
Modelli di Formazione delle Impressioni
I modelli proposti per spiegare come formiamo le impressioni sugli altri includono approcci
diversi, tra cui:
Modello Configurazionale (Asch): Asch suggerisce che percepiamo una persona come
● un'unità psicologica integrata. La sua ricerca evidenziò due effetti principali: l'effetto
primacy (dove i tratti percepiti per primi influenzano maggiormente l'impressione) e
l'effetto recency (dove i tratti percepiti per ultimi hanno un forte impatto).
Modello Algebrico (Anderson): Qui, l'impressione di una persona è il risultato della
● somma ponderata dei tratti percepiti. Questo modello descrive un processo di
elaborazione dal basso verso l'alto, in cui ogni tratto contribuisce al giudizio finale.
Modello del Continuum (Fiske e Neguberg): Questo modello propone che non esista
● un'unica modalità di valutazione. La modalità dipende dalla motivazione e dalle risorse
cognitive a disposizione, variando tra un'elaborazione più rapida e una più ponderata.
Modello di Somiglianza (Smith e Zarate): Le impressioni si basano sulla somiglianza
● con persone conosciute in passato, con il risultato che individui incontrati frequentemente
lasciano una traccia più profonda nella memoria.
Modello Unimodale (Kruglanski): Questo modello prevede un'unica modalità di
● elaborazione che varia in base alla motivazione e alle capacità cognitive.
Le Attribuzioni di Causalità
Le attribuzioni causali sono il processo tramite cui le persone spiegano i comportamenti propri e
altrui. Fritz Heider, pioniere in questo campo, ha analizzato come la psicologia del senso comune
influenzi le attribuzioni causali, distinguendo tra cause interne (attribuzioni personali) ed esterne
(attribuzioni ambientali).
Punti di Riferimento per la Spiegazione Causale
Heider distingue tra l’attore (colui che compie un'azione), l'osservatore (colui che osserva
l'azione) e l'evento (l'azione che si verifica). Questi punti di riferimento sono cruciali per
comprendere le attribuzioni causali.
Teorie sull'Attribuzione Causale
Diversi modelli cercano di spiegare il processo di attribuzione causale, tra cui:
Teoria dell'Inferenza Corrispondente (Jones e Davis): Si concentra sulle inferenze
● relative ai comportamenti intenzionali, suggerendo che il comportamento rifletta tratti
stabili della persona.
Modello della Covariazione (Kelly): Kelly propone che l'attribuzione causale si basi su
● tre informazioni: coerenza (frequenza del comportamento), distintività (quanto il
comportamento è specifico) e consenso (quanto il comportamento è condiviso da altri).
Distorsioni nei Processi di Attribuzione Sociale
Nei processi di attribuzione, possono emergere distorsioni. Queste vengono spiegate da tre
prospettive principali: percettivo-cognitiva, affettivo-motivazionale e influenze culturali e
normative. Tali distorsioni spesso portano a errori nei giudizi sociali.
Errore Fondamentale di Attribuzione
L'errore fondamentale di attribuzione è la tendenza a sovrastimare il ruolo dei fattori
disposizionali (personali) nel comportamento degli altri, ignorando l'influenza della situazione.
Questo errore contribuisce alla formazione di stereotipi distorti.
Stereotipo e Categorizzazione
Gli stereotipi sono attributi generali che vengono assegnati a gruppi sociali, riducendo la
complessità delle informazioni. Il processo di categorizzazione, che consente di ordinare il
mondo sociale in categorie, è alla base della formazione degli stereotipi.
Errore Fondamentale di Attribuzione e l'Effetto Attore-Osservatore
Mentre nell'errore fondamentale di attribuzione si tende a sopravvalutare i tratti personali degli
altri, l'effetto attore-osservatore descrive la tendenza a giustificare il proprio comportamento con
attribuzioni situazionali, ma ad attribuire agli altri cause disposizionali.
Effetto del Falso Consenso
Questo effetto descrive la tendenza a credere che il proprio comportamento sia tipico e che gli
altri si comporterebbero allo stesso modo in situazioni simili. Esso è influenzato dalla ricerca di
conferme e dalla percezione che altri condividano le nostre opinioni.
Comunicazione Non Verbale
La comunicazione non verbale è un processo dinamico che avviene tramite segnali corporei
(gesti, espressioni facciali, postura, distanza) senza l'uso delle parole. I canali non verbali, tra
cui il canale verbale (parole), il para-verbale (tono di voce) e il non verbale (corpo),
contribuiscono in modo significativo alla trasmissione del messaggio.
Efficacia Comunicativa
La comunicazione è efficace quando i vari canali (verbale, para-verbale e non verbale) si
combinano in modo coerente. La comunicazione verbale rappresenta solo il 7% di ciò che viene
trasmesso, mentre la componente para-verbale e non verbale rivestono una parte molto più
significativa del messaggio.
Piani della Comunicazione
La comunicazione avviene su due livelli principali: il contenuto, che riguarda le informazioni
razionali, e la relazione, che riguarda il contesto emotivo e sociale del messaggio. La sintesi di
questi due livelli determina l’efficacia della comunicazione.
Psicologia della Comunicazione Non Verbale
La psicologia ingenua considera la comunicazione non verbale come un linguaggio universale
del corpo, più spontaneo rispetto a quello verbale, e meno soggetto a controllo consapevole.
Essa riflette le emozioni in modo diretto e immediato, regolata da meccanismi evolutivi e
biologici.
Percezione Interpersonale e Modello delle Relazioni Sociali
Secondo il Social Relations Model di David A. Kenny, la percezione interpersonale è
interconnessa con il comportamento e si influenza reciprocamente. Le persone sono consapevoli
delle impressioni che gli altri si fanno di loro e cercano di influenzarle, modificando il proprio
comportamento in base all'interlocutore.
Interrogativi sulla Percezione Interpersonale
Diversi interrogativi emergono nella percezione interpersonale, tra cui la comprensione di
quanto le persone vedano gli altri come simili tra loro, come tendano a giudicare una persona
allo stesso modo, e quanto sia accurata la percezione degli altri rispetto alla realtà.
Futuro della Personologia Ingenua
Il futuro degli studi sulla personologia ingenua dovrebbe spostarsi verso modelli che
considerano la percezione interpersonale come un fenomeno dinamico, in cui la formazione delle
impressioni avviene nel contesto delle interazioni sociali, anziché limitarsi a processi cognitivi
individuali. 6. IL SE’ E L’IDENTITA’
Il Sé: Una Definizione Psicologica e Sociale
Il concetto di sé, come nucleo permanente dell’individuo, si sviluppa attraverso continui
cambiamenti somatici, psichici e comportamentali. Originariamente derivante dalla psicologia
filosofica spiritualistica, oggi il sé è visto come una categoria concettuale descrittiva, priva di
implicazioni spiritualistiche. In ambito sociale, il sé si definisce come l'immagine che l'individuo
costruisce di sé stesso, influenzata dalle risposte degli altri e dall'assunzione di vari ruoli.
Il Sé nella Psicologia: Un Nucleo Stabile
Il sé rappresenta il nucleo della coscienza autoriflessiva, ed è una struttura che fornisce una
percezione stabile di sé attraverso i cambiamenti della vita. È anche il centro di tutte le istanze
psichiche, poiché contiene tutte le rappresentazioni personali in relazione agli altri. Il sé si
struttura in un “schema di sé”, che organizza le credenze personali sul proprio essere e sulle
proprie relazioni con il mondo, servendo come una rappresentazione autoriflessiva che guida il
comportamento.
Identità: Un Concetto Psicologico e Sociale
L'identità, a differenza del sé, riguarda la percezione di sé nel tempo, con un forte legame alla
consapevolezza di essere riconosciuti dagli altri. Essa definisce un continuo senso di unicità e
continuità, ed è cruciale per la sanità psicologica. Nell'ambito delle scienze sociali, l'identità si
configura come un insieme di elementi e processi che definiscono l'individuo o un gruppo,
riconosciuti sia da sé