Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 124
Psicologia sociale Pag. 1 Psicologia sociale Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia sociale Pag. 91
1 su 124
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA COGNIZIONE SOCIALE

RADICI FILOSOFICHE DELLA COGNIZIONE SOCIALE

Cognizione → forma complessa di consapevolezza che l’essere umano ricerca attivamente, attraverso metodi sempre

più sofisticati di elaborazione delle informazioni, provenienti dall’ambiente in cui vive e nelle relazioni che crea con gli

altri esseri viventi.

L’approccio olistico trova le sue radici nel pensiero filosofico di Kant e la sua concezione della mente

come un luogo dove si formano esperienze connotate soggettivamente, da cui è possibile dedurre come

CHIARA MARAZZI

le conoscenze non si realizzano tramite una registrazione passiva di immagini, esperienze e processi 31

sensoriali.

Teoria del campo di Kurt Lewin (1951) → il campo psicologico di una persona dipende da più fattori dove sono

presenti dei comportamenti (C) che risultano come una funzione degli spazi di vita di una persona (S) formanti delle

C= S (PA)

persone (P) e degli ambienti (A).

Modello Valore-Aspettativa → principali determinanti del comportamento umano risultano essere gli

atteggiamenti e le credenze. Le decisioni verso un comportamento adattivo o non adattivo sono basate su due tipi di

valutazione:

➔ La probabilità che una certa azione comporti un risultato, cioè le aspettative

➔ La valutazione del rischio di quell’azione, ovvero il valore attribuito

All’interno di questo grande modello troviamo:

➔ Il modello delle credenze

➔ La teoria della motivazione a proteggersi

➔ La teoria del comportamento pianificato (TCP)

➔ I modelli processuali che riguardano la trasformazione dei comportamenti

Modelli integrati → svolgono un ruolo decisivo anche le variabili motivazionali ed emozionali, gli aspetti processuali e

dinamici, quindi la dimensione temporale.

Modello di Conner e Norman,

● proposto nel 1995 → è quello con più possibilità di ampliamento e che

presenta migliori qualità esplicative.

Questo modello attribuisce un valore rilevante, durante il passaggio dall’intenzione al comportamento,

ai costrutti di: self efficacy, identità personale, senso di impegno.

CHIARA MARAZZI 32

RAPPRESENTAZIONI ED EURISTICHE

Memoria → complesso sistema di contenimento di informazioni e di rappresentazioni mentali di immagini in continuo

dinamismo, pertanto può essere soggetta a bias, cioè errori, commessi durante le seguenti funzioni: ricezione,

elaborazione, trattenimento, manipolazione.

Modello dell’Individuo Come Economizzatore di Risorse proposto da Taylor nel 1981 → durante i processi

di elaborazione degli input le persone, in situazioni di forti stress o sottoposte a pressione ambientale, non utilizzano

evidenze nella presa di decisione, bensì ricorrono a scorciatoie di pensiero → le euristiche.

Euristiche o scorciatoie di pensiero → meccanismi utilizzati nei processi di elaborazione delle informazioni

quando le persone, per prendere una decisione o esprimere una valutazione, non considerano tutti i fattori in gioco o

non possono farlo.

Le euristiche si suddividono in:

Euristica della rappresentatività

● → impiegate quando c’è bisogno di valutare velocemente

l’appartenenza di qualcosa o qualcuno, perciò fanno in modo che vengano categorizzate persone o cose in base

alla loro somiglianza o al loro grado di rappresentatività della categoria stessa. Il criterio utilizzato è quello della

rilevanza o somiglianza rispetto a schemi mentali precostituiti.

Euristica della disponibilità

● → utilizzate per valutare la frequenza o la probabilità che un particolare

evento si verifichi, perché questo avvenga si fa affidamento sulla facilità con cui un evento viene ricordato,

senza tener conto del contesto. Si forma sull’accessibilità e sulla rapidità con cui una certa immagine si presenta

alla mente e sulla facilità con cui formiamo degli esempi in riferimento a delle categorie di giudizio.

Euristica della simulazione

● → viene utilizzata per formulare delle ipotesi o immaginare scenari ipotetici

relativi a come potrebbero evolversi o come avrebbero potuto evolversi certi eventi. La simulazione mentale,

in questo contesto, viene chiamata pensiero controfattuale, basata sul pensiero ipotetico del “se non fosse

successo così… allora”.

Nel 1982, da Kahneman e Tversky, è stato messo in evidenza come, di fronte ad un evento negativo, le

persone tendano a rispondere con reazioni emotive più intense quando è possibile immaginare scenari

alternativi che avrebbero potuto evitare tale evento.

PRINCIPALI AUTORI DELLA COGNIZIONE SOCIALE

CHIARA MARAZZI

Modello configurazionale di S. Asch (1956) → le persone si costruiscono delle impressioni di personalità coerenti 33

e in relazione ad esse orientano il proprio agire sociale.

Asch (1956), dopo una serie di ricerche circa la formazione delle impressioni sulla personalità degli altri,

conclude che, quando si osserva una persona, le limitate informazioni ricavate vengono assemblate

insieme in modo tale da formare una rappresentazione dell’altro coerente.

Per via dell’effetto di centralità alcuni tratti sono in grado di strutturare la percezione della personalità, a differenza dei

tratti periferici. L’effetto del cambio di significato si esplica quando un singolo tratto acquisisce significati diversi in

funzione del contesto in cui è inserito. Inoltre le prime informazioni ricevute a livello temporale guidano la percezione

effetto primacy

e dunque la valutazione della personalità →

J. Bruner (1957) afferma che i tratti di personalità e quindi l’essere ad esempio caldi, freddi, simpatici,

antipatici, vengono messi in atto a seconda degli scopi che gli individui hanno e col fine di creare costrutti

accessibili e pieni di significato che orientano l’azione sociale.

Il processo di attribuzione causale di un evento sociale (Kelley, 1972) veniva considerato al pari di

un’analisi scientifica delle cause, in certe occasioni dovuto alla motivazione del soggetto a controllare

l’ambiente.

Modello attribuzionale normativo → prescrive cosa si dovrebbe fare per spiegare le cause del comportamento

sociale quando si ha tempo ed elementi a disposizione.

Modello della covarianza di Kelley (1972) → se una data causa A è sempre associata a un particolare effetto B, che

invece non si produce in assenza della causa A, l’effetto B è da attribuire a quella data causa A.

Per stabilire che alla stessa causa sia collegato sempre un medesimo effetto occorre valutare se è

possibile rintracciarlo al di là dello stimolo:

se è se uno dato stimolo è l’unico a produrre un dato evento

● distintivo →

se è coerente

● nel tempo → se un dato stimolo produce sempre le stesse reazioni nella medesima persona

se produce consenso

● → se un dato stimolo produce lo stesso effetto in persone diverse.

Modello descrittivo dell’economizzatore delle risorse cognitive (Taylor, 1981) → va ad analizzare ciò che le

persone fanno nella realtà e non quello che invece dovrebbero fare, tenendo sempre presente l’assunto fondamentale

secondo il quale gli individui, in realtà, hanno una capacità cognitiva limitata. Secondo questo approccio le persone

sia nel giudizio che nel ragionamento sociale, proprio perché ricorrono

commettono molti errori (biases),

troppo spesso a scorciatoie di pensiero.

LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI

CARATTERISTICHE E FUNZIONI DELLE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI

S. Moscovici → si poneva il problema di come una teoria scientifica particolare, diffondendosi nella società, potesse

trasformarsi in un sistema di immagini, idee e valutazioni capace di contribuire alla comprensione della realtà sociale.

Serviva uno strumento per esprimere l’interscambio tra livello individuale e livello collettivo che tenesse

in considerazione sia dell’oggetto studiato (psicanalisi) sia dell’elaborazione di esso già operata in un

momento storicamente determinato di relazioni e comunicazioni sociali.

CHIARA MARAZZI

L’essere umano ha la tendenza a distinguere l’apparenza dalla realtà delle cose ed è capace di ciò perché 34

è in grado di passare dall’apparenza alla realtà per mezzo di una nozione o un’immagine.

Concetto di rappresentazioni sociali → l’elaborazione che un gruppo o una comunità crea di un oggetto sociale

in modo da permettere ai propri membri di comportarsi e di comunicare in maniera comprensibile.

I processi cognitivi hanno determinanti sociali poiché la conoscenza è un processo sociale

● La cognizione non è solo individuale, ma anche collettiva poiché il soggetto di conoscenza è

● collettivo

Il loro compito è quello di costruire la realtà e darle forma, ma anche consentire la comunicazione e

l’interazione sociale, demarcando e consolidando i gruppi, dirigendo la socializzazione e rendendo

familiare ciò che non è percepito come tale.

Sempre Moscovici, parlando delle funzioni delle rappresentazioni sociali, ha formulato tre ipotesi che,

come egli stesso afferma, presentano dei limiti:

Ipotesi dell'interesse

● → stabilisce che una persona o un gruppo tendono a creare immagini nel tentativo di

accordare obiettivi contrapposti tra due gruppi sociali o tra la persona e la società.

Ipotesi dell’equilibrio

● → suggerisce che le rappresentazioni sociali rappresentano dei mezzi utili a risolvere

tensioni psichiche o emotive scaturite da insuccessi o dalla mancata integrazione sociale.

Ipotesi del controllo

● → vede le rappresentazioni sociali come filtri utilizzati dai gruppi nei confronti di

informazioni provenienti dall’esterno, al fine di controllare la lealtà dei propri membri. Per questo motivo

hanno la funzione di manipolare il processo di pensiero e la struttura della realtà per controllare i

comportamenti dei propri membri.

Secondo Moscovici (1961) il proprium di ogni rappresentazione sociale consiste nel fatto che è comunque

elaborata da un gruppo per il quale l’oggetto di rappresentazione è socialmente rilevante.

PROCESSI GENERATORI DELLE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI

Lo studio delle rappresentazioni sociali passa attraverso l’analisi di due processi:

Ancoraggio schemi

● → presuppone che si possa conoscere solo ciò che è già noto, pertanto si utilizzano

categoriali preesistenti per agganciare oggetti sconosciuti e non familiari. La denominazione, la

classificazione e l’etichettamento sono le operazioni che permettono la categorizzazione di un

oggetto, cioè l’assegnazione ad una categoria in relazione al suo grado di somiglianza con un

Dettagli
A.A. 2022-2023
124 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiara_Marazzi03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Petruccelli Irene.