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QUINDI
L’esperienza soggettiva è spesso ingannevole e produce teorie ingenue.
➡️
Le cose spesso non sono come appaiono.
è distinta la psicologia del senso comune/ingenua da quella
PER QUESTO si
scientifica.
Inoltre
È stato il teorico Heider che negli anni 50 ha voluto studiare il senso comune e
capire come funziona una teoria ingenua che è fondata sull’esperienza soggettiva,
pero per dire che ciò che vediamo è vero, occorre verificare tramite metodo
scientifico ciò.
La psicologia ingenua dice che: ogni azione conduce un risultato che può essere
determinato da una causa. Criteri teoria scientifica
Questi sono i criteri su cui si basa una teoria scientifica:
Osservazione: si osserva il verificarsi di un dato fenomeno
● Formulazione ipotesi: si cercano ipotesi sul perché il fenomeno accade
● Verifica delle ipotesi tramite la sperimentazione: le ipotesi vengono formate
● per vedere se danno origine al fenomeno studiato
Ripetibilità dei risultati: essi devono essere ripetibili da qualsiasi ricercatore e
● devono essere ottenuti gli stessi risultati
Formulazione delle teorie scientifiche
●
Questi sono i criteri che vanno seguiti per poter poi andare a parlare si Teoria
Scientifica.
Nascita della psicologia scientifica
Verso la fine dell’ 800 in Germania nasce la psicologia
scientifica.
Si formano molte scuole ispirate a principi teorici diversi
come comportamentismo (Pablo), strutturalismo ,
evoluzionismo, psicologia della Gestalt eccetera.
Comportamentismo
Ricordiamo del comportamentismo Pablo , studioso del
comportamentismo che era una branca della psicologia
che studia il comportamento.
Quello invece che riguardava il mondo interiore degli esseri umani secondo loro non
➡️
esisteva.
Pablo diceva che lo stimolo condizionato produce risposta condizionata.
Ossia che se facciamo sperimentare al cane sentire il campanello e poi gli diamo il
cibo, il cane le altre volte salterà quando sentira’il campanello aspettandosi il cibo.
Altro studioso fu Skinner, lui specifica che è il rinforzo positivo o negativo che
consente l’apprendimento.
Esso è più importante della punizione poiché il rinforzo insegna che una cosa non va
fatta ma ci dice anche qual’e la strada giusta da percorrere.
PRIMO LABORATORIO DI PSICOLOGÍA SPERIMENTALE
1879
Esso fu creato da WUNDT nel .
Il laboratorio si dimostrò adatto all’applicazione del metodo sperimentale poiché era
un ambiente controllato dove venivano eseguite le ricerche e il ricercatore poteva
osservare cosa provocava con determinati stimoli, quindi era più adeguato.
QUINDI
Nel laboratorio le variabili erano più controllabili così si poteva vedere quale era
l’effetto di una variabile sull’altra.
Ciò rimanda al principio di ogni ricerca.
LE VARIABILI
Le variabili considerate in un esperimento sono:
Dipendente/è quella oggetto di indagine
● Indipendente/ è manovrata dallo sperimentatore per vedere qual è il suo
● effetto su quella dipendente
I rapporti tra le variabili, oltre che di causa effetto possono essere anche rapporti
correlazionali.
Per esempio:
Se lavoriamo con pazienti in diabetologia e vogliamo vedere l’efficacia di una terapia
(efficacia: aderence) dobbiamo quindi osservare l’aderence, che è la variabile
dipendente ossia l’oggetto di studio , mentre l’educazione terapeutica è quella
dipendente. INOLTRE
Per rendere misurabili le variabili servono dei strumenti come il questionario che
misuri l’aderence ed un protocollo specifico validato di tecniche ed educazione
➡️
terapeutica.
POI ci devono essere almeno 2 gruppi di soggetti:
Uno sperimentale al quale somministriamo il protocollo dell’educazione
terapeutica
Uno che non riceve nessun tipo di educazione terapeutica.
Facendo le analisi statistiche si riesce a verificare l’ipotesi iniziale cioè che
l’educazione terapeutica usata produce una maggiore osservanza terapeutica rispetto
a chi non riceve educazione.
Quindi verifichiamo che esiste un rapporto di causa - effetto lineare.
PERO Le variabili possono essere correlate tra loro positivamente: all’aumentare
● dell'una, cosi aumenta anche l’altra. Quindi più educazione terapeutica
propongo, più c'è osservanza terapeutica: questo è il
rapporto correlazionale.
QUINDI
Nel gruppo sperimentale quindi inseriamo il trattamento
secondo un protocollo validato, in quello di controllo invece
⬇️
non proponiamo nessun trattamento.
Inoltre
potremmo anche aggiungere un 3’ gruppo sperimentale a cui
somministriamo un protocollo non validato e diverso.
Facciamo educazione terapeutica senza seguire un protocollo.
Questo ci da altri elementi su cui fare le nostre valutazioni.
VANTAGGI DEL DISEGNO SPERIMENTALE
Capacità di stabilire relazioni di causa-effetto tra variabile indipendente e dipendente
e facilità di replica.
LIMITI DEL DISEGNO SPERIMENTALE
I soggetti osservati potrebbero comportarsi in modo diverso nella vita reale.
EFFETTO PLACEBO
Esso è una sostanza priva di proprietà terapeutiche specifiche, ma viene
somministrata come se avesse veramente proprietà curative.
Lo stato di salute del paziente che riceve questo trattamento può migliorare in base a
quanto si fida il paziente della sostanza o di tale terapia.
LEGGE N.56 ART 1 - professione psicologo
Non è facile arrivare a risultati certi, bisogna verificare le idee e per farlo servono
⬇️
vari passaggi.
La legge n 56 articolo 1 dice che cos e la professione dello psicologo che quindi
comprende l’uso di strumenti conoscitivi (sono strumenti conoscitivi validati),
sostegno, diagnosi, attività di abilitazione e riabilitazione e attività di ricerca e
sperimentazione. LA PSICOLOGIA
La psicologia abbraccia vari ambiti di indagine e intervento e si occupa di molti
aspetti della vita psichica.
La psicologia vuol dire tante cose e quando parliamo di essa dobbiamo:
Precisare qual’è l’oggetto di studio: (neuropsicologia, psicologia dello
● sviluppo, psicologia sociale).
Bisogna precisare il metodo di ricerca
● La prospettiva teorica seguita (psicologia dinamica, della Gestalt, cognitiva
● (attenzione, linguaggio, emozioni))
Dimensione di scienza pura o applicata (psicologia generale, del lavoro,
● clinica…)
[NB: PDTA= percorso diagnostico terapeutico assistenziale.]
⬇️
PSICOLOGIA DELLA GESTALT:
il lavoro che essi fecero
Sono stati quelli che si sono distinti di più, perché da Wundt (del Primo lab) si è fatta
molta strada.
➡️
Wundt cerco’ di collegare la psicologia con il metodo scientifico.
comportamentismo che si contrapponeva alla scuola strutturalista che
POI ci fu il
voleva capire il corpo umano attraverso l'introspezione, la quale però non era
importante per il comportamentismo, per loro bisognava solo studiare ciò che si può
⬇️
osservare in maniera diretta, non la coscienza, inconscio e introspezione.
GESTALT fa un passo avanti.
INVECE la psicologia dei
Gestalt in tedesco significa forma/rappresentazione, quindi la psicokogia della
forma, ed è una corrente focalizzata soprattutto sullo studio della percezione e dell’
esperienza.
La gestalt si è sviluppata in Germania, negli anni ‘20.
Poi è proseguita in America dove c'erano i principali esponenti della Gestalt, durante
il periodo delle persecuzioni naziste..
Poi Piaget (con i suoi studi sull’intelligenza) e Chomsky (con i suoi studi sul
linguaggio) fanno degli studi sui principi delle organizzazioni, che sono principi che
danno origine a quello che noi pensiamo e percepiamo. cognitivismo che invece
Gli esponenti della gestalt diventano poi precursori del
da alla mente grande importanza.
➡️ QUINDI
Per la gestalt non è giusto dividere l’esperienza umana nelle sue componenti
elementari, ma bisogna considerare l’intero come fenomeno sovraordinato rispetto
alla somma dei suoi singoli elementi.
Il tutto è diverso dalla somma delle sue parti: quindi anche le caratteristiche di una
società non corrispondono a quelle degli individui che la costituiscono ma è un
➡️
qualcosa di più.
Quello che siamo o sentiamo o il nostro comportamento sono il risultato di
➡️
un'organizzazione complessa che guida anche i nostri processi di pensiero.
percezione secondo i gestaltisti non è preceduta dalla sensazione ma è un
La
processo immediato che deriva da una gestalt, quindi da una
forma/rappresentazione.
La percezione è determinata da un’organizzazione delle varie componenti di uno
stimolo: i sensi sono indispensabili per la percezione, ma senza la loro elaborazione
le sensazioni rimarrebbero confuse, sconnesse e senza ordine.
⬇️ combinazione delle diverse
Inoltre essa possiamo considerarla anche come una
componenti di un’esperienza, influenzata da altre esperienze passate che fanno da
sfondo all’esperienza attuale.
Esempio: se entro in una sala dove c'è una festa in corso e ho bisogno di cercare una
persona che conosco, ovviamente se considero tutto quello che c'è nel salone, non
troverò mai quella persona, quindi in primo piano come figura sullo sfondo metto
solo i visi delle persone così sarà più semplice trovarla.
QUINDI l’esperienza non è divisibile ne’ scomponibile.
La maggior parte delle cose che percepiamo sta nell’oggetto preso
globalmente, questo è uno dei motivi per cui noi non vediamo la realtà
per quella che è perché spesso andiamo in giro con una storia che ci fa
vedere le cose parzialmente e non nella loro complessità.
i gestalt sono stati precursori di una serie di riflessioni; ci dicono che la nostra
capacità di percepire un oggetto va rintracciata in un’organizzazione preceduta dal
sistema nervoso centrale e non da quello che la nostra retina riflette (occhio).
sistema nervoso centrale e della sua
Quindi introducono il capitolo del
complessità.
➡️ Secondo loro come noi percepiamo la realtà abitualmente, non è la vera realtà ma
è qualcosa di più complesso.
Se ho qualcosa che non mi rende lucida vedo solo un aspetto della realtà ossia quello
più consono al mio modo di stare in quel momento.
Loro dimostrano come noi abbiamo una visione parziale delle cos