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Estratto del documento

L’acquisizione del linguaggio è un processo innescato a livello biologico all’interno

di un ambiente di apprendimento sociale. Il dispositivo di acquisizione del

linguaggio (LAD) è un meccanismo biologico innato che fornisce le regole generali

della grammatica (‘‘grammatica universale’’) comuni a tutte le lingue.

Le madri e i padri parlano ai figli in un’intonazione alta definita ‘‘maternese’’ utilizzata

in tutto il mondo. I genitori nominano gli oggetti e rispondono alle domande. Il

sistema di supporto all’acquisizione del linguaggio (LASS) rappresenta i fattori

dell’ambiente sociale che facilitano l’apprendimento di un linguaggio (tabella libro

pag. 408).

Il bilinguismo consiste nell’uso di due lingue nella vita quotidiana. I bambini bilingue

mostrano punteggi più elevati nei test di intelligenza non verbale e sviluppano una

maggiore flessibilità di pensiero. Esiste una certa variabilità interindividuale rispetto a

come le diverse lingue siano rappresentate nel cervello. La lingua madre e la

seconda lingua hanno maggiore probabilità di condividere la stessa rete neurale

quando la seconda lingua è stata appresa in tenera età oppure è stata appresa più

avanti negli anni ma è padroneggiata quasi perfettamente.

L’ipotesi del relativismo linguistico afferma che il linguaggio non solo influenza,

ma determina quello che siamo in grado di pensare. Molti psicologi sono in

disaccordo con ciò, tuttavia, il linguaggio influenza molti aspetti come il modo in cui

pensiamo e classifichiamo le nostre esperienze, e le nostre percezioni, decisioni e

conclusioni.

- Il pensiero (capitolo 10)

A livello biologico, i pensieri esistono come pattern di attività neurale, mentre a

livello psicologico si includono svariate attività mentali: il pensiero proposizionale

esprime una proposizione o una dichiarazione; il pensiero per immagini comprende

immagini che possiamo vedere, ascoltare o percepire nella nostra mente; il pensiero

motorio comprende la rappresentazione mentale di movimenti.

Le proposizioni sono dichiarazioni che esprimono idee. I concetti sono unità

basilari della memoria semantica, categorie mentali nelle quali collochiamo oggetti,

attività, astrazioni ed eventi che hanno in comune caratteristiche essenziali. I

prototipi sono esponenti più tipici e familiari di una categoria o classe e che

differiscono in base all’esperienza personale.

Il ragionamento deduttivo procede dall’alto verso il basso, ovvero dai princìpi

generali a una conclusione rispetto a un caso specifico; questo inizia con una serie

di premesse e, se sono vere, le conclusioni non possono essere false – compito di

selezione delle quattro carte di Wason. Il ragionamento induttivo, invece, procede

dal basso verso l’alto, partendo dai fatti specifici e cercando di sviluppare un

principio generale – si parla di probabilità e non di certezze (tabella libro pag. 433).

Gli errori di ragionamento sono dati da distrazioni dovute a informazioni irrilevanti. La

distorsione da credenza è la tendenza ad abbandonare le regole della logica a

favore delle nostre credenze personali. Il friming rappresenta come la stessa

informazione, lo stesso problema o la stessa opzione possano essere strutturati e

presentati in modo diverso.

Le 4 fasi della risoluzione dei problemi sono: comprendere o inquadrare il

problema, generare ipotesi e possibili soluzioni, verificare le soluzioni o ipotesi

cercando di smentirne una o più, e valutare i risultati. Per risolvere un problema

bisogna prima di tutto comprenderlo pensando fuori dagli schemi ed inquadrandolo

in modi che differiscono dalle aspettative convenzionali; in secondo luogo, bisogna

generare potenziali soluzioni, determinando quali procedure e spiegazioni verranno

prese in considerazione, quali soluzioni sono coerenti con le evidenze accumulate

fino a quel momento, ed escludere qualsiasi soluzione che non si adatti alle prove;

verificare le soluzioni, considerando le restanti soluzioni e formulando un test per

discriminarle – set mentale: la tendenza ad astenersi a soluzioni che hanno

funzionato in passato; infine, valutare i risultati e chiedersi se ci sarebbe stato un

modo più facile o più efficace per raggiungere lo stesso obiettivo. Gli schemi di

risoluzione dei problemi sono strategie dettagliate per selezionare le informazioni

e risolvere determinate classi di problemi. Gli algoritmi sono formule e procedure

che generano automaticamente le soluzioni corrette (es. formule matematiche).

L’euristiche sono strategie generali per risolvere i problemi che applichiamo a

determinate classi di situazioni. L’analisi mezzi-fini identifica le differenze tra la

situazione attuale e lo stato o obiettivo desiderato, e apporta i cambiamenti che

ridurranno tali differenze; l’analisi dei sotto-obbiettivi, invece, consiste nel formulare

dei sotto-obiettivi, o passi intermedi, verso una soluzione. L’euristica della

disponibilità ci porta a fornire giudizi e prendere decisioni sulla base della

disponibilità delle informazioni in memoria – tendiamo a ricordare gli eventi che

consideriamo maggiormente importanti e significativi; se qualcosa ci venisse in

mente con facilità, potremmo sovrastimare la probabilità che possa accadere. I tassi

base sono le frequenze reali dell’effettivo verificarsi di un evento.

La metacognizione è la consapevolezza e la comprensione delle proprie capacità

cognitive. La meta-comprensione è l’accuratezza nel giudicare cosa abbiamo o non

abbiamo compreso (es. quanto bene ritieni di aver capito il testo?).

- L’intelligenza (capitolo 11)

L’intelligenza è la capacità di acquisire conoscenza, pensare e ragionare

efficacemente per interagire attivamente con l’ambiente.

Alfred Binet fu incaricato dal ministro della pubblica istruzione francese di mettere a

punto un test per misurare l’intelligenza, dal quale è emerso che le abilità mentali si

sviluppano con l’età, ed il ritmo con cui le persone acquisiscono le capacità mentali è

una caratteristica propria dell’individuo e resta pressoché costante nel tempo. L’età

mentale è l’età alla quale un bambino è in grado di eseguire un certo compito. Il

quoziente intellettivo (QI) è il rapporto tra età mentale e età cronologica

moltiplicato per 100 – il QI medio è 100. Attualmente i test non utilizzano l’età

mentale, ma i ricercatori si basano sulla performance relativa di una persona rispetto

alla performance di altre persone della stessa età. Lewis Terman, un professore

della Standford University, particolarmente interessato al lavoro di Binet, ha adattato

il suo test per gli Stati Uniti. Il test di Standford-Binet è stato un paradigma

ampiamente accettato per la misurazione delle capacità intellettive negli anni 20 e

che conteneva prevalentemente indicatori verbali. Questo test è stato usato per

selezionare le reclute dell’esercito americano durante la Prima Guerra Mondiale

(Army Alpha e Army Beta). David Wechsler ha contestato il test di Standford-Binet

per un eccessivo affidamento sulle competenze verbali. Wechsler ha creato dei test

di intelligenza che misuravano sia le abilità verbali sia quelle non verbali.

Gli psicologi hanno usato principalmente due approcci per studiare l’intelligenza:

l’approccio psicometrico, che tende a definire la struttura dell’intelletto e a scoprire

le competenze mentali che stanno alla base della performance ottenuta nei test, e

l’approccio dei processi cognitivi, che studia i processi di pensiero che stanno alla

base di quelle competenze verbali.

La psicometria è lo studio statistico dei test psicologici che identifica e misura le

capacità che sottendono le differenze individuali registrate nella performance.

L’analisi fattoriale è una tecnica statistica che permette di ridurre un gran numero di

misure a un numero più ristretto di fattori; ogni fattore contiene diverse variabili che

correlano fortemente tra di loro ma meno fortemente con le variabili di altri fattori.

Thurstone si era convinto che la performance mentale degli esseri umani non

dipendesse da un solo fattore generale, ma da 7 abilità specifiche chiamate abilità

mentali primarie (tabella libro pag. 459).

L’intelligenza cristallizzata è la capacità di applicare conoscenze acquisite in

precedenza a problemi attuali, ed è basata sulla capacità di recuperare dalla

memoria a lungo termine informazioni apprese in precedenza. L’intelligenza fluida

è la capacità di affrontare nuovi problemi che non si possono risolvere in base

all’esperienza pregressa. Questa implica il ragionamento deduttivo e la capacità di

problem solving creativo, e richiede la capacità di ragionare in astratto, di pensare

logicamente e di gestire le informazioni archiviate nella memoria di lavoro. La

prestazione nei test che misurano l’intelligenza cristallizzata tende a migliorare

durante l’età adulta e resta stabile in età avanzata; la prestazione nei test che

misurano l’intelligenza fluida inizia a declinare nella tarda età adulta.

Le teorie cognitive studiano l’elaborazione di informazioni specifiche dei processi

cognitivi che sottendono la capacità intellettiva. La teoria triarchica di Sternberg

identifica sia i processi psicologici coinvolti nel comportamento intelligente sia le

diverse forme che può assumere l’intelligenza. Questa distingue tre categorie di

processi cognitivi a seconda dell’intelligenza considerata (tabella libro pag. 463).

Sternberg propone tre differenti classi di problem solving adattivo: l’intelligenza

analitica, che coinvolge le capacità di problem solving di tipo accademico misurate

dai test di intelligenza tradizionali; l’intelligenza pratica, che fa riferimento alle

competenze necessarie per affrontare le esigenze della vita quotidiana e gestire

efficacemente sé stessi e gli altri; l’intelligenza creativa, che include le capacità

mentali necessarie per affrontare adattivamente problemi originali.

Gardner ha formulato la teoria delle intelligenze multiple per la quale

esisterebbero 8 tipi diversi di abilità adattive: l’intelligenza linguistica è la capacità di

usare bene la propria lingua; l’intelligenza logico-matematica è la capacità di

ragionare logicamente e risolvere problemi matematici; l’intelligenza visuospaziale è

la capacità di risolvere problemi spaziali e di avere successo in un campo come

l’architettura; l’intelligenza musicale è la capacit&agra

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
46 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sarapisanii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Dennis John Lawrance.