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Scalabilità, Graduatorie e Parametri di Valutazione

Scalabilità e Graduatorie sono concetti che consentono l'applicazione di diverse operazioni matematiche. Le scale ad intervalli permettono la definizione della distanza tra gli intervalli, mentre le scale a rapporti consentono la definizione in termini di rapporto tra attributi diversi.

L'informazione ottenibile dai dati varia tra le diverse scale, essendo maggiore per le scale quantitative rispetto alle scale qualitative e per le scale a rapporti rispetto alle scale ad intervalli.

La prestazione di un soggetto o di un gruppo di soggetti ad una particolare prova sperimentale viene valutata attraverso l'accuratezza e il tempo di latenza della risposta. Il ricercatore ha quindi la necessità di individuare degli indici che ne consentono la misurazione. Tra gli indici di posizione più noti ci sono le misure di...

- addizione dei singoli valori del campione/numero di osservazioni; - media aritmetica o valore medio: punto medio di un insieme di valori disposti in ordine numerico, tiene conto del "valore mediano: eccentrico"; - valore più frequente di una distribuzione. - due gruppi di soggetti, pur mostrando misure della tendenza centrale simile, possono presentare differenze evidenti. Al proprio interno contiene dispersione o variabilità di punteggi. Per la misura di questa dispersione o variabilità: - range (campo di variazione): è una misura che si ottiene sottraendo dal punteggio più alto il punteggio più basso; - deviazione standard (scarto quadratico medio o stato tipo): stima della variabilità della distribuzione dei punteggi (relativi ad una popolazione o ad una variabile) e rappresenta la misura dell'ampiezza della DS e la quantità di informazione.

contenuta in una distribuzione.sono tra loro correlate positivamente. Essa consente di quantificare l'importanza delledifferenze. Si misura con la radice quadrata della media dei quadrati degli scarti divarianza,(elevazione al quadrato lo scarto di ciascunciascun punteggio dalla media di tutti i punteggipunteggio/N)

Domanda: Indice migliore?

  1. Scegliere il parametro che si discosta in misura minore dai singoli punteggi del campione;
  2. Si calcola lo differenza di ciascun punteggio dalla media/mediana; addizione dellescarto medio,differenze/numero dei punteggi;
  3. Si sceglierà la misura di tendenza centrale che meno si discosterà dal punteggio ottenuto.

ES. PUNTEGGI DI DIVERI SOGGETTI AD UN TEST DI MEMORIA

2 5 4 7 5 2 4 30 3 : - media = 6,9- media = 4 (2 2 3 4 4 5 5 7 30)

B.4. Analisi degli effetti

Una volta eseguiti i passi precedenti (ipotesi sperimentale, scelta del campione, manipolazionedella variabile indipendente, misurazione della variabile dipendente e raccolta

dei dati), questidevono essere analizzati al fine di determinare la fondatezza dell'ipotesi formulata sullarelazione tra le variabili sperimentali.

Domanda: Quanto sarebbe ampio un determinato effetto o una differenza se la relazione trale variabili fosse casuale?

Per stabilire se l'ipotesi sperimentale è vera in termini probabilistici i modelli matematici applicati devono verificare se l'entità dell'effetto, della differenza o del cambiamento osservato è significativa.

È accettato nella comunità scientifica che se la probabilità che un determinato cambiamento sia dovuto al caso è inferiore al 5% o all'1% (p<0.05 o p<0.01) -> la manipolazione della variabile indipendente ha determinato un effetto significativo sulle variazioni osservate nella variabile dipendente.

C. Formulazione ipotesi, esempio ricerca, correlazione e campione di studio

Il punto di partenza per ogni ricerca è la formula delle ipotesi,

quindi una formulazione teorica sulla relazione non casuale tra variabili. L'approccio scientifico si problemi segue un un principio conservativo.

Ipotesi

L'ipotesi è motivata attraverso l'elaborazione dei dati esistenti e sul ragionamento logico e una supposizione sull'esistenza di una relazione potenziale tra fenomeni o variabili.

La relazione tra eventi o fenomeni ipotizzata dallo sperimentatore, non nota all'inizio della ricerca è (y è denominata "variabile dipendente") un'ipotesi sperimentale o alternativa, y=f(x) osservata in funzione della variabile indipendente, mentre x è la "variabile indipendente" manipolata dal ricercatore.

Cambiamenti nella variabile x causano cambiamenti nella variabile y (relazione causa-effetto tra le due), infatti la relazione tra eventi è sempre una relazione tra variabili.

Il termine "alternativa" è relativo al fatto che l'ipotesi sperimentale

è alternativa all’ipotesi chedeve essere confutata (falsificata) oppure verificata dal ricercatore, in virtù della quale larelazione tra due o più fenomeni, di cui all’inizio dell’esperimento il ricercatore ha suppostol’esistenza, sarebbe casuale. Essa é innovativa, nel senso che aggiunge nuove conoscenze a ciòche é già noto.

Questa seconda ipotesi è definita “ipotesi nulla”. Il termine “nulla” sta ad indicare proprio lanullità della relazione tra le variabili nei termini definiti dallo sperimentatore. Essa éconservativa.

Esempio ricercaRicerca traslazionale sugli effetti del training neuropsicologico sulle funzioni cognitive nellepersone con malattia di Parkinson (Costa et al.)

Definizioni:

  • capacità di rivolgere l’attenzione alternativamente a compiti diversi - set-shifting:zzzzzzzzzzz ovvero a caratteristiche differenti dello stimolo;
  • insieme di processi

cognitivi che ci consentono di eseguire intenzioni/azioni pianificate nel futuro.

Stato dell'arte: dati sulla relazione tra shifting e MP in soggetti sani ed in popolazioni neurologiche.

Ipotesi sperimentale: variazioni della capacità di shifting causano variazioni delle capacità di MP.

Obiettivo ricerca: verificare l'ipotesi che in un individuo, variazioni delle capacità di shifting determinassero (fossero causa) variazioni delle capacità di MP.

L'esperimento consisteva nell'esaminare una popolazione di pazienti in cui coesistono disturbi della funzione di shifting e della funzione di MP, con soggetti i pazienti con malattia di Parkinson.

Variabili: in questo caso la variabile dipendente è la capacità di MP e la variabile indipendente è l'abilità di shifting (shifting).

MP = f

Campione: persone che soffrono della malattia di Parkinson. Esso quindi non è rappresentativo della

popolazione in generale, ma solo per i pazienti con quella specifica patologia.

Esperimento: ai pazienti è stato somministrato un training di riabilitazione cognitiva incentrato sul potenziamento delle capacità di shifting.

Prima (tempo 0 - test) e dopo (tempo 1 - retest) l'erogazione del training, ai pazienti sono stati somministrati dei test di MP.

Sono state eseguite poi delle analisi statistiche per esaminare gli effetti del training sulla prestazione al test di MP. Un miglioramento della prestazione al test di MP in seguito al training potrebbe indicare che effettivamente la MP dipende dai processi di shifting.

Problemi: un esperimento eseguito così sarebbe incompleto. Per quanto riguarda l'interpretazione dei risultati c'è da tenere in considerazione che ci sono delle variabili che possono influenzare i dati:

  • familiarità del soggetto con la valutazione;
  • familiarità del soggetto con lo sperimentatore;
  • effetto apprendimento test-retest.
(il soggetto potrebbe avere appreso le modalità di risposta). Soluzione: al fine di controllare questi effetti, si costituisce un gruppo di controllo che sarà esaminato con uguali misure e tempi del gruppo del training, ma senza che il training di shifting sia erogato. Ad esso si eroga un training placebo, un intervento che è simile in tutto al training sperimentale, tranne per il fatto di non avere effetto sulla funzione in questo potenziata. Dunque le condizioni sperimentali sono due: - potenziamento delle abilità di shifting (N=9); - placebo: esecuzione di compiti attentavi semplici e di esercizi respiratori (N=8). A questo punto dal confronto tra le variazioni di prestazione dei due gruppi prima e dopo è possibile notare se le modificazioni osservate sulla variabile dipendente siano la conseguenza delle variazioni della variabile indipendente. Il gruppo sperimentale ha migliorato la propria prestazione al test di MP dopo il training. Prestazione che, invece,

rimane invariata nel gruppo placebo. È proprio questa differenza che ci permette di affermare che è il training di shifting e non untraining cognitivo generico, o effetti di apprendimento o di familiarità a determinare il miglioramento della prestazione al test di MP.

Per limitare i potenziali effetti confondenti determinati dall'intervento soggettivo del soggetto sperimentale e del ricercatore usiamo i due disegni sperimentali in single and double blind (singolo e doppio cieco). Il disegno dello studio in cui il soggetto esaminato che singolo cieco partecipa, non è a conoscenza della condizione sperimentale esatta in cui lui è inserito. Il doppio cieco, disegno dello studio in cui sia il soggetto che il ricercatore, non conoscono la condizione sperimentale in cui è inserito il soggetto.

Correlazione

Il termine indica l'esistenza di una corrispondenza tra valori delle due variabili in virtù del correlazione. Esistono due

Tipi di correlazione: ci sono due tipi di correlazione, positiva e negativa. La correlazione positiva si verifica quando i due valori aumentano o diminuiscono insieme, cioè hanno un andamento simile. Ad esempio, la variazione dei valori in un test per la valutazione della depressione può corrispondere in modo significativo alla variazione dei valori in un test per la valutazione dei sintomi d'ansia. La correlazione negativa, invece, si verifica quando i due valori hanno un andamento opposto, cioè uno aumenta mentre l'altro diminuisce.

Metodo della correlazione: questo metodo viene utilizzato come passo preliminare per l'esecuzione di un esperimento o come unico metodo possibile quando la variabile indipendente non può essere manipolata. Viene anche applicato negli studi condotti sul campo, in cui il ricercatore osserva e registra le variazioni tra i fenomeni studiati.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
40 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elegallex di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Costa Alberto.