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DISTURBO D’ANSIA DA SEPARAZIONE
Algoritmo diagnostico
Tutti i seguenti criteri devono essere presenti
A) Il bambino mostra segnali d'ansia eccessivi e non appropriati al livello di sviluppo in relazione alla
separazione da casa o dalle gure di attaccamento. Almeno per un certo periodo di tempo, il bambino non
è capace di regolare l'ansia, nemmeno con rassicurazioni esterne. L'ansia è espressa da almeno 3 dei 7
seguenti sintomi:
1. eccessivo e ricorrente disagio al momento o nell'anticipazione della separazione da casa o dalle
principali gure di attaccamento;
2. eccessiva e persistente preoccupazione che un evento avverso (ad esempio perdersi o essere rapito)
condurrà alla separazione dalla principale gura di attaccamento. I bambini preverbali o a un livello
verbale iniziale hanno limitate capacità di esprimere le proprie preoccupazioni;
3. persistente riluttanza o ri uto di andare all'asilo, a scuola o in altri luoghi per paura della separazione.
Questo può manifestarsi come (a) paura o ansia relativa al distacco da casa per recarsi all'asilo o a
scuola; (b) paura o ansia anticipatoria legate all'asilo o alla scuola; 8c) ri uto di andare all'asilo o a
scuola a causa della paura o dell'ansia (d) pianto, aggrappamento, accessi di collera, tentativi di
nascondersi o altri sforzi per evitare la separazione, il bambino può esprimere la sua ansia/ paura
piangendo in modo inconsolabile o aggrappandosi;
4. persistente o eccessiva paura o riluttanza a rimanere a casa da solo o senza le principali gure di
attaccamento, senza un adulto signi cativo in altri ambienti;
5. Persistente riluttanza o ri uto di andare a dormire in assenza della principale gura di attaccamento per
almeno un mese;
6. Incubi ricorrenti riguardanti il tema della separazione. I bambini preverbali o a un livello verbale iniziale
possono avere sogni terri canti senza un contenuto identi cabile;
7. Sintomi sici o psicologici al momento o nell'anticipazione della separazione dalla principale gura di
attaccamento.
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E’ caratterizzato da paura inappropriate e forte disagio riguardanti l’allontanamento da casa o la
separazione da gure signi cative d’attaccamento. Spesso possono avere di coltà a dormire da
soli, hanno incubi notturni inerenti alla separazione, lamentazioni somatiche, ri uto scolastico.
Spesso questi bambini possono esprimere preoccupazioni eccessive circa la propria sicurezza e
salute sica o il benessere dei genitori nel momento della separazione.
L’ansia è espressa nel tentativo di nascondersi o altri comportamenti che ri ettono lo sforzo di
evitare una minaccia percepita.
Più frequente nei bambini con meno di 12 anni e progredisce con l’età.
MUTISMO SELETTIVO
E’ l’esito comportamentale di un elevato livello d’ansia che porta i bambini con questa diagnosi a
non riuscire a parlare (fallimento nella prestazione, ma la competenza c’è) a leggere o cantare in
situazioni speci che e tale di coltà non si presenta in altri contesti (come la famiglia).
Questi bambini possono trovare modi alternativi di comunicare (gesti, sussurri) con alcune
persone quali insegnanti o compagni di classe nelle situazioni in cui risultano incapaci di
esprimersi verbalmente.
DSM-5
- almeno 1 mese
Si deve manifestare per (non al primo mese di scuola) e in uire fortemente sui
risultati scolastici o lavorativi o con la comunicazione sociale
- prima dei 5 anni
Esordio anche se i sintomi si manifestano con l’ingresso alla scuola
elementare dove vi è una maggiore interazione sociale
- È persistente e altamente invalidante
- Se non trattato, causa una signi cativa compromissione dello sviluppo sociale ed emotivo del
bambino
- La condizione non è meglio spiegata da un disturbo della comunicazione e non si manifesta
esclusivamente durante il decorso di disturbi dello spettro autistico, schizofrenia o altri disturbi
psicotici.
DISTURBO DA INIBIZIONE DELLE NOVITA’
L’agito comportamentale del bambino non è dovuto a tratti comportamentali di timidezza e
inibizione quanto a un disturbo speci co che va be oltre tali aspetti caratteriali.
Il disturbo è precursore dei quadri clinici ansiosi più conclamati come il disturbo d'ansia sociale.
Il bambino ha di coltà estrema e pervasiva di approcciarsi a situazioni nuove come giochi, attività
e persone e vive il non conosciuto come forte elemento di stress e disagio che compromette e
interferisce con le sue relazioni e con i compiti e i bisogni evolutivi.
- si blocca o si ritira (smette di vocalizzare, evita il contatto oculare) e tenta di allontanarsi
dall’oggetto, persona o situazione nuova, nascondendosi o cercando il caregiver
- Manifesta un’a ettività negativa marcata, persistente e pervasiva
un’età inferiore ai 24 mesi da almeno
Il bambino deve avere e i sintomi devono essere presenti
un mese.
DC-05
Fattori di rischio:
- genitori con disturbi d’ansia
- Manifestazioni precoci di paura
- La protezione genitoriale nei confronti delle nuove esperienze
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DISTURBO D’ANSIA SOCIALE (FOBIA SOCIALE)
Si caratterizza per sentimenti di paura e forte disagio nelle situazioni sociali nuove (non solo con
gli adulti ma anche con i pari) o per contesti che richiedono prestazioni quali scuola, sport, o altre
attività ricreative.
Il disagio è seguito da un’attenzione smisurata per le reazioni degli altri e dal timore di compiere
gesti imbarazzanti in contesti sociali.
Ciò li porta ad avere di coltà durante le interrogazioni, la lettura ad alta voce, il parlare con
sconosciuti, e presentano preoccupazioni selettivamente orientate alle prestazioni sociali.
Mostrano il timore di rimanere umiliati o provare forte imbarazzo nelle situazioni sociali.
L’evitamento delle situazioni sociali ansiogene comunemente riduce la paura e il disagio.
DSM-5
- 13 anni
Età media di insorgenza: (tra gli 8 e i 15)
- L’esordio può essere conseguenza di un episodio stressante o umiliante
• Possono mostrarsi inadeguatamente assertivi o eccessivamente remissivi oppure, meno
spesso, possono indirizzare fortemente la conversazione
• Possono avere una postura rigida, un contatto visivo inadeguato e un tono di voce basso
• Possono essere timidi e ritirati nelle conversazioni
• Possono cercare lavori dove non è richiesto contatto sociale
• Possono rimanere più a lungo nella casa di origine, ritardando il matrimonio o la convivenza
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA
Si manifesta come un’eccessiva preoccupazione che investe aree diverse come il lavoro
scolastico, le interazioni sociali, la famiglia, la salute, le situazioni di vita reale, i disastri naturali e
che costituisce lo sfondo della vita emotiva del bambino. Sono spesso accompagnati a sintomi
somatici.
Le preoccupazioni sono incontrollabili se non attraverso condotte rigide e perfezionistiche e la
ricerca costante di rassicurazione.
I sintomi somatici possono essere nausea, disturbi gastrointestinali, palpitazioni etc.
I SINTOMI (almeno 3 negli adulti per 6 mesi e almeno 1 nei bambini per 6 mesi)
- Irrequietezza, o sentirsi tesi/e,"con i nervi a or di pelle”
- Facile a aticamento
- Di coltà a concentrarsi o vuoti di memoria
- Irritabilità
- Tensione muscolare
- Alterazioni del sonno (di coltà a addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto e
insoddisfacente)
E’ uno stato d’ansia che non è provocato dalla percezione di un pericolo imminente ma è legato a
paure collegate al passato e un’ansia anticipatori verso il futuro.
AGORAFOBIA
Caratteristica fondamentale è la paura o l’ansia marcate o intense innescate dall’esposizione reale
o anticipata a un’ampia gamma di situazioni che devono essere presenti per almeno 6 mesi (due
o più di queste situazioni)
- utilizzare i trasporti pubblici
- trovarsi in spazi aperti (parcheggi, mercati, ponti)
- stare in la tra la folla
- trovarsi in spazi chiusi (negozi, teatri, cinema)
- Essere fuori casa da soli
che compromettono e in uenzano notevolmente lo stile di vita e le abitudini della persone che ne
so re.
Esordio tipico in adolescenza o nella prima età adulta.
L'individuo teme o evita queste situazioni a causa di pensieri legati al fatto che potrebbe essere
di cile fuggire oppure che potrebbe non essere disponibile soccorso nell'eventualità che si
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sviluppino sintomi simili al panico o altri sintomi invalidanti o imbarazzanti (es. paura di cadere,
paura dell’incontinenza).
DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
(DOC) Si caratterizza per l’intrusione nell’attività mentale dell’individuo di pensieri a carattere
coattivo e fortemente egodistonico (in grado di generare ansia) che vengono considerati non reali
dal soggetto ma la cui intensità può far sperimentare al soggetto la sensazione che possano
diventare reali.
Va quindi incontro a rituali di controllo, volti a scongiurare il loro realizzarsi o contrastarne la
stessa esistenza.
Tanto le ossessioni che i rituali impegnano l’attività mentale del soggetto no a comprometterne
signi cativamente il funzionamento e interferire con il suo adattamento.
obsidere(assediare):usato in epoca tarda per indicare lo "stare sempre addosso a qualcuno”
Il disturbo ossessivo- compulsivo è un grave e spesso cronico disturbo del bambino
caratterizzato da pensieri e comportamenti ripetitivi, inconsolabili e ritualistici che causano
so erenza e disagio al bambino.
OSSESSIONI E COMPULSIONI PIÙ FREOUENTI
- pulizia
La (es. ossessioni di contaminazione e compulsioni di pulizia =pulirsi, lavarsi)
- simmetria delle cose
La (es. ossessioni di simmetria e compulsioni di ripetizione, ordine e
conteggio=toccare, ripetere, contare, eccesso di dubbio)
- Pensieri proibiti o tabù (es. ossessioni aggressive, sessuali e religiose e relative compulsioni)=
veri care/domandare ripetitivamente)
- Danno (es. timori di danno a se stessi o agli altri e relative compulsioni di controllo)
Esordio tipico intorno ai 20 anni (nel 25% prima dei 14 anni soprattutto tra i maschi che hanno
un'etàd'esordio più precoce)
DSM-5
1. ricorrenti e persistenti pensieri, impulsi o immagini sperimentate come intrusive e non volute e
che nella maggior parte degli individui causano un marcato stresso un’elevata ansia
2. Comportamenti ripetitivi o azioni mentali che l’individuo sente di essere costretto a realizzare
come risposta a un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente
3. I comportam