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PIANTO
2-4 mesi SUONI DI BENESSERE E Gorgheggi, piccole risate e
RISATE gridolini
4-6 mesi VOCALIZZAZIONI Proto-conversazioni
(alternarsi con l’adulto)
6-7 mesi LALLAZIONE CANONICA sequenze consonante-
vocale, prosodia
10-12 mesi LALLAZIONE VARIATA protoparole
Diade madre-bambino. Processi fondamentali dell’intenzione comunicativa: Attribuzione
di significato da parte del caregiver - Costruzione intersoggettiva del significato. Con il
interazioni triadiche
gesto dell’indicare o pointing unito allo sguardo nascono le (adulto
l’interazione
+ bambino + oggetto), il focus va al mondo esterno, quindi nasce
comunicativa (volontà di comunicare qualcosa a qualcuno, finalizzata e controllata).
Passaggi: 0-8 mesi preintenzionale (senza guardare la mamma, cerca l’oggetto
lontano), 8-12 mesi intezionale (indica l’oggetto, sguardo alla mamma, suoni), 12+
linguistica (parole).
I GESTI DEITTICI o PERFOMATIVI compaiono a 8 mesi, esprimono intenzionalità
comunicativa, sono contestualizzati e non ancora simbolici, possono essere richiestivi
(usa l’adulto come strumento, lo guarda indicando l’oggetto, influenzano il
comportamento degli altri) o dichiarativi (porge l’oggetto all’adulto guardandolo, lo
scopo è l’attenzione, influenzano lo stato mentale degli altri).
I GESTI REFERENZIALI (12 mesi) nascono come imitazioni (strumento attraverso cui si
apprende) di azioni agibili su un oggetto, ma non della forma dell’oggetto, hanno
un’origine sociale, compaiono all’interno delle routine sociali o dei giochi con l’adulto
(salutare, fare no con la testa), posso essere utilizzati in maniera a-contestuale, ovvero
il loro significato non è legato al contesto contingente, oppure all’oggetto specifico,
hanno natura iconica, ma sono importanti perché fanno da ponte per l’apprendimento
del linguaggio.
LESSICO
Può essere ATTIVO (parole usate) o PASSIVO (parole comprese). L’insieme delle parole
conosciute da un individuo è un sotto-sistema aperto, non è prescrittivo, non è
rieducabile con procedure intensive e si sviluppa attraverso processi educativi. Prima
dei 5-6 anni la comprensione verbale si basa soprattutto sulla prosodia e sul contesto,
poi si baserà sul significato semantico delle parole. Lo sviluppo lessicale-semantico
si riferisce all’acquisizione del vocabolario della propria lingua e alla capacità di
attribuire significato alle parole che si ascoltano e si producono. Tra i 12 e i 18 mesi il
vocabolario è di circa 50 parole, è contestualizzato, a questo punto diminuiscono i
l’esplosione del linguaggio,
gesti, poi avviene repentina e consistente. Con il passare
del tempo l’uso del linguaggio diviene sempre meno contestuale e più referenziale.
Indicatori di rischio riguardo al linguaggio: presenza di meno di 50 parole a 24 mesi e
persistenza dell’uso di gesti oltre i 24 mesi. Combinazioni di parole: Forme transmodali
Parole concatenate Ripetizioni orizzontali Finte combinazioni Espressioni formulaiche
Segnaposto + parola contenuto.
sovraestensione
Errori nell’uso delle parole: (parola papà per indicare tutte gli uomini
sottoestensione
che incontra), (parola bimba solo in riferimento a sé stessa e non agli
sovrapposizioni di significato
altri bambini), (parola aprire può essere utilizzata al posto
non vengono utilizzate le categorie
di accendere la luce), (parola gioco per indicare
libro, macchinina, bambola…).
SINTASSI E MORFOLOGIA
Si distinguono morfologia libera (elementi separati dalla forma lessicale, particelle
che accompagnano, articoli, preposizioni, congiunzioni, verbi ausiliari) e morfologia
legata (elementi legati alla forma lessicale, prefissi e suffissi, genere e numero di nomi,
aggettivi, pronomi, coniugazioni dei verbi, viene appresa prima).
3 anni Morfologia nominale Padroneggia le forme del genere, del numero, gli
articoli più semplici e poi più complessi
3 – 4 Morfologia Compaiono per primi i pronomi: io/tu e me/te, i
anni pronominale pronomi clitici lo/la. Gli altri pronomi compaiono più
lentamente
3 anni Morfologia verbale - Acquisito l'accordo soggetto-verbo per le forme
produzione singolari, non ancora acquisito l’accordo soggetto-
verbo per le forme plurali. L’accordo soggetto-
verbo padroneggiato per ultimo è la II° persona
plurale
5 - 7 Morfologia verbale - Usano l’ordine delle parole come informazione
anni comprensione rilevante
7 – 9 Uso dell’accordo soggetto-verbo come
anni informazione rilevante
Uno dei criteri fondamentali per osservare l’evolversi delle conquiste morfosintattiche
Lunghezza Media dell’Enunciato
del bambino è la (Lme) introdotto da Brown, per
l’italiano si calcola il numero di parole utilizzate (Lmep); sembrerebbe perdere la sua
validità dopo i 3 anni d’età. Sviluppo della frase: olofrase, fase presintattica, fase
telegrafrica (protosintattica), fase nucleare, fase ampliata, fase complessa.
Anche con la comprensione si procede per età: a 3 anni comprende le causali, a 4 le
frasi locative topologiche (sopra, vicino…) e la negazione è affermativa, a 5 anni
comprende le frasi passive irreversibili, a 6 anni le locative proiettive (davanti, dietro…)
e le passive reversibili probabili, a 7 anni le passive reversibili improbabili.
SVILUPPO COGNITIVO
La cognizione è l’insieme dei processi psicologici umani, comprende aspetti come
comprensione, ragionamento, pensiero, problem solving, memoria, classificazione,
concettualizzazione, apprendimento. Il mondo infantile è ricco di rappresentazioni
mentali implicite che non raggiungono la coscienza e quindi il bambino non ne ha
consapevolezza, si parla di implicito procedurale, ovvero quello che si attiva nel
bambino è, infatti, una rappresentazione relativa al so come si fanno le cose che si
differenzia dalle rappresentazioni adulte legate al so di sapere e quindi a conoscenze
esplicite dichiarative, poi l’utilizzo della riflessività porterà al superamento di questa
fase. Un esempio di conoscenze implicite e procedurali in età adulta è la capacità di
leggere e rispondere ai segnali di comunicazione non verbale.
Piaget – Svizzera, obiettivo principale comprendere come lo sviluppo psicologico del
bambino lo porti a costruire le sue conoscenze, quindi cerca un fondamento
epistemologico del conoscere che sia valido per tutte le scienze. Ad esempio studia una
sequenza universale di stadi evolutivi di sviluppo dell’intelligenza, quindi un modello
epistemico fondante per il sapere scientifico. Cerca perché è accaduto qualcosa, da
leggi generali spiega il fenomeno, è neopositivista. Conoscenza Spiegazione. Idea di
bambino: epistemico e logico
Vygotskij – Russia, studio della relatività culturale e soggettiva dell’uomo, cerca un
modello culturale. Conoscenza Comprensione, comprensione legata sia alla
conoscenza del fenomeno che alla sua interpretazione e attribuzione di senso
dall’interno. Idea di bambino: culturale
Bruner – Stati Uniti, psicologia culturale, comprendere come la mente venga
influenzata da storia e cultura, si interessa dei significati. Conoscenza Spiegazione +
comprensione. Spiegazione e comprensione sono diversi modi di costruire significati.
Usa il pensiero paradigmatico o logico-scientifico (che cerca cause generali ed
universali dei fenomeni), il pensiero narrativo (che cerca di cogliere il significato degli
eventi, tramite la contestualizzazione, l’interpretazione e la soggettività). Idea di
bambino: rappresentazionale e narrativo.
PIAGET – pensiero costruttivista - organicismo
Studia come il bambino passa dall’uso iniziale dei riflessi a un adattamento intelligente
Prima fase:
all’ambiente, attraverso azioni via via più complesse. indagine, colloquio
Seconda fase:
clinico, acquisizione di concetti specifici. sistematizzazione, organizzare
gli aspetti specifici all’interno di una visione globale, colloquio clinico-critico e utilizzo di
materiali. Secondo lui la CONOSCENZA è spiegazione, non è preformata nel soggetto
(innatismo) e non è fissata nel reale da cui ricavarla (empirismo). Il bambino è attivo
l’intelligenza è la forma più
costruttore delle sue conoscenze (esploratore o scienziato),
elevata di adattamento biologico.
Le funzioni invarianti e i processi cognitivi che le determinano creano delle strutture
variabili fondamentali: I° invariante funzionale: tendenza
all’organizzazione/all’equilibrio, II° invariante funzionale: tendenza
all’adattamento, ovvero la tendenza degli organismi ad adeguarsi alle richieste
ambientali. Per raggiungere l’adattamento: quando i processi di assimilazione e
accomodamento sono ben integrati tra loro l’individuo è in grado di organizzare in
modo ordinato ed efficiente le sue interazioni con l’ambiente raggiungendo un buon
grado di adattamento (equilibrio). Ci sono 2 processi fondamentali: ASSIMILAZIONE
(processo cognitivo mediante il quale le nuove esperienze e le nuove informazioni
vengono ricevute ed elaborate dagli individui, esse sono adattabili alle strutture o agli
schemi cognitivi già posseduti) e ACCOMODAMENTO (comporta la modificazione delle
strutture o degli schemi cognitivi a seguito delle nuove esperienze e informazioni). Ma
lo sviluppo mentale NON è una funzione invariante.
L’aspetto di discontinuità viene invece studiato analizzando le strutture e gli stadi
coerenza
generati, le strutture variabili. Ogni stadio di sviluppo possiede una sua
interna per cui gli schemi che lo caratterizzano sono qualitativamente diversi dai
integrazione gerarchica tra stadi,
precedenti e dai successivi, si parla poi di cioè non
dimentichi cosa avevi imparato prima. Ecco la teoria stadiale con 4 stadi:
1. SENSOMOTORIO - 0-2 ANNI - “Comprende” il mondo in base a ciò che può fare con
gli oggetti e con le informazioni sensoriali, gli oggetti esistono solo nel momento e
nel luogo in cui li percepisce, 6 sotto-stadi: esercizio dei riflessi, reazioni circolari
primarie (organizzazione psicologica), reazioni circolari secondarie (combinazione e
invenzione, permanenza dell’oggetto), scemi di azioni intelligenti (coordinazione
intenzionale, distinzione tra mezzi e fini), reazioni circolari terziarie (sperimentazioni
attive), pensiero simbolico (combinazione mentale e deduzione). A 2 anni cambia la
percezione del proprio corpo, che diventa un oggetto in mezzo agli altri.
Acquisizioni: da pattern rigidi d’azione a flessibili, da isolati a coordinati, da
comportamento reattivo ad intenzionale, d