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LO STADIO SENSO MOTORIO (0-24 MESI)

Il primo stadio di sviluppo cognitivo per Piaget parte dalla nascita e caratterizza i primi due anni di vita del bambino. In questa fase la conoscenza del mondo deriva dai sensi e dalle azioni che il bambino compie sugli oggetti. Non c'è ancora una rappresentazione interna degli oggetti: per il bambino gli oggetti esistono solo nel momento e nel luogo in cui li percepisce.

Questi primi mesi sono caratterizzati quindi solo dall'azione diretta che il bambino fa sugli oggetti poiché egli comprende il mondo solo in base a ciò che può fare con questi oggetti e con le informazioni sensoriali. Lo stadio sensomotorio è stato diviso da Piaget in 6 sottostadi durante i quali il bambino passa gradualmente dall'essere un organismo riflesso ad essere un organismo riflessivo.

  • 0-1 MESE: ESERCIZIO DEI RIFLESSI
  • 1-4 MESI: REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE
  • 4-8 MESI: REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE
  • 8-12 MESI: SCHEMI DI AZIONI

INTELLIGENTI- 12-18 MESI: REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE- 18-24 MESI: PENSIERO SIMBOLICO

I SOTTOSTADI DELLO STADIO SENSOMOTORIO

Passiamo ora ad analizzare più nel dettaglio cosa caratterizza i 6 sottostadi dello stadio sensomotorio e quali sono le conquiste dei bambini in ognuno di essi.

  1. ESERCIZIO DEI RIFLESSI

    Durante questo periodo di vita il bambino non ha consapevolezza di sé e del mondo, esercita semplicemente i riflessi. Abbiamo parlato dei riflessi parlando di sviluppo motorio e abbiamo visto come essi siano delle azioni involontarie che scompaiono nell'arco di pochi mesi.

  2. REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE E PRIMI ADATTAMENTI NON INNATI (1-4 MESI)

    Il secondo sotto stadio dello sviluppo sensomotorio è caratterizzato da comportamenti che implicano l'apprendimento di nuove informazioni dall'ambiente, anche se ciò avviene per caso. Questo è molto diverso dall'esercizio dei riflessi che è solo una ripetizione che non genera

nuoviapprendimenti. In questo periodo quando un'azione produce, per caso un risultato interessante, il bambino cerca di conservarlo attraverso la ripetizione della condotta sensomotoria. Questi nuovi comportamenti rendono il bambino un'organizzazione psicologica e non semplicemente un'organizzazione biologica. 3. REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE (4-8 MESI) Nel terzo sotto stadio si assiste al passaggio dalla ripetizione delle azioni alla loro combinazione e all'invenzione di nuove condotte che avviene sempre per caso. Ad esempio, il bambino afferra gli oggetti che vede oppure porta alla bocca gli oggetti toccati. In questa fase inizia a comparire una prima consapevolezza del mondo circostante. In alcuni dei comportamenti messi in atto dal bambino sono presenti indizi della presenza della permanenza dell'oggetto. Per il bambino ora gli oggetti non spariscono se vengono nascosti, ciò significa che egli possiede delle rappresentazioni mentali degli oggetti. 4. COORDINAZIONEDEGLI SCHEMI SECONDARI E LORO APPLICAZIONE ASITUAZIONI NUOVE (8-12 MESI) Con il passare dei mesi gli schemi d'azione vengono coordinati intenzionalmente e applicati a situazioni nuove. Il bambino comincia a mettere in relazione le cose tra di loro. In questo sotto stadio compare la capacità del bambino di distinguere tra i mezzi e i fini.
  1. REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE (12-18 MESI)
Fino al compimento del suo primo anno d'età il bambino si limita a riprodurre i risultati frutto delle sue scoperte casuali. Dall'anno in poi il bambino comincerà a produrre dei risultati attraverso delle sperimentazioni attive che producono nuovi schemi cognitivi. Nello specifico Piaget ha analizzato tre condotte comportamentali.
  1. La capacità di avvicinare un oggetto tirando a sé il supporto su cui l'oggetto è posato - Ad es., Tiro la coperta per prendere il gioco che si trova su di essa
  2. La capacità di attirare un oggetto usando un suo

prolungamento - Ad es., Tiro la cordicella del gioco

La capacità di usare uno strumento per avvicinare un oggetto - Ad es., Uso un bastoncino per prendere il gioco

6. INVENZIONE DI MEZZI NUOVI MEDIANTE COMBINAZIONE MENTALE O DEDUZIONE (18-24 MESI)

Giunto alla fine dello stadio sensomotorio il bambino affronta le situazioni nuove non più attraverso tentativi e apprendimenti graduali, ma attraverso combinazioni mentali, per cui prima il comportamento viene concepito mentalmente e poi messo in atto.

Il bambino anticipa quali azioni sono necessarie e quali invece porterebbero a un fallimento, questa anticipazione avviene a livello mentale e non più nell'azione concreta come nei mesi precedenti.

Questa progettazione mentale permette al bambino anche di trovare oggetti nascosti, pianificando prima i movimenti, tenendo conto di ostacoli e possibilità.

Ad esempio, se una palla va sotto il divano, anziché chinarsi subito, gira intorno al divano.

LA PERMANENZA

DELL'OGGETTO

Quando abbiamo analizzato lo sviluppo percettivo abbiamo visto come il bambino anche molto piccolo sia portato ad osservare gli stimoli che gli vengono presentati. Ma inizialmente quando un oggetto scompare dalla vista, il bambino perde rapidamente interesse e non ne ricerca la presenza.

TRA 1 E 4 MESI: • Alla scomparsa dell'oggetto guarda con più intensità nella direzione in cui è scomparso l'oggetto con attesa

TRA 4 E 8 MESI• Comincia la ricerca attiva dell'oggetto parzialmente nascosto.

TRA 8 E 12 MESI Il bambino cerca attivamente l'oggetto nascosto nel punto dove è scomparso. Commette degli errori di perseveranza.

TRA I 12 E I 18 MESI Cerca attivamente l'oggetto nascosto dove è stato visto scomparire l'ultima volta. Tuttavia non è in grado di immaginare movimenti che non ha visto direttamente "Errore A non B".

TRA I 18 E I 24 MESI• Il bambino riesce a rappresentarsi

l'oggetto e alla sua esistenza continua. Secondo Piaget, intorno ai 2 anni, il bambino acquisisce la consapevolezza che gli oggetti esistono anche quando non sono visibili e che possono essere trovati anche dopo essere stati spostati in modo invisibile. Tuttavia, alcuni studi successivi hanno messo in discussione le età in cui si manifesta questa capacità di permanenza dell'oggetto come ipotizzata da Piaget. Secondo questi autori, le abilità dei bambini sarebbero più precoci. Uno studio condotto da Bower nel 1971 ha evidenziato che i bambini di 3 mesi sono in grado di individuare un oggetto nascosto. Un altro studio condotto da Baillargeon nel 1991 ha dimostrato che i bambini di 5 mesi e mezzo sono in grado di comprendere l'occlusione di un oggetto in movimento. La prima grande trasformazione qualitativa del pensiero infantile avviene intorno ai 2 anni, quando si conclude il primo stadio dello sviluppo cognitivo di Piaget. Durante questo periodo, il bambino acquisisce importanti concetti come la permanenza dell'oggetto, lo spazio, il tempo e la causalità. La conquista principale di questo periodo, che rende possibile tutti gli altri sviluppi menzionati, è legata all'oggetto e alla sua esistenza continua.capacità di crearsi delle rappresentazioni mentali. Il bambino può ora agire in un ambiente in cui gli oggetti hanno un' esistenza fisica, spaziale e temporale propria e sono fonti autonome di causalità. È in grado anche di ricostruire le cause partendo dagli effetti e - viceversa - è in grado di prevedere gli effetti di un oggetto come fonte potenziale di azioni. Anche la percezione del proprio corpo cambia e diviene la percezione di un oggetto in mezzo agli altri. Il bambino diviene capace di rappresentare se stesso e di immaginare i propri spostamenti nello spazio come se potesse osservarli dall'esterno individuando delle relazioni spaziali. Pattern rigidi di azione -> Pattern flessibili di azione Pattern isolati di azione -> Pattern coordinati di azione Comportamento reattivo -> Comportamento intenzionale Azioni manifeste -> Rappresentazioni mentali LO STADIO PREOPERATORIO (2-7 ANNI) Le conquiste raggiunte dal bambino con il superamento

Il periodo che va dai 2 ai 7 anni viene definito stadio preoperatorio ed è caratterizzato proprio dalla capacità del bambino di utilizzare i simboli, siano essi intesi come immagini, parole o azioni, al fine di rappresentare ciò che non è direttamente presente.

Tra i comportamenti che testimoniano la presenza di questa importante conquista per il bambino abbiamo:

  • IMITAZIONE DIFFERITA: Secondo Piaget, nello stadio preoperatorio il bambino diviene capace di un'imitazione differita, ovvero spostata nel tempo. Anche durante lo stadio sensomotorio il bambino era capace di imitare, ma limitatamente a ciò che egli poteva vedere concretamente, basandosi su un modello esterno direttamente presente, appunto un'imitazione diretta. Dopo i 2 anni, il bambino non ha più bisogno di una percezione diretta del modello per imitare, ma può imitare anche a distanza di tempo.
quel modello perché se ne è creata un'immagine o rappresentazione mentale, quindi un modello interno. GIOCO SIMBOLICO: Sempre in questo periodo di vita secondo Piaget compare il gioco simbolico. Si tratta di una modalità di gioco in cui il bambino fa finta che un oggetto a sua disposizione rappresenti (stia per) un altro oggetto al momento non presente. Come è facile intuire questo presuppone che il bambino possieda una rappresentazione mentale dell'oggetto non presente. Ad esempio è facile vedere dei bambini che utilizzano cartoni o scatole facendo finta che siano macchine. LINGUAGGIO - schemi verbali per rappresentare la realtà: La più importante conquista relativa alla funzione simbolica dello stadio preoperatorio è sicuramente il linguaggio. Le parole infatti stanno sistematicamente al posto di qualcos'altro che non è presente, ma rappresentato nella mente. Nello stadio preoperatorio i bambini sono sono

Ancora in grado di svolgere operazioni. Ma cosa si intende per operazioni? Ci si riferisce ad azioni interiorizzate che prevedono l'organizzare delle informazioni provenienti dall'ambiente a proprio piacimento. Esempi di operazioni sono la classificazione degli oggetti che sono simili per dimensione, il raggruppamento tra loro di animali distinguendoli dagli oggetti, etc. Per Piaget lo sviluppo cognitivo dipende proprio dall'acquisizione della capacità di padroneggiare le operazioni le quali a loro volta presuppongono la capacità di pensare a livello simbolico. Durante lo stadio preoperatorio le azioni mentali che compie il bambino non sono ancora sistematiche e coordinate fra loro. Nello svolgere dei compiti considera un solo aspetto alla volta. Ma se i bambini tra i 2 e i 7 anni sono in grado di padroneggiare la funzione simbolica, per quale motivo non sono

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
138 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaiadilena1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Della Zoppa Letizia.