Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Gesti deittici o performativi
I gesti deittici o performativi compaiono all'incirca intorno agli 8 mesi ed esprimono un'intenzione comunicativa. Si riferiscono ad oggetti ed eventi, ma sono fortemente contestualizzati e non ancora simbolici. Questi gesti possono essere di due tipi: richiestivi o dichiarativi.
Richiestivi: il bambino utilizza un gesto richiestivo quando indica con il dito un oggetto e guarda l'adulto. Usa quindi l'adulto come strumento per ottenere l'oggetto.
Dichiarativi: il bambino mostra un oggetto ad un adulto, glielo porge e lo guarda.
Quali sono i gesti referenziali e quando compaiono?
I gesti referenziali compaiono all'incirca intorno ai 12 mesi, nascono come imitazioni di azioni agibili su un oggetto, ma non della forma dell'oggetto. Si decontestualizzano per diventare veri e propri gesti simbolici e convenzionali. Hanno un'origine sociale, prima comparsa all'interno delle routine sociali o dei giochi con l'adulto. Esempi: il salutare.
con la mano, fare no con la testa oppure il nominare un oggetto attraverso i gesti. Tendono a diminuire con l'espansione del vocabolario.
11. Quali sono le principali differenze tra gesti deittici e gesti referenziali?
I gesti deittici o performativi compaiono circa intorno agli 8 mesi ed esprimono un'intenzione comunicativa. Si riferiscono ad oggetti ed eventi, ma sono fortemente contestualizzati e non ancora simbolici. I gesti referenziali compaiono circa intorno ai 12 mesi, nascono come imitazioni di azioni agibili su un oggetto, ma non della forma dell'oggetto. Hanno un'origine sociale. Tendono a diminuire con l'espansione del vocabolario.
12. Quali sono le principali differenze tra gesti deittici di tipo richiestivo e gesti deittici di tipo dichiarativo?
I gesti deittici richiestivi il bambino indica con il dito un oggetto e guarda l'adulto. Usa l'adulto come strumento per ottenere l'oggetto. È un'intenzione comunicativa
tipo vocale, come gorgheggi e vocalizzazioni. Il bambino inizia a sorridere e a fare contatto visivo con gli adulti.5-7 mesi Il bambino inizia a emettere consonanti e a combinare suoni vocali e consonantici. Inizia a comprendere alcune parole e a rispondere a comandi semplici.8-12 mesi Il bambino inizia a dire le prime parole, generalmente legate a oggetti o persone familiari. Inizia a comprendere e a seguire istruzioni semplici.1-2 anni Il bambino inizia a formare frasi semplici e a comprendere il significato di molte parole. Inizia a utilizzare il pronome "io" e a fare domande semplici.2-3 anni Il bambino amplia il proprio vocabolario e inizia a utilizzare frasi più complesse. Inizia a comprendere il concetto di passato e futuro.3-4 anni Il bambino sviluppa un linguaggio più complesso e inizia a utilizzare forme verbali più complesse come il passato e il futuro. Inizia a comprendere e a utilizzare concetti come la quantità e il tempo.benessere e risate, espresso con gorgheggi, piccole risate e gridolini. 4-6 mesi vocalizzazioni, attiva dei giochi e delle sperimentazioni con il proprio organo fonatorio. Protoconversazioni con l'adulto il bambino si alterna all'adulto rispettando dei turni di parola. 6-7 mesi Lallazione canonica, produzione vocalica del bambino è caratterizzata da sequenze consonante-vocale che mostrano le stesse caratteristiche delle sillabe che può ripetere due o più volte (come ad es. bababa, mama) prime emissioni vocali articolate in cui è individuabile la prosodia della lingua materna 10-12 mesi Lallazione variata, le sequenze sillabiche si fanno più complesse e il bambino varia le sillabe utilizzate nella lallazione (come ad es. didu, mamo, pado), compaiono dei suoni simili a parole, protoparole, con forme fonetiche idiosincratiche hanno un valore strettamente contestuale. >15. Come avviene il passaggio tra segnali comunicativi preintenzionali e il lorousointenzionale?Dopo la comparsa delle protoparole non si parla più di solo sviluppo fonologico perché esso confluisce con lo sviluppo lessicale e grammaticale venendone fortemente influenzato. Le posizioni più recenti ritrovano una continuità tra lallazioni e prime parole. Locke sottolinea il ruolo attivo del bambino che utilizza nelle prime parole le sequenze che usava durante la lallazione.
16. Che cos'è l'interazione triadica e qual è la sua importanza?
Le interazioni triadiche (adulto + bambino + oggetto) nascono quando il bambino inizia ad utilizzare il gesto dell'indicare o pointing unito allo sguardo per dirigere l'attenzione dell'interlocutore verso un oggetto di interesse comune. Il focus dell'attenzione congiunta è il mondo esterno.
Lezione 031>03. Parla dello sviluppo lessicale-semantico del bambino.
Lo sviluppo lessicale-semantico è molto importante per lo sviluppo del linguaggio. Un
più verbale. Questo significa che il bambino inizia a utilizzare sempre di più le parole per comunicare, anziché gesti o segni. Questo legame tra lo sviluppo gestuale e lo sviluppo lessicale-semantico è importante perché indica una progressiva capacità del bambino di utilizzare il linguaggio verbale come mezzo principale di comunicazione.linguistica.Lezione 032>06. Come progredisce la comprensione delle strutture morfosintattiche nel bambino?
3 anni comprende il connettivo causale perché;
4 anni comprende le frasi locative topologiche;
4 anni la negazione fino a 4 anni è interpretata come affermativa;
5 anni comprende le frasi passiveirreversibili;
6 anni comprende le frasi locative proiettive;
6 anni comprende le frasi passivereversibili probabili;
7 anni comprende le frasi passive reversibili improbabili>
07. Quali indizi utilizzano i bambini per comprendere gli enunciati?
Intorno ai 4 – 5 anni la comprensione è guidata da indizi semantici rintracciabili nella frase. I bambini imparano a considerare l’ordine delle parole come elemento informativo sul significato della frase. A 7 anni il potenziamento della memoria di lavoro consentirà al bambino di sopportare un maggiore carico cognitivo nell’analisi della frase e di arrivare ad utilizzare l’indizio morfosintattico.
di accordo soggetto-verbo nell'individuazione di soggetto e oggetto della frase.
08. Che differenza c'è tra morfologia libera e morfologia legata?
Morfologia libera, elementi separati dalla forma lessicale. Particelle che accompagnano, articoli, preposizioni, congiunzioni, verbi ausiliari. Morfologia legata, elementi legati alla forma lessicale. Prefissi e suffissi; genere e numero di nomi, aggettivi, pronomi; coniugazioni dei verbi
09. Evidenzia le differenze e la relazione tra morfologia e sintassi.
La sintassi è il sistema della lingua che contiene le regole di combinazione degli elementi lessicali e svolge importanti funzioni: definizione delle funzioni e dei ruoli delle parole soggetto predicato complemento oggetto; definizione dell'ordine e della sequenzialità principale coordinata subordinata. Nello sviluppo del linguaggio gli aspetti sintattci sono strettamente connessi a quelli morfologici. Il campo di interesse della morfologia è lo
Studio delle sequenze minime di suoni che consentono di modificare forma e significato della comunicazione
Le modificazioni morfologiche sono un'importante via di trasmissione anche di informazioni sintattiche.
Quale composizione tipica ha il lessico emergente del bambino?
Attorno ai 12 mesi-16 mesi il bambino entra nella fase del lessico emergente. Protoparole (non corrispondono a parole dell'adulto) Olofrasi (significato referenziale Vs. combinatorio) Ampiezza del vocabolario: 50 parole circa. Le prime parole: Nomi di familiari: Mamma, Papà, Nonna; Alimenti: Acqua, latte; Onomatopee: Bau-bau, brum-brum; Routines: Più, via, no, grazie, ciao. Sono nomi concreti, riferiti ad elementi dell'ambiente di facile individuazione. Sono legate a specifici contesti e sono parte integrante delle azioni in corso. Riferite a oggetti specifici e usate per commentare o descrivere quello che sta succedendo. Hanno carattere non-referenziale.
Quali sono gli errori
più frequenti nell'uso delle parole compiuti dai bambini? Gli errori più frequenti nell'uso delle parole compiuti dai bambini sono: 1. Sovraestensione: il bambino usa la parola "papà" per indicare tutti gli uomini che incontra. 2. Sottoestensione: il bambino usa la parola "bimba" solo in riferimento a se stesso e non agli altri bambini. 3. Sovrapposizioni di significato: il bambino utilizza la parola "aprire" al posto di "accendere", come nell'espressione "aprire la luce". 4. Non vengono utilizzate le sottocategorie: il bambino usa la parola "gioco" per indicare libro, macchinina, bambola, puzzle o altro. 12. Cosa si intende con sviluppo morfo-sintattico? Tra i 2 e i 3 anni di età, si verifica un fenomeno fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione del bambino: l'esplosione morfologica. Ogni lingua ha delle caratteristiche proprie che determinano ritmi e tappe di acquisizione differenti. Ci sono tre classi di morfologia principali: nominale, pronominale e verbale. La completa acquisizione della morfologia e della sintassi è un processo complesso che richiede tempo e pratica.morfosintassi italiana è lunga e complessa e si ritiene che solo intorno ai 6 – 7 anni i bambini possano ricorrere alle loro capacità di memoria di lavoro per comprendere frasi complesse e utilizzare l’accordo soggetto-verbo per decifrare il significato di una frase.
>13. Definisci le prime fasi dello sviluppo grammaticale.
La crescita della competenza lessicale permette lo sviluppo della grammatica, che si realizza attraverso diverse fasi:
- Olofrase: aumenta il numero di parole prodotte, ma non vi sono ancora combinazioni di parole. Il bambino utilizza olofrasi (parola-frase), ossia parole singole che assumono il significato di un’intera frase;
- Frase presintattica: emergono le prime combinazioni di parole (19-24 mesi), ma gli enunciati di una parola sono ancora prevalenti;
- Frase nucleare 24-33 mesi;
- Frase complessa 36 mesi strutture ampliate, complesse e binucleari
Lezione 033>15. Descrivi brevemente le differenze tra gli obiettivi di Piaget, Vygotskij e...
è quello di analizzare il processo di apprendimento e di comprendere come i bambini acquisiscano le conoscenze attraverso l'interazione con l'ambiente circostante.