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2.5 TEORIE COMPORTAMENTISTE E MATURAZIONISTE A CONFRONTO:

IL COMPORTAMENTISMO CLASSICO:

Assunto di base: il bambino è un organismo plasmabile, i suoi cambiamenti non dipendono dalle sue

caratteristiche interne/individuali ma dagli stimoli ambientali. à

Il bambino viene modellato dai continui stimoli esterni che si ripetono rinforzi positivi e negativi.

Lo sviluppo del bambino è il prodotto di continue associazioni stimolo-risposta. Il bambino viene

continuamente modellato dall’ambiente in quanto ripete i comportamenti che hanno avuto un RINFORZO

POSITIVO ed estingue quelli che hanno avuto RINFORZI NEGATIVI.

à

Il bambino ha quindi un ruolo passivo

à

L’ambiente ha un ruolo attivo, volto a plasmare l’individuo.

SKINNER:

Secondo l’autore, che incarna un approccio comportamentista, l’apprendimento del linguaggio può essere

spiegato attraverso i principi del condizionamento operante. I bambini, infatti, apprendono attraverso i

rinforzi forniti dai genitori, che intervengono a correggere le espressioni scorrette o a promuovere quelle

corrette.

à i bambini assumono quindi un ruolo passivo nelle acquisizioni: vengono analizzate le influenze ambientali,

più che il funzionamento cognitivo del bambino e le sue capacità di rielaborazione.

Nello specifico, l’apprendimento è regolato da due processi:

Þ CONDIZIONAMENTO CLASSICO:

è stato approfondito dal fisiologo russo Ivan Pavlov notò che gli animali salivavano appena entrava nella

stanza, associando la sua presenza (stimolo condizionato) al cibo (stimolo incondizionato), poiché

naturalmente il cibo provoca salivazione. L'esperimento fu verificato da Pavlov utilizzando come stimolo

condizionato il suono di un campanello.

Þ CONDIZIONAMENTO OPERANTE (o strumentale)

è una forma di apprendimento che consiste nell’associare ad uno stimolo una specifica risposta.

Le risposte ambientali nel comportamento operante possono essere rinforzi, atti a indurre la ripetizione di un

comportamento, o a dissuaderlo oppure operanti neutrali. E’ una forma di apprendimento che consiste

nell’associare ad uno stimolo una specifica risposta.

Le risposte ambientali nel comportamento operante possono essere rinforzi, atti a indurre la ripetizione di un

comportamento, o a dissuaderlo oppure operanti neutrali.

à esperimento dello SKINNER BOX: Skinner mise un topo affamato nella sua “gabbia”.

All’inizio il topo era inattivo all’interno della scatola, ma gradualmente si adattava e iniziava a esplorare il suo

ambiente. Alla fine, il topo scoprì una leva che, se premuta, forniva cibo.

Questo fenomeno è continuato più volte, dopo un po’ il topo aveva imparato a premere la leva ogni volta che

voleva nutrirsi. A questo punto Skinner ritenne che il condizionamento avesse avuto successo.

Skinner proseguì i suoi studi sul condizionamento operante ponendo particolare attenzione all’azione dei

rinforzi. Un risultato pratico ottenuto riguarda aver raccolto prove contro l’uso delle punizioni. à

Nell’opera del 1953, consiglia di non prestare attenzione al comportamento indesiderato di un figlio in

modo da provocarne la sua estinzione.

Inoltre è utile rinforzare un comportamento alternativo, incompatibile con il precedente.

Metodo di studio: Skinner predilige la sperimentazione e l’osservazione dell’ambiente sul bambino, dato

che lo sviluppo del bambino è il risultato di una lunga sequenza di esperienze del contesto in cui vive:

Esperimento di laboratorio come metodo ottimale ove manipolare variabili e per controllare un

comportamento.

APPRENDIMENTO SOCIALE, BANDURA:

L’Apprendimento del bambino non è una semplice risposta a degli stimoli, ma è legato all’osservazione e alla

capacità di elaborare ed interpretare il comportamento dell’adulto.

La teoria di Bandura attenua le posizioni estreme de comportamentismo e sottolinea il ruolo del bambino

nell’organizzare ed interpretare le informazioni dell’ambiente.

Secondo l’autore l’apprendimento deriva dall’osservazione, anche senza il rinforzo che viene ritenuto non

necessario alle acquisizioni del bambino, il quale interpreta e ricorda ciò che osserva.

à Si riferisce così a dei rinforzi intrinseci che derivano dall’interno del bambino, piuttosto che dall’ambiente

esterno.

Albert Bandura evidenziò nel suo studio su “La bambola di Bobo” che il comportamento dei bambini diventava

più aggressivo, dopo aver visto un adulto agire aggressivamente verso una bambola chiamata Bobo, un

giocattolo che si rialza da solo in posizione eretta quando viene colpito.

Negli esperimenti erano coinvolti bambini, 36 maschi e 36 femmine della scuola materna dell’Università di

Stanford, di età compresa tra i 3 e i 6 anni (GRUPPO SPERIMENTALE).

Per l’esperimento, ogni bambino è stato esposto allo scenario individualmente, in modo da non essere

influenzato o distratto dai compagni di classe.

Durante lo scenario aggressivo, l’adulto iniziava a giocare con i giocattoli per circa un minuto e poi iniziava a

mostrare aggressività nei confronti della bambola Bobo colpendola, dando pugni e usando la mazza giocattolo

per colpirla in faccia. Il modello aggressivo aggrediva anche verbalmente Bobo urlando “Colpiscilo”, “Gettalo

in aria” o “Pum”.

Bandura ha scoperto che i bambini esposti al modello aggressivo avevano più probabilità di agire in modi

fisicamente aggressivi rispetto a quelli che non erano stati esposti. Per quei bambini esposti al modello

aggressivo, il numero di aggressioni fisiche imitative esibite dai maschi era maggiore rispetto a quello delle

femmine.

Bandura ha scoperto che i bambini esposti al modello aggressivo avevano più probabilità di agire in modi

fisicamente aggressivi rispetto a quelli che non erano stati esposti.

Per quei bambini esposti al modello aggressivo, il numero di aggressioni fisiche imitative esibite dai maschi

era maggiore rispetto a quello delle femmine.

I risultati hanno anche mostrato che i maschi mostravano più aggressività se esposti a modelli maschili

aggressivi rispetto ai modelli femminili aggressivi.

Bandura ha anche scoperto che i bambini esposti al modello aggressivo erano più propensi ad agire in modi

verbalmente aggressivi di quelli che non erano esposti al modello aggressivo.

Þ Non si impara solo in base al meccanismo del premio o della punizione, come sostiene il

comportamentismo classico, ma anche per apprendimento osservativo o apprendimento vicario.

Bandura ha sottolineato che i bambini imparano in un ambiente sociale e spesso imitano il

comportamento degli altri. Questo processo prende il nome di apprendimento sociale.

MATURAZIONISMO (A. Gesel, Chomsky…)

Lo sviluppo cognitivo è un processo attivo di scoperta continua di regole che derivano da una conoscenza

innata della natura di ciascuna abilità e del loro funzionamento.

I processi di acquisizione sono nel patrimonio genetico della specie umana, è specie-specifica dell’uomo.

Il programma genetico è così forte che governa sia gli schemi generali comuni a tutti i bambini che le

tendenze individuali proprie di ogni bambino.

Þ A. GESELL (1880-1961): Teoria della Gesell Madurative

Primo a sottolineare il ruolo della base biologica nel determinare le tappe di sviluppo del bambino: la

sequenza e la scansione temporale di alcune fasi di sviluppo sono il prodotto di un programma genetico

predeterminato.

Ad esempio: non serve un insegnamento specifico affinchè il bambino impari a camminare così come

compare la pubertà entro certi termini temporali.

à

L’esperienza ha un ruolo marginale, nell’accelerare o ostacolare la comparsa dell’abilità che

comparirebbe comunque perché genetica.

Þ NOAM Chomsky (nasce nel 1928)

L’acquisizione di una abilità specifica è un processo attivo di scoperta continua di regole che derivano

da una conoscenza innata della sua natura e del suo funzionamento.

È necessariamente iscritta nel patrimonio genetico della specie umana, quindi l’ambiente svolge solo

un ruolo di semplice ATTIVATORE delle abilità innate.

Lo sviluppo cognitivo è un processo attivo di scoperta continua

di regole che derivano da una conoscenza innata della natura

di ciascuna abilità e del loro funzionamento. Ciascun

dominio cognitivo è indipendente dagli altri e non è influenzato

dal funzionamento delle altre abilità mentali.

Questo vale, per esempio, per l’analisi dei disturbi dello spettro autistico: se consideriamo i bambini

à

con diagnosi ad alto funzionamento andiamo a confermare la sua hp, per cui un grande deficit che

riguarda l’area della teoria della mente, non ostacola competenze peculiari e sopra la media in altri

domini.

Inoltre Chomsky sostiene che il linguaggio sia un processo troppo complesso, attivo e creativo, da

poter essere spiegato solo da un fenomeno di correzione da parte dell’ambiente.

I bambini sono in grado di produrre e comprendere parole nuove che non hanno mai sentito e

padroneggiano un sistema linguistico complesso a partire da un input spesso incompleto e scorretto: i

discorsi degli adulti sono infatti ricchi di errori, omissioni, frasi incomplete, esitazioni...

Egli ipotizza inoltre l’esistenza di un dispositivo innato per l’acquisizione del linguaggio (LAD,

Language Acquisition Device) che corrisponde ad una Grammatica universale (GU).

Tale apparato innato consentirebbe al bambino di padroneggiare le regole che governano la struttura

grammaticale “profonda” e le regole di trasformazione in diverse strutture “superficiali” (ad esempio

la trasformazione da frasi attive a passive)

Maturazione VS apprendimento: il dibattito Chomsky-Piaget per l’acquisizione del linguaggio:

Þ Approccio comportamentista: l’apprendimento del linguaggio si spiega con i principi del

condizionamento operante. I bambini imparano a parlare attraverso i rinforzi forniti dai genitori,

che intervengono a correggere le espressioni scorrette. I bambini hanno un ruolo passivo

nell’acquisizione della lingua: vengono analizzate le influenze ambientali più che il funzionamento

cognitivo del bambino.

Þ Chomsky:

le abilità sono considerate domini specifici innati, indipendenti dall’intelligenza e dalle altre

o abilità.

La conoscenza precede l’esecuzione: il bambino possiede le regole prima di utilizzarle

o Sottovalutazione dell’input ambientale: ignorato o trascurato sia il contesto fisico che

o quello sociale.

Þ Piaget: l’esecuzione, l’agire sull’ambiente porta alla costruzione del linguaggio, che è

Dettagli
A.A. 2025-2026
109 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher caterina.lorenti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Valeri Marco.