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MADRE
nascita dell’identità materna e rappresentazione di sé come madre
A partire da dati oggettivi comincio a vedere la pancia << allora forse ce l’ho fatta>>
In relazione al partner spero che ci si compensi l’un l’altro, cioè nei momenti che io mi farò prendere
dall’agitazione sia calmo lui.
In relazione al rapporto con la propria madre ‘’la mia mamma era parecchio nervosa… io spero di
essere più tranquilla
In altri casi emergono poche fantasie relative all’essere madre e esprimono idee
stereotipate relative alla maternità.
Potrebbe dire che tra lei e il bambino si è già creato un rapporto?
<< sisi. Quando faccio le cose lui vive con me e poi gli parlo.>> es. morte gatto, gli parla e gli
dice << non ti devi spaventare, la mamma è solo triste e ha solo bisogno di piangere>> e
glielo diceva perché non lo considerava un essere, ma era già come se il bambino ci fosse,
come se ci fosse già un rapporto.
PADRE:
• ridefinizione di sé come padre:
- Assunzione dell’identità paterna.
• Rivalutazione dei valori e delle abitudini:
- Diventare padre acquista un significato differente; alcuni uomini tendono a
smettere alcuni comportamenti negativi (es. bere, fumare).
- Essere + presente in casa per supportare la partner e vivere pienamente il
legame instaurato con il nascituro.
• Riflessioni sul comportamento e sul legame avuto con il proprio padre:
30 - Assumerlo come <<modello>>.
- Decidere per uno stile genitoriale completamente differente
• Più proiettato dopo la nascita ‘’ mia moglie avrà bisogno della mia pazienza…il lavoro + grosso
sarà per lei (…) penso che il primo anno mi dovrò tenere a disposizione di entrambi e cercare di fare
quello che bisogna fare’’
• In altri casi resta + in disparte, ha difficoltà a lasciarsi andare con la moglie, funge da
supporto e vede il rapporto col bambino tramite moglie anche dopo.
PARTO E NASCITA: MADRE
Si accompagna ad emozioni ambivalenti (paura per dolore ma anche gioia per il bambino)
Aspettative sul parto, ansia, depressione, paura del parto influenzano:
- Il modo in cui le donne si preparano ad affrontare il parto
- La scelte compiute durante la gravidanza in relazione al parto
- Andamento del parto →
Esperienze di parto traumatico a tale evento può conseguire PTSD
L’evento parto nella prima gravidanza senza passaggio alla genitorialità.
PADRE: il parto segna il passaggio alla genitorialità: può essere vissuto con sentimenti
ambivalenti che può indicare da diversi fattori:
la compagna decide di volere, o meno, il supporto del partner
il partner non sela sente di assistere
Alcuni padri si sentono soli, soprattutto in occasione del parto, durante il quale aumenta la
→
percezione della propria impotenza. in seguito, molti si trovano ad essere spettatori
esterni della telazione madre- bambino e ciò non fa che aumentare la difficoltà che provano
nella transizione verso la genitorialità e nell’instaurare un legame con il neonato (Alhusen,
2008)
I 3 STADI DELLA NASCITA
1) TRAVAGLIO: la madre percepisce contrazioni uterine man mano più intense con
frequenza regolare da 10 a 15 minuti ( durata 8-14 ore per i primi nati e la metà del
tempo per figli successivi) fino alla completa dilatazione del canale vaginale.
2) ESPULSIONE: il bambino esce dall’apertura vaginale in genere in meno di 1 ora.
3) SECONDAMENTO: in pochi minuti l’utero espelle la placenta.
Assessment nedonatale: APGAR
Cruciale nei primi minuti. Misura 5 parametri: colore della pelle, battito cardiaco,
respirazione, tono muscolare, riflessi. Ogni categoria viene valutata con un punteggio di 0-2:
punteggio totale 0-10. Misurata 2 volte: 1 minuto e 5 minuti.
31 ABILITA’ PERCETTIVE DEL NEONATO: i 5 sensi
Il tatto è il primo senso a svilupparsi: sensibilità tattile e dolorifica sono le + sviluppate
Gusto e olfatto alla nascita sono ben sviluppati: il B preferisce sapori dolci (da espressioni
facciali) a quelli aspri, amari e salati. B preferisce l’odore del seno materno a un altro seno.
Udito abbastanza sviluppato: sensibile a voce umana specialmente se ha un intonazione
marcata, melodica ed alta (es. motherese la lingua che usano le madri stimola i piccoli).
Preferisce voce della amdre. Ha problemi nella localizzazione del suono.
MEMORIA NEONATO DI ESPERIENZE PRENATALI: esperimenti con suzione non nutritiva
mostrano nel lattante memoria ( e preferenza) per: voce materna, lingua madre, storia Cat
in Hat letta due volte al giorno x 6 settimane in grav.
Vista è l’ultimo senso a svilupparsi: neonato vede a 20-30 cm. Visione binoculare e dei colori
limitata. Preferisce stimolo volto ad altri. ( durante l’allattamento è uno dei pochi momenti
in cui ci si può guardare davvero con il bambino e uno dei pochi momenti in cui sarà sevglio
e vedrà il seno= importante connessione).
Alla nascita l’acuità visiva è significativamente ridotta fino al sesto mese di vita, dopo il quale
sembra rientrare nel range di normalità adulta. I neonati (anche nei primi 30 min di vita)
sembrano percepire e orientarsi verso i volti.
ALLA NASCITA IL NEONATO E’ DOTATO DI UN REPERTORIO DI SCHEMI COMPORTAMENTALI
CHE GLI CONSENTONO DI INTERAGIRE CON L’AMBIENTE;
➔ Riflessi= reazioni automatiche e stereotipate a particolari stimoli.
Alcuni riflessi sono permanenti (starnuto, sbadiglio, riflesso pupillare), altri invece, detti
riflessi neoatali, spariscono completamente durante i primi anni di vita, o sono sostituiti
da azioni volontarie (Maglietta, 1999).
I riflessi neonatali sono importanti in quanto la loro comparsa e la loro successiva scomparsa
al momento giusto sono indice di un normale sviluppo neurologico, inoltre alcuni riflessi
costruiscono il fondamento per lo sviluppo degli schemi di comportamento volontario che,
nel corso del primo anno di vita, viva via si sostituiscono.
Le anomalie nei riflessi di un bambino durante i primi giorni o settimane dalla nascita
possono essre utili a identificare problemi di vista e udito e possono anche aiutare a predire
funzioni anomale che solitamente non si manifestano fino a mesi o anni dopo.
Le azioni congenitamente organizzate (piangere, succhiare, guardare) si distinguono dai
riflessi per il loro carattere spontaneo e per la verietà di forme che possono assumere,
adeguandosi al variare delle circostanze (Vaste e coll., 1992). Garzie ad esse il neonato è in
grado non solo di regire all’ambiente, ma anche di prendere l’iniziativa nei confronti di esso.
Le stereotipie ritmiche consistono in sequenze ripetute di movimenti (dondolarsi, scalciare,
scuotere la testa) eseguite senza ragione apparente, con cui gli infanti tengono in esercizio
muscoli tendini e nervi. Alcune di queste attività vengono successivamente integrate in
32
azioni volontarie, come quella di camminare. La loro persistenza oltre l’infanzia è indice di
qualche patologia nello sviluppo (Maglietta, 1999)
NEONATO COMPETENTE:le abilità che riscontriamo nel neonato sono state sviluppate e
sperimentate largamente durante la vita intrauterina CONTINUITA’
La differenza fondamentale tra comportamento motorio del neonato da quello del fetpo
consiste nella reattività; il neonato è capace di attivare e modulare i suoi movimenti in
funzione della presenza/ caratteristiche dello stimolo. Nel periodo postnatale le afferenze
sensoriali e l’esperienza risultata dalle azioni hanno un ruolo importantissimo nel
determinare la modifica degli schemi neonatali e lo sviluppo di nuovi.
STATI DEL NEONATO: pattern=schemi ricorrenti di eccitazione che variano dalla veglia al
sonno regolare.
Comportamento umano; organizzato e prevedibile
- esseri umani
attivi
-la maggioranza dei comportamenti sono regolati internamente
I pattern di eccitazione si formano prima della nascita (registrati anche nei prematuri)
IL SONNO: Neonati dormono media 55% del tempo in serie di brevi e lunghi sonnellini
Per le diverse culture gli schemi di sonno variano (occidente→ incoraggia comportamento
diurno)
I pattern del sonno di genitori e figli riflettono le loro idee giguardo alle relazioni familiari e
allo sviluppo
Fase REM del sonno: movimento rapido degli occhi, oscillazione del bpm e della pressione
sanguigna
- Non si sa se i neonati sognano.
- REM: self-stimulating, aiuta lo sviluppo del SNC
- Diminuisce a circa il 20% verso i 18 anni e oltre in età adulta
OSSERVAZIONE NEONATALE osservare se il neonato è competente in base alle sue abilità
percettive: isolare e osservare le competenze neonatali, quantificare e valutare le
competenze, metodo osservativo, scala di valutazione
Neonatal Behavioural assessment Scale- NBAS considera il neonato un individuo in
continua interazione con ambiente fisico e sociale. Un essere in grado di comunicare tramite
il proprio comportamento le sue peculiarità motorie e relazionali. Serve per valutare la
‘’best performance’’ del bambino. (mostrare il meglio di sé)
33 • Pubblicata da Berry Brazelton 1973
• Scala di valutazione neurocomportamentale
• Valuta capacità neonato di adattamento alla ambiente extrauterino (consolabilità
pianto, adattamento stimoli disturbanti)
• Si applica a neonati a termine e fino al secondo mese di vita compiuto.
• Somministra: pediatra o clinico con formazione specifica
• Valutazione interattiva; il neonato risponde o – alle richieste dell’esaminatore
controllando il proprio stato comportamentale
OBIETTIVI:
• Esaminare differente comportamento neonato
• Descrivere le interazioni e i comportamenti nel contesto di una relazione dinamica
col cargiver
• Risultati= info sulle abilità di fronteggiare le situa di stress e riorganizzarsi
• Valuta modo in cui B regola i propri stai per adattarsi all’ambiente
• Test di screening misura 28 comportamenti e 18 riflessi
• Misura diverse abilità di sviluppo relative alla condizione:
- SENSORIALE (responsività alla stimolazione): come interagisce con oggetti e
persone, come si adatta all’ambiente sociale e non
- MOTORIA la scala misura i muscoli, toni, riflessi e l’attività globale
- STATO (regolazione degli stati) livelllo coscienza in stati diversi: 1. Sonno
profondo 2 sonno leggero 3 dormiveglia sonnolenza 4 allerta tranquilla 5
veglia attiva 6 pianto. Determina l’abilità del neonato di passare da uno stato
a un altro e l’abilità di regolare ogni stato
34 - NEUROLOGIA misura se il neonato è facilmente stimolato e misura come il
corp