V S
ALORE IGNIFICATO
0 Il tratto dipende solo dall’ambiente
0,30 - 0,50 In uenza sia genetica che ambientale
> 0,50 Forte componente genetica
1 Il tratto dipende solo dai geni
fl fi fi fl fl fl
A C N C
MBIENTE ONDIVISO E ON ONDIVISO
Quando studiamo i tratti psicologici, le differenze tra individui possono derivare da:
- Geni;
- Ambiente.
A C A N C
MBIENTE ONDIVISO MBIENTE ON ONDIVISO
L’insieme delle esperienze che rendono simili Insieme delle esperienze uniche di ciascun individuo,
due o più individui che vivono insieme. che li rendono diversi di membri della stessa famiglia.
Per esempio la famiglia in cui si cresce, il Per esempio le esperienze personali con amici o
quartiere o la scuola che si frequenta ecc. insegnanti, eventi casuali o traumi individuali e hobby.
Studi come quelli sui gemelli o sull’adozione
hanno dimostrato che l’ambiente condiviso ha spesso un impatto minore del previsto, rispetto a quello
non condiviso che ha un impatto molto maggiore, oltre al fatto che i geni in uenzano circa il 40-70% dei
tratti psicologici.
N T : D S
EUROTRASMETTITORI E EMPERAMENTO OPAMINA E EROTONINA
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche che permettono il trasporto di informazioni da un neurone
Molte ricerche hanno rilevato tra e le
all’altro. l’attività dei neurotrasmettitori
un’associazione
I neurotrasmettitori che hanno ricevuto più attenzione sono:
differenze nei toni dell’umore.
La : è coinvolta in molti aspetti del comportamento e dell’esperienza soggettiva; un
• DOPAMINA
eccesso di dopamina è associato alla schizofrenia, mentre una carenza è associata al Parkinson.
È considerata un vero e proprio “segnale di ricompensa”, poiché produce sensazioni di piacere
e motiva l’individuo a ridere i comportamenti che la rilasciano.
Droghe come la cocaina imitano la dopamina, provocando un picco di piacere seguito da un
crollo dell’umore.
La : svolge un ruolo essenziale nella regolazione dell’umore e delle emozioni
• SEROTONINA
negative. I farmaci antidepressivi (SSRI) aumentano la disponibilità della serotonina nelle sinapsi
e negli individui sani rendono le emozioni negative meno intense, favorendo un comportamento
sociale più af liativo e positivo. Viene citato anche il l’ormone dello stress.
cortisolo,
È possibile che questi due neurotrasmettitori tra gli
in uenzino anche le differenze temperamentali
individui. Numerosi ricercatori hanno cercato le basi biochimiche del temperamento, proponendo modelli
diversi che condividono diversi aspetti e in parte richiamano quello dei Big Five.
•M T T (C W )
ODELLO RIDIMENSIONALE DEL EMPERAMENTO LARK E ATSON
Secondo questi due psicologi, il temperamento umano può essere descritto attraverso tre grandi
dimensioni, simili ai superfattori di Eysenck e corrispondenti a 3 dimensioni dei Big Five.
—> rappresenta la predisposizione a provare emozioni negative;
1. Emotività Negativa (EN)
- tendenza all’ansia, paura, irritabilità; percezione del mondo come minaccioso;
Alta EN:
- stabilità emotiva, calma, soddisfazione di sé
Bassa EN:
A livello biologico ancora si sa poco, ma: sono associati a sintomi depressivi,
bassi livelli di serotonina
ossessivi e ansiogeni (animali con poca serotonina sono infatti più irascibili) e l’amigdala ipersensibile
sembra contribuire a questa predisposizione.
—> riguarda la e più coinvolgimento
tendenza a provare emozioni positive
2. Emotività Positiva (EP)
nel mondo;
- energia, entusiasmo, socievolezza (tipico degli estroversi);
Alta EP:
- riservatezza, scarsa energia e ducia in sé.
Bassa EP:
fi fi fl fl
A livello biologico Clark e Watson suggeriscono che: l’Ep è che regola
legata al sistema dopaminergico,
motivazione, ricerca di ricompense e piacere e che è associata alla dominanza dell’emisfero destro.
NP e EP sono indipendenti: una persona può essere alta in uno dei due tipi e bassa nell’altro.
—> riguarda lo stile di regolazione delle emozioni e dei
3. Disinibizione / Costrizione (D/C)
comportamenti;
- impulsività, ricerca di sensazioni, rischio, scarsa piani cazione;
Alto D/C (disinibizione):
- autocontrollo, prudenza, attenzione alle conseguenze.
Basso D/C (costrizione):
A livello biologico, il D/C è legato soprattutto alla serotonina: bassi livelli favoriscono impulsività e abuso
di sostanze; la dopamina è connessa alla ricerca di emozioni forti e alla disinibizione.
ATTENZIONE !! ogni tratto deriva dall’interazione di più
Non esiste un rapporto diretto “neurotrasmettitori —> tratto”:
componenti biologiche e ogni componente in uisce su più tratti. La personalità nasce dal funzionamento
combinato di molte parti del cervello: è un sistema organizzato. Inoltre, le ipotesi biologiche sono
provvisorie.
- P N
LASTICITÀ DEI EUROTRASMETTITORI
Le neuroscienze mostrano che biologia ed esperienza si in uenzano a vicenda. Nei primati, la serotonina
non dipende sono la dalla biologia: quando cambia la gerarchia sociale, gli animali che diventano
dominanti aumentano i livelli di serotonina; anche il rapporto tra testosterone e aggressività/competitività
è bidirezionale: alto testosterone porta a maggiore aggressività, così come essere dominanti o sentirsi
vincenti aumenta il testosterone.
Questo succede anche negli esseri umani: vincere anche una semplice scommessa può far accrescere il
livello di testosterone.
Biologia ed esperienza hanno un rapporto : si in uenzano a vicenda.
BIDIREZIONALE
Studi con brain imaging mostrano che apprendere nuovi compiti modi ca l’anatomia cerebrale: un
gruppo di persone che ha imparato esercizi di giocoleria per 3 mesi ha sviluppato un aumento della
materia grigia in aree legate alla percezione dei movimenti.
fl fl fl fi fi
PROSPETTIVA INTERAZIONISTA NELLO STUDIO DELLA PERSONALITÀ
- Quanto le interazioni influenzano il nostro comportamento?
T S P E (SPE)
HE TANFORD RISONERS XPERIMENT
È uno degli studi più famosi della psicologia. È stato criticato su molti aspetti, ma la maggior parte degli
autori ha ignorato queste critiche, ingannando sia studenti che il pubblico. I dati raccolti da un’analisi
approfondita dell’archivio dello stesso esperimento e le interviste con 15 partecipanti mettono
ulteriormente in discussione la validità dello studio.
Da questi dati emerge:
- La presenza di caratteristiche di richiesta (demand characteristics —> i partecipanti intuivano cosa ci
si aspettava da loro);
- I dati raccolti erano parziali e distorti;
- Zimbardo aveva già testato un esperimento simile pochi mesi prima;
- Le guardie ricevettero istruzioni su come comportarsi e non erano nemmeno consapevoli di essere
soggetti sperimentali;
- I partecipanti erano immersi nella situazione in modo arti ciale e guidato.
L’esperimento ha dato un contributo importante alla discussione sociale e politica, ma dal punto di vista
metodologico e scienti co aveva molti limiti.
P S
ERSONA VS ITUAZIONE
Prima gli psicologi davano alle disposizioni individuali il ruolo dei predittori del comportamento umano;
oggi anche le situazioni hanno uno ruolo importante nello spiegare il comportamento. Quasi tutti gli
psicologi della personalità sono d’accordo sull’esistenza di un’interazione tra situazioni e caratteristiche
individuali.
Gli sono rilevanti psicologicamente perché:
ambienti (in termini di libertà e limiti);
De niscono cosa possiamo fare e come possiamo agire
• poiché portano con sé
Hanno un’impatto maggiore quando includono relazioni con altre persone,
•
aspettative, obblighi e valori condivisi. L T D S - V H
A ASSONOMIA ELLE ITUAZIONI AN ECK
L’obiettivo ci Heck era quello di trovare una
tassonomia generale ed esaustiva delle
situazioni, che ri etta la conoscenza
quotidiana che le persone hanno delle
situazioni della vita.
Studi lessicali con dizionari:
1.Raccolta quotidiani usati per
di sostantivi
descrivere situazione;
2.Identi o attributi
cazione di caratteristiche
situazionali oggettivi;
3.Valutazioni rispetto a:
di prototipicità
contesto, azioni, oggetti, tempo ecc.
Le categorie principali sono: con itto interpersonale; lavoro con altri; intimità e relazioni; sport; ecc.
fi fi fl fi fl fi
studia invece le situazioni da un punto di vista funzionale facendo riferimento a 3 caratteristiche:
Argyle
1. O —> situazioni differenti possono facilitare il raggiungimento di obiettivi differenti; il
BIETTIVI
raggiungimento di questi ultimi spinge una persona verso una data situazione;
2. R —> determinano i comportamenti permessi o proibiti in un determinato contesto;
EGOLE
3. R —> all’interno di una determinata situazione, gli individui ricoprono ruoli differenti a cui sono
UOLI
associate differenti aspettative.
INTERAZIONISMO
Si distingue in interazionismo meccanicistico (o statico) e interazionismo dinamico.
•I M
NTERAZIONISMO ECCANICISTICO
Si cerca di individuare il il
contributo unico della persona sul comportamento, contributo unico della
e il
situazione sul comportamento contributo aggiuntivo dell’interazione sull’ambiente.
Step 1: Comportamento = b1 (persona) + b2 (situazione).
Step 2: Comportamento = b1 (persona) + b2 (situazione) + b3 (persona*situazione).
Le condotte sono il risultato del concorso di caratteristiche individuali e situazionali, e rispecchiano la
storia degli scambi tra persona-ambiente. Per ciascuna condotta si può stabilire: il grado in cui dipende
da variabili personali, quello in cui dipende da variabili situazionali e quello in cui dipende dalla loro
interazione (quest’ultimo spiega la maggior parte della variabilità in molte circostanze.
•I D
NTERAZIONISMO INAMICO
Il comportamento è funzione di una interazione multidirezionale tra la (che ha un ruolo attivo) e
persona
la (ambiente) in cui è calata.
situazione hanno distinto 6 tipi di interazione persona*situazione nell’in uenzare del
Hettema e Kenrick
comportamento:
1. Interazioni da perfetto t tra persona e ambiente;
2. Interazioni in cui la persona sceglie l’ambiente;
3. Interazioni in cui gli ambienti “scelgono” le persone;
4. Interazioni in cui le persone modi cano gli ambienti;
5. Interazioni in cui gli ambienti modi cano le persone;
6. Interazione reciproche di mutua trasformazione lungo il tempo.
sottolinea l’importanza di considerare
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Psicologia
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Riassunto esame psicologia delle emozioni delle motivazioni e della personalità: teorie e metodi, prof. Gennaro, li…
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Psicologia generale
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