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La comunicazione

Quali sono gli elementi della comunicazione? Cosa c'è in un processo comunicativo?

  • emittente del messaggio
  • contenuto del messaggio
  • ricevente messaggio

Questo è il passaggio della comunicazione lineare.

L'obiettivo della comunicazione è: trasmettere informazioni, ricevere informazioni, chiedere informazioni e modificare un comportamento (es. Anche solo leggere un cartello può modificare il nostro comportamento).

La comunicazione può essere biunivoca (es. ti sei perso in una campagna sconosciuta e chiedi informazioni. Io chiedo, tu mi dai l'informazione e la tua informazione modifica il mio comportamento).

Tutte le volte che si innesta un meccanismo di comunicazione l'obiettivo è sempre modificare un comportamento, cioè la volontà di fare qualcosa di diverso.

La comunicazione è il primo strumento della riabilitazione. Se non siamo in grado di comunicare, non siamo in grado di

riabilitare.Contrariamente allo psichiatra o ad un medico in generale, noi non abbiamo strumenti di mediazione nella relazione perché lo strumento terapeutico siamo noi. Tutta la funzione del colloquio e tutta la funzione della comunicazione è terapia, è oggetto dell'obiettivo che abbiamo e che può importare un cambiamento.

L'espressione dell'essenza della comunicazione terapeutica sono:

  • Forza
  • Silenzio
  • Pazienza

Sono i tre elementi essenziali sui quali dobbiamo appoggiare ogni intervento comunicativo che abbia come finalità la terapia. Forza vuol dire anche tenacia, determinazione. Il silenzio è la base della comunicazione efficace (pensando alla pratica psicoanalitica tradizionale, ortodossa o freudiana, basa molto della sua struttura sulla capacità del terapeuta di stare in silenzio); nel silenzio è impossibile non ricevere alcuna informazione.

Cosa vuol dire essere pazienti? Stare rilassati, ed è un

aspetto fondamentale perché per aiutare gli altri dobbiamo prima stare bene con noi stessi e guardare fino in fondo al nostro pozzo dell'anima. L'intelligenza artificiale sta diventando sempre di più un elemento fondato delle scienze, delle neuroscienze e delle scienze psichiatriche delle relazioni ma non sostituirà mai la relazione con la persona. Ci sono esperimenti per quanto riguarda l'intelligenza artificiale dove delle camere permettono di individuare o anticipare con un buon margine di precisione il comportamento suicidario, ma non sostituiranno mai la relazione clinica del terapeuta con la persona. È vero che quando parliamo di comunicazione parliamo anche di mittente, contenuto, mezzo e ricevente, ma parliamo anche di comunicazione interna. La comunicazione interna con noi stessi è un elemento che non può prescindere. Le mie emozioni, i miei sentimenti, le mie paure ecc. entrano prepotentemente nella relazione con i miei.

pazienti.In particolare vedremo che, entrando in contatto con il paziente più grave, tipo lo psicotico (lapsicosi è quella che ci porta fuori dalla realtà, anche se non è sempre così perché ci sono diversetassonomie), sarà proprio lui a leggerci l’anima. Se abbiamo una relazione sentimentale,significativa, forte o intensa con il paziente psichiatrico grave è quello che sa toccare il nostro puntodebole. Fare terapia con un paziente grave non è solo questione di tecniche.Quindi, comunicare è il primo strumento della riabilitazione attraverso forza, silenzio e pazienza.Tutte le forme di comunicazione che si basano su questi tre elementi sono quasi semprecomunicazioni efficaci, inclusi i fenomeni di comunicazione della pubblicità. Ci sono moltifenomeni pubblicitari che sono di grande impatto rispetto ad altri perché hanno come loro pilastriquesti tre principi.DEFINIZIONE COMUNICAZIONE: Comunicare

volgico?

logico o inventato? Nei sogni, perché nei sogni siamo assolutamente psicotici. La costruzione semantica, sintattica o significativa del nostro sogno ha sicuramente una costruzione psicotica. Nella comunicazione abbiamo quindi: un'emittente, un destinatario, degli strumenti comunicativi, delle funzioni comunicative e un campo di esperienza. Il campo di esperienza ci dice che noi come parlanti di una determinata lingua possiamo inventare nuove parole che hanno un significato. La comunità dei parlanti è in grado di generare nuove parole, nuovi fonemi e nuovi significati attribuendole il peso comunicativo. Decifrare queste parole è molto importante, perché è vero che noi con i nostri pazienti abbiamo un linguaggio tradizionale e formale, ma molto spesso i pazienti non utilizzano il nostro stesso linguaggio perché hanno alterazioni delle cognizioni logiche, inversione della sintassi, espressioni apparentemente scollegate dalla realtà, ma

utilizzando un linguaggio tecnico o specializzato. Dobbiamo invece cercare di comunicare attraverso il linguaggio del corpo, utilizzando gesti, sguardi, contatto fisico. Dobbiamo essere empatici, cercando di comprendere le emozioni e i sentimenti del paziente, mettendoci al suo livello e cercando di stabilire una connessione emotiva. In questo modo possiamo creare un ambiente di fiducia e comprensione reciproca, che favorisce la comunicazione anche senza l'uso delle parole.con un'analisi sintattica e semantica della parola, ma vado a comunicare cercando di comprendere quei pochi termini che ci accomunano (gesti, toni o emozioni trasmesse). Qualsiasi tipo di relazione sta comunicando qualcosa. Nonostante siano parole inventate, il paziente a modo suo cerca di comunicare un malessere o qualcosa che non va. Alcune patologie sono dette di conversione poiché manifestano un sintomo anche se il sintomo in realtà non c'è. Queste determinate patologie sono fondamentali per noi che riabilitiamo attraverso la comunicazione e accogliendo un messaggio di questa portata riusciamo ad accogliere il paziente. Prendendo atto di questa determinata patologia la TeRP inizialmente crede a ciò che dice il paziente, successivamente instaura un sistema di empatia profonda e infine prende atto della 'malattia'. In questo caso il messaggio che passa attraverso il nostro canale comunicativo è di aver capito che il paziente ha un

determinato bisogno. Quindi sostanzialmente riusciamo a comunicare con il paziente che ha un linguaggio diverso dal nostro attraverso l'empatia e le emozioni.

APPROCCIO SEMIOTICO

La semiotica è la scienza che studia la vita dei segni nel contesto sociale. Da questo punto di vista noi dobbiamo dare un significato alle parole e ai termini che utilizziamo. La referenza è il pensiero che è dato dalla rappresentazione mentale di ciò che vogliamo indicare; poi c'è il simbolo che è il termine linguistico che noi usiamo per trasmettere il concetto che vogliamo e infine c'è il referente che è quello che viene descritto nella frase. Esempio: il cane abbaia; il cane è il simbolo, l'abbaio è il referente e l'immagine che ci facciamo nella mente è la referenza. Questa distinzione è molto pratica e per certi versi anche un po' riduttiva dal punto di vista della spiegazione del significato della comunicazione.

però ci aiuta perché ci dice che la referenza è la nostra rappresentazione mentale che può essere totalmente diversa dal simbolo e da quella che hanno gli altri; per esempio con la frase "il cane abbaia" ogni uno di noi penserà ad un determinato cane. Il pensiero è proprio quello, cioè l'azione che noi vogliamo rappresentare, quindi più siamo precisi con il simbolo, più condividiamo i termini che vogliamo esprimere e vale anche viceversa; meno siamo precisi, meno diamo informazioni puntuali e più diamo agli altri la possibilità di ricostruirsi in termini cognitivi. La pubblicità si basa su questo, più informazioni do più sei indotto a modificare un comportamento e quindi comprare quel prodotto. Questo approccio semiotico ha un grande effetto sul referente. Se invece uso dei testimonial non uso più tante informazioni lavorando sul referente, ma faccio associare la cosa che

Mi piace con il prodotto, spingendomi a cambiare il mio comportamento. È importante capirlo perché serve nella vita di tutti i giorni; comunicazione politica, pubblicitaria, molto spesso i termini linguistici di comunicazione tendono ad essere un po' fluidi. Questo triangolo è la vera essenza della comunicazione. Se la applicate capite che ogni comunicazione che fate in giro, o in pubblicità ecc usa questo schema. È interessante perché vi aiuta a decodificare qualsiasi tipo di comunicazione perché una volta che l'avete scombinata in questi termini risulta più semplice da comprendere, da capire.

STRATEGIE DI COMUNICAZIONE

Significa comunicare in modo efficace. Tutto è comunicazione, anche l'oggetto perché ha la sua funzione in base alla sua destinazione d'uso. L'uso specifico dell'oggetto deriva dalla sua caratteristica che si chiama AFFORDANCE, cioè la sua naturale destinazione d'uso.

utilizzati oggetti specifici che hanno una "affordance" ben definita. Questi oggetti comunicano in modo chiaro e immediato come devono essere utilizzati.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
16 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alissa21. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Degola Velio Vincenzo.