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ALESSITIMIA E MALATTIA

L’alessi:mia è stata studiata anche in relazione a svariate condizioni cliniche: osservata un’associazione

significa:va tra alessi:mia e condizioni medico internis:che e psicologico psichiatrico quali:

a. colite ulcerosa e morbo di Crohn

b. disturbi gastrointes:nali funzionali (sindrome dell’intes:no irritabile)

c. patologie oncologiche

d. disturbi alimentari (anoressia nervosa)

e. disturbo da aHacchi di panico

f. dipendenza da sostanze psicoaEve

Livelli molto eleva: di alessi:mia sono presen: anche in persone con disturbi di soma:zzazione.

Sembra avere quindi un ruolo sul decorso clinico: se vediamo la persona con alesiEmia in un contesto

medico internis:co abbiamo di fronte una persona che ha una difficoltà nel descrivere i suoi sta: emo:vi.

Quindi può accadere che questa persona abbia problema:che anche nella comunicazione con i curan:, con

chi assiste la persona.

STRATEGIE DI INTERVENTO

Iden:ficata come difficoltà nel contaHo con il mondo emo:vo. Pazien: che rispondevano pochissimo al

traHamento psicoanali:co che richiede una forte capacità di introspezione.

Ci sono terapie comportamentali, altre che lavorano con l’introspezione della persona ovvero capacità della

persona ad entrare in contaHo con il proprio mondo interiore (terapia psicoanali:ca).

In psicoanalisi si lavora sull’introspezione (es interpretazione dei sogni).

Uso di interven: psicologici vol: a lavorare sui comportamen: e quindi sulle conseguenze del mondo

interiore; strategie che hanno come obieEvo il supporto del paziente (es pz con problema di Vpo medico

internisVco sostenere l’autosVma del paziente, aiutarlo nell’aderenza alla terapia).

à

Le terapie sono divise in :po

- IntrospeVvo: tp psicoanali:ca, lavorano sulla capacità di introspezione

- Suppor\vo: scopo di supportare il paziente, la sua s:ma, migliorare gli s:li di vita. Forniscono un

supporto. 3. DEMORALIZZAZIONE

DescriHa all’inizio degli anni 70 da uno psicologo di nome Frank. Ipo:zzò che una condizione che lui definì di

demoralizzazione fosse il denominatore comune di tuHe le persone che richiedono un aiuto di :po

terapeu:co. È una risposta psicologica a un evento che eccede la capacità di adaHamento dell’individuo.

Qual è la caraHeris:ca che accomuna le persone che chiedono aiuto psicoterapeu:co: è uno stato di

demoralizzazione. Determinata dal trovarsi di fronte ad un evento che supera le proprie capacità di

adaHamento, di ges:one. Entro in uno stato di demoralizzazione quando sento che devo ges:re un

problema che non riesco ad affrontare.

Ripreso e studiato da altri psicologi (De Figueiredo) e psichiatri vengono iden:ficate due caraHeris:che:

- Condizione di distress psicologico: stato di disagio psicologico, provare delle emozioni intense ma

nega:ve (tristezza, rabbia, ansia, scoraggiamento)

- Sensazione di incompetenza soggeVva: la persona si sente incapace di raggiungere un certo

obieEvo. Si sente incompetente a livello soggeEvo quando ha la sensazione di non essere in grado

di fare qualcosa, di risolvere qualcosa, di raggiungere un certo obieEvo.

Per parlare di demoralizzazione bisogna necessariamente avere entrambe le componen:: il distress è

collegato al senso di incompetenza la persona si sente incapace e a causa di questo prova un forte

à

distress psicologico. Il protrarsi di questa situazione porta al rassegnamento, interrompe gli sforzi per

raggiungere l’obieEvo (Es. interruzione precoce del percorso accademico).

Si può avere incompetenza soggeEva per tante cose ma questo non vuol dire provare anche distress e

quindi nessuna sensazione di demoralizzazione. (es. ho un’incompetenza soggeWva perché non so guidare

l’aereo ma il fa3o di non saperlo fare non mi provoca un distress)

Comprende:

- La sensazione di avere fallito le proprie aspeHa:ve (o quelle degli altri) o di non essere capace di

risolvere uno o più problemi urgen:

- Sen:men: di impotenza: Helplessness

- Hopelessness: perdita di speranza

- Darsi per vin:: Giving up

Distacchi emo:vi che non sono associa: a depressione sempre ma a problema:che di :po psicologico (es

persona che perde la speranza è una persona a rischio suicidio).

Ques:onari per l’assesment della demoralizzazione.

DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA DEMORALIZZAZIONE E DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE

Elemento della mo:vazione ad affrontare e risolvere il problema. Nella depressione abbiamo una persona

che a causa dello stato depressivo perde anche l’elemento della mo:vazione anche se le si spiega la

à

strada da intraprendere ha un calo talmente forte a livello mo:vazionale che appare demo:vata.

Nella demoralizzazione la persona si sente bloccata nell’agire, non sa come fare a risolvere un problema, ma

la mo:vazione è intaHa. Se trova qualcuno che la aiuta a capire la direzione, come superare quell’ostacolo

riesce a riprendere (es studente bloccato negli studi, se qualcuno lo aiuta su come fare a riprender gli esami,

riesce: ha una moVvazione inta3a).

DEMORALIZZAZIONE E DISTURBI MEDICO INTERNISTICI

Associato ad un rischio aumentato significa:vamente di sviluppare patologie a cui è predisposto.

Peggioramento del sistema immunitario, suggeriscono un elemento di associazione tra stato emo:vo di

demoralizzazione e peggioramento delle condizioni immunitarie.

Importante anche per l’effeHo sul decorso della malaEa: interrompe la terapia (sente di non avere la

capacità per affrontare quell’evento).

ESEMPI DOMANDE:

1. Quale di queste è una caraHeris:ca dell’alessi:mia?

a) La carenza della vita immagina:va

b) Un’elevata ambizione professionale

c) Un modo di parlare rapido ed esplosivo

d) L’eccessivo coinvolgimento nelle aEvità lavora:ve

2. Quale di queste è una caraHeris:ca della demoralizzazione?

a) Una diminuzione rilevante della mo:vazione ad agire

b) L’os:lità antagonista

c) Una sensazione di incompetenza soggeEva in assenza di distress psicologico

d) Una sensazione di avere fallito le aspeHa:ve proprie e altrui

3. Quale di queste è la componente del comportamento di :po A maggiormente associato al

rischio coronarico?

a) L’elevata ambizione

b) La tendenza ad accelerare le aEvità fisiche e mentali

c) L’os:lità

d) Le modalità espressivo motorie 7.11

ASPETTI PSICOLOGICI DEL CAREGIVING FAMILIARE

Chi è un caregiver familiare/informale?

È una persona che presta un aiuto/assistenza di :po non professionale e non remunerato ad un proprio

familiare non autosufficiente che richiede assistenza con:nua:va quo:diana nel tempo.

Il caregiver può essere anche di :po professionale come, ad esempio, l’infermiere che è un professionista

che svolge aEvità professionale in qualità di caregiver colui che presta un aiuto. Ha faHo un percorso di

à

studi per prepararsi con delle competenze specifiche.

Il caregiver familiare al contrario svolge un’aEvità assistenziale senza competenze specifiche.

L’aEvità di caregiving familiare è un’aEvità importante sopraHuHo per le ricadute sulla spesa sanitaria degli

sta:. In Europa si evidenzia che circa i 3/4 dell’assistenza a lungo termine (assistenza quo:diana a persone

croniche) è fornita da caregiver familiari.

Se levassimo la presenza del caregiver familiare perderemmo una quota di assistenza quo:diana che

meHerebbero in crisi i sistemi assistenziali.

Spesso l’importanza del caregiver familiare non è riconosciuta a livello sociale perché aEvità silenziosa à

persone che svolgono l’aEvità in una sorta di isolamento.

Da un punto di vista psicologico l’aEvità di caregiving familiare è associato ad una diminuzione della qualità

della vita perché aEvità molto stressante, richiede molte risorse e un grandissimo sforzo a livello mentale,

psicologico e fisico.

Quali sono le situazioni che richiedono più frequentemente aEvità di caregiving familiare?

- Deficit cogni\vi, gravi disturbi psichiatrici: area disabilità mentale grave e/o cogni:va. Es. persona

con disturbo mentale grave, ritardo mentale etc. In queste situazioni l’assis:to più spesso è un figlio.

- Disabilità fisica: ambito delle paraplegie, persone che hanno acquisito una disabilità o congenita.

- Demenze: prospeEva di sopravvivenza che si allunga ma questo vuol dire che dobbiamo

confrontarci con richieste maggiori di occuparci di problema:che correlate all’invecchiamento.

Nella maggioranza dei casi a fungere da caregiver è un figlio o un coniuge.

- Patologie medico-internis\che gravi con decorso cronico o con prognosi infausta:

accompagnamento di familiari colpi: da grave patologia con decorso infausto

CHI È IL CAREGIVER?

Spesso è una donna senza una formazione professionale. Affronta l’aEvità senza conoscenze di :po

assistenziale sanitario. Spesso finisce per vivere in funzione dell’assistenza dei bisogni del proprio familiare

con conseguente riduzione del suo benessere psicofisico.

L’aEvità di caregiving familiare è associata a un rischio significa:vamente aumentato di:

- Sofferenza psicologico psichiatrica: stress, depressione, alterazioni del sonno

- Rischio di poter sviluppare patologie in ambito medico-internis\co: cardiovascolari (aEvità

fisica/sedentarietà il caregiver magari passa la giornata a fare avan: e indietro per la casa ma

à

questa non cos:tuisce una vera aEvità fisica come la camminata a passo veloce etc) e metaboliche

(se devo occuparmi dell’alimentazione dell’assis:to trascuro la mia).

Alcuni autori hanno faHo una sorta di rassegna di quelle che sono le TIPOLOGIE DI SITUAZIONI FAMILIARI

DEI CAREGIVER (rapporto caregiver – assis:to)

- Un caregiver che segue da solo il proprio assis:to (condizione più frequente) elevato stress

à

perché tuHe le richieste sono concentrate su un familiare

- Diade che si supporta a vicenda: partner anziani che sviluppano problema:che legate

all’invecchiamento ma cercano di supportarsi a vicenda cercando di compensarsi

- Gruppo di familiari che seguono i diversi aspeE dell’assistenza di un loro familiare: coniuge e figli

che seguono tuE quan: i problemi di un genitore anziano. Si suddividono le richieste assistenziali.

Situazione più auspicabile, non c’è un unico caregiver che si fa carico di tuHo. Un ‘assistenza

condivisa può in alcune situazioni avere il tema dell’accordo dei caregiver sulla ges:one del

familiare (se c’è una linea condivisa tuHo va bene, c’è suddivisione dei carichi ma se i diversi

familiari hanno visioni diverse, discordie preesisten: queste rischiano di rifleHersi sull

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
36 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angvl.25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Sisti Laura.