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Criteri diagnostici del DSM 5 per il DOC:
Presenza di ossessioni, compulsioni o entrambi.
Ossessioni: pensieri intrusivi e indesiderati che causano ansia o disagio.
Compulsioni: comportamenti ripetitivi o azioni mentali che la persona si sente
obbligata ad eseguire in risposta alle ossessioni.
Dispendio di tempo significativo o menomazione del funzionamento sociale o
lavorativo.
Esclusione di altre cause fisiologiche o condizioni mediche.
Specificazione del livello di insight e presenza di correlazione con tic.
Diagnosi differenziale:
Depressione: ruminazioni congruenti con l'umore.
Disturbo d'ansia generalizzata: preoccupazioni eccessive focalizzate su
problematiche quotidiane.
Schizofrenia e disturbi psicotici: presenza di elementi deliranti e assenza di
resistenza caratteristica della nevrosi.
Disturbo tipo Tourette.
Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità.
Terapia:
Combinazione di farmacoterapia (antidepressivi) e terapia cognitivo-
comportamentale.
Farmacoterapia mira a regolare i livelli di serotonina.
Terapia comportamentale e cognitiva utilizza esposizione in vivo, prevenzione
della risposta e arresto del pensiero.
Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti
Il DSM-5 ha apportato modifiche significative ai criteri diagnostici per il disturbo da stress acuto
e il disturbo da stress post-traumatico (DSPT). Nel disturbo da stress acuto, è stata inclusa
esplicitamente l'esposizione diretta, l'assistenza diretta o la conoscenza dell'evento traumatico
come parte della diagnosi. Il criterio relativo alla reazione soggettiva all'evento traumatico è
stato eliminato. I disturbi dell'adattamento sono stati ripensati come una serie di sindromi di
risposta allo stress che si verificano dopo un evento stressante, invece di essere una categoria
residuale.
Nel DSPT, i criteri del DSM-5 sono diversi da quelli del DSM-IV. Il criterio relativo all'evento
stressante è stato reso più esplicito riguardo agli eventi traumatici. Il criterio sulla reazione
soggettiva è stato eliminato. I sintomi sono suddivisi in quattro cluster anziché tre, con
l'aggiunta di alterazioni negative di pensieri ed emozioni come categoria separata. Sono
presenti anche nuovi sintomi come stati emotivi negativi persistenti. I criteri diagnostici
tengono conto dello sviluppo, con soglie diagnostiche ridotte per i bambini e gli adolescenti, e
criteri separati per i bambini sotto i 6 anni che presentano il disturbo.
Disturbo da stress post-traumatico
Nel DSM-5, il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è stato spostato dal capitolo dei
Disturbi d'ansia a un capitolo separato chiamato Disturbi correlati a eventi traumatici e
stressanti. Il PTSD è caratterizzato da una vasta gamma di sintomi, ma ha una base comune
legata allo sviluppo di un quadro psicopatologico dopo un evento traumatico significativo,
come minacce alla vita o all'integrità fisica, violenza o distruzione improvvisa. I sintomi del
PTSD includono ricordi invasivi dell'evento, pensieri e sogni ricorrenti, sensazioni di imminente
ripetizione dell'evento, disagio psicologico durante l'esposizione a eventi simili, ipervigilanza,
ansia, evitamento fobico, amnesia del trauma, diminuzione dell'interesse, distacco dagli altri,
ridotta affettività e mancanza di fiducia nel futuro. Il disturbo può essere acuto o cronico, con
una durata inferiore a 6 mesi nella maggior parte dei casi. I criteri diagnostici del DSM-5
includono l'esposizione a eventi traumatici, sintomi intrusivi, evitamento persistente,
alterazioni negative di pensieri ed emozioni, alterazioni dell'arousal e della reattività, durata di
almeno un mese e impatto significativo sul funzionamento. La terapia per il PTSD si concentra
sulla rielaborazione dell'esperienza traumatica attraverso interventi psicoterapeutici. In casi di
sintomi ansiosi intensi, possono essere utilizzate anche benzodiazepine a breve termine. Nei
casi cronici, possono essere prescritti antidepressivi, antiepilettici o antipsicotici in casi più rari.
Disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati
Nel DSM-5, i disturbi somatoformi sono stati ridenominati come disturbi da sintomi somatici e
correlati. Alcune diagnosi, come disturbo di somatizzazione, ipocondria, disturbo algico e
disturbo somatoforme indifferenziato, sono state eliminate. Ora, i sintomi somatici devono
essere accompagnati da pensieri, sentimenti e comportamenti disadattivi per soddisfare i
criteri del disturbo da sintomi somatici. L'ipocondria è stata inclusa nel disturbo da ansia di
malattia se non sono presenti sintomi somatici significativi. Alcuni individui con dolore cronico
possono essere diagnosticati con il disturbo da sintomi somatici, mentre altri potrebbero
ricevere diagnosi più appropriate come fattori psicologici che influenzano altre condizioni
mediche o disturbo dell'adattamento.
Dall’ipocondria al Disturbo da sintomi somatici e Disturbo da ansia di
malattia
Disturbo da sintomi somatici
Caratteristiche:
Presenza di sintomi somatici significativi e preoccupazione eccessiva per la
salute.
Prevalenza stimata tra il 5-7% della popolazione, più comune nelle donne.
Sintomi somatici causano disagio o alterazioni significative nella vita quotidiana.
Criteri diagnostici DSM-5: A. Uno o più sintomi somatici che causano disagio o
alterazioni significative nella vita quotidiana. B. Presenza di pensieri, sentimenti o
comportamenti eccessivi correlati ai sintomi somatici o alla preoccupazione per la
salute, che soddisfano almeno uno dei seguenti criteri: a. Pensieri sproporzionati e
persistenti sulla gravità dei sintomi. b. Ansia costantemente elevata per la salute o i
sintomi. c. Dedizione eccessiva di tempo ed energie ai sintomi o alla preoccupazione per
la salute. C. La condizione sintomatica persiste per più di 6 mesi, anche se i sintomi
possono non essere presenti in modo continuativo.
Specificatori:
Con dolore predominante: sintomi somatici dominati dal dolore.
Persistente: decorso persistente con sintomi gravi e lunga durata (oltre 6 mesi).
Gravità attuale:
Lieve: soddisfatto solo uno dei sintomi specificati nel Criterio B.
Moderata: soddisfatti due o più dei sintomi specificati nel Criterio B.
Grave: soddisfatti due o più dei sintomi specificati nel Criterio B, con presenza di
sintomi fisici multipli o un sintomo fisico molto grave.
Disturbo da ansia di malattia
Disturbo da ansia di malattia (DSM-5)
Caratteristiche:
Elevata preoccupazione per la salute senza sintomi somatici significativi
(o sintomi somatici lievi, se presenti).
Costituisce il 25% dei pazienti con ipocondria senza sintomi somatici.
Prevalenza basata sulle stime dell'ipocondria, senza differenze
significative tra maschi e femmine.
Specificatori:
Tipo richiedente l'assistenza: utilizzo frequente di assistenza medica,
inclusa visite, procedure mediche o esami clinici.
Tipo evitante l'assistenza: utilizzo raro di assistenza medica.
Criteri diagnostici DSM-5: A. Preoccupazione di avere o contrarre una grave
malattia. B. Assenza di sintomi somatici significativi o presenza di sintomi
somatici solo lievi. Se è presente un'altra condizione medica o vi è un elevato
rischio di svilupparla, la preoccupazione è chiaramente eccessiva o
sproporzionata. C. Elevato livello di ansia riguardo alla salute e facilità
nell'allarmarsi riguardo al proprio stato di salute. D. Comportamenti eccessivi
correlati alla salute (es. controllare ripetutamente il proprio corpo) o evitamento
disadattativo (es. evitare visite mediche e ospedali). E. La preoccupazione per la
malattia persiste per almeno 6 mesi, anche se la specifica patologia temuta può
cambiare nel tempo. F. La preoccupazione per la malattia non è meglio spiegata
da un altro disturbo mentale.
Terapia e trattamento di entrambe le patologie:
Terapia cognitivo-comportamentale e tecniche di rilassamento come il training
autogeno.
Farmacoterapia con antidepressivi e ansiolitici.
Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione
Nel DSM-5, a causa dell'eliminazione del capitolo del DSM-IV-TR sui disturbi dell'infanzia e
dell'adolescenza, diversi disturbi sono stati spostati in altre sezioni. Il disturbo della nutrizione e
dell'alimentazione dell'infanzia o della prima fanciullezza è stato rinominato disturbo
evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo e i criteri diagnostici sono stati ampliati. L'anoressia
nervosa ha mantenuto i criteri fondamentali del DSM-IV, tranne il requisito dell'amenorrea. Il
criterio B per l'anoressia nervosa è stato ampliato per includere comportamenti che
interferiscono con l'aumento di peso. Per la bulimia nervosa, l'unico cambiamento significativo
è la riduzione della frequenza minima richiesta di abbuffate e comportamenti compensatori da
due a una volta alla settimana. Il disturbo da binge-eating, precedentemente chiamato
alimentazione incontrollata, ha mantenuto la sua validità clinica nel DSM-5, con la differenza
che la frequenza minima delle abbuffate richiesta per la diagnosi è di una volta alla settimana
negli ultimi 3 mesi, simile alla bulimia nervosa.
Anoressia, bulimia e binge eating
Nel DSM-5, l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da binge eating (alimentazione
incontrollata) sono inclusi nella sezione Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione. Questi
disturbi sono caratterizzati da problemi persistenti nell'alimentazione o comportamenti correlati
che portano a un'alterazione nell'assunzione o nell'assorbimento del cibo e che hanno un
impatto significativo sulla salute fisica o sul funzionamento psicosociale. Nel DSM-5 sono state
apportate modifiche alla classificazione e ai criteri diagnostici per questi disturbi. Le modifiche
sono state fatte per ridurre il numero di casi classificati come "disturbo dell'alimentazione non
altrimenti specificato" e per garantire che le persone con questa diagnosi non differissero
significativamente in gravità da quelle con diagnosi di anoressia o bulimia. Le modifiche
includono la rimozione del requisito di amenorrea per l'anoressia nervosa, la riduzione della
frequenza media delle abbuffate e dei comportamenti compensatori richiesti per la bulimia
nervosa da due a uno episodio alla settimana per tre mesi consecutivi, e la stessa frequenza
richiesta per le abbuffate nel disturbo da binge eating.
L’anoressia nervosa
L'anoressia nervosa è un grave disturbo dell'immagine corporea caratterizzato da una
eccessiva preoccupazione per il peso e la forma del corpo, con pensieri ricorrenti sulla ricerca