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DISTURBO SCHIZOIDE

Caratterizzato da: modalità pervasiva di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di esperienze e di espressioni emotive nei contesti interpersonali e introversione. Indifferenza all'approvazione o alle critiche, non preoccupati di ciò che gli altri possano pensare di loro. Affermano di provare raramente forti emozioni come rabbia e gioia. Spesso mostrano affettività ristretta e appaiono freddi e distaccati.

Inizia nella prima età adulta ed è presente in molti contesti. No diagnosi se si manifesta durante il corso di altri disturbi mentali o a causa di sostanze o di altra condizione medica generale.

DISTURBO SCHIZOTIPICO

Difficoltà nelle relazioni interpersonali e sociali per la presenza di peculiarità o eccentricità nel pensiero, percezione, aspetto e comportamento. Presentano pensiero magico, hanno idee peculiari, idee di riferimento, illusioni (avvertire presenze strane) e presentano stato di derealizzazione.

Inizia nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti. No diagnosi se si manifesta durante il corso di altri disturbi mentali o a causa di sostanze o di altra condizione medica generale.

Cluster B DISTURBO ANTISOCIALE

Tendenza alla trasgressione delle regole sociali e da indifferenza patologica e inosservanza per i diritti altrui e violazione degli stessi comportamenti irresponsabili e antisociali. Assenza di sensi di colpa, di lealtà e coscienza morale.

Storie di cronico comportamento antisociale come una bassa capacità di inserimento nel mondo del lavoro, fallimenti scolastici, partecipazione ad attività illegali, comportamenti imprudenti, irresponsabili, impulsivi, facilità alle menzogne, rissosità, fughe da casa.

Frequente l'associazione con abuso di sostanze. Denominata psicopatia, sociopatia o disturbo "dissociale di personalità". Per la diagnosi l'individuo deve avere almeno 18 anni.

avere inanamnesi sintomi del disturbo della condotta prima dei 15 anni. Possono essere indifferenti o fornire una razionalizzazione superficiale dopo aver fatto del male, maltrattato o derubato qualcuno. Possono biasimare le vittime per essere pazzi, senza risorse o perché meritano il loro destino. Possono minimizzare le conseguenze dannose delle proprie azioni o mostrare completa indifferenza. Il decorso è cronico, ma può andare incontro a remissione man mano che l'individuo diventa adulto. Si manifesta nella fanciullezza o nella prima adolescenza e continua nell'età adulta.

PSICHIATRIA Pagina 17 nell'età adulta.

DISTURBO BORDERLINE

Pervasiva instabilità nelle relazioni interpersonali, dell'umore e dell'immagine di sé e da una marcata impulsività. Presente in pazienti che esibiscono sintomi al confine tra nevrosi e psicosi. Disturbo che meglio esprime le problematiche narcisistiche con la presenza di

un'avidità affettiva e rabbiosa, alla ricerca di continue conferme esterne che sostengano la propria fragilità e una bassa autostima. Si collega a difese psicotiche in particolare la scissione che opera attraverso la idealizzazione e svalutazione di sé e dell'oggetto in alternanza. I pazienti sono "sempre in crisi". Tendono ad avere episodi micropsicotici, spesso con paranoia o sintomi dissociativi transitori. Frequenti comportamenti autodistruttivi, auto mutilanti, con gesti, minacce o atti suicidi (aggressività verso sé stessi: comportamenti suicidari o eteroaggressivi accompagnati da minacce e ricatti a scopo manipolatorio). Relazioni con gli altri tumultuose. Non tollerano la solitudine; fanno sforzi per evitare un "abbandono reale o immaginario". Impulsivi nei confronti di denaro e sesso (sessualità caotica), abuso di sostanze, guida spericolata e mangiare in modo compulsivo. Sembra che esperienze traumatiche

infantili (abusi fisici o sessuali, incuria, perdita o separazione precoce dai genitori) giochino un ruolo decisivo nello sviluppo di questa patologia. Prevalenza nel 2% della popolazione; F>M. Il 90% dei pazienti ha un'altra diagnosi psichiatrica e il 40% ne ha due.

DISTURBO ISTRIONICO

Pazienti che presentano un quadro pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione. Inizia nella prima età adulta e si presenta con disagio in situazioni nelle quali non si è al centro dell'attenzione. L'interazione con gli altri è caratterizzata da comportamento sessuale seducente, seduttivo o provocante. Manifestano un'espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale. Utilizzo dell'aspetto fisico per attrarre l'attenzione su di sé. Lo stile dell'eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli. Mostrano auto drammatizzazione, teatralità ed espressione esagerata delle emozioni. Suggestionabili,

Quindi, facilmente influenzati dagli altri e dalle circostanze. Considerano le relazioni più intime di quanto lo siano.

DISTURBO NARCISISTICO

Elevata immagine di Sé, pervasiva grandiosità e necessità di ammirazione, carenza di empatia. Inizia nella prima età adulta. Risulta evidente che la loro autostima è molto fragile e spesso avvertono la necessità di costante attenzione e ammirazione. I tratti narcisistici possono essere comuni negli adolescenti e non indicano necessariamente che l'individuo andrà incontro a un DNdP. Gli individui con questo disturbo possono avere difficoltà ad adattarsi all'insorgenza di limitazioni fisiche e lavorative. Il 50-75% degli individui diagnosticati con questo disturbo sono maschi.

Cluster C DISTURBO EVITANTE

Pervasiva inibizione sociale, timore dei giudizi negativi da parte degli altri e da sentimenti di inadeguatezza. Compare nella prima età adulta ed è presente in vari contesti.

Evitamento di lavoro ed attività scolastiche che coinvolgono un contatto interpersonale significativo per timore di essere criticati, disapprovati o rifiutati. Riluttanza nell'entrare in relazione con persone, a meno che non siano certi di piacere (complesso di inferiorità). Tende ad andare in remissione con l'età adulta. DISTURBO DIPENDENTE Eccessivo bisogno di essere accuditi con persistenti comportamenti di dipendenza e sottomissione e con timore di separazione. Inizia nella prima età adulta. Implica difficoltà a prendere decisioni, ha bisogno che altri assumano la responsabilità. Difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri e ad iniziare progetti o fare cose autonomamente. Può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere l'accudimento e essere supporto da altri. Si sente a disagio e indifeso e presenta timori esagerati di non riuscire a provvedere a sé stesso. In caso di abbandono possono usare droghe o

realizzare vendette.

DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO

Eccessiva preoccupazione per l'ordine, l'efficienza e il perfezionismo, da inflessibilità e rigidità mentale, affettiva e interpersonale e da ostinazione e indecisione. Limitazione delle relazioni interpersonali, incapace di accettare compromessi; preferisce i rapporti con persone autoritarie, poche amicizie.

Inizia nella prima età adulta ed è presente in molti contesti. Gli individui mantengono il controllo attraverso un'attenzione minuziosa per le regole, i dettagli futili, le procedure, le liste, i programmi, la forma. Eccessiva dedizione al lavoro. Esageratamente coscienziosi, scrupolosi, inflessibili in tema di moralità, etica e valori. Adottano modalità di spesa improntata all'avarizia, sia per sé che per gli altri.

Valutazione senza includere comportamenti che riflettono abitudini, costumi o stili interpersonali sanciti dal gruppo di riferimento dell'individuo.

disturbo sembra essere diagnosticato con frequenza doppia nei maschi e ha un certo grado di familiarità. DISTURBO PASSIVO-AGGRESSIVO Sottostante aggressività che si esprime in maniera passiva attraverso comportamenti di mancata cooperazione nelle relazioni fino a ostruzionismo, ostinazione, inefficienza o procrastinazione dei propri impegni. Pazienti con atteggiamento polemico, lamentoso, ostruzionistico, caparbio, oppositivo spesso boicottano le relazioni stesse. DISTURBO NAS DI PERSONALITÀ Pazienti che hanno un disturbo di personalità con caratteristiche miste con altri disturbi di personalità. Trattamento I sintomi di ansia e depressione e gli altri sintomi emotivi costituiscono il primo obiettivo del trattamento. La terapia farmacologica può essere d'aiuto. I farmaci come inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) possono ridurre sia la depressione che l'impulsività. I farmaci anticonvulsivanti possonocontribuire a ridurre gli accessi d'ira e le condotte impulsive. Il risperidone si è rivelato utile sia con la depressione che con la depersonalizzazione caratterizzanti il disturbo borderline di personalità. Tuttavia, la terapia farmacologica non interviene sulle caratteristiche di personalità. Il trattamento delle caratteristiche disadattive di personalità richiede tempi prolungati. Visto che le persone con un disturbo di personalità non ritengono che il proprio comportamento sia problematico, devono essere sistematicamente confrontate con le conseguenze negative dei loro pensieri e comportamenti disfunzionali. PSICHIATRIA Pagina 18 GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE CLINICO-ORGANIZZATIVE DELLA PERSONA A RISCHIO DI SUICIDIO Definizioni: - SUICIDIO (Edwin Shneideman, 1973): "l'atto cosciente di auto-indursi l'annullamento, meglio comprensibile come un malessere multidimensionale di un individuo che necessita di risolvere un problema per

Il quale tale atto è percepito come la soluzione migliore".

  • PARASUICIDIO (suicidologia europea): tutti i comportamenti ad intenzionalità autosoppressiva dubbia o comunque opinabile "atto con esito non fatale che induca un individuo, deliberatamente, ad un comportamento non abituale che, senza l'aiuto di altri danneggi se stesso, oppure all'ingestione di una sostanza generalmente ritenuta come terapeutica che gli era stata prescritta mirando ad ottenere, in diretta conseguenza di ciò, un danno fisico"
  • SUICIDIO MANCATO (suicidologia europea): per i più rari casi di sopravvivenza fortuita

Fattori di Rischio

  1. Età superiore ai 45 anni
  2. Sesso maschile
  3. Pregresso comportamento suicida
  4. Storia di suicidio tra i familiari
  5. Depressione, schizofrenia, allucinazioni e deliri
  6. Attuale episodio depressivo più lungo del normale
  7. Precedente trattamento psichiatrico con ricovero ospedaliero
  8. Recente lutto o separazione
  • Perdita di salute fisica
  • Resistenza ad accettare aiuto
  • Disoccupato o pensionato
  • Irritazione, rabbia o violenza
  • Isolamento sociale, vedovanza, divorzio, separazione
  • Tossicomania o alcolismo
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
27 pagine
SSD Scienze mediche MED/25 Psichiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher susinella10 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psichiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof De Antoni Chiara.